Post n°342 pubblicato il 22 Aprile 2016 da albatrho.s
I DO' PRIMAVER Poesia tratta da "Me car Legnan" di Ernesto Parini, poeta dialettale Legnanese
Un'aria tevidúscia la fà tremà i tendìnn, pian pian ul sù 'l tramunta da dré di vas da fiur, i passaritti al vòltu sgarissan senza fin... e piangian dü ugiùni par tütt' ul so dulur!
L'é là 'sta pora tusa slungàa in d'un lettin, stanzetta nümar quindas, in fundu a l'üspadal, i sò cavèj bei biundi ga quatan ul cussin. - « Ga manca pòcu » - ai disan, par via d'un brütu mal!
La valza cum fadiga 'na man ca par da céra e la fà segn d'andà a lé püssé tacàa... par fass capì da tütti... a vus l'é tan' leggera... da forzi ga n'ha pü... l'é tròpu malandàa!
Sbaràta chi dü oeugi 'me vüna ca sa insogna, la dis: - « L'é Primavera... e mi a g'ho vint'ann... murì adess, o genti, l'é propi una vargogna... ». La gira ul cò, la piangi... la piangi par l'affann!
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Un'aria tiepida fa tremare le tendine, piano piano il sole tramonta dietro i vasi dei fiori, gli uccellini garriscono in cielo senza fine... e piangono due occhioni per tutto il suo dolore.
E' là, povera ragazza, allungata in un lettino, stanzetta numero quindici, in fondo all'ospedale, i suoi capelli biondi le coprono il cuscino. «Manca poco...» dicono, per via di un brutto male.
Alza con fatica una mano che sembra di cera e fa segno di portarsi più vicini a lei... vuol farsi capire... ma la voce è tanto leggera... è troppo malandata!
Spalanca gli occhi come una donna che sogna, e dice: - «E' Primavera... ed io ho vent'anni... morire adesso, o gente, è proprio una vergogna...» - Gira il capo e piange... piange per l'affanno!
Nel giorno in cui una ragazza muore travolta da un treno mentre attraversa i binari, distratta dallo schermo del suo telefonino.
Post n°341 pubblicato il 20 Marzo 2016 da albatrho.s
E' forse il più prezioso del mondo questo uovo della "Classe Imperiale" fabbricato dalla Maison Fabergé su invito, non più dello Zar di tutte le Russie che ne ordinava per Pasqua un paio all'anno per farne grazioso dono alla Zarina, ma di un collezionista mediorientale che si è ispirato al processo di formazione della perla all'interno dell'ostrica.
L'uovo, in cristallo di rocca, oro perle e diamanti a migliaia, e naturalmente madreperla, si apre in sei spicchi celando all'interno una perla di estrema bellezza di 12 carati (praticamente grossa così!) appartenente alla collezione dello stesso signore che ha commissionato l'uovo.
Auguri di Buona Pasqua a chi potrà "rompere" l'uovo.
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Uovo della Maison Albatrho.s fresco di giornata. Il guscio si apre generalmente in due celando all'interno una sorpresa per coloro cui piace leggere.
Auguri di Buona Pasqua a chi vorrà "rompere" l'uovo con un click.
Post n°340 pubblicato il 14 Febbraio 2016 da albatrho.s
"Sul rombo dei ricordi" è il titolo di un post che si può ritrovare sul web.
E' strano come una parola o un'immagine possa suscitare lontani ricordi. Sfogliando fra le poesie che, volente o nolente, ho dovuto studiare, sono caduto su "La pioggia nel pineto" di G. D'Annunzio soffermandomi su un verso:
".... Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini...."
Leggendo un romanzo poliziesco ambientato nella Milano dell'immediato dopoguerra, il protagonista si imbatte nella pubblicità radiofonica dei
Sali Tamerici di Montecatini
E allora in quel momento, come in un susseguirsi d'immagini, chiudendo gli occhi ho ricordato la canzone di sottofondo che accompagnava la pubblicità di un prodotto che vantava straordinarie capacità terapeutiche, quella che canta, un po' in tono nasale: "E' primavera, svegliatevi bambine..." anche se era inverno inoltrato.
Tamerice è una pianta mediterranea, e Tamerice è il nome di una Fonte di Montecatini Terme che verosimilmente prende il nome dalla pianta da cui si estraggono sostanze tanniche e che genera durante il giorno una specie di sudorazione che cade a mo' di pioggia dall'albero.
E proseguendo la ricerca, esiste anche una palazzina in perfetto stile Liberty, detta appunto "Padiglioncino Tamerici" costruita a Montecatini Terme per commercializzare i portentosi Sali Tamerici.
Ma questo racconto sarebbe incompleto se dimenticassi di citare il curioso lavoro di una blogger che, in fatto di Farmacia d'Epoca, può dire autorevolmente la sua:
Post n°339 pubblicato il 26 Gennaio 2016 da albatrho.s
N
ovant’anni fa, l’ingegnere scozzese John Logie Baird(*)mostrò il funzionamento del televisore in un laboratorio di Soho, a Londra, davanti ai membri della Royal Institution, una prestigiosa associazione scientifica. Il televisore meccanico era una sorta di radio con l’aggiunta di un meccanismo rotante, il disco di Nipkow(*), che generava una piccola immagine, poi ingrandita con una lente di ingrandimento. Era il predecessore delle televisioni elettroniche, che vennero commercializzate a partire dagli anni Trenta. Goggle celebra con un doodle questo anniversario.
Poi fu inventato il tubo a raggi catodici, il generatore a denti di sega da sincronizzare nella maniera classica, cioè con una botta sul televisore, lo schermo a cristalli liquidi, lo schermo a diodi e infine il televisore sui telefonini di ultima generazione sui quali si può vedere anche la televisione.
Eh si, il progresso corre velocemente. Ora basta accendere il televisore per avere le notizie_live aggiornate da tutto il mondo.
Ma forse non tutti sanno che c'è qualcosa ancora di più nuovo che il pubblico non conosce.
Inviato da: Pogoda
il 02/08/2018 alle 11:04
Inviato da: Meteo
il 02/08/2018 alle 11:04
Inviato da: Wetter
il 02/08/2018 alle 11:04
Inviato da: Sat24
il 02/08/2018 alle 11:03
Inviato da: Speed Test
il 02/08/2018 alle 11:03