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Un blog creato da Sabri1973 il 18/02/2012

Pensieri cangianti

Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne. (G .Carcasi)

 
 

Messaggi del 24/06/2012

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Post n°82 pubblicato il 24 Giugno 2012 da Sabri1973

Svegliarsi al mattino con la luce del sole che penetra dalla finestra

un leggero venticello che accarezza la pelle donando dei piccoli brividi

 il cinguettio di uccellini in festa

la consapevolezza, che non ha nulla di scontato,di un nuovo giorno tutto per te...

  Si dice che bastino cose come queste per essere felici

senza bisogno di edulcoranti

la naturalezza di aprire gli occhi e sentire che c'è vita intorno a te

e so che è così.

Non ho dimenticato le sensazioni che ho provato quando sono riemersa dal profondo buio

quando ho constatato con chiarezza,quanto ogni piccolo gesto quotidiano,possa essere vissuto come una conquista, il cui valore non è determinato da nient'altro che dal semplice fatto che puoi compierlo

e  camminare con i piedi per terra,purchè quel cammino ,anche pieno di ostacoli,continui....diventa più entusiasmante di qualsiasi volo dell'immaginazione.

Ma la vita purtroppo è anche consuetudine

e con il tempo,i gesti ripetuti diventano automatici

e lo spettacolo che hai sotto gli occhi,per quanto bellissimo,perde la meraviglia

perchè non riesci a continuare a guardarlo con lo stesso stato d'animo

le contaminazioni interiori,di pensieri.....paure ...debolezze...

e quelle esteriori ,di continui problemi,parte integrante del vivere,

non te lo fanno percepire come vorresti

fanno a pezzetti ogni cosa

e non sempre riesci a ricomporlo con le tue sole mani.

E allora succede di sentire il bisogno di vedere il tutto con gli occhi di qualcun'altro

di saper assorbire la bellezza,solo se passa attraverso un altro che te la possa poi ridare,arricchita delle sue sensazioni

di emozionarsi veramente,solo pensando di sentire 

e sentire davvero solo se è un pensiero condiviso

e soltanto così toccare la completezza che porta alla felicità.

E non una persona qualunque....

nemmeno quella che dorme al tuo fianco

qualcuno che tu hai voluto ancora prima che arrivasse

che hai scelto,senza sapere perchè

e senza un perchè la tieni stretta a te

anche se alla fine ti rendi sempre conto,che ti stai solamente stringendo a te stessa.

E' tua la pienezza che ti colma in certi giorni

tua l'aridità che ti secca l'anima in altri

mentre tutto resta uguale .

Ma anche continuare a darsi colpe non cambia nulla...

forse l'unico cambiamento possibile,è imparare a perdonarsi di non sapere,non potere,o non volere cambiare...

 

 

 

 

 

Forse perchè io penso troppo 

o sogno troppo

non distinguo tra la realtà esistente 

e il sogno

che è la realtà inesistente.

E così intercalo nelle mie riflessioni 

sul cielo e sulla terra

cose che non brillano di luce solare

e che non si calpestano con i piedi:

le meraviglie fluide dell'immaginazione.

M'indoro di tramonti ipotetici

ma l'ipotetico è vivo nella sua supposizione.

Mi rallegro di brezze immaginarie

ma l'immaginario vive quando lo si immagina

Ho un'anima per varie ipotesi

ma quelle ipotesi hanno un'anima loro

e perciò mi offrono l'anima che hanno.

Non c'è altro problema

se non quello della realtà

e questo problema è insolubile e vivo.

Che so io della differenza tra un albero e un sogno?

Posso toccare l'albero

so di avere il sogno.

Cos'è questo nella sua verità?

Cos'è questo?

(F. Pessoa)


 
 
 
 
 
 
 

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