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Post n°184 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da cingomma
UNA CANZONE AL CONTRARIO L’ho conosciuta dieci anni fa. Non avevo capito subito che le piacevano le donne. .. Si comportava e parlava esattamente al contrario, mostrandosi spesso in compagnia di uomini che faceva passare per conquiste anche se a ben pensarci non si vedevano mai scambi di effusioni e duravano tutti il tempo di un abbonamento del tram, poi sparivano con la perpetua motivazione che “era una testa di cazzo”. .. Non era stata subito diretta..e quelle poche allusioni che magari buttava li nei discorsi che le fornivano un appiglio, erano talmente sibilline che le ho afferrate soltanto dopo .. quando ormai sapevo. E non avevo nemmeno capito subito che le piacevo io. Perché anche questo me l’ha detto dopo. … Quando già aveva capito che non sposavamo gli stessi gusti in generale, senza arrivare alla specifica indifferenza nei suoi confronti .. Quando ormai si era già spogliata di tutti i suoi tormentanti segreti che si è sentita di rivelarmi, annoverandomi nella sua esigua lista di confidenti continuando a recitare la parte d’incontentabile etero al resto del mondo, famiglia compresa. Scegliendo gli amori e/o gli sprovveduti attori ugualmente lontani dalla sua provincia e dai pettegolezzi. ..Quando ormai non era piu un problema dividere il letto con un’ignara etero al fianco e il frustrante desiderio taciuto di possederla suo malgrado in cui si trovava ogni volta che andavo a trovarla o veniva lei a trovare me.
Diceva che aveva iniziato ad odiare gli uomini da quando ragazzina aveva scoperto suo padre con una donna che ovviamente non era sua madre Diceva anche che il suo sentirsi poco attraente non l’aiutava nell’approccio coi suoi coetanei dai quali anzi si sentiva rimbalzata Arrivando a pensare quindi che solo le donne non le avrebbero fatto del male e non l’avrebbero nemmeno delusa come suo padre aveva fatto. Le Donne. Per le quali iniziava a sentirsi attratta senza capire quanto fossero le sue idee a condizionare il desiderio o piuttosto il contrario Ma il suo essere “diversa” e il suo senso cattolico sentiva che non potevano coesistere e viveva combattuta fra la voglia di buttarsi nel peccato (?) e la paura del senso di colpa Si sforzava cosi di farsi piacere i maschi accontentandosi di timidi approcci alla sua vera natura disperdendosi nella rete nascosta dietro un nickname sperando potesse bastare a salvare la faccia e lenire al tempo stesso la frustrazione di una curiosità praticamente impossibile da soddisfare Andando avanti cosi anno dopo anno ..dall’adolescenza all’età matura.. Inventandosi un fidanzato per mamma e papà e scoprendo timidamente passo dopo passo il suo mondo saffico fra le pagine web e le chat a tema ….
Sino ad oggi .. che ha presentato la sua ragazza a casa. E con la quale convive nell’appartamento di sotto …..
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