Digital Broker

Pensavate che il mondo delle telecomunicazioni avesse già donato tanto al bilancio statale (tra aste di acquisizione frequenze, tasse di concessione, tasse per gli abbonamenti, iva sul traffico, ecc…) fino a rendere le tariffe telefoniche italiane fra le più care in Europa? Vi sbagliavate! L'esecutivo italiano sta pensando che si possa trarre qualche ulteriore introito dai fruitori della telefonia mobile. La tassa sugli sms.

Sul tavolo del CdM c’è un decreto che prevede la tassazione degli sms per finanziare eventuali disastri naturali e ambientali. La tassa, ipotizzata a due centesimi per messaggio, sarà introdotta nel momento in cui verrà dichiarato uno stato di emergenza.

Questa misura per finanziare la Protezione Civile potrà essere a se stante oppure in combinazione con…. indovina? L’aumento delle accise sulla benzina!

Verò è che una successiva precisazione di “Palazzo Chigi” contiene la notizia “dell’accantonamento” della tassa sugli sms. Accantonamento (ammesso che corrisponda alle reali intenzioni) significa abbandonare, per ora, ma non significa escludere.

E’ evidente che quando bisogna trovare nuove risorse è difficile individuare fonti che siano contente di dare il loro apporto al fabbisogno statale, ma gli sms rappresentano la forma più popolare ed economica per comunicare.

Digital Broker è consapevole della necessità di uno sforzo congiunto per superare le difficoltà che stritolano il paese, però sostiene che si possa intervenire senza penalizzare i consumi di massa con l’imposizione di nuovi e odiosi balzelli.

Digital Broker che persegue la politica del risparmio nelle comunicazioni telefoniche, affinché la telefonia sia, e rimanga, uno mezzo di collegamento a basso costo ed a larghissima diffusione in tutte le sue sfaccettature, è assolutamente contraria a questa misura.