Fabrix

A caduta libera
precipito nel lago della mia tristezza
e la mia pietra al collo e'
il bisogno di dare ed avere amore
che mi fa sentire cosi' solo a fondo.
Non mi importa tanto se
il passato e' gia' ieri:
lo so che e' uno dei miei limiti
ma non riesco a smettere di pensare a te
che mi bruci come una ferita,
dal tuo ricordo non so piu' come difendermi
e continua a farmi cosi'  male.
Fuori sembra tutto uguale a se'
ma nascondo agli altri la mia tempesta dentro
con una stupida ed insensata allegria
che mi fa dimenticare te solo per un attimo
che vorrei diventasse un' eternita'.
E il fuoco adesso cenere e'
i fiori appassiti e secchi ormai
la notte e il suo sogno passati gia'
e il nuovo giorno cosi' vicino
ma senza nessun sole che si leva al mattino.
Lasciami dormire ancora,
lasciami sognare ancora un po'
che non voglio sapere quanto sto male.
Fabri