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Messaggi di Settembre 2006

Post N° 234

Post n°234 pubblicato il 30 Settembre 2006 da SweetHug
 

Per comprendere bisogna mostrarsi comprensivi

 

Mi ha incuriosito apprendere che il derivato del verbo inglese to understand, “comprendere” è letteralmente “osservare stando in piedi, da sotto in su”. Mi sembra che questo sia molto sensato. Per comprendere davvero qualcosa, occorre conoscerlo a fondo, scrutandolo dal basso verso l’alto.
A noi esseri umani piace moltissimo correre alle conclusioni. Abbiamo opinioni su tutto, anche quando di un argomento siamo affatto digiuni. Sprechiamo un sacco di tempo a prevedere, reputare, congetturare, criticare, decretare, per lo più con scarsi fondamenti o addirittura senza elementi di sorta. Ciò si verifica per solito in quanto siamo confinati entro la nostra comprensione dei fenomeni da ciò che sappiamo di noi stessi, il che molto spesso si riduce a ben poco.
Ne consegue che una miglior comprensione di noi sfocerà in una maggior comprensione degli altri. Se saremo in grado di accettare le vie non di rado imprevedibili che ci inducono a pensare e a comportarci in un certo modo, potremo intendere il motivo per cui altri pensano ciò che pensano, fanno ciò che fanno.
Un antico adagio indo-americano dice che non possiamo capire nessuno se prima non abbiamo trascorso un mucchio di tempo nei suoi mocassini. A questo vorrei aggiungere che dovremmo sforzarci di sentirci a nostro agio dentro i nostri mocassini prima di tentare d’infilarci in quelli altrui.
Accingerci a risollevare qualcuno da terra:
è il solo motivo che ci autorizzi a guardare qualcuno dall’alto in basso
.
(Jesse Jackson)

 

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Post N° 233

Post n°233 pubblicato il 29 Settembre 2006 da SweetHug
 

E' oggi (Cento sonetti d’amor, XLIX)
Pablo Neruda


E' oggi: tutto l'ieri andò cadendo
entro dita di luce e occhi di sogno,
domani arriverà con passi verdi:
nessuno arresta il fiume dell'aurora.
Nessuno arresta il fiume delle tue mani,
gli occhi dei tuoi sogni, beneamata,
sei tremito del tempo che trascorre
tra luce verticale e sole cupo,
e il cielo chiude su te le sue ali
portandoti, traendoti alle mie braccia
con puntuale, misteriosa cortesia.
Per questo canto il giorno e la luna,
il mare, il tempo, tutti i pianeti,
la tua voce diurna e la tua pelle notturna.

 

 
 
 

Post N° 232

Post n°232 pubblicato il 28 Settembre 2006 da SweetHug
 

Fortissimo

(R.Pavone)

Pianissimo
te lo dico pianissimo
il mio piccolo ciao
sottovoce
così nessuno capirà
niente
e tu, solamente tu capirai
quanto sono innamorata
di te.
Pianissimo
devo dirlo pianissimo
questo piccolo ciao
mi dispiace
doverti dire solo ciao
mentre
in mezzo alla gente
vorrei gridare fortissimo
che ti amo
fortissimo
che ti amo di più
di ogni cosa
al mondo amore
amo te

 
 
 

un velo..uno solo indistruttibile

Post n°231 pubblicato il 27 Settembre 2006 da SweetHug
 

Di una cosa sono sicuro. Non potrà amarla come l'amavo io, non potrà adorarla in quel modo, non saprà accorgersi di tutti i suoi dolci movimenti, di quei piccoli segni del suo viso. È come se solo a lui fosse concesso vedere, conoscere il vero sapore dei suoi baci, il reale colore dei suoi occhi. Nessun uomo mai potrà vedere ciò che ho visto io. Lui meno di tutti. Lui reale, crudo, desideroso solo del suo corpo, incapace di vederla veramente, di capirla, di rispettarla. Lui non si divertirà a quei dolci capricci. Lui non amerà anche la sua piccola mano, le sue unghie mangiate, i suoi piedi leggermente cicciotti, quel piccolo neo nascosto, non poi cosi tanto. Forse lo vedrà si, che terribile sofferenza, ma non sarà mai capace di amarlo. Non in quel modo. (3MsC)

 
 
 

Post N° 230

Post n°230 pubblicato il 26 Settembre 2006 da SweetHug
 

Il cuore più bello del mondo

(storiella indiana)

C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone: diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno della vallata. Tutti quanti gliel'ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun minimo difetto. Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso.
All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse: "Beh, a dire il vero.. il tuo cuore è molto meno bello del mio."
Quando lo mostrò, aveva puntàti addosso gli occhi di tutti: della folla, e del ragazzo. Certo, quel cuore batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dove dalle quali erano stati asportàti dei pezzi e rimpiazzàti con altri, ma non combaciavano bene - così il cuore risultava tutto bitorzoluto. Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi.
Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse bello.
Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere: "Starai scherzando!", disse. "Confronta il tuo cuore col mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime."
"Vero", ammise il vecchio. "Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai a cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro cuore, a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore. Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi – e così ho qualche bitorzolo, a cui sono affezionato, però: ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso.
Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto: questo ti spiega le voragini.
Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che provo anche per queste persone.. e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro. Comprendi, adesso, che cosa sia la VERA bellezza?" Il giovane era rimasto senza parole, e lacrime copiose gli rigavano il volto. Prese un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano. Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore, poi prese un pezzo del suo vecchio cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane. Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo.
Il giovane guardò il suo cuore, che non era più "il cuore più bello del mondo", eppure lo trovava

..Sono fatta così..

 
 
 
 
 

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Un blog di: SweetHug
Data di creazione: 11/03/2006
 

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