Fabrix

Nelle ultime settimane
con l'arrivo della primavera
mi capita sempre piu' di sovente
di venire in ufficio con la bicicletta.
Beh a parte il fatto che e' un' ottima
maniera per bypassare il caro benzina
(urka la verde e' arrivata alla soglia di 1.50 euro al litro)
senz' altro e' molto piu' rilassante rispetto all' auto:
non solo hai la possibilita' di vedere con calma e pacatezza
quello che ti sta attorno, tipo la natura o i negozi
che quando sei in auto riesci solo ad intravedere
ma anche eviti di inalberarti come un picchio roditore
quando ti ritrovi di fronte una coda chilometrica di automobili
ad ogni semaforo. E poi ti senti anche molto ecologico:
non immetti nell'atmosfera una sola particella di ossido di carbonio.
C'e' un unico grande incoveniente legato alle condizioni
metereologiche: beh quattro gocce cadute dal cielo possono
trasformare la tua passeggiata in bici in un' improvvisa doccia a gratis.
Onde evitare cio' lentamente ti stai trasformando
in uno stratega delle previsioni meteo
che non ha nulla da invidiare agli esperti della Coppa America.
La mattina ogni qualvolta ti alzi
cosi finisci per osservare attentamente il cielo e
vogli il tuo sguardo sino l'orizzonte per scrutare
l' eventuale arrivo di nuvoloni carichi di pioggia durante la giornata.
Il piu' delle volte ci prendi e le tue previsioni sono azzeccate
e ti senti nel tuo piccolo un colonnello Giuliacci,
ma la cappellata e' sempre dietro l' angolo.
Oggi credo proprio di averne presa una.
Non mi rimane che cominciare a fare la danza anti-pioggia.
Fabri