Creato da dolcesettembre.1 il 19/10/2010
notizie choc, curiose,strane,assurde, incredibili, dall'Italia e dal mondo

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Alda Merini

E' necessario

che una donna

lasci un segno

della propria anima

ad un uomo...di sè,

perchè a fare l'amore

siamo brave tutte.

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Messaggi di Settembre 2017

QUANTE SCELTE SENZA SENSO COI SOLDI DEGLI SMS SOLIDALI

Post n°3400 pubblicato il 29 Settembre 2017 da dolcesettembre.1
 

Macerie e morti. Distruzione e disperazione. Cos'ha provato chi a fine Agosto 2016 ha visto scorrere le immagini del terremoto di Amatrice? E cos'ha pensato nel momento in cui col cuore e con le mani ha risposto all'appello d'aiuto pigiando sulla tastiera del telefonino il numero 45500 per donare immediatamente 2 euro? Dove, a chi e per cosa pensava di mandare quei soldi? Per rispondere bisognerebbe poter entrare nella testa dei donatori. E non è facile. Se la raccolta ha raggiunto i 33 milioni, vuol dire che gli sms solidali sono stati 16 milioni e mezzo. Sono tantissimi, arrivati da milioni di numeri diversi. Spediti da milioni di cittadini, tutti, o quasi legati da una stessa emozione, dallo stesso intento, dalla stessa volontà di aiutare i Paesi e le persone più colpite dal sisma. Peccato che i soldi abbiano poi preso altre strade. Dove sono andati a finire, perché e per colpa di chi siano stati dirottati sta cercando di chiarirlo un'inchiesta ancora contro ignoti, aperta nei giorni scorsi dalla Procura di Rieti. Di certo, nessuno li ha rubati o imboscati. Più che altro si sono dispersi per le vie più disparate, investiti in una serie di impieghi difficili da concepire anche per la più fervida delle fantasie. Tra la polvere e le urla che un anno fa salivano dalle macerie, chi l'avrebbe mai immaginato che i 2 euro inviati via sms sarebbero serviti per una pista ciclabile, l'ammodernamento di una strada provinciale, il ripristino del sudatorio di una grotta termale, la realizzazione di sette piattaforme per l'atterraggio degli elicotteri e la sistemazione di una scuola in un paesello fuori dal cratere sismico? Nelle zone terremotate se ne parla da mesi e non sempre in modo sereno. Il 13 Luglio scorso uno scoop del sito Cronache Maceratesi ha rivelato il finanziamento di 5,5 milioni per la pista ciclabile Civitanova-Sanremo, ed ha costretto la Regione Marche a rimangiarsi il progetto approvato due giorni prima. Mugugni e lamentele non si sono fermati e ad amplificarli ci ha pensato Sergio Pirozzi sindaco di Amatrice, il Paese in provincia di Rieti divenuto simbolo del disastro di un anno fa che ha detto:"E' stata tradita la fiducia della gente. Va bene mettere a posto le scuole, ma andavano finanziate con i fondi per l'edilizia scolastica, non con il tesoretto degli sms solidali. Chi ha sbagliato chieda scusa agli Italiani."

 
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GLI HACKER ENTRANO NELLA NOSTRA VITA PER RUBARE INFORMAZIONI

Post n°3399 pubblicato il 28 Settembre 2017 da dolcesettembre.1
 

Detta così sembra la sceneggiatura di una serie tv, ma di fantastico c'è ben poco. La minaccia hacker può entrare nelle nostre case attraverso qualsiasi dispositivo elettronico. Ogni apparecchio collegato a Internet o in grado di dialogare con il nostro telefonino può rappresentare una porta d'accesso. In realtà, degli estranei si sono appropriati della nostra privacy, delle nostre abitudini, e noi diventiamo tracciabili anche quando accendiamo o spegniamo la luce. Gli hacker potrebbero bloccarci di colpo tutti gli elettrodomestici e chiedere alle aziende produttrici un riscatto per riaccenderli. O ancora, potrebbero rubarci l'identità, girare i nostri dati a qualche società che imposta ricerche di mercato, o manipolare le nostre bollette. Poco tempo fa, due informatici di una società statunitense hanno simulato un attacco hacker a Las Vegas, durante un incontro Stampa, mandando in tilt l'intero impianto di aria condizionata di un albergo. Restando nell'ambito delle simulazioni, è stato dimostrato che non ci vuole granchè nemmeno a manomettere il computer di bordo di un'auto e guidarla a distanza come fosse un giocattolo. La minaccia riguarda tutti:singoli individui, grossi marchi e anche piccole imprese e start up, costrette a pagare il riscatto pur di non fermare il lavoro. Altro pericolo:il pacemaker del cuore. Anche quelli hanno un codice e possono essere gestiti da "remoto" per la manutenzione ordinaria evitando interventi chirurgici. Qualche mese fa negli Stati Uniti, l'allarme è scattato davvero. La società sanitaria Abbott Laboratories ha inviato una lettera al personale medico degli Usa, avvertendo che alcuni dei suoi pacemaker contenevano falle informatiche e potevano diventare bersaglio degli hacker. Oltre 460 mila pazienti sono stati convocati per l'aggiornamento dati del dispositivo cardiaco. "I dati emersi dall'analisi di centinaia di attacchi gravi del primo semestre 2017 sono emblematici, spiega Andrea Zapparoli Manzoni, membro del comitato direttivo Clusit. "Senza investimenti adeguati in sicurezza , l'applicazione delle tecnologie informatiche al business e nelle vite dei singoli cittadini, rischia di diventare  un boomerang, generando rischi economicamente e socialmente insostenibili."

 
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UN MILIONE DI MAMME MALTRATTATE IN OSPEDALE DURANTE IL TRAVAGLIO

Post n°3398 pubblicato il 25 Settembre 2017 da dolcesettembre.1
 

 Negli ultimi 14 anni un milione di mamme hanno vissuto un'esperienza di violenza ostetrica durante il travaglio o il parto. A rivelarlo è la prima ricerca nazionale realizzata dalla Doxa per conto dell'Osservatorio sulla violenza ostetrica in Italia, in collaborazione con le associazioni La Goccia Magica e CiaoLapo Onlus. Durante l'esperienza che dovrebbe essere la più emozionante nella vita di una donna, il 21% delle madri, con figli di età da zero a 14 anni, dichiara di aver subìto un maltrattamento fisico o verbale durante il primo parto, e 4 su 10 raccontano di aver subìto azioni lesive della dignità personale. Esperienze così traumatiche, stando alle testimonianze raccolte, che avrebbero spinto il 6% delle donne negli ultimi 14 anni di scegliere di non affrontare una seconda gravidanza, provocando di fatto la mancata nascita di circa 20.000 bambini ogni anno. Presentati a Roma i risultati della ricerca "Le donne e il parto" realizzata per indagare il fenomeno sommerso e poco conosciuto della cosiddetta"violenza ostetrica", cioè, l'appropriazione dei processi riproduttivi della donna da parte del personale medico. In particolare, la principale esperienza negativa durante la fase del parto è la pratica dell'episiotomia subìta da oltre la metà(54%) delle donne intervistate. Un tempo considerata un aiuto alla donna per agevolare l'espulsione del bambino, oggi l'Oms la definisce una pratica dannosa, tranne in rari casi, poiché si tratta a tutti gli effetti di un intervento chirurgico. Tre partorienti su 10 negli ultimi 14 anni, vale a dire 1,6 milioni di donne, dichiarano di non aver dato il consenso informato per autorizzare l'intervento. Tuttavia, la pratica dell'episiotomia non sembra essere sparita dalle realtà ospedaliere italiane: una donna su 2 l'ha subìta, per il 15% delle donne che hanno vissuto questa pratica, pari a circa 400.000 madri, si è trattato di una menomazione degli organi genitali, mentre il 13% delle mamme, pari a circa 350.000 con l'episiotomia ha visto tradita la fiducia nel personale ospedaliero. La ricerca è nata dall'iniziativa dell'Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia, istituito e fondato da Alessandra Battisti e Elena Skoko.

 
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PERCHE' SI SCEGLIE DI TENERE UN PITBULL?

Post n°3397 pubblicato il 23 Settembre 2017 da dolcesettembre.1
 

 Qualche giorno fa in provincia di Brescia, una bimba di 14 mesi è stata azzannata a morte da due pitbull presenti nel giardino di casa e poi abbattuti. Se si decide di prendere un pitbull, bisogna essere consapevoli che è un cane che ha un forte bisogno di una relazione continuativa:ha necessità che il proprietario sia una guida capace di dargli regole ma anche gesti di tenerezza. E' massiccio, ha una mandibola potente, è un cane da "presa", combattivo, territoriale ed ha bisogno di una relazione attiva fatta di giochi e collaborazione con il proprietario. E' impegnativo, non è da tutti. Però, quando i pitbull o cani di questo tipo vengono seguiti e gestiti bene da tutta la famiglia, diventano i cani migliori che ci possono essere. Quindi, le categorie di umani che preoccupano di più e che rischiano incidenti sono sia i ragazzotti che scelgono questi cani per proiettare un'immagine aggressiva, da bulli, sia soprattutto le persone che prendono uno o più pitbull per tenerli in giardino a fare la guardia alla casa. Se lasciati da soli, e senza relazioni umane, i cani faranno branco tra loro e non accetteranno più il padrone come una guida. A questo punto, la loro aggressività diventerà un pericolo per tutta la famiglia. Possono attaccare sia adulti, ferendoli alle gambe, sia bambini, si solito puntando a faccia, collo e nuca che sono le parti più esposte. Non bisogna mai lasciare da solo un bambino con un cane, pur buono e docile che sia, anche solo per fargli le "feste". Il cane può buttare per terra il bambino. Almeno fino ai 4 anni del bambino, deve essere presente un genitore. Il cane, in generale è collaborativo, se chi lo possiede si fa valere e diventa il suo punto di riferimento, dando segnali precisi, gestendo il momento dell'alimentazione, la relazione sarà corretta e non si correranno pericoli.

 
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CLASSE SOLO DI BIMBI IMMIGRATI E NEMMENO UN ITALIANO

Post n°3396 pubblicato il 21 Settembre 2017 da dolcesettembre.1
 

 E'proprio dalle scuole che i figli degli immigrati stanno scalzando via i figli di italiani. E' una questione di numeri:ne fanno di più. E così succede che le classi diventino sempre più multietniche. Nei giorni scorsi Il Giornale aveva raccontato di una classe dell'istituto tecnico Schiapparelli-Gramsci di Milano, dove su 26 alunni soltanto 3 sono italiani. Oggi, Libero tira fuori il caso della scuola elementare Rosmini di Padova, dove, dietro i banchi della prima, siedono ben 24 bimbi di nazionalità diversa, tra questi non c'è nemmeno un italiano. Perché a dispetto delle Campagne buoniste sull'accoglienza, sono la riprova che l'integrazione è impossibile. I pochi italiani che restano sono preoccupati, mentre quelli che possono scappano."Ma con chi parlerà mio figlio/a? Si chiedeva nei giorni scorsi la madre di un iscritto allo Schiapparelli-Gramsci di Milano. I ragazzini che arrivano dallo stesso paese tendono a fare gruppo chiuso, e gli italiani sono in netta minoranza. "Come sarà la vita di mio figlio/a in classe? Rimarrà escluso." E così succede come a Padova che gli italiani preferiscono iscrivere i figli altrove. Ma anche gli immgrati sono preoccupati per i propri bimbi."Con 23 compagni stranieri e nessun italiano in classe, spiega un egiziano a Libero,"mio figlio non imparerà nulla se non sarà mai integrato."

 
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Buon Martedi

Post n°3395 pubblicato il 19 Settembre 2017 da dolcesettembre.1

 
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I DATI ISTAT CHE CERTIFICANO IL FALLIMENTO DEI MATRIMONI INTERRELIGIOSI

Post n°3394 pubblicato il 18 Settembre 2017 da dolcesettembre.1

 Sono un fallimento, dati alla mano, i matrimoni in Italia tra cattolici e musulmani. Le nozze interreligiose, come dicono i dati Istat durano poco. Negli ultimi 2 anni, come si legge su Il Giornale, sono stati 4.260 i matrimoni, pari al 15% del totale. Non pochi. Ma sempre più spesso,  questi matrimoni falliscono in tempi brevi. Il 73% dei matrimoni misti si rompe dopo 3 anni nel caso in cui la coppia è formata da donne di credo cattolico e uomini di fede islamica. Gli uomini italiani che negli ultimi 2 anni(2015-2016), hanno sposato una cittadina straniera hanno scelto nel 20% dei casi, una moglie rumena, nel 12% un'ucraina e nel 6% una russa. Le donne italiane che hanno sposato un cittadino straniero, hanno scelto più spesso uomini provenienti dal Marocco(13%), dall'Albania(11%) e dalla Romania(6%). Vale a dire che per il 24% gli stranieri che contraggono il matrimonio sono uomini di fede musulmana(marocchini e albanesi.) La tenuta dei matrimoni misti è pressoché uguale in tutta la penisola, senza differenze di aree. Le donne italiane che hanno scelto un partner straniero provenienti dal Nord Africa sono tra le prime protagoniste di separazioni e divorzi. E il motivo preponderante dell'instabilità coniugale che porta poi alla fine dell'unione è la diversità di confessione fra i coniugi che, già nei primi mesi dopo il matrimonio, comincia a costituire ostacoli. Il fatto che questi matrimoni vengano celebrati con rito civile fa emergere, dalle analisi statistiche effettuate, quanto invece il matrimonio religioso freni la propensione al divorzio.

 
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Post n°3393 pubblicato il 16 Settembre 2017 da dolcesettembre.1

 
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IL DUBBIO SUI MIGRANTI CHE ABBANDONANO LE LORO DONNE IN GUERRA

Post n°3392 pubblicato il 15 Settembre 2017 da dolcesettembre.1
 

 Il viaggio delle donne migranti verso l'occidente è un fiume parallelo, il lato meno illuminato dello spostamento delle masse dal Nordafrica e dal Medio Oriente verso l'Europa. Ed è anche uno dei terreni su cui esplodono le più grandi contraddizioni di chi insegue una lettura ideologica delle migrazioni. Alla trasmissione di La7 a "l'aria che tira" ci ha pensato proprio una donna a farle emergere. Susanna Ceccardi, sindaco leghista di Cascina(Pisa) ha colto in contropiede Don Biancalani,(foto), il prete finito al centro delle polemiche per il "bagno antirazzista" in piscina. "Vorrei sapere da loro dove hanno lasciato le loro mogli, fidanzate, sorelle e madri. Perché sono venuti quì da soli? Se vengono da Paesi di guerra le hanno lasciate la?" Una domanda fintamente ingenua, cui il sacerdote ha replicato con fastidio, cadendo nella provocazione."Ne parte uno solo per famiglia, il viaggio per una donna è troppo pericoloso." Una risposta che mette a nudo uno degli artifici retorici usati da chi crede in un'accoglienza incondizionata che, come si è visto si è rivelata un'utopia dannosa, un boomerang per i migranti stessi. Secondo un sondaggio dell'Oim, l'82% delle donne che viene in Italia parte perché  altri hanno deciso per lei, 4 su 10 scappano da discriminazioni e violenze in famiglia. Don Biancalani farebbe meglio a parlare di questi temi con i suoi ospiti tra un bagno e l'altro.

 
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AZIENDA MINACCIA I DIPENDENTI: SARANNO PUNITI SE EVACUERANNO 24 ORE PRIMA DELL'URAGANO IRMA

Post n°3391 pubblicato il 13 Settembre 2017 da dolcesettembre.1
 

http://img2.tgcom24.mediaset.it/binary/articolo/twitter/74.$plit/C_2_articolo_3094027_upiImagepp.jpg Se evacuate il posto di lavoro prima di 24 ore dall'arrivo dell'uragano Irma sarete puniti. Questa la minaccia di un Pizza Hut di Jacksonville in Florida, ai suoi dipendenti. Irma stava devastando le coste statunitensi e l'allerta continuava ad essere alta, ma i lavoratori dovevano dimostrare "fedeltà" nonostante tutto. La lettera, poi pubblicata sui social, è stata oggetto di forti polemiche, tanto che il direttore della catena ha dovuto distanziarsi:" Abbiamo preso dei provvedimenti." Ha scritto sul web. Non solo. I lavoratori erano tenuti a fissare il ritorno entro le 72 ore successive." Il mancato rispetto di questi turni, indipendentemente dalla ragione, verrà considerato come un'assenza e verrà rilasciata una documentazione. Dopo l'uragano avremo bisogno di tutti i membri del team per aprire il negozio e servire la comunità secondo le necessità." Si legge nella lettera, una vera e propria lista di istruzioni che i lavoratori avrebbero dovuto rispettare nonostante il pericolo Irma. Da qui la richiesta delle 24 ore prima e delle 72 dopo. Evacuare così tardi, però, poteva essere una mossa rischiosa. Le provviste, per allora, sarebbero potute terminare e, soprattutto, il traffico sarebbe stato intenso, come aveva affermato lo stesso sindaco di Miami, Mayor Carlos A. Gimenez. Tanti i commenti sui social contro la lettera, tanto che l'azienda ha dovuto prendere le distanze:" Non abbiamo nessuna politica ufficiale che impone ai membri del team quando possono tornare o lasciare il posto di lavoro durante una calamità naturale, e il direttore che ha inviato questa lettera non ha seguito le linee guida dettate dall'azienda. Abbiamo preso dei provvedimenti." Ha scritto Pizza Hut sul sito ufficiale.


 

 
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LA STRAORDINARIA FIORITURA NEL DESERTO PIU' ARIDO AL MONDO

Post n°3390 pubblicato il 11 Settembre 2017 da dolcesettembre.1
 

 Con soli 15 mm all'anno di pioggia, in media, il deserto di Atacama in Cile, 105.000 km quadrati di nulla tra il Cile e il Perù, è uno dei luoghi più aridi e inospitali del pianeta. Eppure, anche qui, dove sabbia, roccia e sole la fanno da padroni, una volta ogni 5-7 anni è possibile assistere ad un miracolo della natura. Un'immensa, spettacolare fioritura trasforma questo paesaggio lunare in un prato colorato come un pascolo alpino. Il merito è delle precipitazioni autunnali che periodicamente si manifestano con eccezionale abbondanza, e in quelle rare occasioni permettono ai semi di oltre 200 specie di fiori di sbocciare in una tardiva primavera. Quest'anno lo spettacolo della fioritura si è manifestato con largo anticipo rispetto al solito, ed ha richiamato nel deserto di Atacama migliaia di turisti armati di smartphone e macchine fotografiche. E così l'hasthag #DesiertoFlorido2017 in pochi giorni è entrato nei treding topic di Twitter e Instagram.



 
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Buona Domenica

Post n°3389 pubblicato il 10 Settembre 2017 da dolcesettembre.1

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MALARIA, L'INDAGINE SI ALLARGA AL VENETO

Post n°3388 pubblicato il 08 Settembre 2017 da dolcesettembre.1
 

 L'indagine della Procura di Trento sulla morte di Sofia Zago, la bambina di 4 anni uccisa dalla malaria, si allarga anche al Veneto. Il procuratore capo Marco Gallina, sentito dai quotidiani locali, ha spiegato che non è da escludere la possibilità che la bimba sia stata contagiata mentre era in vacanza al mare o durante il primo ricovero in ospedale a Portogruaro, dove è stata il 13 Agosto, ma da una prima verifica non risulta la presenza di malarici in quel periodo. Un'ipotesi confermata anche da Raniero Guerra, direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della salute. Ulteriori indicazioni importanti per capire come Sofia Zago abbia contratto la malaria arriveranno dopo l'autopsia, che intanto ha confermato la morte per encefalopatite malarica. Il confronto con i campioni di sangue prelevati alle 2 bambine del Burkina Faso ricoverate con lei a Trento, potrà chiarire se avevano lo stesso ceppo della malaria. La procura di Trento tende invece ad escludere che la malattia sia stata veicolata da una zanzara africana arrivata in una valigia. Un'ipotesi sostenuta da molti virologi, tra cui la professoressa Antonia Castagna, insegnante al San Raffaele di Milano. Le consulenze degli esperti hanno evidenziato come l'insetto non possa sopravvivere a temperature inferiori ai 20 gradi, condizione incompatibile con un viaggio da Burkina Faso al Trentino. L'altra ipotesi sempre in campo è quella di un contagio avvenuto per via di una siringa usata in ospedale. Paolo Bordon, direttore generale dell'Apss del Trentino, smentisce questa possibilità."Non usiamo aghi per più persone in questa struttura," ha sottolineato in conferenza stampa, dopo la visita degli ispettori inviati dal ministero della salute, che hanno guardato anche quanto è successo prima dell'arrivo di Sofia Zago all'ospedale Santa Chiara. E' stata fatta una prima verifica per capire se nel lasso di tempo in cui la bimba è stata ricoverata a Portogruaro ci fossero altri malati di malaria."Non risultano casi recenti. Ce l'hanno anticipato informalmente dall'ospedale e chiederemo informazioni specifiche."Ha riferito il procuratore Gallina.Il direttore dell'Ulss 4 esclude anche la possibilità di un contagio nel campeggio di Bibione, perché non c'è presenza della specie di zanzara che può trasmettere la malaria.

 
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Post n°3387 pubblicato il 05 Settembre 2017 da dolcesettembre.1

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STA FACENDO DISCUTERE L'ULTIMO SPOT TV DEL BUONDI' MOTTA

Post n°3386 pubblicato il 04 Settembre 2017 da dolcesettembre.1
 

In un classico scenario da favola della pubblicità, una graziosa bambina si rivolge alla madre intenta a sistemare i fiori sul tavolo imbandito per la colazione, e con una vocina petulante chiede "una colazione leggera ma decisamente invitante che possa coniugare la voglia di leggerezza e golosità." "Non esiste una colazione così," replica la madre,"possa un asteroide colpirmi se esiste."Detto fatto:un mega asteroide la colpisce in pieno davanti alla figlia. Uno spot dissacrante, che prende in giro il Mondo perfetto della pubblicità, ma che non è piaciuto ai tanti commentatori che si sono riversati sulla pagina Facebook del Buondì per criticare quello che per loro è uno spot troppo cruento, specie, perché rivolto ad una fascia d'età sensibile, o di cattivo gusto in un periodo storico segnato dagli attentati islamici. Protesta anche l'Aiart l'associazione cattolica dei telespettatori, che tramite il suo presidente Massimiliano Padula lo critica aspramente. Gli associati protestano per il cattivo gusto nel raccontare un  momento importante di relazione familiare tra madre e figlia con immagini che finiscono con lo stravolgere l'immaginario identitario legato al Buondì, da sempre, associato alla prima colazione dei più piccoli. L'associazione, quindi, annuncia una comunicazione all'istituto di autodisciplina pubblicitaria, all'Agcom e alla stessa Rai.

 


 

 
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STUPRI: I VERI NUMERI: GLI STRANIERI DELINQUONO DI PIU'

Post n°3385 pubblicato il 02 Settembre 2017 da dolcesettembre.1

 La probabilità che uno straniero commetta un reato a sfondo sessuale è 4 volte più elevata rispetto a quella di un italiano. E' quanto si desume dalle statistiche sugli stupri denunciati nei primi 7 mesi del 2017 presentate dal Viminale ricalcolate sulla base della popolazione residente nel nostro Paese al primo Gennaio scorso. Le violenze sessuali fino allo scorso Luglio sono state 2.333, contro le 2.345 registrate nello stesso periodo dell'anno scorso. Gli italiani denunciati nei primi 7 mesi sono stati 1.534(1.474 nello stesso periodo del 2016), mentre gli stranieri segnalati sono stati 904(in linea con i 909 dell'anno scorso.) Essi, infatti, commettono il 37% degli stupri pur rappresentando meno di un dodicesimo della popolazione. Come si vede, le statistiche di quest'anno sono in linea con quelle del quadriennio 2010-2014 che Il Giornale aveva già presentato basandosi su una recente ricerca dell'istituto Dermoskopika. Cifre che altri grandi quotidiani nazionali hanno sottovalutato e che, quando gli ultimi fatti di cronaca le hanno rese ineludibili, sono state considerate relativamente al valore assoluto e non ponderandole sulla base della nazionalità dei criminali, come ha fatto La Repubblica per non deviare troppo, evidentemente dalla linea buonista dell'accoppiata Boldrini-Saviano. Ecco perché quelle cifre vanno scandagliate ancor più a fondo affinché possano restituire un'immagine più nitida della realtà. I numeri non possono essere bollati come razzismo. E se proprio si vuole continuare a parlare di accoglienza e integrazione, non si può prescindere dall'opportunità di rafforzare sanzioni e pene contro coloro che ancora oggi considerano le violenze contro le donne una prassi comune. Basta tornare ai dati di Dermoskopika riportati dal Il Giornale. I romeni sono solo 1,8% dei residenti, ma vengono loro addebitati '8% degli stupri. Numeri pesanti anche per albanesi, tunisini, marocchini. Ignorare i fatti per compiacere Boldrini e compagnia bella o, peggio, per abbandonarsi ad un'etica dell'accondiscendenza può solo peggiorare la situazione.

 
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ALUNNA COSTRETTA A FARE LA SPACCATA URLA E PIANGE DAL DOLORE

Post n°3384 pubblicato il 01 Settembre 2017 da dolcesettembre.1
 

 Una ragazzina iscritta alla East High School di Denver, negli Stati Uniti, è stata obbligata dal suo professore a fare una spaccata, per cui non era ovviamente allenata. Come si vede nel video, la giovane infatti urla e piange dal dolore. Fatto totalmente ignorato dal docente che, invece di aiutarla, la spinge con forza verso il basso e la mette in posizione corretta quando lei si piega da un lato. Una scena agghiacciante, aggravata dal contesto scolastico. L'insegnante non era però solo in questa sua impresa, ad aiutarlo c'erano le sue alunne. Anche loro la tengono per le braccia provocandole ancora maggiore dolore. Altre invece hanno ripreso la scena col cellulare. Il filmato è finito nelle mani della madre della giovane cheerleader che lo ha mostrato al preside dell'istituto. Ora il professore è stato licenziato.

 


 

 
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Donna

Mentre urli alla tua donna

sappi che c'è un uomo

che dedidera parlarle all'orecchio.

Mentre la umili,

insulti,sminuisci,

sappi che c'è un uomo

che la corteggia

e le ricorda

che è una gran donna.

Mentre la violenti,

sappi che c'è un uomo

che desidera

fare l'amore con lei.

Mentre la fai piangere,

sappi che c'è un uomo

che le ruba sorrisi.

VIVA LE DONNE

MERAVIGLIE DELL'UNIVERSO!!   

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