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« Da Mio Padre ...Per Farc...SPOSA AMATA »

Un Vaso Adatto Al Servizio Del Maestro

Post n°35 pubblicato il 24 Giugno 2009 da karlotta_d

Un vaso adatto al servizio del Maestro

di Charles E. Greenaway


"La parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, in questi termini: "Levati, scendi in casa del vasaio, e quivi ti farò udire le mie parole". Allora io scesi in casa del vasaio, ed ecco egli stava lavorando alla ruota; e il vaso che faceva si guastò, come succede all'argilla in man del vasaio, ed egli da capo ne fece un altro vaso come a lui parve bene di farlo. E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: O casa d'Israele, non posso io far di voi quello che fa questo vasaio?, dice l'Eterno. Ecco, quel che l'argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, o casa d'Israele!" (Geremia 18:1-6).


L'uomo è stato creato dalla polvere della terra. Ho osservato il lavoro dei vasai e per me è stato motivo di grande insegnamento. L'argilla non può far nulla e non ha alcun valore.
Siamo soltanto argilla e non possiamo nulla da noi stessi. Soltanto il Vasaio può fare di noi ciò che dobbiamo essere; soltanto Gesù può salvare la tua vita per farti ciò che a Lui è maggiormente gradito. Quell'argilla deve essere estratta e trasportata nella casa del vasaio; se il vasaio vuole lavorarla, deve prima procurarsela. L'argilla è informe, non ha nulla di attraente... senza Gesù siamo privi di qualsiasi bellezza! Egli però scava; nell'argilla si possono trovare anche sassi o altri elementi che fanno parte del terreno, come radici di piante, ecc., ed è proprio per questa ragione che il vasaio la porta a casa. Vi sono tanti cristiani che non vogliono raggiungere la casa del vasaio, preferiscono restare argilla e basta: "Non scavare in me, non togliermi quelle pietre", ma Dio ha un progetto per l'argilla. Perciò la porta in casa e la prima cosa che fa la lava: noi credenti non siamo purificati finché non veniamo lavati con il sangue di Gesù. Non puoi soltanto desiderare di diventare un bel vaso, ma potrai esserlo prima di tutto perché sei stato lavato con il sangue di Gesù. Dopo averla lavata, il vasaio prende l'argilla, la solleva e la scaglia a terra ripetutamente. Così dice il Signore a Geremia: "Guarda come fa il vasaio, fammi fare lo stesso con te!" Perché il vasaio si comporta così? Perché getta l'argilla a terra? In questo modo si disperde tutta l'aria, perché se c'è dell'aria nell'argilla, ovvero nei credenti tutto ciò che non ha valore ed è nocivo, non si potrà mai trarne un vaso. Infatti, una volta posto nel forno, tutti questi vuoti d'aria esplodono e il vaso va in frantumi. Perciò, deve uscire tutto da noi, tutto ciò che appartiene al nostro "io". Dobbiamo fare molta attenzione agli inutili vuoti d'aria.
Ricordo di aver visto un meraviglioso elefante scolpito nel granito. Un giorno ho incontrato un uomo che aveva conosciuto l'autore di quell'opera stupenda e mi ha raccontato che una volta un visitatore entrò nello studio dello scultore per ringraziarlo di aver fatto un'opera così bella. In quella occasione gli chiese: "Come è possibile ricavare una figura così perfetta da un blocco di granito?". Lo scultore gli rispose: "Prendi lo scalpello e il martello, vieni qui, vicino a questo blocco di pietra e ti mostrerò come si scolpisce un elefante". Il visitatore prese il martello con lo scalpello e si avvicinò al marmo e disse: "Cosa debbo fare ora?" , e lo scultore gli rispose: "Togli da quel pezzo di granito tutto quello che non sembra un elefante!". Finche non abbandoniamo tutto quello che non assomiglia a Gesù non saremo mai un vaso adatto per l'uso del Maestro. Signore aiutaci, spezzaci, modificaci, formaci, fa tutto ciò che vuoi con ciascuno di noi, ma usaci! Vogliamo essere vasi adatti al servizio del Maestro, ma se vogliamo esserlo dobbiamo permettere al Vasaio di lavorarci.

Il vaso sulla ruota

Dopo averla lavata e liberata da tutta l'aria, allora il vasaio mette l'argilla sulla ruota, che comincia a girare, perché l'argilla non può essere assolutamente lavorata se la ruota non gira. Questo è il nostro problema! Non ci piace stare sulla ruota, ci fa male. Qualche volta il vaso si frantuma e il vasaio lo mette di nuovo sulla ruota perché è determinato a farne un'opera adatta per l'uso a cui è destinata. Molti desiderano essere usati da Dio, ma non vogliono rimanere sulla ruota, non vogliono essere formati e non possono diventare ciò che Dio vuole finché non sono disposti a restare sulla ruota.. Oggi c' è la tendenza ad andare in chiesa per cantare, per pregare, ma non per restare sulla ruota. Se non si rimane sulla ruota il canto svanirà, il desiderio di pregare verrà meno e dobbiamo fare molta attenzione che non ci rechiamo in chiesa soltanto per abitudine. Ogni volta che frequentiamo la riunione di culto e lo Spirito Santo interviene siamo sulla ruota, perché vuole renderci dei vasi migliori, perché ci ama! Non è facile restare sulla ruota, fa male, "fa girare la testa". Quando scendiamo dalla ruota pensiamo: "Adesso finalmente tutto è passato!". Quando si diventa più anziani si pensa di conoscere tutte le soluzioni. Ho i capelli bianchi, ho predicato per tanti anni, ho viaggiato su tutte le strade, son passato per la giungla, ho attraversato i deserti, ho scalato montagne e penso che ormai tutto sia concluso. Ma non è così! Negli ultimi due anni, mia moglie ed io, abbiamo affrontato la tempesta, la più grave della nostra vita. Siamo stati grandemente provati: non arriva mai il momento in cui si può scendere dalla ruota! Quel pochino di fede è stata affinata: non si scende mai dalla ruota del Signore perché dobbiamo essere adatti per l'uso del Maestro!

Il vaso nel forno

Quando il vaso è tolto dalla ruota, è messo poi nel forno, nella fornace, in mezzo al fuoco, e quando il vasaio li mette nel forno, i vasi non si possono toccare l'uno con l'altro, debbono restare separati. Dio non vuole che ci disintegriamo nel fuoco. Purtroppo, sovente vedo qualcuno che si frantuma perché non comprende che nel fuoco bisogna rimanere soli.
Mia madre aveva ventinove anni e rimase vedova con sei bambini durante il periodo della grande depressione americana. Non aveva nessuno che l'aiutasse, era una vedova senza speranza, praticamente sul lastrico, e per anni attese "sulle sue ginocchia", in silenziosa preghiera. Tornavamo a casa alle due del mattino, non eravamo ancora convertiti al Signore, pian piano salivamo i gradini e arrivavamo vicino alla sua stanza sperando che stesse dormendo, ma ogni volta la sentivamo pregare: "O Dio, abbi misericordia dei miei figli, falli dei vasi adatti per l'uso del Maestro!". Andavamo a letto e ci sentivamo come Giuda Iscariota. Ma mia madre continuò a pregare per i suoi figli. Ricordo la sera che il Signore mi salvò, perfino quella sera non volevo, ma lei continuava a pregare: mia madre era rimasta sulla ruota! Non ha mai potuto disporre di un anello con brillante, non ha mai indossato un vestito di seta, se voleva accarezzarci doveva tirar fuori dall'acqua le sue mani da lavandaia; lavorava giorno e notte, ma era un vaso adatto per l'uso del Maestro! Rimase sulla ruota, da sola passò attraverso il fuoco, ma visse per vedere i suoi figli andare a piantare "la croce di Cristo" lontano nel mondo!
Rimanete sulla ruota, siate disposti a passare anche attraverso il fuoco, ma alla fine siate un vaso adatto per l'uso del Maestro! Mia madre visse fino a tardissima età, l'ho seppellita due anni fa (1988). Gli ultimi tre anni non mi riconosceva più, entravo e mi chiedeva: "Chi sei?". "Sono Carlo". "Carlo è morto", rispondeva. Io piangevo, per tre anni sono andato a visitarla per starle vicino e dirle soltanto: "Ti amo mamma", mi guardava per un po' e mi diceva: "Anch'io ti amo... ma ti chi sei?". E questo mi avviliva. Quando morì, una delle inquiline della casa dove abitava mi disse: "Signor Greenaway, sua madre era una donna eccezionale, quando si arriva ad essere anziani come lei si dicono cose incomprensibili, si fanno cose inspiegabili, ma sua madre non era così. La Bibbia era sempre lì, sul suo comodino, accanto a lei, nei momenti di lucidità, che duravano forse venti minuti, afferrava la Bibbia e cominciava a leggere e a parlare delle cose di Dio, e tutte le ricoverate anziane si accomodavano attorno a lei e dopo venti minuti si guardava intorno e si domandava cosa facesse tutta quella gente. Signor Greenaway, sono certa che almeno cinque donne sono in cielo col Signore perché sua madre le ha condotte a Cristo in quei momenti di lucidità" Dio è fedele!
Mio fratello è cresciuto in chiesa, suonava la tromba nell'orchestra. Quando scoppiò la seconda guerra mondiale fu chiamato alle armi, affrontò la guerra ma una volta finita non è mai più entrato in chiesa. Quello che cerco di dirvi è che la ruota è sempre lì, attuale com'è attuale il fuoco del forno, ma il Maestro, il sommo Vasaio dice ancora: "Cosa posso fare con te, non posso forse fare quello che il vasaio fa a questo vaso?". Abbiamo pregato per mio fratello. Intanto si è sposato, ha avuto quattro figli che non hanno mai varcato la soglia di una chiesa. Chiamavo mia madre e le domandavo: "Che ne pensi di Melvin?", ella rispondeva: "Mio figlio tornerà al Signore". "Come lo sai mamma?". "Dio è fedele", era la risposta. Non ho mai smesso di credere che basta essere un vaso nelle mani di Dio! Soltanto Dio può farci il vaso che vuole che siamo.
Puoi andare a scuola, essere brillante, intraprendere una promettente carriera, ma non sarai mai un vaso ad onore finche non sarai disposto a lasciarti formare dalle Sue stesse mani. Sommo vasaio cosa vuoi fare di me? Mettimi sulla ruota, spezzami, piegami, formami, ma fa che io sia un vaso adatto per il Tuo servizio. Passarono diciassette anni e mio fratello non era ancora tornato al Signore, mia madre diceva: "Ce la farà". Ricordo che un giorno, mentre lasciavo l'ufficio, mi dissero che c'era una telefonata per me. All'altro capo del filo una voce mi comunicò: "Tuo fratello è morto stamattina". Piansi ma non per me, non piangevo neanche per lui, era troppo tardi, ma piangevo per mia madre, uno dei vasi di Dio che aveva creduto che quel ragazzo sarebbe tornato al Signore ed ora invece era morto. Dovevo partire per l'Europa la sera stessa, ma desideravo vedere mio fratello. Presi l'aereo e mi recai a Boston; noleggiai un'automobile e mi diressi verso la camera mortuaria; entrai, lo baciai piangendo. Poi sentii che qualcuno mi si era avvicinato, era sua moglie che mi disse: "Carlo, vieni, siediti accanto a me, voglio raccontarti qualcosa, forse ti consolerà. Non capisco nulla di queste cose, ma ieri sera quando stava per coricarsi, Melvin ha baciato i bambini poi è entrato in camera. Si è messo in ginocchio, vicino al letto, e ha cominciato a fare qualcosa che non sapevo facesse: ha alzato le mani verso il cielo iniziando a pregare mentre le lagrime scorrevano sul suo viso. La cosa strana è che tuo fratello ha cominciato a pregare in una lingua che non conoscevo".

Quel ragazzo era tornato al "calvario", era tornato all'"alto solaio". Alcune ore dopo aveva preso l'automobile, l'aveva messa in moto e in un istante aveva reclinato il capo sul volante. Dio è fedele! Rimani sulla ruota! Passa pure attraverso il fuoco, lascia che Egli ti formi e ti renda un vaso che possa essere usato da Lui!


Tratto da: Scebna e l'uso delle chiavi. Sermoni di Charles E. Greenaway. Adi-Media, Roma 1994


 
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Commenti al Post:
foriero0
foriero0 il 24/06/09 alle 09:12 via WEB
Cara karlotta ti confesso che questa lettura mi ha profondamente toccato, tanto che mi ha commosso, io vorrei essere sempre sulla ruota, ma molto spesso scendo per poi risalirvi ancora, forse sono troppo pigro o poco sensibile, io sono un peccatore con i ritorni di fiamma, asc olto la parola di Dio e cerco di metterla in pratica. Ma il fatto che cerchi, non vuol dire che sempre ci riesca. Ciao cara Amica. Silvano.
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karlotta_d
karlotta_d il 24/06/09 alle 18:18 via WEB
Amico mio carissimo...se sei stato toccato ..è perchè lo Spirito Santo compunge il tuo cuore ... se ne hai avvertito il tocco è perchè il tuo cuore non è sordo ...e se hai ascoltato "la Voce del Buon Pastore" ... apri completamente il tuo cuore a Lui... chiediGli di entrare nella tua vita quale Signore e Salvatore ...afidati interamente a Lui...saprà lavorare la tua argilla e farà di te un vaso ad onore ...lavorerà...e poi ti riempirà del suo Spirito Santo ...ascoltaLo,seguiLo e ti userà per la sua gloria ... sarai la sua "proprietà particolare"!!!Amo nel Signore,il tuo buon cuore ... e vorrei tanto che tu vivessi pienamente e costantemente l'amore di Dio per te pregherò perchè tu possa realizzarlo appieno! Un abbraccio Carla...........
(Rispondi)
 
sologesu
sologesu il 24/06/09 alle 10:11 via WEB
Una splendida meditazione. La cosa che mi fa un pò di tristezza è la domanda che Dio rivolge, non solo ad Israele, ma anche a noi: Non posso fare io quello che il vasaio fa con l'argilla? Questo significa che Dio vorrebbe utillizzarci secondo la sua volontà, ma siamo umani e a volte non è possibile......un abbraccio Massimo
(Rispondi)
 
 
karlotta_d
karlotta_d il 26/06/09 alle 14:10 via WEB
Massimo ..io credo,che Dio questa domanda la rivolga a noi...-" Carla,posso lavorarti? posso fare di te ciò che voglio?Ti lascerai modellare a mio piacimento,anche se questo a volte ti procurerà dolore ..sei disposta ad essere lavorata per diventare un vaso ad onore...vuoi rinunciare ad ogni tuo io? Per divenire uno strumento utile per i tuoi fratelli? ed uno strumento che posso usare secondo la mia volontà e non la tua?- Si,Padre eccomi,non importa ciò che costerà ... non importa a ciò che dovrò rinunciare ...pur di piacere a te ...pur di avere tutto di te!- questa è la mia risposta -perchè in Lui e da Lui è il mio tutto! E' vero siamo umani,spesso cadiamo ... ma anche Davide cadde e peccò gravemente e non una sola volta.ma quest'uomo meraviglioso,chiamato "L'uomo secondo il cuore di Dio" era pronto a riconoscere il suo peccato,a pentirsi ed umiliarsi davanti al suo Dio,perchè Lo amava profondamente "con tutto il suo cuore,con tutta l'anima e la mente sua" siamo umani ...ma Gesù è venuto e su quella croce ha detto due frasi delle frasi che hanno cambiato la storia dell'umanità "Padre,perdona loro,perchè non sanno quello che fanno" e " Tutto è compiuto" meravigliosa e splendida grazia che Gesù ha pagato per noi .....Massimo tutto è compiuto per me,per te ...ineffabile certezza che ci da pace e forza nel cammino...pace a te...restiamo sulla ruota fratello mio ... è il posto migliore!!!
(Rispondi)
 
voce_neldeserto
voce_neldeserto il 24/06/09 alle 17:16 via WEB
Anche Gesù "sulla ruota" disse "Padre se è possibile passi via da me questo calice". Ma poi aggiunse "tuttavia NON LA MIA ma LA TUA VOLONTA' SIA FATTA". Per rimanere "sulla ruota" occorre avere un amore verso Dio e la Sua perfetta volontà molto più grande dell'amore che abbiamo verso noi stessi. Questo provoca una lotta, una lotta molto simile a quella di Giacobbe con l'angelo. Anche noi dobbiamo lottare tutta la notte (sulla ruota) affinchè DIO CI VINCA E DI CONSEGUENZA NOI NON SIAMO PIU QUELLI DI PRIMA. Per ogni nuova tappa della nostra vita, per ogni "notte", per ogni "ruota" su cui Lui ci metterà, vorrà innanzi tutto sentire uscire dal nostro cuore e dalle nostre labbra la frase: SI' PADRE FAI DI ME CIO CHE TU VUOI. AMO LA TUA VOLONTA' AL DI SOPRA DI TUTTO. Ogni lotta, ogni "notte", ogni "prova", ogni sofferenza, ogni deserto, ogni difficoltà hanno un solo scopo: SPEZZARE IL NOSTRO EGO E FAR SCATURIRE IL CARATTERE DEL FIGLIO DI DIO, LA SUA STESSA NATURA. Se ci ritiriamo da questo piano perfetto e meraviglioso significa che non abbiamo capito cosa vuol dire che CRISTO E' LA PERLA DI GRAN PREZZO e solo se VENDI TUTTO, solo se PERDI TUTTO, ANCHE LA TUA STESSA VITA, allora AVRAI LUI, GESU', PIENAMENTE FORMATO IN TE! Non guardiamo al prezzo da pagare e non guardiamo neppure a quanto noi siamo capaci di arrenderci, bensì chiediamo a Dio che per opera dello Spirito Santo in noi formi il cuore stesso di Gesù e Lui lo farà. Un abbraccio. Claudio
(Rispondi)
 
 
karlotta_d
karlotta_d il 27/06/09 alle 10:04 via WEB
Mio caro Claudio ,leggerti è sempre un momento di comunione col Signore ... grazie per le tue parole,che sono esattamente le mie ...poichè esprimono interamente il mio sentire per e nello Spirito Santo!Alleluia..! L'altro ieri stavo poco bene ed ero anche molto giù emotivamente ...poi sai ho cominciato a pensare a tutti quegli eventi e problemi che mi circondano e che sembravano soffocarmi facendomi sentire come una barchetta sbattuta dalle onde del mare in tempesta ... cominciai a parlare con Gesù di tutto quello che avevo nel cuore,così semplicemente come veniva dal cuore e pian piano cominciai a pensare all'argilla...a quanto,a volte diventiamo duri nelle mani del vasaio..Egli ci vuole ammodellare ... ma noi Gli opponiamo resistenza ... duri e caparbi facciamo finta di non capire ... e allora ho sentito la voce del Signore che parlava al mio cuore esortandomi a lasciarmi lavorare ... per potere essere migliore perchè una volta modellata ..i frutti possano essere migliori dei precedenti ...è vero non c'è nulla e nessuna area della mia vita che non sia disposta a dare a Gesù "in sacrificio vivente" è vero che quando il Signore mi lavora,a volte è doloroso sino alla morte di una parte del mio io ...ma devo anche riconoscere;che il suo è un plasmarmi utile ed ho imparato tanto su quella ruota ...la mia fede provata col fuoco,affinata e resa stabile .certo ho ancora tante scorie da buttar via.....il Vasaio,non ha ancora finito con me ... ed io sono ancora qui a dirGli a costo di perdere tutto ...eccomi,fai di me ciò che vuoi Dio mio e Signor mio.....io voglio tutto di Te!Pace del Signore fratello Claudio...Dio illumini i tuoi passi e moltiplichi la potenza della sua Parola nella tu vita ... beni e benignità siano su te! Carla
(Rispondi)
 
rabbuni_2008
rabbuni_2008 il 24/06/09 alle 21:48 via WEB
Ho conosciuto Greenaway, un uomo del Signore eccezionale, dovremmo noi tutti avere l'umiltà del vaso e lasciare che Dio ci modelli senza ribellarci mai. Annullare la propria natura non è facile ma con l'aiuto di Dio possiamo! pace a te Angela
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karlotta_d
karlotta_d il 27/06/09 alle 10:14 via WEB
Pace a te Rabbuni... conoscere Greeenaway,deve essere stata sicuramente un esperienza ricca di tente piccole perle preziose ... Si dobbiamo farci plasmare dal nostro Vasaio ...se l'argilla non viene lavorata e rimane grezza ed inutilizzata non ha valore.ma Dio vuole per noi il meglio e vuol farci vasi ad onore ...il suo amore per noi è così grande da volere fare di noi strumenti validi affinati e purificati durante la lavorazione .....pace a te risplenda la Luce del Padre nella tua vita e possa questa Luce essere visibile e in questo mondo .....pace,Carla
(Rispondi)
 
antoniogiraldo
antoniogiraldo il 25/06/09 alle 09:29 via WEB
essere anziani, spesso non vuol dire avere compreso...le luci della notte sono spesso fuorvianti e le strade non portano sempre ad una uscita e si continua a camminare, senza trovarla...ci riconosciamo nei miti e non vediamo invece la miseria che ci accomuna...l'umiltà del vasaio è prettamente legata alla purezza dell'anima dell'uomo...in esso, nelle sue mani, c'è la saggezza antica della vera voce...nelle sue creazioni esiste la perfezione della vita...senza impurità, senza aria a intaccarne l'essenza...bello questo esempio, Carla...mi ha fatto riflettere e, di questi tempi, per me, non è facile....un abbraccio.Antonio
(Rispondi)
 
 
karlotta_d
karlotta_d il 27/06/09 alle 17:50 via WEB
Mio caro e prezioso amico,certo essere anziani non ci dà la comprensione di tutte le cose,e le luci della notte come dici tu possono essere fuorvianti...ma se lo sono...possono esserlo solo per un tempo ... vi è una sola Via,una sola Verità,una sola Vita ...l'uomo sbaglia quando vuol seguire una via che pur sembrando simile all'unica Via,ha in se delle cose non buone non vere e non possono dare vita anzi avendo le sembianti della verità,ma non essendo la Verità ne sedurà molti...ma il Faro la Luce da seguire è solo una Cristo Gesù ...gli uomini usano dire "tutte le strade portano a Roma" è vero,ma una sola porta alla Vita eterna ed è Cristo Gesù Il Vasaio vuole il meglio per noi ... ciò che causa il nostro dolore non sono le sue mani che ci lavorano.....ma sono le nostre asperità,le nostre durezze,le nostre lesioni,le nostre ribellioni .....ma le mani del Vasaio,sono dolci sanano le ferite del cuore ..con delicatezza passa sopra ogni ferita il suo balsamo affinchè si cicatrizzino ...Egli è l'abile Vasaio,il Buon Pastore che ha somma cura di ogni sua pecorella!.. Ogni creazione di Dio è perfetta ..è l'uso che ne fà l'uomo a renderla imperfetta ...ma torniamo a Dio con nuove parole e nuovi proponimenti Egli ci sta aspettando per farci del bene..un affettuoso abbraccio Antonio,Dio ti conceda ancora lunghi giorni per poter gustare appieno tutte le sue meraviglie ...Dio ti continui a benedire grandemente .....ciao Carla
(Rispondi)
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 03/07/09 alle 12:26 via WEB
Lettura commovente che invade il cuore. Però mi accorgo di essere troppo meschino ....in ricerca di qualcosa .....di qualche lido dove approdare ..... di qualche speranza da realizzare. Ed intanto continuo il viaggio, chi sa se riuscirò a stare sulla ruota. Ciao, Carla e grazie; ho inserito, in un mio post di oggi, le considerazione tratte da un tuo post precedente inerenti la Preghiera del Padre Nostro. Come al solito il mio post è un po aperto; lascia spazi ampi alla personale interpretazione da parte del lettore. Ciao, Mario
(Rispondi)
 
 
karlotta_d
karlotta_d il 03/07/09 alle 14:27 via WEB
Mario ... anch'io come te,ero sempre alla ricerca di qualcosa che riuscisse a colmare quella sensazione di vuoto ...d'incompletezza ... di vano...mi sentivo sempre come Don Chisciotte contro i mulini a vento ... e mulini ne trovavo tanti ...è scritto «Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo: egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell'eternità,sebbene l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta.»(Ecclesiaste 3:11)Nessuna cosa possiamo fare e nessuna cosa potrà mai riempire quel vuoto che Dio ha messo nel nostro cuore...solo Lui può venire a riempirlo con la sua presenza ... e solo quando noi Lo avremo invitato come Signore e Salvatore della nostra vita ... arrendendoci alla sua volontà ...anch'io come te sentivo questo correre dietro al vento questo non senso della vita ... ma poi ho incontrato,veramente Gesù ....ed ho incontrato la Vita ...è cominciata la mia grande avventura ...ed ora sono felice,Dio mi ha insegnato il senso della vita ... ed ha dato risposte ai miei grandi interrogativi...Cristo Gesù è la risposta giusta anche per te ... se saprai ascoltarLo! Un caro ed affettuoso saluto ......sai che quando vuoi io ci sono sempre ...
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