Veloce come una furiosa saetta che irrompe nel cielo, scaturisce un bagliore nel profondo blu di questa magica notte. Struggente, ma dolce è l'attesa del fulmine tuo sul mio corpo assopito. Risveglia i miei sensi, ridammi la vita, tu che sei acqua e fuoco, un Dio mascherato da demonio crudele.
Sibili di vento infinito giacciono senza fermata, viandanti assatli rincorrono il tuono. Ecco lo senti...piomba sovrana la luce nello scuoter di foglia, ombreggia la nuvola scuotendo la luna. Ecco la vedi...è apparsa all'imbrunire nel cielo si è distesa, un istante e l'ho persa ma lassù da sempre mi sorveglia
Ama ragazza, ama perdutamente e, se ti dicono l'amore è peccato, ama il peccato e sarai innocente
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Post n°69 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da eheheh1234
Leggo, sul post di una cara amica (melen.me), che il sig. Libero si scarica di tutte le responsabilità asserendo che esiste il tasto segnalazione abusi...e mi viene in mente una storiella raccontatami da mio nonno tanti anni fa...''siamo nel medioevo, ignoranza e fame dilagano, le carestie si susseguono a ritmo vertiginoso. Dei contadini zappano la terra arsa, di tanto in tanto portano la mano alla fronte e scrutano l'orizzonte: implacabilmente sempre occupato da un'enorme roccia recante incisa una strana scritta. Sono anni che la osservano ma essendo ignoranti non capiscono. Però hanno la felice intuizione che se zappassero pure di notte, potrebbero mettere da parte dei soldini ed ingaggiare un esperto per la traduzione. Detto, fatto, dopo circa un anno arriva il cicerone, inforca gli occhialetti, da uno sguardo alla pietra e sentenzia: ''cari cafoni, c'è scritto BEATO A CHI MI VOLTA''. Meraviglia nei loro sguardi e fame nelle loro pance, tradiscono un pensiero collettivo: ''wuè, niente niente, ci sarà un tesoro sotto?''...la ''felice intuizione'' fa di nuovo capolino e si decide che, oltre a zappare di notte e di giorno, sarà sacrificata la pausa pranzo per scavare attorno alla roccia e ribaltarla. Dopo un anno ci riescono, la roccia fa un tonfo e si gira, magicamente riappare una nuova scritta. Si decide che sarà razionato pranzo e cena per mettere assieme dei soldini e chiamare di nuovo l'esperto per la traduzione. Passano anni, ma alla fine ce la fanno, arriva il cicerone, che inforcando gli immancabili occhialetti, legge e sentenzia: ''cari cafoni c'è scritto: E MO CHE MI AVETE VOLTATA, STO PIU' COMODA DA STO LATO''....la morale? che come la giri o rigiri, è sempre lo stesso fatto! della serie: n'd c'l e pur n'd strac'l! Buona giornata a tutti Cocò! |
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