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Un blog creato da Sabri1973 il 18/02/2012

Pensieri cangianti

Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne. (G .Carcasi)

 
 

Messaggi del 19/03/2012

Ricordi di te

Post n°32 pubblicato il 19 Marzo 2012 da Sabri1973

Ricordi di te...
di quando mi chiamavi la mattina per andare a scuola e continuavi a ripetere il mio nome finchè non ti rispondevo,mentre io avrei voluto soltanto sprofondare nel mio letto...
di quando poi mi accompagnavi alla stazione,con la panda 30 scassata che usavi per il lavoro,con lo sportello difettoso che non si chiudeva mai bene...e nel sedile posteriore ripiegavi la mia bici per poi lasciarmela al parcheggio della stazione così che io al mio ritorno potessi avere un mezzo con cui tornare a casa..

Quando andavi al bar di fronte ,come ogni mattina ,a fare colazione con il tuo solito cappuccino e brioche alla panna,uno dei pochi "lussi" che ti concedevi,e qualche volta tornavi indietro di corsa per portarmi un cornetto caldo prima che il treno partisse..

Quando tornavi a casa la sera,stanco morto ,ma sempre con il sorriso sulle labbra e mai una volta che ti fossi lamentato di un problema o una preoccupazione.....e quanto capisco solo adesso quanto è stata dura per te tenerti sempre ogni emozione dentro,ma che tuttavia era nella tua stessa natura farlo...

Quando mangiavi....così lentamente che ti prendevamo sempre in giro in quanto ci mettevi secoli a finire un pasto...e tu ci rispondevi che noi al contrario non sapevamo gustarci le cose...
avevi ragione.

Quando chiudevi gli occhi mentre masticavi...forse per assaporare ancora di più il cibo o chissà...forse perchè andavi a cercare qualcosa nella tua mente che non saprò mai...un luogo tuo speciale

Quando ,dopo aver tentato inutilmente di restare un pò sveglio sul divano,te ne andavi a dormire chiamando il gatto che,ovunque fosse in quel momento,correva come una saetta per poi potersi accoccolare nel letto con te,in fondo ai piedi....
e quella tv che accendevi in camera,senza mai guardarla ,con il volume difettoso che si alzava improvvisamente....quanto la odiavo...quanto mi faceva incavolare! 

Quando ti rimproveravo per la tua chiusura mentale su determinate cose e  litigavamo ..
ed io ,con la mia presunzione di ragazzina che crede di sapere già tutto,mi scagliavo verso di te con una rabbia che tu non hai mai placato usando le mani
ma io ti temevo ugualmente,perchè sapevo che pur dotato di infinita pazienza,quando arrivava il tuo punto di rottura,il tuo viso si trasformava e a me bastava vedere quello per aver paura di te... 
ma di questi momenti ce ne sono stati pochi
tu eri soprattutto quello che si faceva fare il solletico per ore pur di farmi ridere...
quello che veniva a prendermi la notte all'uscita dalla discoteca con gli occhi che tenevi aperti a stento,pur di sapermi al sicuro e non in macchina con chissà chi
quello che non riusciva quasi mai a dirmi di no...



E ricordo di quando ti chiamavo di notte per accendermi la luce per andare in bagno,perchè io avevo paura di alzarmi al buio,e l'interruttore era troppo lontano dal mio letto...
e te che non riuscivi ad addormentarti senza prima controllare che avessi spento la coperta elettrica nelle notti d'inverno...

E la tua risata di quando vedevi i film di Bud Spencer e Terence Hill.....quanto ti piacevano...
e i film western che chiamavi "cappelloni" che mi hai fatto imparare a memoria..

Ti ricordo per il nome che porto,che hai scelto tu...
e la tua voce mentre lo pronunciavi...

E quante volte ho dato la colpa a te per quello che non va in me
per poi riconoscere che sono più le cose che amo in me,che devo a te..

Ricordo quando ho sofferto per tutte le volte che ho sentito parlare male di te...per tutte le volte che non sei stato difeso...capito...ascoltato...amato


Ricordo le passeggiate con il cane....i sentieri di montagna....i boschi dove ti intrufolavi sparendo per poi riapparire muovendoti in modo così sicuro come se fosse quello il tuo vero habitat naturale.....
lo era.
E di come eri orgoglioso del tuo orto e della casetta che ci avevi costruito.....il tuo rifugio...
non c'era sera che tu non passassi di lì dopo il lavoro,eri stanchissimo....eppure ti mettevi lì a zappare la terra con un vigore che nessuno capiva,ma per te nessun'altra cosa sarebbe stata più rilassante di quella
adesso so che ti abbiamo deluso quando tu hai cercato più volte di coinvolgerci in questa tua passione senza trovare il nostro stesso entusiasmo...
Adesso ogni volta che rivedo le foto di te in quel mondo,il tuo mondo,e rivedo quel sorriso vero,del cuore,non so che darei per tornare a quel momento e dirti quanto ti volevo bene...lì....in quell'istante...in quel contesto...e non  quando stavi per morire , quando non potevi sentirmi più....
Sono stata io a chiudere i tuoi occhi quella notte...io a sentire il tuo ultimo respiro....sperando ad ognuno che fosse la fine...che per te significava fine del dolore
Poi non ho capito più niente....poi c'è stato da metabolizzare la perdita...il senso della morte...della vita....e soprattutto della sofferenza.
Ho creduto di averti dimenticato troppo in fretta...ma stavo solo cercando di dimenticare quell'ultimo anno e mezzo di malattia e paure
dimenticare tutto il dolore che hai dovuto sopportare e che ti ho visto addosso nel tuo corpo consumato...trasfigurato...annullato
nel tuo silenzio ....in cui ancora una volta ,e piu che mai,ti chiudevi senza mai un lamento...un grido di aiuto...di paura per ciò che ti stava accadendo

Sono passati 14 anni,e forse solo da poco tempo mi sono resa conto di quanto tu sia ancora presente in me
mi sono accorta che è una cosa del tutto involontaria per me,ma ti nomino quasi ogni giorno....e non lo faccio per nostalgia ma perchè tu sei veramente in tantissime cose 
e la cosa più bella è che ogni volta lo faccio sorridendo....sentendo quanto sia vero,e non una delle tante frasi fatte,che le persone che hai amato davvero,non moriranno mai,
e se esiste un senso nel vivere,una continuità,è proprio in ciò che lasci nel cuore degli altri....la nostra unica eredità. E la tua non è stata di quelle che fanno rumore....la tua impronta è rimasta leggera e contenuta,come eri nella vita,ma proprio per questo,ancora più vicina al  linguaggio del vero amore.
Grazie babbo.


 
 
 
 
 
 
 

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