Qui si sorride e si condivide.

Niente paronoie.

Niente psicanalisi.

Nessuna foto erotica.

Nessun angelo alato.

Solo sorrisi ...

e qualche riflessione ...

in perfetto "Veronica-style"

come dice una mia amica ...

 

Nuovo libro

CondividEndo. Lacrime e sorrisi nell'endometriosi.
Prossima uscita: maggio 2009

 

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Illustrazioni di Daniela Ballestra.

 

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Creato da: verosassi il 17/06/2008
Gli altri colori li lascio a casa

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panpanpi
panpanpi il 14/08/10 alle 14:37 via WEB
1) non è un lavoro facile; si rischia di buttare un oggetto che non serve ma che in realtà può anche avere un bel valore (hai provato con qualche museo della civiltà contadina e simili?). 2) ho visto il film NON è MAI TROPPO TARDI: una storia che, a modo suo, tocca il cuore. 3) buon ferragosto :)
 

 
verosassi
verosassi il 13/08/10 alle 11:08 via WEB
;-) da due anni non ho più tempo per dipingere i miei sassi e partecipare ai soliti mercatini ... ci manca solo che mi metta a dipingere altre cose e faccia altri mercatini. Purtroppo non si può tenere tutto, in quella casa ora ci sono i muratori e avevamo bisogno di averla vuota. Qualcosa abbiamo tenuto, qualcosa purtroppo abbiamo dovuto scegliere di darlo via.
 

 
vanjglia
vanjglia il 13/08/10 alle 11:04 via WEB
Ho visto tanti oggetti che si possono riciclare... una mano di colore, un paio di decorazioni, gli ridai nuova vita e poi partecipi a qualche mercatino (ce ne sono sempre in giro) tu sei un'artista, tutto quel materiale va valorizzato... ahhh se fossi lì vicino...
 

 
apple_loveis76
apple_loveis76 il 23/07/10 alle 17:27 via WEB
sonocapitata qui per caso e...sono una conservina per natura, come mio padre e leggere questo post mio ha riempito il cuore...potessi ti comprerei io tutte quelle cose!
 

 
verosassi
verosassi il 22/07/10 alle 08:03 via WEB
Ce l'ha l'antiquaria di viale risorgimento in vendita! ;-)
 

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/07/10 alle 00:28 via WEB
Verooooooooo, ma quella radio che si vede nell'ultima foto ce l'hai ancora??? Dimmi si si!!! :-)
 

 
verosassi
verosassi il 04/07/10 alle 23:41 via WEB
In alcuni momenti è stato così ... penoso e con tanti sensi di colpa. E' difficile da spiegare ... le cose sono così tante che è impensabile valutare di tenere tutto, anche perchè i vestiti, le stoffe, i tessuti erano così vecchi che il tempo stesso se li era mangiati. Quello che siamo riusciti a dare via dopo un'ora avrei voluto andarmelo a riprendere. Grazie Erne, un abbraccio a te
 

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/07/10 alle 17:44 via WEB
Io sono così, non butto mai via niente! Il mio solaio è pieno di tutto e il giorno in cui me ne andrò...qualcun'altro lo svuoterà e butterà via gli oggetti accumulati in una vita, cianfrusaglie, cose inutili accantonate lì perchè non si sa mai.. Sono pezzi di vita, osservali bene Veronica, uno per uno, scegli di tenere i più belli, quelli carichi di ricordi, anche se non valgono niente. Io ho fatto la stessa cosa con mia suocera ed è stato penoso, mi sembrava di violare l'intimità di una persona..prendere le sue cose e buttarle via..come se la seppellissi nuovamente..ho avuto molti sensi di colpa. Non è facile. Ti sono vicina e ti abbraccio. Erne
 

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 03/07/10 alle 10:29 via WEB
Manca Gipsy ...nell'elenco
 

 
verosassi
verosassi il 02/07/10 alle 16:06 via WEB
Si Isi ... questo consiglio lo accetto! hai ragione ... me ne sto rendendo conto ora!!!! Un bacione
 
 
 
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Mio sito di Sassi Dipinti

www.verosassi.it

 

Giraffina Natalina

Con questa simpatica Giraffina vi faccio i miei migliori auguri di Buon Natale e Felice 2010

 

Mia canzone preferita.

Chiudete gli occhi e immaginate di essere su una barca a vela e di avere il vento tra i capelli ....

 

FILM PREFERITO

 

Film con fazzoletto

"...E' difficile capire il valore della vita di una persona...
c'è chi dice che viene misurato da quelli che gli sopravvivono;
qualcuno crede che si possa misurare nella fede, qualcuno dice nell'amore...
altri dicono che la vita non ha proprio senso...
Io...? io penso che uno misura se stesso in base alle persone che si sono misurate su di lui;
quello che posso dirvi è che, in base a qualunque misura, Edward ha vissuto i suoi ultimi giorni sulla terra con più intensità di quanta la maggiorparte della gente riesce a spremere da un'intera vita...
io so che quando è morto i suoi occhi erano chiusi ed il suo cuore era aperto."
 

Sul mio comodino ...

 

Letture per sognare ...

La storia di sei anni vissuti in solitudine nell'atollo di Suwarrow

L’atollo è Suwarrow, cinquanta miglia di barriera corallina con piccole strisce di sabbia di cui solo alcune con vegetazione. Distante 850 miglia da Tahiti, 500 dalle Samoa, 1800 da Auckland Suwarrow venne scoperto nel nel 1814 da una nave russa il cui Comandante battezzò con il nome della sua nave, Suwarrow, appunto. Tom Neale cercava di fuggire dalla civiltà e decise di vivere da solo sperimentando la condizione in cui ci si deve procurare il necessario: dall’acqua potabile al cibo. Un’attività intensa che occupò per undici anni, il periodo in cui Neale visse a Suwarrow. Il libro “Solo du un’isola deserta”, Editrice Incontri Nautici, 220 pagine, 15 euro, si riferisce ai primi sei anni, dal 1952 al 1958, di permanenza di Neale nell’isola. “Quando fui solo sulla mia isola Suwarrow – scrive Tom Neale – cominciai a valutare la situazione. Poiché è a forma di lingua e misura solo 270 metri circa nel suo punto più largo, potei vederne gran parte con un solo sguardo dalla spiaggia. Notai che oltre la spiaggia c’era una distesa di palme da cocco, pandani, rampicanti e una massa di tauhunu, arbusto che solitamente cresce a un’altezza di circa sei metri o più fino a diventare impenetrabile. Spinto da un improvviso impulso, decisi che, prima di fare qualsiasi altra cosa, avrei camminato attorno all’isola sulla sabbia, lungo la spiaggia o nell’acqua poco profonda, sull’orlo della barriera corallina. Volevo apprendere dove crescevano le migliori noci di cocco, scoprire dove trovare il migliore terreno fertile per l’orto, esaminare i punti dove l’acqua era meno profonda per trovare le pozze migliori per pescare. Era una mattinata meravigliosa, perciò, m’incamminai verso la costa che dava sulla laguna per raggiungere l’estremità Nord della mia nuova casa, percorrendo una spiaggia così bianca e accecante da sentire quasi male agli occhi”.

 

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