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La gelosia..più la scacci e più l'avrai..

Post n°299 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da SweetHug
 

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La gelosia non è una malattia, ma può diventarlo. Per alcuni è un fastidio, una sottile sensazione di disagio, per altri un’ossessione. A volte è un bisogno, una dipendenza.

La gelosia non è tipica di una mente debole e immatura. La gelosia può essere compresa e riconosciuta, non negata e sottovalutata. La gelosia appartiene a quella gamma di sentimenti che hanno nell’animo umano un posto poco nobile come la rabbia, 1’invidia, 1’avidità. Ma solo se è eccessiva e al di fuori del rapporto di coppia. Nella nostra cultura chi è geloso è compatito e approvato. La gelosia, al di là della sua connotazione negativa, pare garantire la presenza di affetti legittimi, primo fra tutti 1’ amore: chi ama davvero deve essere geloso. Ritroviamo il “dramma della gelosia” in letteratura, in musica, nel cinema, nelle arti figurative, addirittura nella giurisprudenza che sembra giustificarla e compatirla attribuendo un significato “onorevole” ai suoi delitti. Eppure spesso ci sfugge il sottile legame che la avvicina alla sua parente più prossima: 1’invidia.

In termini psicologici non è facile distinguere l’invidia dalla gelosia. Al di fuori del rapporto tra innamorati la gelosia è quasi sempre invidia.

Il dizionario recita così: 1’invidia è verso qualcosa o qualcuno che non abbiamo e vorremmo avere. La gelosia è verso qualcosa o qualcuno che crediamo di possedere e non vogliamo perdere. Tuttavia, chi è geloso viene capito e in qualche modo “giustificato”, mentre chi invidia è disprezzato e condannato tanto che, sin dal lontano Medioevo 1’invidia capeggia tra i sette Vizi Capitali mentre la gelosia non è menzionata tra i peccati neanche da Dante.  La gelosia è comunemente considerata un difetto del carattere, talvolta un atteggiamento. Per molti la gelosia sarebbe in qualsiasi caso priva di legittimazione poiché sorgerebbe quando trattiamo come oggetti di nostra proprietà le persone che amiamo. Il geloso quindi commetterebbe un duplice crimine; tratta le persone come oggetti e ne rivendica il possesso esclusivo. Rileviamo almeno tre caratteristiche tipiche della gelosia: il bisogno di possedere, il bisogno di controllare, la paura dell’abbandono.Le persone gelose sono vittime di emozioni indesiderate che portano alla rovina proprio i rapporti a cui tengono di più. La gelosia insorge quando una nostra particolare relazione con qualcuno viene minacciata o riteniamo che lo sia. I rapporti sessuali, amorosi e contrattuali che intratteniamo con i nostri partner sono faccende molto complicate. Quando un rapporto é esposto al pericolo della infedeltà o della rottura si hanno reazioni molto varie e complesse.

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La gelosia atavica

Una delle teorie più autorevoli sulla gelosia la considera alla stregua di un istinto atavico cioè un’emozione che avremmo ereditato dai nostri predecessori. Secondo Sokoloff la gelosia non solo è insita nella natura umana ma è l’emozione più fondamentale e diffusa e pervade tutti i rapporti umani. si L’origine di questa emozione andrebbe ricercata nel passato dell’umanità quando 1’uomo era primitivo e selvaggio. Eppure  l’intensità e la forza della gelosia non diminuiscono con l’evolversi    dell’umanità,con la cultura,il progresso,la ricchezza, l’ industrializzazione. La gelosia, secondo Sokoloff è un istinto, molto vicino all’istinto di conservazione e di sopravvivenza. Questo autore parla di gelosia atavica e non semplicemente istintiva per indicare il fatto che essa non è soltanto una tendenza ereditaria, ma anche una forza irrazionale che può divenire distruttiva. Non dimentichiamo che per gelosia si muore e per gelosia si uccide.Tuttavia l’idea che la gelosia sia una reazione istintiva non deve esimerci dal ricercarne una spiegazione razionale .

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L'esclusività

Quello che le persone desiderano in una relazione affettiva è  l’esclusività. Il concetto di “legame esclusivo” è molto importante sia nell’amore che nella gelosia. In questo caso non importa se l’intruso provochi una effettiva riduzione del tempo, dell’affettività, dell’amore: ogni intrusione in sé rappresenta una effettiva limitazione del carattere di specificità del rapporto. Lo si vede nelle relazioni in cui un partner, spesso per senso di colpa, ricopre l’altro di regali e attenzioni pur coltivando un legame con una terza persona. Anche nel caso in cui  l’ammontare complessivo delle risorse affettive venga distribuito in maniera da accontentare tutti, la perdita dell’esclusività sarà ritenuta comunque di importanza capitale.

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Il possesso

Il discorso sulla esclusività non ci porta molto lontano da quello sulla proprietà, la possessività,l’attaccamento. Usiamo la proprietà per soddisfare i nostri bisogni: di cibo e abitazione nel caso degli oggetti, di servi e prostitute nel caso delle persone.La proprietà è anche alla base dell’orgoglio e della vanità: siamo orgogliosi di ciò che effettivamente ci appartiene, siamo vanitosi per il semplice fatto di possedere qualcosa. A rendere tanto precario il possesso di una persona è il fatto che la persona che possediamo ha un potere di controllo tendenza a sottoscrivere contratti per la sicurezza del commercio.Il diffuso disprezzo per la gsull’amore che vogliamo a lei e che tanto più teniamo a quel possesso tanto più diveniamo vulnerabili.Sarebbe come se in un mondo di collezionisti ognuno potesse tenere per se un unico oggetto d’arte. La qualità del pezzo rappresenterebbe la misura del proprio lavoro di collezionista. Cosa succederebbe se l’oggetto d’arte che uno si è assicurato rilevasse non solo capacità di distinguere ma anche di scegliere tra i vari collezionisti? Non è difficile comprendere perché le scelte all’inizio possano essere difficili e collezionisti e collezionati presentino la gelosia corrisponde al bisogno di svilire affetti e legami a livello di semplici vanità collegate all’esibizione esteriore del possesso.Si consideri la descrizione di una donna che vede il suo uomo a tavola con un’altra:“L’avrei uccisa. Se ne stava lì seduta nella mia cucina, con il mio uomo e mangiava nei miei piatti le mie uova”. Una delle esperienze più strazianti descritte dai gelosi è quella di dover improvvisamente constatare che i loro partner avevano ripetutamente violato 1’esclusività del loro mondo privato per fare colpo su un’altra persona. Non va dimenticato, infatti, quanto il possesso di un altro includa il possesso di una casa, di un luogo condiviso, di una intimità condivisa, di ricordi condivisi.immagine

Il bisogno di controllo

Spesso, purtroppo, la gelosia degenera in emozioni ancor più negative come la rabbia,l’ira. Per gelosia si uccide, non dimentichiamo il delitto d’onore o il delitto passionale. Secondo alcuni autori quando aumenta a dismisura l’intensità di un “attacco” di gelosia si compiono azioni disdicevoli poiché si perde il controllo. Non il controllo di sé, il controllo dell’altro, della relazione, della situazione. Caratteristica di base del soggetto geloso è infatti il bisogno di controllare. Esistono due aspetti del controllo. Il primo riguarda le persone che, anche in condizioni di stabilità e al di fuori di una situazione di pericolo incombente hanno bisogno di conservare la supremazia e un rigoroso controllo sulla loro relazione. Tali soggetti tendono a reagire vivacemente nei confronti di ogni intrusione che ne minacci il controllo. L’altro aspetto del controllo riguarda la reazione nei confronti di una minaccia attuale. Alle volte è proprio il partner minacciato ad assumere per primo 1’iniziativa (pur di controllare la situazione) e spingere l’altro al tradimento (“tanto prima o poi mi tradirà”).immagine

La gelosia di Freud

Per Freud i casi di gelosia si rivelano disposti su tre livelli diversi:

1) Gelosia competitiva o normale;

2) Gelosia proiettata;

3) Gelosia delirante

La gelosia normale è essenzialmente composta da dolore, afflizione, provocati dalla convinzione di aver perduto l’oggetto d’amore, da sentimenti ostili verso il più fortunato rivale, da una dose più o meno grande di autocritica che tende ad attribuire al proprio Io la responsabilità della perdita amorosa e dalla ferita narcisistica, ammesso che questa possa essere distinta dal resto.

La gelosia proiettata deriva, sia nell’uomo che nella donna, dall’infedeltà che essi stessi hanno attuato nella vita o da spinte verso l’infedeltà che sono state rimosse. La fedeltà, nei rapporti di coppia può essere mantenuta solo a patto di resistere a continue tentazioni. Colui che avverte in sé 1’esistenza di queste tentazioni attuerà un meccanismo incoscio per alleviare il proprio disagio: proietterà sull’altro le proprie tendenze all’infedeltà.

La gelosia delirante è determinata da tendenze all’infedeltà che sono state rimosse ma gli oggetti di queste fantasie sono dello stesso sesso del soggetto. La gelosia delirante corrisponde ad una forma di omosessualità che da latente comincia a cercare la sua strada. Come tentativo di difesa contro un impulso omosessuale troppo forte essa può essere descritta mediante la formula: “Non sono io che lo amo è Lei che lo ama”.

Commenti al Post:
Noir72dgl
Noir72dgl il 18/12/06 alle 11:48 via WEB
Ho fatto un nuovo post. E non ho acceso msn prrrrrrr ! Perché ora devo scappare che devo fare due cose in casa per pranzo. Ma son passato di qui così magari ti faccio revocare lo sciopero ! Sulla gelosia ho poco da dire perché già odio esserne vittima ! Un beso !
 
gianor1
gianor1 il 18/12/06 alle 12:06 via WEB
Considero gli affetti umani,come l'amore,l'odio,l'ira,l'invidia,l'infedeltà,la presunzione,la compassione e tutti gli altri moti dell'animo non come vizi della natura umana,ma come proprietà che le appartengono così come alla natura dell'aria appartengono il caldo,il freddo,la tempesta,il tuono e altre cose simili.E' una concezione spinoziana e se vuoi shakesperiana.Infatti entrambi,uno attraverso il teatro,l'altro con l'etica filosofica delineano in filigrana la più completa e lucida trattazione delle passioni.Precorrendo le più approffondite analisi compiute nei tempi moderni(la psicanalisi,la fenomelogia,l'esistenzialismo)...
 
PICCOLOGRUFO
PICCOLOGRUFO il 18/12/06 alle 16:52 via WEB
mi sembra pura follia cercare di classificare... o addirittura spiegare la gelosia.....è una parte dell'animo umano e tutti a modo nostro ne siamo vittime.....
 
 
SweetHug
SweetHug il 18/12/06 alle 18:11 via WEB
premettendo che questo post sia costituito da un articolo trovato in rete e non voglia essere una classificazione standard entro la quale infilare a forza il concetto il gelosia,ma una spunto di riflessione,trovo che non sia per niente folle cercare di spiegare come il nostro animo si organizzi in risposta agli stimoli percepiti dall'esterno e in che modo sviluppi i comportamenti. L'anima è un tesoro e sono convinta che provare ad osservarla per capire cosa in essa avviene,sia un passo importante verso la presa di coscienza di ciò che si è. Concordo con il commento messo da gian e aggiungo che per me è un piacere ogni volta che andando a scavare tra le mie radici scopro con stupore sempre nuove sorprese. Perchè chiuderlo a chiave pensando che quello che dentro vi succede debba restare inspiegato?
 
   
PICCOLOGRUFO
PICCOLOGRUFO il 18/12/06 alle 18:48 via WEB
nn è folle? come puoi spiegare un sentimento,che cmq è sempre in evoluzione che nn è mai uguale giorno dopo giorno,irrazionale perchè fa diventare una trave in pagliuzza e viceversa..... ed è x tutti diverso. forse parlo x me...ma mi da fastidio quando c'è perchè la vedo come forma di oppressione, ma mi sentirei perso quando manca......
 
     
SweetHug
SweetHug il 19/12/06 alle 09:08 via WEB
non è spiegare il sentimento in se stesso è indagare su come la mia anima reagisce agli stimoli esterni per produrre quel sentimento. Concordo col dire che i sentimenti siano sempre in evoluzione,ma proprio in virtù di questo è bello capire come "io" mi evolvo. A me la gelosia non infastidisce,certo non deve essere ossessiva,ma un pò ci sta...la trovo una manifestazione d'affetto :) (o forse dico così perchè di mio sono gelosa e mi giustifico ihihihi)
 
PICCOLOGRUFO
PICCOLOGRUFO il 18/12/06 alle 18:55 via WEB
e cmq che senso ha capire i sentimenti.... sarò irrazionale... sognatore e poco pratico.... però i sentimenti vanno cavalcati....presi così come sono....se ci si ferma x capirli passano... e nn sempre si trova una nuova onda...
 
 
SweetHug
SweetHug il 19/12/06 alle 09:19 via WEB
Passi molto spesso dal mio blog,ti sembra che io non sia anche irrazionale o sognatrice??!! :) le pulsioni colorano la nostra vita con l'evidenziatore,è giusto seguirle,almeno per me,però,come per ogni testo,se si evidenzia troppo non si coglie il meglio anzi,si uniforma tutto e lo speciale si confonde.
 
agathacook
agathacook il 18/12/06 alle 22:20 via WEB
Bella dissertazione, davvero. Io posso dire che si può essere gelosi anche di situazioni ed oggeti, ed in quei casi la gelosia non è sentimento negativo. Perchè lo diventa se è rapportato ad una persona? Un bacio
 
 
SweetHug
SweetHug il 19/12/06 alle 09:29 via WEB
la parte gialla del post più o meno dice quello che è nella credenza comune,cioè che diventa negativo perchè tratti la persona come oggetto e ne rivendichi il possesso esclusivo. A mio parere il negativo subentra quando come in tutte le cose si ESAGERA perchè come ho scritto sopra un pò di SANA gelosia non guasta,anzi...se devo essere sincera una delle emozioni più piacevoli che ho provato è stata durante una simil scenata di gelosia:è stato meglio che ricevere un regalo a sorpresa!Forse dico così perchè quella è stata l'unica "scenata" della mia vita(per carattere stuzzico ma preferisco mille volte dare conferme dei miei sentimenti):sentire che lui era geloso di me ha svolto la funzione di darmi sicurezza e farmi sentire più sua...
 
Pensiero_Sfuggente
Pensiero_Sfuggente il 19/12/06 alle 11:58 via WEB
...Troppo lungo non posso leggerlo, però ti lascio un Saluto. Comunque la gelosia secondo me è una brutta malattia fa soffrire chi la impone e chi la subisce... Questo sicuramente!!! ...^__^!!!
 
Super_Merlo
Super_Merlo il 20/12/06 alle 13:17 via WEB
Ehila... buongiorno sweet... ieri sono passato di sfuggita e non avevo tempo neanche per respirare ma oggi, attratto da una così succulenta diatriba, sono tornato per lasciarti il mio commento in merito... Innanzitutto vorrei spezzare una lancia in tuo favore, in quanto, sebbene i sentimenti siano onde che vanno cavalcate e che a volte il senno vada messo da parte, non si deve e non si può permettere che la parte ancestrale del nostro cervello abbia la meglio sulla razionalità, per questo sono d'accordo con te nel affermare che è importantissimo essere introspettivamente autocritici, onde meglio comprendere le reazioni che il nostro io interiore tende ad avere in seguito ai più svariati stimoli, primo fra tutti l'amore e di conseguenza la gelosia. In secundis penso che sia più che possibile dare una definizione, a rigor di logica, della gelosia, come anche di tutti gli altri sentimenti, ad eccezione di uno, il più importante, il più sfuggevole dall'umana comprensione: L'AMORE!!! dell'amore è praticamente impossibile dare una definizione univoca, sia per le sue molteplici forme, sia perchè ognuno di noi deve poterlo interpretare a modo suo. Autorevoli testi scientifici lo vedono come una semplice reazione chimica, altri pensano che sia la più potente forza dell'universo, altri ancora pensano che non esista, o magari che sia solo un'invenzione della Chiesa.... ebbene... chi ha ragione?? Tutti!!! e contemporaneamente nessuno!!!! Infine vorrei ancora fare un appunto al tuo modo di vedere la gelosia come, nelle giuste misure, un toccasana per i rapporti amorosi... beh, io penso che idealmente tu abbia più che ragione... ma la gelosia dovrebbe essere in questo senso del tutto spontanea, e non imposta dall'orgoglio, o da centinaia di altri fattori esterni... altrimenti non è altro che un macigno per chi la ostenta, chi la subisce o per entrambi!!! In conclusione, a parer mio, tale sentimento deve sorgere dal cuore, e non deve mai essere imposto, preteso, oppure ostentato!!! Uff... come al solito mi sono dilungato... vabbè ora ti lascio... ciao bellissima... Un bacione P.S. Ma l'ispirazione per questa riflessione te l'ha data il mio "wild sex"??? ;-))))) Bye bye
 
 
SweetHug
SweetHug il 20/12/06 alle 14:29 via WEB
ciao Merletto ihihih! grazie per il commento e non preoccuparti per la lunghezza a me piacciono i poemi!l'idea di mettere un post così è nata sia dalla tua wild sex(vedi il titolo)ma più in paritcolare da alcuni episodi dell'ultimo periodo che hanno fatto saltar fuori l'argomento. Ho navigato un pò nel web e mi sono imbattuta in questo articolo,così l'ho un pochino tagliato e l'ho posto all'attenzione di tutti giusto come spunto di riflessione. La gelosia a cui mi riferisco io e alla quale pensavo prima di mettere il post è assolutamente piacevole :) anzi,in questi giorni mi sta facendo troppo bene,proprio perchè è sana e tanto tanto dolce !
 
NickPimpkin
NickPimpkin il 22/12/06 alle 09:00 via WEB
Non si può certo mettere freno ad alcune emozioni come non si possono controllare i sentimenti.Pazzo colui che vuole tenere controlato l'amore come l'odio.... e tra i tanti anche la gelosia.Ci ho provato, cercavo davvero di sopirla ma non ero capace di pensare che alla possibilità che venissi tradito, che potesse abbandonarmi per un altro.Così visto che come storia era nata da un contatto, era nata per caso, la distanza non permetteva di vederci ogni qual volta uno dei due ne aveva bisogno... alla fine ho combinato molti macelli per il fatto che fossi geloso.La mia esperienza con la gelosia è molto negativa, ora la ignoro,la relego in fondo ai pensieri, visto che prima o poi, a causa della gelosia e di ciò che porta dietro, si soffre.
 
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