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Messaggi del 21/08/2006

Post N° 186

Post n°186 pubblicato il 21 Agosto 2006 da SweetHug
 

Nello scorso post vi ho scritto che avrei raccontato qualcosa delle mie vacanze e avrei messo qualche foto;considerato che le foto devo ancora svilupparle inizio col dirvi che questa vacanza è stata caratterizzata da due stati d'animo ben distinti:il primo(anche in ordine di tempo) decisamente negativo il secondo piacevolmente positivo.

Riporto qui una riflessione trovata nel web che si avvicina ai pensieri  che ho meditato in quelle due settimane di ferie....(perdonate la pesantezza che non dovrebbe essere tipica dei pensieri vacanzieri)

Non sono rare le forme di aggressività legate all'eccessivo amore che nutriamo verso noi stessi, ai nostri desideri che vogliamo siano sempre appagati.
Esiste secondo il grande Schiller un desiderio di tipo "narcisistico" ripetitivo,istintuale,chiuso agli altri, dal quale, non di rado, nascono atteggiamenti aggressivi verso l'altro, visto solo come strumento del nostro piacere, del nostro appagamento.

Siamo, infatti, talmente presi da noi stessi, dal soddisfacimento immediato dei nostri desideri, che gli altri sono costretti a vivere solo e unicamente in funzione del nostro appagamento, della nostra felicità, pena le nostre reazioni rabbiose, aggressive.

Basta un contrattempo, un'inezia, che l'altro chieda una minima sospensione dal suo stato di "schiavitù", per sentire un senso di frustrazione, di desiderio non realizzato, e scatenare, quindi, sentimenti di ostilità, di vera e propria aggressività.

Il narcisista, tuttavia, non è autonomo, dipende completamente dagli altri, perciò, alla fine, s'invertono i ruoli tra servo e signore.
Il narcisista, infatti, finisce per diventare servo, sia pure in modo aggressivo: finalizza la propria vita all'iniziativa gratificante dell'altro, che gli è necessario come l'aria che respira.

Come si vede il narcisismo nasconde insidie esistenziali per nulla trascurabili.

Chi, invece, ha un atteggiamento donativo verso gli altri, potrà anche sentire momenti di stanchezza, di nervosismo, ma riuscirà, comunque, ad arginare in modo soddisfacente la propria aggressività, proprio perché si sente importante, veramente appagato.

Chi, d'altronde, può sentirsi più appagato moralmente di colui che ha reso felice un altro?

 
 
 
 
 

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Un blog di: SweetHug
Data di creazione: 11/03/2006
 

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