Creato da cuorejuventino2 il 10/01/2009

juve e formula 1

sportivo

Messaggi di Novembre 2012

ADESSO BASTA!!! - Scommesse, pm chiede proroga per Conte

Post n°1183 pubblicato il 30 Novembre 2012 da cuorejuventino2

Allenatore Juve iscritto a maggio in registro indagati

 
 
 

Juventus favorita contro il Torino. I bianconeri non subiscono goal in casa da quasi un mese

Post n°1182 pubblicato il 30 Novembre 2012 da cuorejuventino2

La squadra allenata da Antonio Conte deve ricominciare a vincere in campionato dopo il pari con la Lazio e la sconfitta contro il Milan. Il Toro non vince il derby dal 1995.

 

Sebastian Giovinco - Juventus-Norsjaelland - Champions League
Getty Images
 

Stavolta è proprio il caso di dirlo: la Juventus giocherà il derby in casa. Già perché fino al 7 marzo 2009, data dell'ultima stracittadina subalpina, le due squadre si alternavano sul campo del Comunale – o Olimpico che dir si voglia – e quando una giocava in casa lasciava all'altra la curva opposta. Stavolta la situazione è decisamente cambiata, perché il Torino metterà piede per la prima volta allo Juventus Stadium, violato dalla sua apertura soltanto una volta (3 novembre 2012: Juventus-Inter 1-3).

Dunque, bianconeri decisamente favoriti su un campo dove, proprio dalla sfida con l'Inter del 3 novembre, non prendono goal in casa: da allora sono state giocate le sfide di Champions League contro Nordsjaelland (4-0) e Chelsea (3-0), oltre a quella di campionato contro la Lazio (0-0). Allo Juventus Stadium arriva un Toro che è primo nella graduatoria dei pareggi con 7 X su 14 gare disputate finora in Serie A e non segna in trasferta da 180 minuti: nelle ultime due gare sono arrivati altrettanti 2-0 con Roma e Siena. Dunque, numeri che fanno pendere l'ago della bilancia dalla parte della squadra di Conte e No Goal che viene bancato a 1.77.

I campioni d'Italia sono i grandi favoriti dell'incontro e secondo i bookmaker non avranno difficoltà ad imporsi, visto che il segno 1 è quotato a 1.37. Per chi crede che le previsioni dei “bookies” saranno confermate, allora consigliamo di giocare un altro segno 1, quello con Handicap (1:0) che oggi viene offerto a 1.95. Una quotona se consideriamo il tipo di sfida.

L'ultimo precedente casalingo risale al 25 ottobre 2008 quando ad imporsi furono i bianconeri per 1-0 grazie ad un goal di Amauri. Per ritrovare un successo del Torino, invece, bisogna tornare a ritroso fino al 9 aprile 1995 quando una doppietta di Rizzitelli stese i bianconeri che avevano trovato il momentaneo pareggio con un'autorete di Maltagliati.

 
 
 

I PROBLEMI DI CONTE SONO PROBLEMI DI TUTTI...

Post n°1181 pubblicato il 30 Novembre 2012 da cuorejuventino2

30.11.2012 11:15 di Massimo Pavan  
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Abbiamo letto in questi mesi diverse opinioni sulla vicenda che ha colpito l'allenatore bianconero Antonio Conte. Chi ha dato solidarietà al mister, chi lo ha attaccato pesantemente e da ultimo chi pensa che Conte si sarebbe dovuto dimettere e avrebbe dovuto risolvere i propri problemi e poi a rientrare. Liberi tutti di avere la propria opinione, ma liberi anche tutti di considerare, come al solito, tutti gli elementi prima di esprimere un giudizio. Antonio Conte e' stato "citato" per omessa denuncia, da un pentito che ha ritrattato più volte. Gli ultimi elementi che escono in questi giorni da Gegic, le assoluzioni di Gheller, Italiano, Fontana, dovrebbero far riflettere moltissimo. I problemi che sta vivendo Antonio Conte esulano dalla sua persona e toccano sfere ben più alte. Non parliamo di complotti, ma sicuramente di trattamenti particolari, quasi curati con cura e dedizione. Ricordiamo tutti che Conte non è il deus ex machina del calcioscommesse ma dai giornali e dai media e' stato dipinto come tale, vista la mole di articoli e servizi, rispetto ad altri. Dopo anni la Juventus e' tornata e forse per qualcuno e' stato facile colpire la figura della rinascita, l'uomo del progetto. Per questo nessuno dovrebbe parlare di "problema di Conte", Conte non ha problemi, gli indizi hanno chiaramente dimostrato come sia totalmente innocente e un processo equo lo avrebbe dimostrato ampiamente smascherando certi personaggi in cerca d'autore. I problemi, semmai li ha la Juventus e non da oggi, ma dal 2006, perché altri processi stanno dimostrando cose ben più gravi che vengono sopite. Ci pensi chi parla di Conte, lui non è il problema, se mai la soluzione dopo due settimi posti e ringraziamo tutti che ci sia....

 
 
 

Calciomercato - Lucio: "Alla Juventus non sono felice"

Post n°1180 pubblicato il 29 Novembre 2012 da cuorejuventino2

Il difensore brasiliano potrebbe passare al Wolfsburg già nella finestra di mercato del prossimo inverno: l'ambientamento a Torino non è andato nel modo sperato e Antonio Conte lo ha messo in campo soltanto quattro volte. (foto AP/LaPresse)

 
 

Questa volta, il colpo “alla Pirlo” non è riuscito. L’estate scorsa la Juventus è riuscita a strappare ai rivali dell’Inter Lucio, al quale soltanto pochi giorni prima era stata concessa la rescissione del contratto. I dirigenti nerazzurri erano convinti che sarebbe finito in Turchia. Ma, lui, aveva subito firmato un biennale da due milioni e mezzo di euro a stagione con i bianconeri.

 

Un altro colpaccio alla Pirlo, almeno nelle intenzioni di Beppe Marotta che soltanto un anno prima era riuscito a strappare il regista al Milan alle stesse condizioni: parametro zero e ingaggio pesante a Torino. Non tutte le ciambelle, però, escono con il buco. Si arriva così a dicembre con il difensore 34enne che ha totalizzato soltanto 4 presenze in maglia juventina. 307 minuti totali e ormai un mese senza scendere in campo, considerando che la sua ultima apparizione è avvenuta nella sfida interna contro il Nordsjaelland, quando subentrò al 76’ a giochi ormai fatti.

 

Poco, pochissimo per giustificare un ingaggio del genere. E, soprattutto, per tenere a freno un leader nato come Lucio. Che, non a caso, è sbottato con il giornale tedesco “Sport Bild. Frasi difficilmente equivocabili quelle rilasciate dall’ex interista: “Alla Juventus non sono felice perché non gioco. Sono stati mesi molto difficili sia per l’infortunio che per la poca considerazione dell’allenatore. Spero di andare via e trovare una squadra che mi faccia giocare con una certa continuità”.

 

In Germania, lì dove ha giocato dal 2000 al 2009 (quattro anni con il Bayer Leverkusen e cinque con il Bayern Monaco), il Wolfsburg dell’altro ex bianconero Diego sarebbe disposto a dargli una chance. “Sarebbe un’ottima possibilità – conclude Lucio -. Quando parlo di un ritorno in Germania i miei figli festeggiano”. Il modo migliore per salutare il residence che ospita la famiglia del brasiliano a Torino, lì dove, forse non casualmente, non ha ancora preso casa.


 
 
 

Formula 1: giallo su sorpasso Vettel, per la Fia tutto regolare

Post n°1179 pubblicato il 29 Novembre 2012 da cuorejuventino2

(ASCA) - Roma, 29 nov - E' giallo su un sorpasso effettuato dal pilota Sebastian Vettel nel corso del Gran Premio del Brasile, ultima prova valida per l'assegnazione del titolo di Campione del Mondo di Formula 1 vinto dal tedesco. Secondo quanto riportato oggi dal Daily Mail, la Ferrari starebbe considerando l'ipotesi di fare ricorso contro Vettel, reo di aver superato la Toro Rosso di Jean-Eric Vergne al quarto giro nonostante fosse stata esposta la bandiera gialla. Sempre secondo il quotidiano inglese, a dimostrare l'infrazione del pilota della Red Bull ci sarebbe un filmato pubblicato anche su YouTube. Ma Charlie Whiting, direttore di gara dei Gp e formalmente delegato per la sicurezza della Federazione, ha spiegato al settimanale Autosprint che non ci sono state irregolarita': ''Qualora i pannelli luminosi non coincidano con le postazioni dei commissari, per il pilota vale il primo segnale esposto'', ha detto. ''Per esempio, se c'e' una bandiera gialla sventolata e piu' avanti il pannello e' illuminato il divieto di sorpasso inizia gia' dalla bandiera. Ma questo caso, al contrario, vale anche per la luce verde. Nel caso di Vettel al 4* giro del Gp del Brasile, fra l'ultima luce gialla e la luce verde c'era una bandiera verde sventolata, sulla sinistra. La distanza in questo caso era di 350 metri. Sebastian ha reagito alla bandiera verde e percio' non ha commesso alcuna infrazione''. Dalle immagini che si sono aggiunte in queste ultime ore a condire la polemica - sostiene il settimanale specializzato sul suo sito web - emerge che al tedesco della Red Bull e' stata sventolata prima una bandiera verde, sulla sinistra, a rendere quindi la sua manovra perfettamente regolare.

 
 
 

Pallone d’oro: la scelta. Tra i giganti c’è Pirlo

Post n°1178 pubblicato il 29 Novembre 2012 da cuorejuventino2

 

GASPORT (F. Licari) – Messi, Cristiano Ronaldo e…? Oggi a San Paolo, in Brasile, pochi giorni prima del sorteggio di Confederations Cup, la Fifa svela la lista dei tre finalisti del Pallone d’oro: se due sono praticamente sicuri — sono i fenomeni del calcio mondiale — per il terzo posto si sgomita. E tra gente abituata al podio (Iniesta e Xavi), emergenti (Falcao) e campioni d’Europa (Drogba) c’è anche un italiano, Andrea Pirlo. Trascinatore della Juve campione d’Italia, miglior giocatore — con Iniesta — all’Euro 2012 (secondo il rapporto tecnico Uefa). Da tempo, dal 2006 con Cannavaro e Buffon, l’Italia non aveva un nome forte. Non sarà facile entrare nella short-list, ma chissà.
Sistema di voto Appunto: chissà cos’hanno votato i giurati. Da quando il premio è in comproprietà tra Fifa e France Football, il sistema è doppio: votano gli oltre 200 giornalisti dei campionati mondiali (per l’Italia Paolo Condò della Gazzetta), votano gli oltre 400 c.t. e capitani delle nazionali mondiali. Per rendere il tutto più appassionante, si comincia da una lista ampia di una cinquantina di nomi, poi si passa a 23 (scelti dalla Fifa) e infine ecco i 3 finalisti. La classifica, e il vincitore, saranno rivelati il 7 gennaio a Zurigo, al Gala Fifa, a casa Blatter.
I 23 candidati La short-list dei 23 comprende: 1) i superfavoriti Messi e Ronaldo; 2) gli inseguitori Iniesta, Xavi, Falcao, Pirlo e Drogba; 3) gli altri 16 candidati: Benzema, Balotelli, Buffon, X.Alonso, Busquets, Casillas, Piqué, S.Ramos, Y,Touré, Aguero, Neymar, Neuer, Ozil, Ibrahimovic, Van Persie, Rooney. Da scommetterci che — adesso che è in Francia — Ibra prenderà finalmente tanti voti. Da capire, invece, il fascino mondiale esercitato da Balotelli. Tra i portieri, Buffon sfida Casillas e Neuer per il titolo di numero uno del mondo. Possibile che un Neymar, un Benzema, un van Persie finiscano nella «top ten», magari superando uno dei favoriti. Ma se ciò accadesse ai danni di Pirlo 2012 sarebbe un sacrilegio sportivo. Già ad agosto il «Pallone d’oro» Uefa aveva premiato Iniesta davanti a Messi e Ronaldo. Quarto Pirlo, poi Xavi e Casillas.
Allenatori Sarà comunicata oggi anche la lista degli allenatori finalisti: non può mancare Vicente del Bosque, campione del mondo con la Spagna e favoritissimo per il successo che gli sfuggì nel 2010 (vinse Mou). Per gli altri due posti in gara Di Matteo (esonerato sì, ma vincitore della Champions con il Chelsea), Mancini (Premier con il City), Mourinho (Liga con il Real Madrid). Insomma, parecchia Italia anche qui. Tra i candidati Guardiola (Barça), Ferguson (Manchester Utd), Heynckes (Bayern), Klopp (Borussia Dortmund), Low (Germania) e il c.t. azzurro Prandelli.
Confederations Oggi a San Paolo il Pallone d’oro, sabato il sorteggio di Confederations Cup con l’Italia — oggi la Fifa l’ha confermato — che sarà nel gruppo del Brasile.

 
 
 

Formula 1 - Giallo Vettel, Alonso campione del mondo?

Post n°1177 pubblicato il 28 Novembre 2012 da cuorejuventino2

Il mondiale non è ancora finito. Forse. Un video conferma almeno due
sorpassi del campione del mondo Sebastian Vettel in regime di bandiere
gialle in pista. Il tedesco avrebbe superato De la Rosa, Kobayashi e
Vergne in situazioni abbastanza al limite. La Red Bull rischia 20” di
penalizzazione

C’è uno strano silenzio attorno ai fatti del Brasile, a quelle bandiere

gialle sbandierate, a quei segnali inviati al pilota (Vettel) e quei sorpassi, tre,

al limite del regolamento. Nel parlano tutti e non ne parla nessuno. Eppure le cose

sembrano essere chiare: c’è più di un video, ci sono spie accese nel volante

del tre volte campione del mondo, ci sono accelerate e sorpassi vietati. Semplice

dire, per un esperto e addetto ai lavori, se Vettel ha in effetti commesso

irregolarità o meno. Il silenzio più inspiegabile e assordante arriva, per il

momento, da Maranello. È vero, la Scuderia ha tempo fino a venerdì per

impugnare il risultato della gara, ma la mancanza di una vera e propria

presa di posizione, a oltre 48 ore dal Gran Premio di Interlagos, proprio

in questo momento in cui sto scrivendo, sorprende. Fernando Alonso,

vice campione del mondo proprio a causa di questi sorpassi, lancia una

frecciatina attraverso il suo contatto Twitter: “Faccio della legge corretta e

rispettata il mio miracolo”, il Cavallino Rampante, forse, sta analizzando le

immagini e riflettendo sul miglior modo di comportarsi.

Sono tre i sorpassi incriminati. Nel primo Sebastian Vettel si sbarazza della

HRT di Pedro de la Rosa appena pochi metri prima dell’ingresso nella zona

sottoposta a regime di bandiera gialla. Difficile, anche con fermo immagine,

valutare e confermare l’effettiva regolarità della manovra del tedesco. Ben

più chiara la seconda azione dubbia di Vettel, stavolta ai danni della Sauber

di Kamui Kobayashi. A differenza di quanto fatto con de la Rosa, il pilota

Red Bull supera il giapponese in piena zona gialla, all’ingresso del tratto regolare,

con bandiera verde. Si vede chiaramente lampeggiare la luce gialla, si vede la

spia di avviso nel volante accesa.

La situazione più discussa e presa in considerazione è quella del sorpasso ai

danni della Toro Rosso di Vergne. In questo caso poi subentrano ulteriori

dubbi sull’atteggiamento estremamente passivo e arrendevole dei piloti del

team “cugino” della Red Bull. Vettel supera Vergne in zona di bandiera

gialla e parecchi metri prima di incrociare il segnale verde. In questo caso, e a

fermo immagine o manovra rallentata, alcuni hanno fatto notare la presenza

di un commissario con bandiera verde in mano sulla destra del tracciato

(darebbe ragione a Vettel). Altri hanno invece tirato in ballo l’importanza dei

segnali elettronici, attivati direttamente dai vertici FIA impegnati nella valutazione

dei vari momenti della corsa. Anche nel caso di Vergne, le spie luminose gialle

presenti sul volante del tedesco risultano accese, a conferma del divieto

assoluto di sorpasso alla frenata della “esse” Senna. All’ingresso della curva

3 la situazione è sempre di “caution period”. La manovra incriminata arriva sul

rettifilo che porta alla curva 4 con Vettel che supera Vergne prima di raggiungere

il pannello verde acceso sulla sinistra e con spie gialle del volante attivate. Quindi

in zona di divieto di sorpasso.

A una prima lettura dei fatti possiamo dire di trovarci dinanzi a una manovra

rischiosa ma regolare, quella ai danni di De la Rosa, e due molto dubbie,

sicuramente al limite: quelli su Kobayashi e Vergne. Due rischi corsi dal tedesco

in modo totalmente gratuito, soprattutto quello ai danni di Vergne. Perché

rischiare tre azioni simili, nella gara più importante dell’anno e con più di

mezzo titolo in tasca? Irregolari o meno, questi sorpassi giocano sicuramente

a sfavore di Sebastian Vettel, pilota bravissimo, talento unico, ma ancora vittima

di improvvisi e importanti colpi di testa da pressione. In caso di sorpasso con

bandiera gialla, Vettel avrebbe dovuto scontare un drive through, ovvero

un passaggio a velocità ridotta dai box. Cosa che sicuramente avrebbe

aiutato Fernando Alonso. A gara conclusa invece la penalità inflitta a Vettel

sarebbe di 20” con una retrocessione all’ottavo posto. Per questo in tanti

chiedono alla Ferrari di fare ricorso e spingere il suo pilota verso il terzo titolo

mondiale. La Rossa, da parte sua, ha detto di non voler impugnare i risultati

della gara. Questo fino a ieri. Un’analisi più approfondita dei fatti potrebbe anche

far cambiare idea agli uomini in rosso.

A voler far rispettare le leggi è Fernando Alonso con quel twitt che non

lascia spazio a interpretazioni. E potrebbe essere la FIA, autorizzata a

intervenire d’ufficio, anche senza denuncia dei team, per fare chiarezza.

 La Ferrari interverrà solo se sicura di vincere. Difficile digerire un ulteriore schiaffo.
La FIA, a differenza del mondo del calcio, puòintervenire direttamente sul risultato
di una gara e la Ferrari hatempo fino a venerdì per riunire tecnici e avvocati. Anche
in RedBull si tende a non mostrare visi pallidi e preoccupati. Il teamcontinua nel
suo festeggiamento per il terzo iride di Vettel e pensaal futuro. Alla
Ferrari la possibilità di mantenere, per poco, aperto il mondiale.

 
 
 

Formula 1 - Giallo Vettel, Alonso campione del mondo?

Post n°1176 pubblicato il 28 Novembre 2012 da cuorejuventino2

Il mondiale non è ancora finito. Forse. Un video conferma almeno due sorpassi del campione del mondo Sebastian Vettel in regime di bandiere gialle in pista. Il tedesco avrebbe superato De la Rosa, Kobayashi e Vergne in situazioni abbastanza al limite. La Red Bull rischia 20” di penalizzazione

C’è uno strano silenzio attorno ai fatti del Brasile, a quelle bandiere gialle sbandierate, a quei segnali inviati al pilota (Vettel) e quei sorpassi, tre, al limite del regolamento. Ne parlano tutti e non ne parla nessuno. Eppure le cose sembrano essere chiare: c’è più di un video, ci sono spie accese nel volante del tre volte campione del mondo, ci sono accelerate e sorpassi vietati. Semplice dire, per un esperto e addetto ai lavori, se Vettel ha in effetti commesso irregolarità o meno. Il silenzio più inspiegabile e assordante arriva, per il momento, da Maranello. È vero, la Scuderia ha tempo fino a venerdì per impugnare il risultato della gara, ma la mancanza di una vera e propria presa di posizione, a oltre 48 ore dal Gran Premio di Interlagos, proprio in questo momento in cui sto scrivendo, sorprende. Fernando Alonso, vice campione del mondo proprio a causa di questi sorpassi, lancia una frecciatina attraverso il suo contatto Twitter: “Faccio della legge corretta e rispettata il mio miracolo”, il Cavallino Rampante, forse, sta analizzando le immagini e riflettendo sul miglior modo di comportarsi.

Sono tre i sorpassi incriminati. Nel primo Sebastian Vettel si sbarazza della HRT di Pedro de la Rosa appena pochi metri prima dell’ingresso nella zona sottoposta a regime di bandiera gialla. Difficile, anche con fermo immagine, valutare e confermare l’effettiva regolarità della manovra del tedesco. Ben più chiara la seconda azione dubbia di Vettel, stavolta ai danni della Sauber diKamui Kobayashi. A differenza di quanto fatto con de la Rosa, il pilota Red Bull supera il giapponese in piena zona gialla, all’ingresso del tratto regolare, con bandiera verde. Si vede chiaramente lampeggiare la luce gialla, si vede la spia di avviso nel volante accesa.

La situazione più discussa e presa in considerazione è quella del sorpasso ai danni della Toro Rosso di Vergne. In questo caso poi subentrano ulteriori dubbi sull’atteggiamento estremamente passivo e arrendevole dei piloti del team “cugino” della Red Bull. Vettel supera Vergne in zona di bandiera gialla e parecchi metri prima di incrociare il segnale verde. In questo caso, e a fermo immagine o manovra rallentata, alcuni hanno fatto notare la presenza di un commissario con bandiera verde in mano sulla destra del tracciato (darebbe ragione a Vettel). Altri hanno invece tirato in ballo l’importanza dei segnali elettronici, attivati direttamente dai vertici FIA impegnati nella valutazione dei vari momenti della corsa. Anche nel caso di Vergne, le spie luminose gialle presenti sul volante del tedesco risultano accese, a conferma del divieto assoluto di sorpasso alla frenata della “esse” Senna. All’ingresso della curva 3 la situazione è sempre di “caution period”. La manovra incriminata arriva sul rettifilo che porta alla curva 4 con Vettel che supera Vergne prima di raggiungere il pannello verde acceso sulla sinistra e con spie gialle del volante attivate. Quindi in zona di divieto di sorpasso.

A una prima lettura dei fatti possiamo dire di trovarci dinanzi a una manovra rischiosa ma regolare, quella ai danni di De la Rosa, e due molto dubbie, sicuramente al limite: quelli su Kobayashi e Vergne. Due rischi corsi dal tedesco in modo totalmente gratuito, soprattutto quello ai danni di Vergne.Perché rischiare tre azioni simili, nella gara più importante dell’anno e con più di mezzo titolo in tasca? Irregolari o meno, questi sorpassi giocano sicuramente a sfavore di Sebastian Vettel, pilota bravissimo, talento unico, ma ancora vittima di improvvisi e importanti colpi di testa da pressione. In caso di sorpasso con bandiera gialla, Vettel avrebbe dovuto scontare un drive through, ovvero un passaggio a velocità ridotta dai box. Cosa che sicuramente avrebbe aiutato Fernando Alonso. A gara conclusa invece la penalità inflitta a Vettel sarebbe di 20” con una retrocessione all’ottavo posto. Per questo in tanti chiedono alla Ferrari di fare ricorso e spingere il suo pilota verso il terzo titolo mondiale. La Rossa, da parte sua, ha detto di non voler impugnare i risultati della gara. Questo fino a ieri. Un’analisi più approfondita dei fatti potrebbe anche far cambiare idea agli uomini in rosso. A voler far rispettare le leggi è Fernando Alonso con quel twitt che non lascia spazio a interpretazioni. E potrebbe essere la FIA, autorizzata a intervenire d’ufficio, anche senza denuncia dei team, per fare chiarezza.

La Ferrari interverrà solo se sicura di vincere. Difficile digerire un ulteriore schiaffo. La FIA, a differenza del mondo del calcio, può intervenire direttamente sul risultato di una gara e la Ferrari ha tempo fino a venerdì per riunire tecnici e avvocati. Anche in Red Bull si tende a non mostrare visi pallidi e preoccupati. Il team continua nel suo festeggiamento per il terzo iride di Vettel e pensa al futuro. Alla Ferrari la possibilità di mantenere, per poco, aperto il mondiale.

 
 
 

QUESTO É UN SCHERZO....

Post n°1175 pubblicato il 28 Novembre 2012 da cuorejuventino2

Juve, multa da 10000 euro per un coro razzista

Solo 4 mila euro di multa, invece, per il Milan dopo che i tifosi rossoneri avevano esposto uno striscione ingiurioso nei confronti di Pessotto

Juve, multa da 10000 euro per un coro razzista© Foto Pegaso
TORINO - Gianpaolo Tosel, giudice sportivo di serie A, in merito alla gara di domenica sera contro il Milan ha inflitto un'ammenda di 10 mila euro alla Juventus per "avere suoi sostenitori, all'8' del primo tempo, rivolto ad un calciatore della squadra avversaria un coro costituente espressione di discriminazione razziale; entità della sanzione attenuata ex art. 13 comma 1 lettere a) e b) e comma 2 CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza".

STRISCIONE PESSOTTO, MULTATO IL MILAN - Ammenda anche per il Milan. La società rossonera è stata multata di 4 mila euro perché i tifosi hanno esposto domenica sera uno striscione contro Pessotto durante la gara contro la Juve. Il giudice sportivo di serie A, Gianpaolo Tosel, ha motivato così la sanzione: "per avere suoi sostenitori, nel corso del primo tempo, esposto due striscioni dal tenore ingiurioso nei confronti di un dirigente della squadra avversaria".

 
 
 

Preso dalla pagina: LA DIVINA JUVENTUS

Post n°1174 pubblicato il 27 Novembre 2012 da cuorejuventino2

Parole Bianconere
Riflessioni di uno Juventino ferito
Questa notte ho fatto un lungo sogno.   Ho sognato che ero sugli spalti del “Franchi” e la Juve aveva vinto a Siena 3-0 con reti di Trezeguet, Vieira e...

Questa notte ho fatto un lungo sogno.

 

 
Ho sognato che ero sugli spalti del “Franchi” e la Juve aveva vinto a Siena 3-0 con reti di Trezeguet, Vieira e Mutu e si stava avvicinando al ventinovesimo scudetto.
Ho sognato che tornavo a casa ed alcuni giornalisti, soprattutto uno con gli occhiali, Mentana, parlavano d’intercettazioni clamorose che avrebbero coinvolto un grande dirigente del mondo del calcio.
Ho sognato che il giorno seguente, in una trasmissione chiamata Matrix, alcuni giornalisti, tra cui uno della Rosea particolarmente accanito, accusavano questo importante dirigente di telefonare ad arbitri ed assistenti per favorire la sua squadra. Il dirigente era il mio amico Luciano Moggi e la squadra era la mia Juventus.
“Strano”, ragionavo nel sogno, “ho assistito personalmente, molto spesso, a telefonate tra dirigenti calcistici e tesserati AIA, e posso accertare e giurare sui miei figli che tutti telefonavano, non solo il mio amico Luciano”
Ho sognato che uno dei due fratellini americani, quello più alto, diceva: “Siamo vicini alla squadra ma non alla dirigenza”.
Ho sognato che vincevamo a Bari lo scudetto numero 29, mentre stavamo piangendo, in attesa di una triste storia che ci avrebbe coinvolto.
Ho sognato il mio amico Luciano che assisteva alla partita di Bari rinchiuso in uno sgabuzzino, insieme a Foti e Giraudo, come uno dei peggiori lebbrosi della storia.

 

 
Ho sognato che qualcuno chiedeva la retrocessione in B per la mia squadra del cuore e che il mio amico Luciano Moggi veniva accusato di essere il capo di una “associazione a delinquere”.
Ho sognato che ci venivano presentati i quattro nuovi dirigenti juventini: il Signor Cobolli, Il Signor Gigli, il Signor Blanc e il Signor Secco. Mi chiedevo nel sogno: “Chi Secco? Quello che andava a prenotare gli alberghi per la squadra?”
Speravo di svegliarmi ma il sogno continuava, imperterrito, senza pietà.
Ho sognato che uno strano avvocato del Foro di Torino chiedeva per Juve la retrocessione in B con penalizzazione.
Ho sognato che veniva immediatamente accontentato: Juve in B con -17 punti. Ma la cosa più grave è che le venivano tolti gli ultimi due scudetti, uno vinto con 91 punti, record di tutti i tempi.
Ho sognato che un signore dal nome banale, Rossi, decideva di regalare il nostro scudetto alla sua squadra del cuore: l’Inter. “Sono il Presidente della Federazione e decido secondo le regole”, affermava.
Ho sognato che gli scrivevo immediatamente una bella letterina di “complimenti”, dove gli chiedevo dove fossero finite le telefonate del “suo bel Facchetti”, che io avevo ascoltato personalmente. Chiaramente nessuna risposta.
Ho sognato che il mio amico Luciano si beccava cinque anni di squalifica, in attesa della radiazione.
Ho sognato che il Presidente Moratti mostrava a tutto il mondo, orgoglioso, lo scudetto di cartone, scucito dalle nostre maglie da un bel nugolo di mattacchioni.
Ho sognato che andavo a Monticiano a trovare il mio amico Luciano, trovandolo distrutto, seduto su una poltrona. Cercavo di tirarlo su di morale con qualche “cavolata”. Ci riuscivo sempre, stavolta no. Aveva un sussulto solo quando gli confidavo che anche il “bel Facchetti” telefonava ai miei amici del settore arbitrale. Glielo giuravo sui miei figli.
Ho sognato che ripartivo da Monticiano, in tarda notte, convinto che il Direttore avrebbe reagito.
Ho sognato che la Juve faceva ricorso al Tar: “meno male”, pensavo nel sogno, “almeno il campionato non ripartirà ed avremo giustizia”.
Ho sognato che un dirigente juventino, non ricordo se Cobolli o Gigli, annunciava il ritiro del ricorso, perché era stato convinto da un giornalista del Corriere dello Sport, tale Vocalelli, felice per l’ingresso in Champions della sua Roma.
Ho sognato che andavamo a giocare a Rimini la prima di campionato di Serie B con un polsino tricolore al polso.
Ho sognato che mi arrivavano, quel giorno, sul telefono, decine di sms di tifosi interisti, che preferisco dimenticare.
Ho sognato che la Juve pareggiava a stento e che la domenica successiva avremmo lasciato il polsino a casa, perché un dirigente juventino, non ricordo se Cobolli o Gigli, era stato minacciato dalla Federazione Inter Gioco Calcio.
Ho sognato che iniziavano anni di dolore calcistico insopportabili, mentre i Cartonati collezionavano “vittorie” su tutti i campi, grazie ai nostri giocatori Ibra e Vieira e alla mancanza di concorrenza.
Speravo di svegliarmi: niente da fare. La notte era ancora lunga.

 

 
Ecco la parte più atroce del sogno. Ho sognato che il mio nome veniva sbattuto su tutti i giornali per delle intercettazioni con il mio amico Luciano, nelle quali parlavamo, come sempre, “del più e del meno”. Mi ricordavo, nel sogno, che non facevo parte del mondo del calcio. Incredibile!
Ho sognato che iniziava il Processo di Napoli a Luciano ed ai miei amici dell’AIA, accusati di “associazione a delinquere”.
Ho sognato che il Giudice, una donna, capiva subito che si trattava di una ridicola farsa, destinata comunque a costare al nostro governo un mucchio di soldi.
Ho sognato che i due PM cercavano di ricusarla: inutilmente.
Ho sognato che i cartonati continuavano a “vincere”, ed il suo Presidente continuava a ricordare Calciopoli, “quel rigore di Ronaldo” ed “una certa banda di malfattori”.
Speravo nel sogno che Luciano avesse il televisore spento.
Ho sognato che, come d’incanto, spuntavano finalmente anche le telefonate del “bel Facchetti”. Nel sogno arrivavo a commuovermi: avevo ragione!
Ho sognato che i quattro dirigenti juventini facevano le valigie e se ne andavano: “era l’ora!”, pensavo nel sogno.

 

 
Ho sognato che arrivava un nuovo dirigente juventino, un vero Agnelli, che di nome faceva Andrea e che non voleva essere preso per i fondelli da nessuno. Era incazzato perché avevano osato mettere in dubbio tutto quello che suo padre Umberto aveva vinto, sul campo.
Ho sognato che partivano ricorsi di tutti i tipi, in ogni direzione, il giovane non scherzava.
Ho sognato che i cartonati si salvavano grazie ad una prescrizione, e ne andavano pure fieri.
Ho sognato che veniva radiato il Direttore, grazie ad una nuova norma calcistica inventata ad arte.
Ho sognato che il Processo di Napoli proseguiva senza però i PM titolari, che erano passati ad altri mestieri. Tutto quanto era sempre più ridicolo, in aula mancavano solo il Grande Totò, Lino Banfi e quattro pizze Capricciose per completare l’opera.
Nel sogno per la prima volta ridevo, sperando però di svegliarmi prima possibile.
Ho sognato che i cartonati erano rientrati nel loro “habitat naturale”, nella seconda colonna della classifica, licenziando allenatori come le Patatine Pai, uno che tirava l’altro. “Adesso vi riconosco”, pensavo nel sogno.
Ho sognato che arrivava il giorno della sentenza di Luciano e che veniva condannato: Associazione a delinquere!
Meno male che il giudice donna sembrava dalla parte nostra!
“La farsa deve continuare”, pensavo tristemente.

 
Ho sognato che Andrea e Conte stavano riportando la Juve sul tetto d’Italia, ed ero sorpreso, perché purtroppo noi juventini non eravamo più abituati alla gloria, ma solo alla polvere e alla bile.
Improvvisamente un urlo mi sveglia. Sono sudato fradicio, con il terrore negli occhi.
E’ mio figlio di sette anni; è nato l’anno precedente dell’inizio del mio sogno, 2006: “Ma quanto è cresciuto?”, mi chiedo, e, soprattutto, “Ma quanto ho dormito?”
Sta urlando di gioia e mi grida: “Babbo, siamo campioni d’Italia!!”.
Guardo immediatamente la tv e vedo Antonio Conte che abbraccia giocatori che non conosco con la maglia bianconera. “Ma dove sono Ibra, Trezeguet, Thuram..?”, chiedo a mio figlio.
“Non lo so babbo. Questi sono i nostri campioni: Vucinic, Vidal, Pirlo, Barzagli…”
Lo abbraccio di slancio, arrivando a commuovermi, mentre lo schermo è tappezzato di tricolori e gente festante che grida “30!!!”.
Sono felice, immensamente felice, e nello stesso tempo incredibilmente ansioso di riaddormentarmi e ricominciare il mio lunghissimo sogno, perché ancora non è terminato.
Sono proprio curioso di vedere come finirà.

 
 
 

JUVENTUS STILE...BUFFON NON MI HAI DELUSO

Post n°1173 pubblicato il 26 Novembre 2012 da cuorejuventino2

Buffon: «Rigore inesistente ma non cerchiamo scuse»

Il portiere della Juve: «Avevamo un'ora di tempo per recuperare e non l'abbiamo fatto. Ogni tanto è giusto dire che sono stati più bravi gli altri»

Buffon: «Rigore inesistente ma non cerchiamo scuse»© Action Images / Reuters/ALESSANDRO GAROFALO
MILANO - "Le immagini sono chiare, il rigore non c'era, ma non abbiamo perso per questo. Avevamo un'ora di tempo per recuperare e non l'abbiamo fatto. Ogni tanto è giusto dire che sono stati più bravi gli altri. Noi non abbiamo quasi mai creato i presupposti per pareggiare la gara". È quanto ha dichiarato ai microfoni di Sky il portiere della Juventus, Gigi Buffon, commentando l'episodio del rigore concesso al Milan. «Se si vogliono trovare scuse per una sconfitta, è semplice, ma credo che il modo migliore per spiegarla sia dire: "gli avversari sono stati più bravi e abbiamo meritato di perdere. Questo è il modo migliore per superare l’imbarbarimento del calcio". Detto questo, perché abbiamo perso? Il motivo non è facile da trovare. Ci è mancato qualcosa e si è visto. Il tempo per pareggiare c’era, ma non abbiamo quasi mai creato l’occasione giusta. Il rigore? Ho toccato quando era troppo alto e non sono riuscito ad oppormi con il corpo per respingere».

 
 
 

ci hai provato fernando grazie di tutto

Post n°1172 pubblicato il 25 Novembre 2012 da cuorejuventino2

Brasile caos ma Ferrari gelata
Vettel è campione del mondoINTERLAGOS (Brasile), 25 novembre 2012Pioggia, incidente al via per il tedesco, Alonso in zona vittoria per pochi giri ma alla fine a Interlagos vince Button. Alonso è 2° ma il tedesco 6° si riconferma iridato. Terzo titolo della carriera per Sebastian
Vettel, 25 anni, tricampione del mondo. Afp
Vettel, 25 anni, tricampione del mondo. Afp

La pioggia c’è stata, la gara caos che Fernando Alonso voleva c'è stata, l'incidente ai danni di Vettel è capitato. Ma alla fine del GP del Brasile il verdetto è rimasto quello dei pronostici della vigilia: Sebastian Vettel campione del mondo. Il GP del Brasile versione film drammatico come nel 2008 lo ha vinto Jenson Button davanti alle Ferrari di Alonso e Massa. Vettel ha chiuso sesto, una combinazione che ha regalato al tedesco il terzo titolo iridato (consecutivo) della carriera: a 25 anni è un nuovo record per il tedesco di Heppenheim.

ESPLOSIONE — Il cuore di milioni di tifosi della Ferrari è esploso di emozione alla quarta curva del GP del Brasile. È durato un istante, il tempo dello speronamento di Bruno Senna ai danni della Red Bull di Vettel che si è girato ripartendo dal fondo dello schieramento. Ma la RB8 del tedesco non ha riportato danni irreparabili, solo un piccolo squarcio vicino allo scarico. Così Sebastian ha potuto recuperare e fare una gara difensiva portandosi in zona punti vittoria. Ma non è stata una passeggiata. Nel finale, con la pioggia che tornava a cadere, un doppio pit stop con meccanici nemmeno pronti ha fatto sperare ancora la Ferrari. Fino alla bandiera a scacchi dopo un susseguirsi di emozioni di cui riferiamo nel LIVE giro per giro.

FATTORE NEWEY — E dunque applausi e onore al più giovane tricampione della storia della F.1. E tanti meritati applausi anche a Fernando Alonso, l’avversario che ha impreziosito la vittoria del tedesco lottando fino all’ultimo con la sua Ferrari. Ma siccome la F.1 è uno sport in cui l’uomo e la macchina vincono insieme, è giusto tributare l’ultimo applauso al tedesco e alla Red Bull. Ha vinto Vettel perché ancora una volta la miglior coppia uomo-macchina ha prevalso. Ci credevano alla Red Bull, ci credevano alla Ferrari. Vettel ha guidato bene e Alonso forse ha guidato anche meglio. La differenza l’ha fatta ancora una volta Adrian Newey, capace di dare alla RB8 quei (magici?) tocchi aerodinamici su ali e fiancate quando serviva, nello sprint finale della stagione. Vettel non si è fatto pregare e ha fatto buon uso del prezioso materiale ricevuto in dote: con le quattro vittorie consecutive di Singapore, Giappone, Corea e India ha legittimato il trionfo. In fondo il Mondiale 2012 si è deciso così: nel momento decisivo la Red Bull ha veramente messo le ali, il Cavallino è rimasto azzoppato. Tre titoli Mondiali a 25 anni proprio nell’anno del ritiro definitivo di Michael Schumacher: tanti complimenti bisogna forse farli anche alla Germania, capace di produrre in due generazioni ravvicinate il più vincente di tutti e il potenziale successore.

BOCCONE AMARO — Dopo Abu Dhabi 2010, un anonimo 2011 e un 2012 da protagonisti, Alonso e la Ferrari devono invece leccarsi ancora le ferite. Alonso sognava il terzo titolo della carriera ed è rimasto ancora a bocca asciutta, paradossalmente nell’anno in cui ha ricevuto più complimenti e ha realmente messo in mostra tutto lo straordinario talento tecnico, tattico, mentale e fisico di cui è dotato. Ci riproverà con ancora più entusiasmo nel 2013, sempre più leader di una squadra che quest’anno deve fargli un bel monumento. Avrebbe anche potuto spuntarla all’ultima corsa, Fernando. Per i tifosi (e l’aritmetica) quei due ritiri di Spa e Suzuka per colpa delle due Lotus saranno sempre un valido rimpianto da citare a parziale giustificazione della sconfitta. Tutto questo, però, non deve distogliere l’attenzione da quello che più è mancato, lo sviluppo finale che permettesse allo spagnolo di tenere il passo della Red Bull in qualifica e gara. Urgono ulteriori miglioramenti nella struttura tecnica della Ferrari perché avere un pilota così forte e mancare il bersaglio da tre stagioni è sempre più difficile da digerire. E’ giusto sottolineare l’orgoglio di esserci e di giocarsela all’ultima gara. Ma tutto questo contrasta con il conteggio degli anni di digiuno, ormai saliti a 5 dopo l’ultimo titolo rosso firmato Kimi Raikkonen 2007. Sarà finalmente il 2013 l’anno della riscossa?

 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30    
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: cuorejuventino2
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 60
Prov: CE
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

JUVE


 

ANCHE GLI ONESTI TRUFFANO

Cliccate qui per scoprire come si può "tirare a campare" una società di calcio che in un paese normale sarebbe dovuta sparire tanti e tanti anni fa...

 
 

UN REGALO DI POLICARPO

 

 

LE NOTIZIE

PRIME PAGINE GIORNALI
TUTTOSPORT

  


 
CORRIERE DELLO SPORT
 
 
TELEVIDEO

 

ULTIME VISITE AL BLOG

TrAideprincipe69_9gyongyi0peppegicoaleandrososabremax52pippoguevarasimsimmluispizboscia.maraeg45peppetedettore19888gianni527575
 

ULTIMI COMMENTI

sicuro un natale doc ciao gobbo
Inviato da: cuorejuventino2
il 23/12/2012 alle 12:16
 
sarà un bel natale... ;)
Inviato da: resistenzabianconera
il 22/12/2012 alle 20:29
 
ma una punta io la prenderei...
Inviato da: resistenzabianconera
il 07/12/2012 alle 09:01
 
come ha gia' detto qualcuno: Il sorpasso e'...
Inviato da: gls71
il 30/11/2012 alle 11:57
 
credo che la Ferrari faccia bene a controllare che tutto...
Inviato da: gianfranco.degennaro
il 29/11/2012 alle 18:18
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

PALLONI D'ORO DELLA JUVE

immagine

 

 

NOTE LEGALI
L’autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti dai lettori. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all’autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio: qualora il loro utilizzo violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog  che provvederà alla loro pronta rimozione.

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

ALEX L'IMMENSO

SOLO UN CAPITANO!

immagine

 

immagine

 

 

MELLBERG

EKDAL 


 

FORUM JUVE

A DIFESA DI UNA FEDE
www.ju29ro.com 



ANTI-INTER

immagine

FORUM
immagine 
 


 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963