Creato da dolcesettembre.1 il 19/10/2010
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Alda Merini
E' necessario
che una donna
lasci un segno
della propria anima
ad un uomo...di sè,
perchè a fare l'amore
siamo brave tutte.
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Non occorre essere laureati in Statistica per capire, dai casi di cronaca che ormai da mesi compaiono sui giornali, che i “nuovi” infanticidi – nuovi perché hanno caratteristiche tristemente inedite – sono ormai un’emergenza. Sono morti ben quattro bambini da gennaio. Giuseppe, sette anni di Cardito, Gabriel, due anni, Daniele, due anni. E infine Leonardo, sempre due anni, ucciso dalla madre e dal suo nuovo compagno. Ci sono somiglianze incredibili in queste storie: genitori generalmente giovanissimi, storie mai nate che finiscono subito, nuovi compagni spesso sbandati, senza lavoro, quasi sempre drogati, violenti a livelli inimmaginabili e, peggio, senza alcuna consapevolezza della propria violenza.
Ad ogni modo, è assolutamente arrivato il momento di andare oltre la cronaca, il cui racconto purtroppo non cambia le cose. Se sono morti quattro bambini in pochi mesi, vuol dire che ci saranno altri casi magari con caratteristiche simili: padri e patrigni violenti, madri violente, bambini molto piccoli, degrado, genitori giovani, senza lavoro, che fanno uso di droghe (la droga, un’emergenza assoluta). Vuol dire anche che è in atto una mutazione drammatica e pericolosissima della famiglia che mette a rischio i più piccoli, più deboli. Vuol dire che non esiste più un vicinato, non esiste più neanche uno straccio di società intorno che protegga la famiglia stessa; anche, semplicemente, controllandola. Un tempo l’occhio che circondava la famiglia poteva essere soffocante, ma almeno svolgeva una funzione di controllo. Nel caso di Leonardo nessuno ha visto e chi ha visto, come alcuni parenti che intervistati successivamente hanno ammesso di aver saputo della violenza dell’uomo, non hanno fatto nulla. Esiste un’omertà diffusa, un’indifferenza generale sconvolgente.
Ma il problema qui è anche lo Stato, sono le istituzioni. Quelle che sono pronte, giustamente, ad attivare la macchina di punizione una volta che un corpo martoriato arriva in ospedale ma che non fanno nulla prima, quando invece avrebbero anche e soprattutto il compito di proteggere i minori. La cosa davvero sconvolgente è che alcuni degli uomini violenti imputati in questi casi erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti, spesso di maltrattamento. Perché abitavano in casa con un bambino piccolo, magari non loro?Non solo: alcune di queste famiglie erano conosciute dai servizi sociali, in un caso già due figli erano stati tolti alla madre. Perché se due figli erano stati tolti, altri continuavano a vivere in pericolo? Esiste un’omertà dei servizi sociali stessi? E se non è omertà ma solo carenza, mancanza di fondi, paura stessa della violenza di quegli uomini – le assistenti sociali sono spesso donne – come si fa a proteggere bambini in famiglie apertamente incapaci di proteggere i bambini? Perché nei Pronto soccorso, dove in precedenza erano stati portati, qualche volta i medici non rilevavano la violenza sui bambini (Leonardo era andato per un morso, era stato detto di cane, come è possibile non riconoscere la differenza?). Se le madri, anche, assumevano droga, è probabile che lo facessero anche in gravidanza: i medici sapevano?
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Donna
Mentre urli alla tua donna
sappi che c'è un uomo
che dedidera parlarle all'orecchio.
Mentre la umili,
insulti,sminuisci,
sappi che c'è un uomo
che la corteggia
e le ricorda
che è una gran donna.
Mentre la violenti,
sappi che c'è un uomo
che desidera
fare l'amore con lei.
Mentre la fai piangere,
sappi che c'è un uomo
che le ruba sorrisi.
VIVA LE DONNE
MERAVIGLIE DELL'UNIVERSO!!