Creato da giuliosforza il 28/11/2008
Riflessione filosofico-poetico-musicale

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Post n°823 pubblicato il 26 Dicembre 2014 da giuliosforza

Post 767

 

RISERVO questo post  agli amici che non frequentano il vivace e variegato salotto di FB, per dividere con essi recenti riflessioni confidate a quegli spazi.

 

1)

“La grande cultura tedesca, filosofico-letterario-artistico-musicale, ha sempre, nei secoli, prediletto l'Italia. Un affetto non sempre ricambiato. Io intendo qui riparare, beneaugurando ai miei Amici tedeschi, vivi e morti, e persino alla Merkel, tanta felicità, in terra e in cielo. Glückwünsche, meine geliebten Freunde!”.

(Segue una immagine riproducente un quadro di Johann Friedrich Overbeck del 1828, dal titolo “Italia e Germania”, raffigurate come due giovani donne che sedute si tengono teneramente per mano e avvicinano i loro volti, l’una con gli occhi chiusi, l’altra aperti su mistiche lontananze, sullo sfondo di  paesaggi evocativi dei rispettivi paesi).

 

2)

“Continuo a farmi, con gusto, del male

Come se già non fossi l'uomo più solo al mondo, rendo in questo periodo più abissale il senso di desolazione della mia casa vuota di presenze che siano umane colmandola di suoni, di immagini, di simboli natalizi. Eseguo Pastorali all'organo, espongo presepietto e alberello (retaggi ancestrali), apro ogni tre giorni su una nuova scena il libro animato Le premier Noël, dono di Jacqueline alle figlie piccine, risfoglio La nuit de Noel, traduzione francese del Die Heilige Nacht della Herder, riproducente quadri d'argomento natalizio per lo più di autori tedeschi rinascimentali, canticchio con Jauchzet, frohlocket, raccolta delle più popolari melodie natalizie tedesche, con il meno voluminoso Lieder zur Weinacht, con Chistmas Kingdom Twelve Carols illustrate (in un delizioso libricino rosso acquistato cento anni fa a Edimburgo), rileggo la maliziosetta raccolta di racconti Weihnachten fuer freche Frauen e, poteva mancare?, Weihnachten mit Goethe.

Masochismo puro ...d'élite, non credete?”.

 

Isabella Inghirami, pseudonimo d’annunziano,  raffinata docente e artista pescarese, del Gruppo  “Amici del Vittoriale”, laconicamente  commenta: “Anche elegante ostentazione di raffinato sapere”. Angela Simonetti:, spiritosamente: “ ma con tutte queste belle cose e con Giulio Sforza che le tiene compagnia certamente non è solo....forse dovrebbe aggiungere un po' di dolcetti e pietanze natalizie per raggiungere il massimo ( di masochismo , ovviamente...)”. Laura mia si limita ad una lunga significativa serie di puntini di sospensione, mentre il prof Maurizio Cara, che già altre volte ho lodato come mathematicus et philosophus, nonché squisito epigrammista e poeta, che coi suoi interventi pieni di dottrina, di saggezza, di ironia conferisce sostanza alla rete, resuscita l’Ippolito  Pindemonte  de La solitudine:  

"Chi sei? le dico; ed ella, i rai pensosi

Chinando, Solitudine m'appello:

Diva, sempre io t'onorai, risposi."

................e raddoppio i puntini ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Da parte sua Patrizia Cipriani, giovane allieva dell’IPU, fa una lunga,  affettuosa e, come s’addice a una vita giovane, ottimistica considerazione, che intende infondere animo al Vegliardo e che  così si conclude: "…questi sono i giorni più corti dell'anno, c'è ogni giorno sempre meno luce...e questo mi fa intristire...e allora perché non sfruttare questo momento come un'occasione per tirare qualche conto sul mio operato dell'anno, azzerare tutto e ricominciare? Già da domani le giornate reinizieranno ad allungarsi, impercettibilmente prima, poi sempre di più...e finalmente tornerà la luce e tutti rinasceremo...spero di non averla annoiato…...grazie Professore, Le porgo i miei distintissimi omaggi! Dimenticavo: la abbraccio forte!!

 

3)

 

“Tre diverse posizioni metafisiche su Dio, e tre conseguenti visioni del mondo, in pillole:

 

Dio esiste

Dio non esiste

Esiste solo Dio.

Non facile per tutti la scelta”.

 

Diversi i commenti, fra i quali quelli di Marco Bertelli. di Lidua Mariotti, di Franco Cerini, di Alessandra Conti, di Antonio Pintimalli.

Lidua Mariotti, realistica e maliziosa;

 Meglio scegliere la terza, dopotutto implica una sorta di immanentismo nel quale tutti siamo dei. E chi non lo è… peste lo colga! :D

Marco Bertelli:

E se ce ne fosse una quarta?
Dio non è "Dio".

Risposta mia: alla quarta non ho mai pensato, ma potrebbe rientrare nella seconda (a meno non voglia intendere: "Dio non è quel dio che ci si contrabbanda dalle confessioni religiose")

 

Franco Cerini, birbone:

 

pensavo che come ultima posizione mettessi Esisto solo Io…

Mia risposta: è' implicito, naturalmente!

 

Alessandra Conti, compendiosa:

 

Io l'eco di …Dio, Prof?

 

Antonio Pintimalli:

 

Si racconta che quando un "credente" domandava al Buddha se Dio esistesse egli rispondeva di no, ne affermava l'esistenza invece se a porre la domanda era un "non credente"....Ma la formula che riassume la dottrina induista e buddhista è: tutto è Brahman (e subito dopo Tat vam Asi, Tu sei Quello)...questo per dire che scelgo la terza posizione, che Sforziano sarei altrimenti?

 

Io: Antonio, Antonio!...

 

4)

Del sempre attento e informato Marco Bertelli è il seguente commento al post 766, quello dedicato alla Massoneria.

“Su Magaldi avrei poco da dire. Non ho letto il suo libro di recente uscita, ma ho visto alcuni suoi interventi su You Tube. La mia impressione (di persona che conosce solo superficialmente ed esternamente queste realtà di stampo più o meno esoterico) è che la massoneria stia vivendo un periodo di crisi generale, riflesso del periodo che tutto il pianeta sta attraversando. Di certe cose non era nemmeno concepibile parlarne apertamente, come da qualche anno a questa parte si fa, anche se, per ovvie ragioni, di questi argomenti non si dice tutto.
Quanto al suo riferimento a Guénon, andrebbe detto che egli non fu certo il primo, nè tantomeno l'unico, a segnalare la certezza (secondo me indubitabile) che Dante fosse appartenuto, fra l'altro nelle vesti di leader riconosciuto, a sette segrete. Templare "accettato" (esistono prove pressocchè inconfutabili, come Guénon nel suo saggio afferma), l'organizzazione dei "Fedeli d'Amore" cui appunto il Sommo apparteneva, ha dato vita ad un movimento filosofico/esoterico sfociato poi nei RosaCroce, e poi ripreso da una parte della massoneria. Testo consigliato (se già non ne è in possesso, ovviamente) "Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore" di Luigi Valli (1928).

5)

“Anche questo giorno muore. Muore con Mimì, la cui vicenda ha occupato tutto il mio pomeriggio. Illica e Giacosa superano se stessi. E Puccini  forse raggiunge il suo culmine. Dopo una mattinata coi romantici, quattro ore coi bohémiens sono ristoratrici, e le arie e i duetti di Mimì e di Rodolfo, con  quel grido finale, amor amor amor, che si perde nelle lontananze. me pure, così poco ormai avvezzo a certe emozioni,  afferrano e commuovono dal profondo. E avete notato quanto di Carmen è in quella birichina di Musetta e quanto ancora del capolavoro  bizetiano è nelle scene di massa del mercatino e delle guardie? E quanto di Gesamtkunstwerk è in tutto l’impianto scenico e orchestrale? Una bella soddisfazione per un wagneriano, e un godimento in più”.

Commento, fra gli altri, di Paolo Di Nicola, uno che la sa lunga:

“Ma Professore che cosa mi combini? Tu che ti emozioni e commuovi con quello sdolcinato di Puccini? E dai ascolto al cuore anziché dare voce alla testa? Attento che potrebbe essere contagioso quell'amore cantato da Mimi' e Rodolfo dietro le quinte! Potresti salire alle stelle per non discenderne mai più, perso in quell'amore sussurrato in pianissimo da lei (do acuto) e da lui cantato ugualmente in piano ma fermo sul mi in quarto spazio (anziché emulare il soprano)... questo è il vero effetto "perdendosi" dell'amore giovanile e innocente che a teatro voleva Puccini e che forse tanto ricercava nella vita, con le sue tante donne tutte passionali e appassionate ma tutte in fondo sbagliate. Ascolta questo finale in una vecchia incisione RCA con Caballe' e Domingo e Solti sul podio e sentirai qualcosa di paradisiaco... in altro modo non saprei definirlo. E altro modo non saprei trovare migliore, per farti i miei più affettuosissimi auguri di BUON NATALE e di UN FELICE ANNO NUOVO”.

________________

Chàirete Dàimones!

Laudati sieno gli dei, e magnificata da tutti viventi la infinita, semplicissima, unissima, altissima et absolutissima causa, principio et uno (Bruno Nolano)

 

 

 

 

 

 

 

 
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