Pensieri cangiantiScrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne. (G .Carcasi) |
Messaggi di Agosto 2012
Post n°97 pubblicato il 29 Agosto 2012 da Sabri1973
Ci sono emozioni che non possono proprio essere descritte a parole, anche se ne avresti tanta voglia . Le avverti forti e chiare dentro di te, ma non puoi raccontarle a nessuno, e neanche ti riesce delinearne i contorni con la mente, perchè il pensiero non gli potrà mai rendere giustizia. Sono come quando ti trovi davanti ad uno spettacolo della natura... o di fronte ad un'opera d'arte; dentro si deposita un senso di profonda bellezza, ma mai riusciresti a tradurre la maniera in cui ciò sia avvenuto.
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Post n°96 pubblicato il 25 Agosto 2012 da Sabri1973
È sbagliato dire io penso Uno dovrebbe dire io sono pensiero "Io" è qualcun altro Io sono presente alla nascita del mio pensiero Osservo e ascolto Ho dato un colpo d’archetto Una sinfonia si agita nel profondo O viene con un balzo sul palcoscenico E' iniziata con ondate di disgusto e termina - Visto che non possiamo catturare immediatamente questa eternità - Termina con un tumulto di profumi.
(A. Rimbaud)
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Post n°94 pubblicato il 24 Agosto 2012 da Sabri1973
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Post n°93 pubblicato il 22 Agosto 2012 da Sabri1973
E infatti l'anima continua a non farli tornare quei conti a scompigliare tutto con un soffio leggero capace di spazzare via in un attimo il circolo vizioso dei pensieri e far tornare l'aria da respirare con tutto il corpo fino a sentirsi pazzi...e non per quelle sensazioni ma per continuare costantemente a dimenticarle a favore di un ragionamento che adesso sembra essere qualcosa di volgare. Fuori è tutto più semplice ,ma nella mia testa si perde e a volte,non trovando via di uscita,si inceppa come un disco rotto che rimbalza sempre sullo stesso punto ,interrompendo la musica. Poi arriva la mano giusta, un piccolo tocco,e la musica riprende ... ed era facilissimo bastava aspettare un pò e non farsi confondere dai rumori esterni. Ma la mente ha sempre troppa fretta di arrivare ad una meta, vede una strada e ci si infila anche se non è per niente sicura sia quella giusta la esplora fino ai limiti della stanchezza per poi realizzare unicamente che non ci può essere strada perchè siamo ovunque e in ogni momento e nello stesso tempo non siamo da nessuna parte e giudicarsi ,definirsi,capirsi è come cercare di racchiudere il cielo in una piccola bottiglia di vetro,e pensare di poterlo vedere tutto quanto da lì. La vera strategia per non confondere il cuore sarebbe quella di fare un pò di silenzio...un pò di spazio vuoto non tentare di colmarlo ad ogni costo,tenerlo così... che poi si riempie da solo,quando si incontrano tutte le coincidenze della bellezza. Ma neanche questo è un qualcosa da potersi imporre se non viene e allora continuerò ad oscillare tra tutti i miei momenti, tutti i miei stati d'animo senza arrivare da nessuna parte ma con gli occhi pieni di infinito.
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Post n°92 pubblicato il 21 Agosto 2012 da Sabri1973
L'altro giorno ho visto un video interessante che parlava della storia della psicanalisi da Freud a Jung ,e mi ha confortata avere la conferma che tutto ciò che provo e che dentro appare così assurdo a volte,in verità è perfettamente normale...e tutto quello che nella testa sembra ingarbugliato e cerco di spiegare con estrema fatica,è al contrario di una semplicità e logicità disarmante. Freud ha detto: " L'uomo ha barattato gran parte della sua felicità per un pò di sicurezza "... esiste qualcosa di più vero? Non è possibile raggiungere una piena e costante felicità per l'uomo,perchè ha sottomesso le sue pulsazioni a favore di una vita scandita da regole sociali,di comportamento,e conseguente appiattimento dei desideri. Tutto questo per avere una sorta di ordine nel quale sentirsi al riparo dal caos emotivo che ha dentro,ma il prezzo sono le insoddisfazioni e le frustrazioni,e quindi il bisogno di crearsi qualcosa che vada oltre la realtà. Ogni volta che penso ai miei momenti felici infatti,sono legati per lo più a sogni.. illusioni...speranze... tentativi di dare significati speciali alle cose....e a volte mi illudo persino nell'illusione stessa,cioè mi metto a credere che siano cose possibili da mantenere,che siano cose a cui ci si possa aggrappare senza sentire che stai precipitando nel vuoto da un momento all'altro. E nel momento in cui le perdo,non so trattenere la delusione,pur conoscendone l'infondatezza, mi sento di aver perso un pezzo di me,il più importante,il più essenziale, e mi arrabbio con me stessa perchè al contrario non so attaccarmi alle cose più concrete della mia vita . Ma è tutto inutile,per farlo dovrei accontentarmi della serenità,che forse si ottiene solo quando si smette di voler essere felice . Ma io invece la voglio la felicità..voglio quell'effimero istante ,voglio illudermi che sia reale,che abbia un significato.. voglio precipitare,voglio provare quella adrenalina che si sente ogni volta che si sta per spiccare un volo ...la vertigine...la paura..l'insensata fede. L'unico problema è che poi non so lasciare andare... so di doverlo fare,so che non mi appartiene,e anche che è un prezzo che preferisco pagare per quanto possa essere caro,ma la fitta fa comunque male,sempre male,e non esiste infelicità più grande per me. Ma tra la felicità e l'infelicità,ogni tanto avverto anche dei brevi momenti di calma....quasi come un naufrago che nel momento in cui smette di annaspare per salvarsi ,per un istante si accorge unicamente della dolcezza delle onde che lo stanno trasportando,e vi si abbandona. Non durano, e come tutti gli altri li perdo, ma in questo caso,so abbandonarmi anche a questa ineluttabile conseguenza, e accetto come normalità che le cose tendano a non andare a favore dei miei desieri ed una eccezione il contrario, ma che tutto quanto,sia esattamente come deve essere.... che la mente cerca di regolare i conti ma l'anima continuerà a non farli tornare mai.
.....Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni. Pensa che in un albero c'è un violino d'amore Pensa che un albero canta e ride Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita. Te l'ho già detto : i poeti non si redimono vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire. L'anima è di per sè vagabonda in cerca di una soluzione se ne andrà un giorno,e se ne andrà lontano perchè conosce terre infinite e spazi che non hanno riscontro nella mente umana se ne andrà senza rimpianti,lasciando solo un corpo che l'ha tenuta con sé per tanto tempo in un impeto di felicità e di amore,ma che non l'ha capita ,e l'ha talmente tradita che ha cercato perfino di afferrarla e di darle una spiegazione. Ma l'anima non ha una spiegazione bisogna prenderla per quella che è : un volo d'angeli che ci passa accanto e ci da solo un pò di frescura.
A. Merini
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