Un blog creato da fox978 il 15/07/2005

Fabrix

Pensieri e parole sparse

 
 
 
 
 
 

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NON BADATE TROPPO ALLE PAROLE..

immagineUn blog riflette solo un lato di quello
che siamo : le nostre personalita'
hanno in se mille sfumature e
ll blog ne fa emergere solo una.
Siamo tanto: dentro ognuno di noi
si racchiude una varieta' di colori
Le parole sono importanti: scripta manent,
ma le parole rimangono
parole e anche se sono sincere ,
riflettono sempre una parte di noi,
quella che vogliamo arrivi agli altri in quel momento
oppure semplicemente
quella che sentiamo piu' nostra in quel momento.
 
 
 
 
 
 
 

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« La crisiSe ce la fai »

La terra dei fannulloni

Post n°619 pubblicato il 03 Ottobre 2008 da fox978
Foto di fox978

All' insegna di un buonismo insensato
arriva la notizia che 8 dipendenti licenziati
dalle ferrovie in agosto perche' si facevano
timbrare il cartellino da un collega sono stati
riassunti. Per favore non venitemi a raccontare
che e' tutto bene quel che finisce bene. Non mi impietosisce
nemmeno un po' la concreta' possibilita' che
otto famiglie rischiavano di finire sul lastrico.
Stendiamo un velo pietoso anche sulle dichiarazioni
dei legali dei sindacati che hanno detto "Una soluzione
giusta ed equa".L' epilogo di questa vicenda mi sembra l' emblema
della situazione piu' generale in Italia, in cui
tutte le questioni vengono risolte a tarallucci e vino.
Il lavoro e' un diritto sacrosanto e inviolabile
sancito dalla nostra costituzione. Non a caso il primo articolo della Costituzione
stessa sancisce che l' Italia e' una repubblica democratica fondata sul lavoro.
Ma il lavoro comporta anche dei doveri da ottemperare
e quando ai piu' fondamentali di essi si viene meno,
non si puo' non intervenire in maniera drastica.
I dipendenti hanno definito il loro comportamento
come "una leggerezza". Ma quella leggerezza?
Io parlerei di pesantezza. E piuttosto che alle otto famiglie
che rischiavano di finire sul lastrico, io penso
a quelle miglialia in grave difficolta' di chi non
riesce a trovare nessuno lavoro seppur pronto
a sacrifici e impegni e si vede a ragione mortificato
da decisioni come queste delle ferrovie italiane.
Un ultima parola anche per i sindacati. Non si tratta
di una critica becera e generalizzata contro i sindacati
promotori di quelle iniziative atte a garantire diritti
alienalibili come la sicurezza sul posto di lavoro,
meno precarieta' e tanto altro ancora.
Ma un sindacato che difende questi dipendenti
delle ferrovie non sta facendo un buon servizio
a quei milioni di persone che lavorano veramente
con il sudore della fronte.
Fabri

 
 
 
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