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ezio brugali blog

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Messaggi di Marzo 2023

F. Ozpetek

Post n°1784 pubblicato il 30 Marzo 2023 da exietto

 


..
Che stupidi che siamo...
Quanti inviti respinti, quanti.
Quante frasi non dette, quanti sguardi non ricambiati.

Molte volte la vita ci passa accanto
e noi non ce ne accorgiamo nemmeno.


F. Ozpetek

 
 
 

post..storico nr 20: il David

Post n°1783 pubblicato il 26 Marzo 2023 da exietto

 


Il David è una scultura realizzata in marmo (altezza 520 cm incluso il basamento di 108 cm) da Michelangelo Buonarroti, databile tra il 1501 e l'inizio del 1504 e conservata nella Galleria dell'Accademia a Firenze.

Largamente considerato un capolavoro della scultura mondiale, è uno degli emblemi del Rinascimento nonché simbolo di Firenze e dell'Italia all'estero. L'opera, che ritrae l'eroe biblico nel momento in cui si appresta ad affrontare Golia, originariamente fu collocata in Piazza della Signoria, come simbolo della Repubblica fiorentina vigile e vittoriosa contro i nemici.

Da sempre considerato l'ideale di bellezza maschile nell'arte così come la Venere di Sandro Botticelli è considerata il canone di bellezza femminile, molti ritengono che il David sia l'oggetto artistico più bello mai creato dall'uomo.

..

Michelangelo, poco più che venticinquenne, conscio del prestigio che gli avrebbe garantito un successo, accettò la sfida commissionata dai consoli dell'Arte della Lana e l’Opera del Duomo di Firenze, affrontando il blocco che era definito "male abbozatum et sculptum", all'interno dell'Opera (l'attuale cortile del Museo dell'Opera del Duomo)
L'inizio dei lavori risale al 9 settembre 1501, quando l'artista provò la durezza del blocco sbozzandolo con qualche colpo di scalpello. Si mise effettivamente all'opera il 13. Il 14 ottobre, probabilmente disturbato dagli occhi indiscreti di chi voleva vedere "il gigante" in lavorazione, fece costruire un recinto di tavole attorno al suo campo di lavoro.
Lo stretto riserbo venne sciolto solo la vigilia della festa di San Giovanni, patrono cittadino, il 23 giugno 1503, quando venne aperto il recinto e invitata la popolazione ad ammirare il capolavoro ormai in via di completamento[8].
Il 26 gennaio 1504 la statua viene definita "quasi finita" e si procede a nominare una commissione per deciderne la collocazione[5].
A maggio del 1504 la statua fu trasportata nella sua sede definitiva.



Nota: cliccando sul post storico nr 10 si avrà un post dove trovare il link ai post storici da nr 1 a nr 10 

 
 
 

il pranzo delle carampane

Post n°1782 pubblicato il 23 Marzo 2023 da exietto

 

exietto

giusto 4 anni fa feci questo post, post che mi ritorna in mente perchè da mesi il mercoledi è consuetudine in ditta che le donne si organizzino per pranzare tutte assieme tra di loro: loro stesse lo chiamano: il pranzo delle carampane!

dal dizionario si trova la sua spiegazione:
"(region. sett.) donna volgare e sciatta | donna brutta e vecchia"

Ma come per tanti nomignoli italiani, dietro, c'e' una lunga storia.

- - - 

Nel 1319 morì a Venezia l’ultimo discendente della ricca famiglia dei Rampani; poiché era senza eredi e non aveva fatto testamento, tutti i suoi beni mobili e immobili passarono alla Serenissima, che li gestì come sua proprietà.

Nel 1421 il Governo, esasperato dagli sciami di “pubbliche meretrici” che a qualunque ora del giorno e della notte imperversavano in città, decise di trasferirle in blocco proprio nelle case ereditate dal Rampani – e perciò dette Ca’ Rampani – facendone delle “case chiuse”.

Fu così che le nuove residenti vennero chiamate sbrigativamente – anche nei documenti ufficiali – Carampane e perciò il termine divenne sinonimo di prostituta.

Il loro quartiere oggi verrebbe definito a luci rosse. Per attirare la clientela, stavano affacciate per ore alle finestre delle loro abitazioni mostrando il petto completamente nudo; infatti il ponte che unisce Santa Croce a San Polo si chiama Ponte delle Tette,  visto il “paesaggio” che si offriva ai passanti (e Rio delle Tette si chiama il relativo canale).

In realtà pare che la morigerata Serenissima incoraggiasse l’esibizionismo delle Carampane per combattere l’omosessualità assai diffusa a Venezia tra il XV e il XVI sec., diventando un prolema di stato: i tribunali dell’epoca lavoravano indefessamente per punire le violenze nate da “atti contro natura”, decapitando e bruciando i malcapitati colpevoli.

E nel Settecento, secolo particolarmente disinibito dal punto di vista morale, grazie a nuove leggi   che volevano incrementare il turismo nella città,  le prostitute giovani e belle poterono tornare indisturbate ad esercitare nel cuore di Venezia mentre a Ca’ Rampani rimasero solo le più anziane.

 

( https://www.placidasignora.com/2011/10/03/storia-del-ponte-delle-tette-e-perche-si-dice-carampana/ )

 
 
 

Il rosa e l'azzurro

Post n°1781 pubblicato il 20 Marzo 2023 da exietto

 

exietto

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Eppure il Rosa fu per i maschietti e l'azzurro per le femminucce

Il rosa è oggi il colore femminile per eccellenza, tonalità che esprime meglio dolcezza, delicatezza. In passato, però, le cose erano ben diverse. Sembrerà strano ma il rosa era utilizzato per vestire i maschi mentre il blu era il colore prediletto del gentil sesso.

Il rosa era visto vicino al rosso, un colore forte, legato al sangue e al fuoco, e pertanto più adatto al genere maschile, mentre il blu con tutte le sue sfumature veniva associato al colore del velo con cui era rappresentata la Vergine Maria, ed era quindi più vicino al mondo femminile

Negli Anni Trenta la svolta

Le cose iniziarono però progressivamente a cambiare all’inizio degli Anni Trenta. 
- Gli uomini, infatti, iniziarono a vestire prevalentemente degli abiti scuri che conferivano più serietà ed erano ritenuti più adatti a dei contesti professionali. 
- Le donne iniziavano invece a vestire con più frequenza degli abiti chiari che veniva accostati alla sfera famigliare e domestica. Fino agli Anni Cinquanta il rosa ed il blu erano ancora intercambiabili. In quegli anni, però, veniva lanciata sul mercato la famosa bambola di Barbie che consolidò la moda del rosa associata al genere femminile.

È negli anni '50 che avviene, quasi inspiegabilmente, una precisa assegnazione dei colori: il rosa viene identificato come il colore femminile per eccellenza.


..eh, niente, ogni tanto mi vengono in mente domande del genere (??), e documentandomi, ho trovato questo spaccato di storia. 

 
 
 

nel giorno dei poeti

Post n°1780 pubblicato il 16 Marzo 2023 da exietto

 

 

exietto

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Lo so che ci state pensando emozionati, ma questo è proprio l'ultimo weekend dell'Inverno 2023 !!  

felici dell'arrivo della Primavera? consapevoli ? Che cosa vi aspettate, che cosa avete in programma con la bella stagione? anche il sol fatto che tra poco avremo un ora di luce in più ci dà più energia, no ? 

Il primo giorno di primavera del 2023 sarà lunedì 20 marzo alle 22:24, così come avvenuto lo scorso anno. Nonostante spesso si pensi che la primavera inizi il 21 marzo, infatti, la data non è fissa e in questi ultimi anni è spesso stata quella del 20 marzo.


 
 
 

3DICI3

Post n°1779 pubblicato il 12 Marzo 2023 da exietto

 

 

exietto

Vi aspetto, dalla mezzanotte d'inizio 13 marzo sino ad oltranza (certo, anche per i super-ritardatari, io non ho nessun problema ad accettare auguri anche di giorni dopo) per augurarMI  BUON COMPLEANNO !!  :-)) 

Grazie di cuore a tutti voi. 

3 baci alle fanciulle, un abbraccio ai maschietti.

 
 
 

Fiori o Torta ?

Post n°1778 pubblicato il 05 Marzo 2023 da exietto


 

exietto

Fiori o Torta ?

non vale dire entrambi :-)

Lasciandoci con questo dubbio amletico, io intanto l'ho comprata, dalla mia panettiera di fiducia, nonchè molto carina; oggi per noi maschietti, io papà e mio fratello, festeggiamo la domenica :-)

 
 
 

LA FELICITA' sta al punto 1) o al punto 2) ?

Post n°1777 pubblicato il 01 Marzo 2023 da exietto

 

exietto

LA FELICITA'  sta al punto 1)  oppure al punto 2)  ?

1)  Il bisogno di condividere la propria "felicità" non é mancanza di felicità ?

oppur, al contrario:

2)  la felicità è reale solo quando è condivisa ?

 

Io voto la 2).
Anche se, analizzando la uno, in certi casi, in certe insistite condivisioni, par evidente che c'è qualcosa che non va, qualcosa che non sia proprio del tutto genuino. 

Voto la Due perchè penso che non condividere la propria gioia con le persone che ci vogliono bene sia un po' un atto sin troppo egoistico, e che alla fine, finisca per strozzare quella felicità al punto da non esplodere in tutta la sua gioia. 

.. lo so .. appaio un po' come marzullo all' una di notte in tv .. ah ah

 
 
 

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