SU PER LA DISCESA....
Post n°178 pubblicato il 20 Luglio 2015 da morgana_2005
Che fatica, cercare di studiare con questo caldo! Avrei TUTTO per fare le cose per bene: il tempo, la casa libera, il silenzio... ma questo caldo mi blocca! sono qui con quaderno, penna e libro di esercizi e... arranco sulle parole, mi distraggo, guardo in giro! La povera L'Una se ne resta sdraiata sul pavimento di marmo: ogni movimento sembra costarle una gran fatica. E' l'unica immagine che mi fa davvero dispiacere di queste temperature, povera bestiola. Quasi quasi mollo tutto e porto il cane al centro commerciale, in aria condizionata.... ;-) |
Post n°177 pubblicato il 10 Luglio 2015 da morgana_2005
Ho ripreso a studiare. Alla mia "tenera" età non è per niente facile; ma mi piace l'effetto che mi fa: sono più lucida, più ricettiva, più veloce nel ragionamento. Ma sono anche di nuovo concentrata su ALTRO rispetto a ciò che DEVO. A questo punto mi chiedo: ma DEVO davvero qualcosa a qualcuno? perchè devo rimanere ingabbiata in una vita che non sento mia? al diavolo la casa! fare la brava casalinga non mi si addice: mi intristisce e basta! Ora che ho ripreso a studiare, riscopro il piacere di fare qualcosa di bello per me. Non so se, alla fine, riuscirò a vincere il concorso, ma credo sia giusto provarci.... |
Due anni e mezzo. Tanto è trascorso dal mio ultimo post. che è successo? Di tutto. A partire dal fatto che ora scrivo dal divano, su un i-Pad anziché dal vecchio pc. Ho vinto la battaglia con il peso: ho perso 50 chili. Non male, eh? ;-) Ho cambiato auto, luogo di lavoro, taglio di capelli, look generale. Un cane, Rocco, mi ha lasciata. È arrivata L ' Una (v. Foto). Non ho cambiato marito. Né casa. Ne vita. Ho un nuovo equilibrio. Ma sono pur sempre in bilico. Il fatto è che non riesco, nonostante tutti gli sforzi, a liberarmi della tristezza. La mia vera compagna di vita. Ora ho un nuovo scopo: capire come fare per liberarmene in maniera definitiva! |
Post n°175 pubblicato il 17 Agosto 2012 da morgana_2005
Che cosa buffa! Siamo stati in vacanza da soli: avevamo tanto di cui parlare e tanto da ricostruire ... almeno a parole. E devo dire che finchè siamo stati via, le cose non sono affatto andate male. Ma è bastato mettere piede in casa perchè tutto tornasse esattamente e disperatamente come prima: non era nenache entrato in casa che aveva già il pc acceso: io a disfare le valigie, lui a fare ... chissà che. E questa mattina continua: io in piedi a riprendere la vita di tutti i giorni, lui a riposare .... in fondo è in ferie, no? non lo so se ne verrò fuori: ho solo voglia di fuggire da qui, da lui e da tutto ciò che rappresenta. |
Post n°174 pubblicato il 19 Luglio 2012 da morgana_2005
Ho fatto un giro per qualche blog e mi sono resa conto di essere rimasta ferma alla preistoria, con il mio: è poco curato, poco accattivante, poco interessante .. trascurato, insomma. E se ognuno ha il blog che si merita, bè il mio la dice lunga! Dovrei riprenderlo per mano e lavorarci di nuovo. Dovrei riprendere un minimo di rete di contatti. Non so se è il modo migliore per riprendersi la propria vita ma a quanto pare mi tocca farlo quindi tanto vale che cominci da qualcosa che posso controllare con pochi clic. Sono entrata in analisi. Ora mi avrebbe chiesto di scrivere una lettera al mio piccolo Angelo mai nato ... ma non riesco nemmeno a pensarci per ora. Il dolore è talmente forte da impedirmi anche solo il suo pensiero. Sono devastata.....
ore 18,30 |
Post n°173 pubblicato il 18 Luglio 2012 da morgana_2005
Oggi è semplicemente la fine. La fine di tutto... Ad un anno di distanza e mille cose accadute, porto con me solo tristezza e vuoto, quello speciale vuoto che solo un bimbo mai nato può lasciare; addio, mio Angelo: è stato bello illudersi, anche solo per un po'! Ora mi concederò qualche giorno di sana disperazione. E poi mi rimboccherò le maniche... e poi ricomuncerò a vivere. E poi, forse chisssà, un giorno troverò anche un briciolo di felicità anche per me! |
Post n°172 pubblicato il 03 Settembre 2011 da morgana_2005
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Post n°171 pubblicato il 13 Agosto 2011 da morgana_2005
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Post n°170 pubblicato il 28 Luglio 2011 da morgana_2005
Fanciullo, io già non ero
Allora, in quell'età, nell'alba
Tutto quello che amai, io l'amai da sola...perchè una parte di me è sempre stata diversa. E solo una piccola parte riconosceva il mistero della vita che mi circondava; tutto il resto era popolato da demoni. E una vita "procellosa" mi scuote senza sosta.
Da sempre Poe riesce a mettere a nudo la mia anima meglio di chiunque altro; ricordi? già in passato ti avevo citato qualche sui passo, dal Corvo, credo; perchè riesce sempre ad esprimere quello che penso senza tante parole ... che invece io devo necessariamente usare, priva come sono del dono di scrivere versi!!! Beato te che invece ne possiedi il talento...
Credi che io non stia bene? bè, per questo credo che dovremmo metterci daccordo sui termini: dopo aver provato cosa vuol dire contorcersi di dolore tra lenzuola umide dei tuoi miasmi non sapendo se desiderare che il dolore si prolungi e vivere, o che cessi e morire; dopo aver provato cosa vuol dire avere il corpo martoriato, scavato, violato da aghi, cannule, e sostanze varie, non posso certo dire di stare male! Anzi: godo di (quasi) ottima salute!!! ^__^ Ma so che tu intendi qualcosa di diverso: è il male dell'anima che mi affligge, forse da sempre; e non è che non voglia dirlo a te: non ho voglia di ammetterlo con me stessa. E dirlo a te è come confessarlo.
Che bravo che sei diventato, in questi anni! Che tatto, quale dolcezza nel descrivere una situazione appena intuita! < Tu e quel tuo piccolo mondo antico in cui ti sei infilata, fatto di diffidenze e di chiusure, fatto del tuo osservare divertito e un po' deluso, ..., un mondo vissuto in apnea il tuo dove il tuo lavoro e' la boccata d'aria che ti serve per andare avanti, un mondo che non vuoi ti appartenga >. Prima di leggere la tua mail te ne avevo scritto un'altra .. che poi ho lasciato perdere e ho pubblicato solo sul blog (dedicandola a te, peraltro!); credo che te la incollerò in calce: dicevo più o meno la stessa cosa. E per questa non c'è soluzione. La verità è che sono sola, in tutto questo; sola a fare i conti con le mie scelte, con la mia vita, con i miei fallimenti. Non riesco ancora ad accettare che ci siano delle cose al mondo che non posso controllare, e da anni la vita si prende gioco di me facendomi rimbalzare come una pallina di gomma sulle esperienze più strane, stravaganti e distruttive che si possa immaginare.
<ma l'apatia non e' forse una non vita ? .. puoi soffrire, puoi gioire, non puoi non provare nulla .. per me il non provare nulla porta alla rabbia quando mi accorgo della mancanza di sentimento ..>. Vero. Infatti sono piena di rabbia repressa. E la lascio repressa!!! E comunque non è che non provo niente, figuriamoci! non potrei vivere senza emozionarmi. Solo ho imparato a vivere di emozioni riflesse: quelle dei libri che leggo e che scrivo. Riesco a restare delle ore incollata delle pagine! Solo questa mattina sono rimasta cinque ore sul divano a divorare la fine di un testo (non dormo molto e alle cinque ero già giù con il cane! che ha lasciato la sua cuccia e, mezzo addormentato, si è venuto ad acciambellare sui cuscini con me: lui si che non mi lascia mai ^__^); cinque ore che avrei potuto dedicare ad altro, ma provo una gioia così intensa nel gettarmi in un altro mondo che non riesco a farne a meno: è la mia droga a buon mercato! Non sono triste, sia chiaro; solo non mi basta mai la vita tranquilla della piccolo borghese di provincia. Sono insoddisfatta. E di questa insoddisfazione non è causa nessuno.
Dici che sono migliore di te perchè ho scelto di assecondare i desideri del mio compagno di vita? NAAAA!!!!! e anche tu sai che non è così; non siamo diversi in realtà, su questa cosa: ad entrambi manca qualcosa nel quotidiano e vediamo nel cambiamento una possibilità di recupero di quel qualcosa; ma lo hai detto tu stesso: sta a noi trovare un modo per vivere bene dove stiamo e con le persone che ci siamo scelti; la felicità dipende da noi. Ma certe persone sono condannate ad essere insoddisfatte sempre, a non accontentarsi mai. Sono quelle che non vedono il mondo come gli altri; il cui cuore non è in sintonia con il resto del mondo; sono quelli che si sforzano di vedere in modo diverso; e si condannano - come dice Poe - ad amare da soli tutto ciò cui anelano.
Tu hai chiesto a me come sto. E io credo di aver risposto - spero - con la sincerità che ti aspettavi.
Ora vorrei sapere come stai tu, che sporadicamente mi hai pensata in questi anni e che ora mi ospiti in un angolo della tua anima. Perchè il resuscitare fantasmi dal passato non è esattamente sintomo di equilibrio e sanità mentale, sai? ;-)
Ok: so quanto detesti i papiri troppo lunghi, anche perchè li leggi quando in teoria dovresti fare altro; per cui per oggi chiudo qui, anche se so bene di aver lasciato in sospeso alcuni punti. Ci tornerò sopra, se lo vorrai.
Ora sono ansiosa di leggere di te. Mia piccola grande gioia.
< Sai solo dopo averti ritrovata mi rendo conto di quanto tu mi sia mancata in realtà> Altro sentimento in comune, temo....
Un fiore, un bacio e una carezza sull'uscio di questo giorno ormai inoltrato.
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Post n°169 pubblicato il 27 Luglio 2011 da morgana_2005
Spesso il male di vivere ho incontrato: (E.M.)
Il male di vivere è forse la caratteristica che più ci rende simili ai demoni: creati per uno scopo preciso, poi disilluso. E per questo raminghi e soli. Come solo è il rivo strizzato che gorgoglia La foglia che si accartoccia nel fuoco L’essere che muore … sempre solo. Ci si muove in una generale indifferenza che ci fa liberi in teoria, ma schiavi nelle convenzioni sociali, nella vita corretta che ci is aspetta da noi. Niente lamentele, niente colpi di testa: siamo vivi, abbiamo tutto. Non abbiamo diritto di dire alcunché che non va. Come demoni. Creati per uno scopo, poi disilluso. Ed ecco il male di vivere.
Ma qual è lo scopo? Personalmente l’ho dimenticato. O forse non l’ho mai saputo. Ma è certo che a volte ho l’impressione che non sia mia questa vita. Detesto pensarci: mi fa male e mi rende triste e malinconica e frustrata… E’ per questo che leggo tanto: un libro è un rifugio sicuro, inattaccabile, tranquillo. E socialmente accettato. Il mondo non sa che in realtà è la mia droga, e come ogni sostanza allucinogena crea una dipendenza assurda. E quando viene meno arriva la crisi di astinenza: come un naufrago che, dopo aver annaspato a lungo per salvarsi dalle acque tumultuose, arrivi finalmente su una spiaggia per scoprire che è totalmente deserta, così la fine dell’illusione letteraria mi lascia senza fiato, stordita, e tristemente consapevole di una realtà che sa essere terrificante.
Non so quale sia la cura per il male di vivere. Di certo non la morte: lascerebbe un segno troppo profondo in altri. Forse la rassegnazione. Mi chiedo quando sarò davvero pronta per questo.
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