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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

 

FOLLIA GARGANO 12 Gennaio 2025 Oggi leggevo un nuovo comunicato apparso su un quotidiano online dove si parlava dell’incontro

Post n°33109 pubblicato il 12 Gennaio 2025 da forddisseche

FOLLIA GARGANO

Oggi leggevo un nuovo comunicato apparso su un quotidiano online dove si parlava dell’incontro per una sorta di città metropolitana del Gargano, previsto a Rodi Garganico per lunedì 13 gennaio, di cui avevo già scritto qualche giorno fa.

Una delle mie domande riguardava l’esclusione di Vieste e, in questo articolo apparso oggi, si spiegava che con Vieste non si riesce a dialogare. Così, secco, senza troppe spiegazioni per noi comuni mortali, si esclude non solo il Comune e il Sindaco di Vieste, ma anche chi oggi rappresenta la carica di Presidente della Provincia di Foggia.

Tale questione risponde a suo modo anche a un’altra domanda che ponevo nel post precedente, cioè sul come nascesse questo progetto e se ci fosse qualcuno che decidesse chi è adatto a partecipare e chi, invece, dovrebbe fare un passo indietro pur di poter aderire.

Se mi fermo a riflettere con lucidità su questo quadro che si sta delineando, è inevitabile pensare che il tutto sia piuttosto tragicomico, rocambolesco, paradossale, irriverente, masochistico, delirante, folle… E vi spiego il perché di queste mie affermazioni.

Cercherò di essere breve, anche se gli elementi da riportare sono tanti. Ci provo a modo mio. In questa idea vediamo coinvolti 13 comuni di un unico territorio, il Gargano, rappresentati non da associazioni, opposizioni politiche, cittadini attivi o imprenditori, ma dai loro 13 sindaci. Detta così, su due piedi, sembra anche una buona idea voler collaborare tutti insieme.

Ma il primo punto (più comico che tragico) è che un tavolo in cui questi 13 comuni sono invitati a collaborare e progettare insieme esiste già, ed è l’Ente Parco Nazionale del Gargano. Riuscite a seguirmi?

Ditemi… Non fa già un po’ ridere così? Qual è il senso di creare un nuovo tavolo dove qualcuno decide chi è adatto o meno, quando nelle sedi ufficiali non si riesce a valorizzare e far funzionare quel Parco Nazionale del Gargano poiché nessuno sembra sentirsi parte di esso? E nel non appartenere a nessuno, perde la sua missione, la sua collocazione naturale… cioè essere un filtro di idee condivise per il bene di tutto il territorio, con tanto di sede istituzionale, ufficio stampa e protagonisti proprio quei 13 sindaci che invece si devono incontrare a Rodi.

Ci rendiamo conto del paradosso politico? È come se si stessero dando la colpa da soli. Della serie: “Quello che vogliamo fare noi non possiamo farlo all’Ente Parco Nazionale, che comunque siamo sempre noi”. Ci siamo sempre noi, ma abbiamo paura di Giuda, ci pesa fare tutta quella strada, non abbiamo reali interessi a lavorare insieme in modo istituzionale. Questo è il messaggio che arriva dalle istituzioni nei confronti dell’Ente Parco.

Il punto sarebbe anche un altro: non bisogna confondere la bravura di un amministratore nella gestione del proprio territorio con la capacità di avere una visione più ampia, garganica. Ecco perché diventa fondamentale il ruolo di raccordo e condivisione, che non può essere deciso da qualcuno che stabilisce chi può o non può partecipare. Le istituzioni, almeno, garantiscono la partecipazione a chi ne ha diritto.

Quindi, questi 13 sindaci—di cui per alcuni metto pure la mano sul fuoco per l’impegno nel proprio paese—sarebbero pronti a dire che da domani il loro ruolo principale è essere garganici prima ancora che rappresentanti del proprio comune? Ecco, questo non lo credo affatto. Nessuno di loro sarebbe disposto a togliersi la maglia del proprio paese per indossare quella del Gargano. Ma questo non basta per attribuirgli colpe, né per non riconoscere il loro valore. Tuttavia, con altrettanta sincerità, dovrebbero ammettere che il loro contributo sarà sempre condizionato dal proprio punto di vista locale. Solo attraverso questa sincerità intellettuale può nascere una vera collaborazione a difesa dell’intero territorio.

Chi presume di gestire il Gargano come amministra il proprio comune non ha compreso le dinamiche e le problematiche che riguardano l’unione del Gargano. Per queste sfide servono molta più libertà di pensiero e di parola. Essere garganici significa non pensare mai che ci sia qualcosa che non si possa dire. Non può aspirare a rappresentare il Gargano chi pubblicamente querela assessori dei comuni vicini o sottolinea linee di mare che dividono un comune dall’altro. No, non può. Ma non gli si può nemmeno negare il merito di difendere con orgoglio il proprio paese.

Quando con Lauriola e Obiettivo Gargano organizzammo l’evento Io Sono Garganico a Vico, abbiamo dato la parola a tutti. Alla fine, chiunque poteva firmare la volontà di partecipare a un tavolo condiviso, che fosse privato, politico o associativo. Il Gargano ha ancora bisogno di quel tavolo, prima di tutto. Un tavolo libero, dove chiunque possa sedersi con umiltà (sempre che non sia lì solo per fare polemica), senza sentirsi superiore agli altri.

Ma lasciamo stare i sogni e torniamo alla realtà.

Cosa non c’è nell’Ente Parco che invece troverebbero a Rodi? È una questione di ispirazione o di location, tipo 4 Ristoranti? Hanno paura del lupo lì, mentre parlano di strategie per far crescere il nostro territorio e valorizzare davvero il Parco Nazionale?

Due mesi fa, durante un corso a Verona, ho avuto il piacere di parlare con una persona del Parco Nazionale del Pollino, in Calabria. Mi raccontava come tra i cittadini stia crescendo la consapevolezza di far parte di un parco nazionale, con tutte le sue regole e opportunità. E non parliamo del Nord Italia.

E noi, dopo 32 anni, possiamo dire di avere una cultura condivisa su cosa significhi vivere in un parco nazionale? Temo di no. Anzi, molti nel Gargano forse non sanno nemmeno di farne parte.

Nessuna strategia ecosostenibile, nessun progetto concreto su temi green. E meno male che siamo Parco Nazionale! Molti politici locali non sanno nemmeno dell’esistenza di Ecomondo (fiera mondiale che si svolge in Italia), dedicata all’ecosostenibilità e all’urbanistica.

Servirebbe un po’ di onestà intellettuale. Qualcuno vuole forse dire che non si possono creare partnership e collaborazioni anche commerciali attraverso l’Ente Parco Nazionale del Gargano? Ah no?! Qualcuno mi spieghi perché.

Sembra quasi che si faccia di tutto per impedire che l’Ente Parco funzioni, rappresenti qualcosa o produca risultati concreti. Perché gli stessi 13 sindaci non riescono a fare nulla lì, ma a Rodi diventano supereroi. Mah.

Servirebbe onestà intellettuale anche da parte di Raffaele Piemontese: cosa vuole fare davvero, oltre alle micro attività sparse nei comuni? Qual è il suo progetto d’insieme? Qual era la sua ragione nell’intervenire a difesa delle Ferrovie del Gargano dopo una normale iniziativa di Annamaria Fallucchi a San Menaio? Domanda legittima. Possiamo anche criticarla, l’azienda Ferrovie del Gargano, magari invitandola a valutare la realizzazione di una grande stazione del Gargano a Rodi Garganico, con annessi taxi e minibus per le varie destinazioni ed eliminare la tratta Rodi-Calenella, oppure realizzare questo progetto a Calenella, così da dare un senso alle tante rinunce e difficoltà che quella tratta crea. C’è qualcuno in grado di fare leva su questa azienda o sapete solo obbedire a loro?

C’è tanto lavoro per il Gargano, come volete organizzarlo? Vi dite le cose la mattina a Monte e poi le discutete il pomeriggio a Rodi? Quando capirete la vostra singola responsabilità di Comuni locali nel rappresentare quel Parco in percentuale ai vostri abitanti e territori? Quando la finirete di trattare quell’Ente come se “stesse lì senza che la cosa vi riguardi troppo”?

Quando arriverà qualcuno che, con uno scatto di orgoglio, lotti per portare quella sede a Vico del Gargano, così come è naturale che fosse? Sapete da chi e cosa è nato quel Parco? Conoscete le battaglie e i sacrifici di Menuccia Fontana, Biscotti e altri di Vico che hanno fatto l’impossibile per farlo nascere (prima ancora di loro un certo Filippo Fiorentino)? Conoscete la storia anche più recente del Gargano? Cosa fate, guardate avanti senza mai girarvi indietro se non per ricordare i vostri successi? Guardate bene il logo del Parco del Gargano, Fusilli evidentemente non ha trovato il tempo di spiegarvi che quell’uomo al centro del logo non rappresenta voi politici, ma il cittadino Garganico.

gaetano berthoud

 

 
 
 

NEL GARGANO DEI GRANDI VIAGGIATORI (13) 12 Gennaio 2025 Pellegrino di Puglia 1960 Pellegrino di Puglia, pubblicato nel I960,

Post n°33108 pubblicato il 12 Gennaio 2025 da forddisseche

NEL GARGANO DEI GRANDI VIAGGIATORI (13)

Pellegrino di Puglia

1960

Pellegrino di Puglia, pubblicato nel I960, rappresenta il terso diario di viaggio di Cesare Brandi (1906-1988), fine storico dell’arte. Senza indulgenza eccessiva alla trama coloristica che offre “l’alta solitudine della pianura senza alberi”, Brandi dispiega in pagine delicate l’affresco di un Gargano “davvero altisonante, sgom­bro ormai di vapori, azzurro e avoriato, come un enorme baluardo a difesa di una città nascosta”.

La Montagna, dove ancora i pellegrini alla Grotta arcangelica strisciano per terra e fanno le croci con la lingua, che conserva tratti di arcaicità, non cessa di trasmet­tere un impalpabile, segreto turbamento “a chiunque lo percorra né con occhio distratto né con cuore altrove”.

La Foresta umbra

Fu Elisa a pretendere la gita a dorso di somaro. A me, quelle colline impene­trabili di verde come una pelliccia d’inverno, bastava guardarle anche dalla riva, che, in quanto a spettacolo, sembravano a momenti una sponda del Bosforo. Ma Elisa aveva voglia del sole che scende come il semolino dal fogliame fìtto degli alberi, dell’odore dell’umido che esala dalla terra in ombra, come se rac­contasse un segreto, e del puzzo della pelle dell’asino. Fu categorica soprattutto sull’ultimo punto.

In realtà gli asini si rivelarono muli, anzi due muli e un cavallo, avevano dei conducenti giovani e allegri, ancorché fossero stati a lavorare tutto il giorno; ma il piccolo guadagno insperato – non c’era un solo turista a Rodi – li aveva come rigenerati. Eccoci allora, con quel basto durissimo fra le gambe e su dei pendii subito vertiginosi. Presto si lasciò il viottolo sassoso, per entrare nel groviglio stesso della proda. Evidentemente c’era una altezza che andava rispettata: que­st’altezza prevedeva l’uomo a piedi e un carico di legna sul somaro. Se al posto della legna c’era l’uomo, tutti i rami bassi, tutti i roghi, i tralci erano per la sua faccia. Non si faceva pari a scostarli. Di dolce, suadente, vespertino, restava l’odore dell’erba, della terra pesticciata e come in perenne gestazione: e il sole non veniva giù come il semolino, ma in lunghi sottili dardi, aghi più fini dei pinuglioli (Elisa si ostinò a vedere il semolino).

La prima sosta fu sul piccolo sagrato d’una cappellina di montagna: lì si scese, e il mulo di Elio si mise a scalciare con una foga così repentina, che quasi sem­brava tenesse sempre i posteriori in aria: coppiole nel vuoto, di protesta sindaca­le per quell’aumento di lavoro, intervenuto proprio quando solleticava l’odore della stalla.

Di lassù la veduta era altrettanto bella che dal basso, occorre riconoscerlo: e intanto c’era un elemento inatteso, come ad essere in un giardino all’italiana, e cioè i grandi lecci potati a fare spalliera per salvare dai venti gli agrumi. E biso­gnava vedere quelle braccia nodose e scure, allacciate come in un infantile girotondo: dentro il muro di verzura, quatti, quatti, protetti, senza conoscenza, i limoni e gli aranci. La costa sembrava avesse preso la rincorsa, era veloce, linda, e dietro il primo dente, che chiude la spiaggia di Rodi, sporgeva il picco di Peschici (così bello in distanza, quanto modesto da vicino).

Si rimonta sul mulo, e qui Elisa si decide a cavalcare da amazzone, ma preten­dendo che anche noi si facesse lo stesso. Non fu difficile accontentarla, perché quella è la posizione giusta su un basto di legno, e a starci a cavalcioni sono tante le corde assassine, che fiaccherebbero le cosce anche ad averle protette da un’ar­matura medioevale. Si riprese a salire e a scostare rami e spine, non sempre con fortuna, ed io sentivo parlare di una sorgente e non ne avevo nessuna voglia; ma vedendo che, invece di scendere si saliva, e mai avendo incontrato una sorgente su una cima, mi convinsi che la sorgente doveva essere una scusa per comitive più ristrette, e per lo meno non così castamente turistiche come la nostra. Invece della sorgente, si arrivò sul crinale dove finiva la macchia e dall’altro versante ricominciavano ulivi e viti.

Ma la veduta di quassù era così dolce, così sommessa, pur nell’ampia apertu­ra che offriva: i due laghi si vedevano, ma come se ci si fosse giocato da ragazzi, e allora sembravano così grandi e adesso erano così piccoli. Laghi come trastulli, laghi che si possono vedere dipinti nello sfondo d’un pittore umbro, ma non si ha mai la fortuna d’incontrarcisi realmente, fra le rame delle querci e in fondo ad un lento declivo di ulivi. Il sole ormai quasi a metà, aveva quella temperatura di vapori che lo rendeva ancor più un pezzo di pittura, ma questa volta non più umbra, fiamminga. E pittura era il paese tutto, con quel tono verdognolo, pa­reggiato, senz’ombre forti e senza netti scarti di tinte: dal verde si arrivava all’az­zurro dei laghi e di lì al mare, come portati per mano, quasi senza accorgersene.

Così scendemmo per un altro viottolo sassosissimo: in meno che si dica si fu in fondo, con un’allegria giusta, e perfino senza canti. Si arrivò alla fontana donde ci s’.era partiti, e ormai s’era diventati amici e ci offrivano case, camere, per la villeggiatura: a poco prezzo, ma sempre a un tanto a testa, anche se si affittasse tutto un quartiere.

Questa gita, onesto sollazzo di una bambina capricciosa, fu come il preludio alla escursione che facemmo, prima di tornarcene, alla Foresta umbra. E un tal nome sarà sempre fonte di equivoco, perché con gli umbri è quasi, certo che non ha nulla da spartire, e pare neanche con l’ombra, ancorché da un nativo sentissi che la chiamavano Ombra, e forse era soltanto un effetto di pronuncia. Comun­que sia, e tutto dipenda da imber o giù di lì, la Foresta, con quel nome così catastale, così testualmente disusato soprattutto per il Meridione, dove son mac­chie, pinete al massimo, ma foreste sarebbe vanteria chiamarle; la Foresta umbra mi sembrava un tributo necessario, da pagarsi una volta e non pensarci più.

Quel che è sicuro, ad arrivarci, offre un percorso stupendo. Si comincia da San Menaio, che è dentro una pineta così bella, vasta, e a scivolo sul mare. Andate a San Menaio, coppie novellamente formate, e a San Menaio troverete tutto quello che fa dire che un luogo è incantevole.

Così io pensavo che quella fosse la Foresta umbra. Ma non era vero nulla. La pineta, ad una certa altezza finì, e cominciò una campagna che era campagna bella e vigorosa, ma senza l’inesauribile vegetazione di Rodi.

Solo dopo un pezzo, passato un paesello che si chiama Vico, comincia a intravedersi la foresta. E allora è come quando, in orchestra, si accordano gli strumenti e fanno quel brusio. All’inizio c’era brusio di alberi giovani, magri come pali, ed erano castagni, noccioli. Già l’aria era divenuta più densa e più leggera; più densa perché si respirava col verde, con l’umido, con l’ombra; più leggera perché, non si sa come, non sembrava arrivasse in fondo ai polmoni, sfuggiva dalle narici in alto come il fumo di una sigaretta. Erano dunque le avvisaglie. Arrivò il grosso. Silenzioso, subito immenso e altissimo. Tronchi di faggio lisci e diritti come ciminiere, salivano dal fondo valle e mandavano fuori grandi dilatate ramaglie con le foglie stese come galleggiassero. E nell’ombra luminosa quelle foglie trasparivano come membrane, sembrava dovessero riflet­tere il verde addosso, quasi filtri di luce. E poi le palme spalancate degli aceri, e le frappe smerlate, capricciose dei cerri: e noccioli, e sotto tutto questo le felci umide come viste in un acquario.

Dolce foresta silenziosa, altissima nel cielo, profonda dentro la terra, e piena di luce aperta, mediterranea, come se a quel verde fossero mescolate pagliuzze d’oro, come se, con l’alito del terriccio nero, salisse un diverso lume, nato dalle foglie macerate e svaporante nell’aria, donde quell’aria era fresca e tiepida, come, quell’ombra, intensissima e luminosa. E qui faremo punto, perché tutti credono di sapere che cos’è una foresta, e non vorranno mai ammettere, che le vere foreste non sono quelle orride del Settentrione, ma proprio sul genere di questa, miracolosamente salvata nel cuo­re montuoso di un promontorio meridionale, quasi di un’isola, e dentro al mare come la prua d’una nave.

Quando le nuvole dense scendono come ad allattare queste cime fronzute, quando il sole mordente le assapora, quando i venti che s’incanalano nell’Adria­tico le squassano, dentro il Gargano, l’Arcangelo vestito da toro, si stende sotto la foresta incantata, e dorme lentamente sognando il Signore.

cesare brandi 1960

 

 
 
 

MATTINATA/ CONCESSIONI BALNEARI PROROGATE AL 2027. LA DECISIONE DEL COMUNE INTERESSA I TITOLARI DEGLI STABILIMENTI 12 Gennaio 20

Post n°33107 pubblicato il 12 Gennaio 2025 da forddisseche

MATTINATA/ CONCESSIONI BALNEARI PROROGATE AL 2027. LA DECISIONE DEL COMUNE INTERESSA I TITOLARI DEGLI STABILIMENTI

Tutte le autorizzazioni demaniali marittime per finalità turistico – ricreative e sportive avranno efficacia fino al 30 settembre 2027.

Di concessioni demaniali ma­rittime torna ad occuparsi la giunta comunale. Tut­te le concessioni demaniali marittime per finalità turistico – ricreative e sportive in essere continuano ad avere efficacia fino al 30 settembre 2027.

Questa la decisone presa dopo che un anno fa c’era stata da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Mi­chele Bisceglia la precedente proroga delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2024. Adesso, dunque, la giunta sulla base della consi­derazione che le previsioni temporali di cui alla deliberazione di questa giunta, n. 238 del 28.12.2023, sono state superate dal decreto legge n.131 del 16.09.2024, fissa la nuova scadenza del 30 settembre 2027.

Tale data “è indicativa del termine massimo per l’individuazione dei nuovi concessionari e, per­tanto, impone l’avvio delle procedure selettive in tempi congrui”. Va considerato che “il Comune di Mattinata non ha ancora avviato alcuna procedura selettiva, né dispone di un piano comunale delle coste approvato o adottato” e che “i criteri per stabilire l’ammontare dell’indennizzo da riconosce­re al concessionario uscente saranno adottati con decreto ministeriale entro il 31.03.2025”. Ne discen­de, sottolinea la giunta, che “non sarà possibile ultimare le procedure per l’individuazione dei nuo­vi concessionari”, vista l’individuazione di tale ter­mine, per la stagione estiva 2025.

La decisione della proroga al 2027 è motivata, sottolinea la giunta Bisceglia, dall’obbligo del Comune di “adattare l’azione amministrativa di competenza al quadro giudizi per il pubblico ed il privato interesse de­terminati dalla particolare situazione giuridica fmi qui evidenziata, fatte salve tutte le ulteriori de­terminazioni che Governo e Parlamento decide­ranno di adottare, nel rispetto e nei limiti dei “poteri loro spettanti”.

E la giunta ha formulato la direttiva al funzionario responsabile del settore tecnico la­vori pubblici – paesaggio – ambiente di avviare le procedure atte all’adozione e ap­provazione di un Piano Comu­nale delle Coste ai sensi dell’art.4 della L.R. n.17/2015 e, comunque, in conformità alla normativa vi­gente, all’esito della pubblicazione del Decreto con il quale sa­ranno fissati i criteri per il cal­colo degli indennizzi ai conces­sionari uscenti, di predisporre i bandi per l’avvio delle procedure selettive volte all’individuazione dei nuovi concessionari.

Nonché di verificare, nelle more dell’ado­zione del piano comunale delle coste le aree suscettibili di affi­damento in concessione, assicu­rando l’adeguato equilibrio tra le aree demaniali in concessione e le aree libere o libere attrezzate, nonché la costante presenza di  varchi per il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di bal­neazione. All’esito delle attività propedeutiche, di avviare le procedure a evidenza pubblica per l’affidamento delle concessioni demaniali marittime.

 

 
 
 

ISOLE TREMITI/ INTESA TRA L’ENTE PARCO E L’UNIVERSITÀ FEDERICO II 12 Gennaio 2025 L’ente Parco nazionale del Gargano e l’Unive

Post n°33106 pubblicato il 12 Gennaio 2025 da forddisseche

ISOLE TREMITI/ INTESA TRA L’ENTE PARCO E L’UNIVERSITÀ FEDERICO II

L’ente Parco nazionale del Gargano e l’Università “Federico II” di Napoli hanno avviato un protocollo d’intesa finalizzato “allo sviluppo di azioni sinergiche per condividere, pianificare e attuare successivi interventi finalizzati alla collaborazione in specifiche attività ossia nella ricerca, nella didattica, nella formazione, nell’internazionalizzazione e nel supporto al sistema economico, produttivo e istituzionale delle aree protette gestite dall’ente Parco”.

Lo si legge in una recente determinazione dirigenziale di quest’ultimo, in cui fra l’altro si evidenzia che “nel rispetto delle finalità del Parco, nell’ambito delle norme e strumenti vigenti, l’ente promuove iniziative atte a favorire lo sviluppo economico e sociale delle collettività presenti all’interno dell’area protetta”. In particolare, si rammenta che “con decreto interministeriale del 14 luglio 1989 è stata istituita la Riserva naturale marina “Isole Tremiti”, la cui gestione è affidata all’ente Parco nazionale del Gargano”.

Per effetto del citato decreto, “le finalità che l’Area marina protetta “Isole Tremiti” persegue sono: la realizzazione programmi di ricerca scientifica nei settori della biologia marina e della tutela ambientale; la protezione ambientale dell’area marina interessata; la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche; la diffusione della conoscenza della biologia, degli ambienti marini e delle peculiari caratteristiche geologiche e geomorfologiche della zona; la realizzazione di programmi di carattere divulgativo-educativo per il miglioramento della cultura generale nel campo della biologia e della ecologia marina; la promozione di uno sviluppo socio-economico compatibile con la rilevanza naturalistica e paesaggistica dell’arcipelago, anche privilegiando attività tradizionali locali già presenti”.

Si fa quindi presente che “l’ente Parco ha inteso sviluppare azioni sinergiche con l’Università di Napoli “Federico II” per condividere, pianificare e attuare successivi interventi finalizzati alla collaborazione in specifiche attività ossia nella ricerca, nella didattica, nella formazione, nell’internazionalizzazione e nel supporto al sistema economico, produttivo e istituzionale delle aree protette garganiche.”

 

 
 
 

VIESTE – La storia locale degli anni ’50 rivive nella mostra degli antichi mestieri Il Gen 11, 2025

Post n°33105 pubblicato il 11 Gennaio 2025 da forddisseche

VIESTE – La storia locale degli anni ’50 rivive nella mostra degli antichi mestieri

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I locali dell’antica pescheria di Vieste, ora sede dell’Ufficio del Turismo, si trasformano in scrigno di memoria e meraviglia con la mostra permanente dedicata agli Antichi Mestieri. L’iniziativa, fortemente voluta dall’assessore alla Cultura e Turismo, Graziamaria Starace, offre ai visitatori un diorama di straordinaria bellezza e accuratezza storica di Vieste degli anni ’50 a cura del maestro Pasquale Mattera.
L’Amministrazione Comunale ha preso l’importante decisione di allestire questa mostra, in una parte dei caratteristici spazi della nostra piazza di Marina Piccola, che proseguono nel loro servizio di informazione turistica. L’obiettivo è quello di ricreare, con dettagli incredibilmente veritieri, l’atmosfera e la vita quotidiana di Vieste negli anni ’50. “Vogliamo così offrire – dicono dal Comune – non solo ai turisti che ci visitano durante la stagione estiva, ma anche ai nostri concittadini e a tutti i garganici, un’occasione unica per riscoprire le proprie radici e tradizioni”.
La mostra presenta 280 personaggi realmente esistiti, riprodotti in un diorama dinamico di legno che racconta la storia della Vieste di un tempo. È un viaggio nei nostri valori, un omaggio alla storia della nostra comunità, dedicato in particolare ai bambini, agli studenti, agli emigranti e ai figli degli emigranti che ritornano a Vieste per scoprire il proprio territorio e la propria identità.
“Questa mostra rappresenta un modo per far rivivere le tradizioni e la cultura della nostra città, un modo per educare le nuove generazioni e rendere omaggio a chi ha contribuito a scrivere la nostra storia,” ha dichiarato l’assessore Graziamaria Starace. “Vogliamo che tutti possano ricollegarsi alle proprie origini, almeno con il cuore.”
Ringraziando nuovamente l’artista Mattera, invitiamo tutti a visitare questa mostra unica: un vero e proprio viaggio nel tempo, capace di emozionare e ispirare.

 

 
 
 

VIESTE – Atto vandalico con furto nel campo sportivo “Riccardo Spina” Il Gen 11, 2025

Post n°33104 pubblicato il 11 Gennaio 2025 da forddisseche

VIESTE – Atto vandalico con furto nel campo sportivo “Riccardo Spina”

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Ennesimo atto vandalico, con furto, ai danni del campo sportivo “Riccardo Spina” di Vieste. Lo rende noto il presidente dell’Atletico Vieste, Lorenzo Spina Diana, attraverso i canali social, informando anche di aver sporto regolare denuncia ai Carabinieri.
Di seguito, il comunicato di Lorenzo Spina Diana:
“Oggi, denunciamo l’ennesimo atto vandalico perpetrato ai danni dell’impianto sportivo comunale e della nostra comunità sportiva.
Stamattina, abbiamo appreso che ignoti si sono introdotti furtivamente all’interno del Riccardo Spina e, danneggiando una delle finestre, hanno portato via dallo spogliatoio della prima squadra materiale sportivo di proprietà dei nostri ragazzi.
Si tratta dell’ennesimo vile atto perpetrato ai danni della nostra comunità, da parte di piccoli codardi che non hanno il minimo rispetto e non provano alcun imbarazzo a colpire una comunità sportiva come la nostra. Fatti vergognosi che oggi colpiscono i calciatori dell’Atletico Gargano, ma che in passato non hanno risparmiato nessuno.
Abbiamo già avuto modo, qualche anno fa, di denunciare gli autori di simili atti, quando siamo riusciti ad identificarli, ma questa volta non riusciamo a venire a capo di un fenomeno, quello delle baby gang, che negli ultimi tempi ha preso di mira il campo sportivo di Vieste.
Ai genitori di tutti i minori che non rientrano a casa la sera rivolgiamo il nostro appello:
È POSSIBILE CHE NON VI CHIEDIATE MAI E NON VERIFICATE MAI COSA FANNO I VOSTRI FIGLI?
NON DATE MAI NIENTE PER SCONTATO, NON SIATE SUPERFICIALI, PERCHÉ È COSÌ CHE SI INIZIA A DELINQUERE. DOMANI SARÀ TROPPO TARDI, PERCHÉ UNA COSA È CERTA: È SOLO QUESTIONE DI TEMPO, MA PRIMA O POI GLI AUTORI SARANNO INDIVIDUATI E, ALLORA, NULLA POTRÀ EVITARE LE CONSEGUENZE CHE LA LEGGE PREVEDE”.

 

 
 
 

ATLETICO GARGANO – Arriva un nuovo attaccante, l’argentino Damian Lautaro Padovani Il Gen 11, 2025

Post n°33102 pubblicato il 11 Gennaio 2025 da forddisseche

ATLETICO GARGANO – Arriva un nuovo attaccante, l’argentino Damian Lautaro Padovani

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La società del Presidente Mongelluzzi, dopo l’infortunio di Michael Flaminio, è corsa ai ripari assicurandosi le prestazioni del “puntero” argentino, classe 1994, messosi in luce, nella scorsa stagione, con la vittoria del campionato di Promozione a Melfi.
Il reparto offensivo della nuova compagine garganica, dunque, si arricchisce di un nuovo elemento, che cercherà di colmare la lacuna in attacco, in attesa che Flaminio recuperi dal lungo infortunio.
Intanto, domani, 12 gennaio 2025, prina giornata del girone di ritorno, l’Atletico Gargano sarà ancora impegnato in casa contro il Triggiano Calcio, squadra di levatura, settima in classifica, con 22 punti. All’andata, il risultato fu di parità, 1 – 1.

 

 
 
 

VIESTE – Meteo avverso, posticipato il mercato di lunedì 13 gennaio Il Gen 10, 2025

Post n°33101 pubblicato il 11 Gennaio 2025 da forddisseche

VIESTE – Meteo avverso, posticipato il mercato di lunedì 13 gennaio

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IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO
VISTE le richieste pervenute dalla Confesercenti P.M.I Foggia ( Prot. n. 695 del 10.01.2025), dalla Casambulanti ( Prot. 701 del 10.01.2025), dalla Confcommercio Impresa Italia della provincia di Foggia (Prot. n.713 del 10.01.2025), dall’associazione GOIA Foggia (Prot. N. 750 del 10.01.2025) con la quale richiedono il posticipo del mercato del lunedì previsto il 13 Gennaio 2025 al 20 Gennaio 2025, motivate dalla cattive condizioni meteo previste per l’inizio settimana del Lunedì 13 Gennaio, che renderebbero problematico e/o impossibile lo svolgimento del regolare mercato;
RITENUTO opportuno accogliere le richieste posticipando la data del mercato settimanale del 13.01.2025 al 20.01.2025, anche in considerazione del difficile periodo economico che sta attraversando la categoria;
(Omissis)
DETERMINA
– DI POSTICIPARE, per le ragioni espresse in narrativa, lo svolgimento del mercato quindicinale previsto il 13.01.2025 al 20.01.2025;
– DI COMUNICARE il contenuto del presente atto alle Associazioni di categoria degli esercenti del mercato quindicinale e alla cittadinanza a mezzo dei media locali.
IL DIRIGENTE/RESPONSABILE  DEL SERVIZIO
SETTORE AMMINISTRATIVO
Dott. Angelo Raffaele Vecera

 

 
 
 

TORNANO LE PIOGGE, ALLERTA GIALLA DELLA REGIONE PUGLIA 10 Gennaio 2025 Evento previsto Precipitazioni sparse, tendenti a diffu

Post n°33100 pubblicato il 10 Gennaio 2025 da forddisseche

TORNANO LE PIOGGE, ALLERTA GIALLA DELLA REGIONE PUGLIA

Evento previsto
Precipitazioni sparse, tendenti a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi puntualmente moderati.

Validità: 12:00 del 11.01.2025 per le successive 12 ore

 

 
 
 

AEROPORTI DI PUGLIA CHIUDE IL 2024 CON OLTRE 10 MILIONI DI PASSEGGERI, È RECORD. BENE IL GINO LISA DI FOGGIA 10 Gennaio 2025

Post n°33099 pubblicato il 10 Gennaio 2025 da forddisseche

AEROPORTI DI PUGLIA CHIUDE IL 2024 CON OLTRE 10 MILIONI DI PASSEGGERI, È RECORD. BENE IL GINO LISA DI FOGGIA

Il 2024 ha segnato un passaggio chiave nella storia degli aeroporti pugliesi: per la prima volta è stata superata la soglia dei 10 milioni di passeggeri. Nell’anno appena concluso, infatti, negli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia i passeggeri, tra arrivi e partenze, sono stati 10.701.869, in crescita del 10,6% rispetto ai 9.678.495 del 2023. Di questi 7.259.979 a Bari, 3.379.741 a Brindisi e 62.149 a Foggia.

“Chiudere il 2024 con oltre 10 milioni di passeggeri – ha dichiarato il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile – significa non solo raccogliere i frutti del lavoro fatto in questi anni, ma anche scattare una fotografia che mai avremmo immaginato di poter fare nel 2024.

Abbiamo sempre pensato che un traguardo del genere, potesse essere raggiunto in tempi più lunghi, a causa della pandemia; invece, lo scorso anno abbiamo suggellato un momento storico per Aeroporti di Puglia e per il sistema aeroportuale della nostra regione. Il superamento di questa soglia conferma non solo la centralità della Puglia come destinazione turistica e hub strategico per il Sud Italia, ma anche la qualità del lavoro svolto da tutti coloro che operano nei nostri scali.

L’investimento in infrastrutture moderne, la diversificazione delle rotte e il costante miglioramento dei servizi hanno reso possibile questo successo. Desidero ringraziare i nostri partner, la Regione e, soprattutto, i milioni di passeggeri che hanno scelto la Puglia come meta o punto di partenza. Questo risultato senza dubbio – ha concluso Vasile – ci spinge a continuare a lavorare con impegno e visione per rendere i nostri aeroporti sempre più efficienti, sostenibili e competitivi a livello internazionale”. 

Il 2024, quindi, ha fatto registrare il miglior risultato di sempre nella storia di Aeroporti di Puglia che, nello stesso anno, ha festeggiato i suoi 40 anni di attività, dando prova di una grande capacità di adattarsi ai continui mutamenti del mercato imposti da situazioni di incertezza internazionali ancora molto penalizzanti.

Nell’anno appena concluso, nell’aeroporto Karol Wojtyla di Bari i passeggeri in arrivo e partenza sono stati 7.259.979, in crescita del 12,4% rispetto ai 6.461.184 del 2023. I passeggeri di linea nazionale sono aumentati del 3% rispetto all’anno precedente, mentre i passeggeri di linea internazionale, pari a 3.824.228, hanno fatto registrare un incremento del 22,2%.

Sensibile miglioramento dei dati anche per l’aeroporto del Salento di Brindisi che nel 2024 si è attestatoa 3.379.741 passeggeri, in crescita del 6,7% rispetto ai 3.168.788 passeggeri del 2023. I passeggeri di linea nazionale sono stati 2.417.138, + 6,2% rispetto al 2023, mentre quelli di linea internazionale sono stati 939.453, il + 7,2% rispetto al dato conclusivo dell’anno precedente. 

Buono anche il dato del Gino Lisa di Foggia che ha chiusoil 2024 con 62.149 passeggeri, il + 28,1% rispetto ai 48.523 passeggeri del 2023.

 

 
 
 

VIESTE – Sospensione idrica notte del 14 gennaio lungomare Mattei/Macchia di Mauro Il Gen 10, 2025

Post n°33098 pubblicato il 10 Gennaio 2025 da forddisseche

VIESTE – Sospensione idrica notte del 14 gennaio lungomare Mattei/Macchia di Mauro

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Vieste (FG). I lavori riguardano la sostituzione di un tratto di condotta ammalorata.
Per consentire i lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica in Via Lungomare Enrico Mattei ed in loc. Macchia di Mauro nell’abitato di Vieste (FG) a partire dalle ore 21:00 del giorno 14 gennaio. I disagi potrebbero essere avvertiti soprattutto negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
I tecnici di Acquedotto Pugliese lavoreranno ininterrottamente fino al ripristino del regolare servizio, che dovrebbe avvenire presumibilmente entro le ore 6:00 del giorno 15 gennaio 2025.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
Per informazioni:
• numero verde 800.735.735
• www.aqp.it (sezione “Che acqua fa? Lavori sulla rete”)
• X, account @AcquedottoP
Acquedotto Pugliese, inoltre, offre ai cittadini la possibilità di ricevere direttamente e gratuitamente, in tempo reale, al proprio indirizzo di posta elettronica, le informazioni relative alle sospensioni del servizio, aderendo al servizio di newsletter “myaqpaggiorna”.

 

 
 
 

VIESTE – Sindacati favorevoli all’accorpamento Mattei-Fazzini Giuliani Il Gen 9, 2025

Post n°33097 pubblicato il 09 Gennaio 2025 da forddisseche

VIESTE – Sindacati favorevoli all’accorpamento Mattei-Fazzini Giuliani

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Le organizzazioni sindacali della provincia di Foggia (Flc Cgil, Cisl, Snals Confals, Foggia Confals, Gilda e Di.s.Conf) entrano nel merito dell’operazione di dimensionamento scolastico che interesserà gli istituti scolastici di Capitanata, ripercorrendone le varie fasi ed enunciando le motivazioni sottese a tali scelte.
Lo fanno con un comunicato congiunto, attraverso il quale intendono fare chiarezza sul loro operatori rispetto all’intera operazione. Riguardo l’accorpamento dell’alberghiero “Enrico Mattei” con il polivalente “Fazzini-Giuliani”, i sindacati rendono noto che “…in virtù delle riorità di riorganizzazione del secondo ciclo espressa nelle Linee di indirizzo, le scriventi OO.SS. hanno proposto per prime la fusione tra i due istituti di secondo grado insistenti nel Comune di Vieste – l’IPEOA “E. Mattei” e l’IISS “Fazzini-Giuliani” – sin dal primo incontro e per tutti i successivi, lasciandone dichiarazione scritta a disposizione del Presidente della Provincia e di tutti i decisori tecnici e politici coinvolti”.
La ratio di tale proposta, accolta poi con favore dalla Giunta Regionale, deriva dalle seguenti considerazioni: “coerenza con le Linee di indirizzo regionali; creazione di un’istituzione scolastica autonoma non sovradimensionata con popolazione scolastica in linea con la media regionale richiesta (978 alunni); conservazione del punto di erogazione di istruzione secondaria di secondo grado, alla stregua di altri comuni montani nella provincia di Foggia; maggiore stabilità all’IIS “Fazzini-Giuliani”, in considerazione dello scotto pagato negli ultimi anni per l’assenza di dirigenti scolastici e direttori amministrativi e del numero di alunni talmente ridotto (350) da rendere tale istituto il più piccolo tra tutti gli istituti di secondo grado della provincia di Foggia e, nel complesso, secondo solo all’IC Roseti di Biccari, anch’esso oggetto di dimensionamento per il prossimo a.s.. Ancora, assenza di impatto negativo sulla qualità dell’offerta formativa che, di fatto, sarà armonizzata senza comportare la perdita di identità degli indirizzi attivati; maggiore stabilità numerica che consentirà una programmazione strutturata ed eviterà di dover fare i conti con un popolazione studentesca ridotta ai limiti della sopravvivenza; assenza di creazione di personale perdente posto – contrariamente a quanto comunicato in maniera non corretta nell’articolo pubblicato – dal momento che il posto di Direttore Amministrativo dell’IISS “Fazzini-Giuliani” non è coperto da titolare e che la DS dello stesso istituto sarà posta in quiescenza dal 1 settembre 2025”.
“Le stesse considerazioni sono state riportate dalle organizzazioni sindacali regionali nella riunione del 9 dicembre, durante la quale è più volte stata citata la questione di Vieste come possibile proposta di fusione ed è stata rilevata l’incongruenza tra la delibera della Provincia di Foggia e le linee guida regionali, soprattutto rispetto alle scelte di dimensionamento insistenti nel primo ciclo. Sulla base di quanto sinora descritto, si ritiene pertanto di non poter condividere quanto ricostruito in comunicati e articoli relativi alle azioni di dimensionamento su Vieste, soprattutto nei passaggi in cui si cita una “strenua resistenza a questa ipotesi” da parte dei sindacati o si afferma che “sindacati e primo cittadino erano riusciti ad escludere la fusione tra le due scuole”.
I sindacati, quindi, hanno proposto tale dimensionamento “sia nei tavoli provinciali che regionali e, pertanto, ritengono che l’operato della Giunta Regionale risponda ad un criterio di razionalità e funzionalità dell’organizzazione territoriale e non possa essere causa di squilibri di alcun tipo a carico degli studenti della scuola viestana. Gli stessi, al contrario, potranno godere dei vantaggi di una scuola più stabile e radicata sul territorio che potrà godere dell’opportunità di esprimere la qualità della sua nuova e arricchita offerta formativa. Ci si augura, inoltre, che non passi inosservata la richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali di rivedere per gli anni futuri gli attuali assetti delle scuole. È impensabile che ci siano scuole enormemente sovradimensionate: se la volontà politica è quella di avere una media di 951 alunni per il mantenimento delle autonomie scolastiche, solo riguardando tutti gli assetti sarà possibile addivenire ad una reale ottimizzazione e garantire la qualità dell’offerta formativa a vantaggio degli studenti e del personale scolastico”, concludono.

 

 
 
 

IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ LA GRAZIA E’ UN INCONTRO SE DIO AMA GRATIS, PERCHÉ I COMANDAMENTI? DI ADRIEN CANDIARD 3 Gennaio 2025

Post n°33096 pubblicato il 09 Gennaio 2025 da forddisseche

IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ LA GRAZIA E’ UN INCONTRO SE DIO AMA GRATIS, PERCHÉ I COMANDAMENTI? DI ADRIEN CANDIARD

Meditazione provocatoria, nello stile proprio dell’autore, già noto a molti lettori italiani, sul paradosso proprio del cristianesimo: se Dio ci ama gratuitamente, perché ci chiede di osservare i suoi comandamenti, soprattutto quelli difficili? Un brillante e arguto invito alla riflessione sull’importanza della grazia come dimensione costitutiva dell’esistenza cristiana.

 

 
 
 

AFFITTI BREVI, CHI È IN REGOLA? VIA ALLE SANZIONI PER CHI NON RISPETTA LE NUOVE NORME: CHECK IN, CIN, KEYBOX, COSA CAMBIA 8 Genn

Post n°33095 pubblicato il 08 Gennaio 2025 da forddisseche

AFFITTI BREVI, CHI È IN REGOLA? VIA ALLE SANZIONI PER CHI NON RISPETTA LE NUOVE NORME: CHECK IN, CIN, KEYBOX, COSA CAMBIA

Affitti brevi, nuove regole e sanzioni in vigore dal 2025

Dopo una fase sperimentale in estate e un periodo di adeguamento alle nuove regole, dal primo gennaio 2025 l’obbligo di Codice identificativo nazionale (Cin) e le disposizioni del ministero del Turismo sono ufficialmente entrate in vigore e con esse anche le sanzioni in caso di mancata esposizione. Gli immobili destinati al mercato dell’affitto turistico sotto i 30 giorni, infatti, dovranno esibire sia fisicamente che negli annunci su piattaforme come Airbnb o Booking.com il codice assegnato, altrimenti incorreranno nelle sanzioni previste dalla norma.

Secondo i dati del Centro studi Aigab (Associazione italiana gestori affitti brevi, che rappresenta i property manager), su circa 35 milioni di abitazioni residenziali (fonte: Istat, marzo 2023) ben 10 risultano non utilizzate (29%) ma solo 640 mila sono destinate alle locazioni turistiche.

Vediamo cosa cambia per proprietari e gestori di immobili in affitto breve con l’arrivo del nuovo anno.

Il rilascio del Codice identificativo nazionale (Cin)

Secondo i dati del ministero del Turismo (aggiornamento del 3 gennaio), il 79,27% delle strutture ricettive registrate alla banca dati – pari a 453.540 unità, su un totale 572.152 – ha ricevuto il proprio Cin. Di questi, 5.162 sono in fase di verifica amministrativa. La pratica burocratica, ampiamente discussa, ha allungato i tempi, tant’è che in un primo momento i termini per l’acquisizione erano fissati al 2 novembre 2024. Il ministero ha deciso di farlo slittare fino al primo gennaio 2025 per fornire agli operatori del settore il tempo necessario ad adeguarsi alla normativa.

Le regioni più virtuose, stando al numero di rilasci di Cin, sonola Toscana (54.148), il Veneto (48.751), la Lombardia (48.469), il Lazio (40.254), la Puglia (36.722) e la Sicilia (35.418). Sul sito ufficiale del ministero del Turismo, inoltre, è possibile verificare l’autenticità di un codice.

Come fare domanda per ottenere il Cin

Chi ha avviato un’attività ricettiva tramite affitti brevi, quindi, dovrà ottenere il Codice identificativo nazionale del proprio immobile. Come fare? La procedura, comunque, avviene interamente online: chi è già in possesso di un codice provinciale o regionale dovrà accedere alla Banca dati sopra citata e presentare domanda sulla piattaforma per sostituirlo con un Cin o renderlo regolare a livello nazionale. Mentre, chi non ha nessun codice dovrà accedere con identità digitale – Spid o Carta d’identità elettronica (Cie) – e inserire le informazioni necessarie. Sono richiesti tutti i documenti dell’immobile, autenticati con firma digitale: planimetria, rendita catastale e atto di proprietà.

Avviare l’affitto breve per la prima volta

Nel caso in cui si decida di avviare l’attività di affitto turistico per la prima volta, prima di richiedere il Codice identificativo regionale (Cir) e poi nazionale (Cin), è necessario presentare domanda sul portale del ministero dello Sviluppo e del Made in Italy: tale richiesta rappresenterà il documento che di fatto dichiarazione l’inizio dell’attività, dal momento che verrà automaticamente inviata al Comune dove è accatastata la struttura. Questa procedura è necessaria anche se si intende mettere in affitto sporadicamente la casa in cui si vive.

Entro 30 giorni, il Comune dovrà rispondere per fornire il via libera. Dopodiché, è necessario l’okallo Sportello unico attività produttive (Suap) per ottenere il Cir, a sua volta utile ad attivare il Cin.

Le sanzioni

A partire dal 2 gennaio, se un immobile o una struttura ricettiva sarà colta priva di Cin, la sanzione applicabile varia da 800 a 8 mila euro. Se, invece, il proprietario ha ricevuto il codice ma non lo ha esposto in maniera corretta – quindi sia all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o indicato nell’annuncio pubblicato sulle diverse piattaforme online – la multa può variare da 500 a 5 mila euro. Anche i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e dei soggetti che gestiscono portali telematici rischiano di incorrere in una sanzione, il cui valore va da 500 a 5 mila euro. Per questo motivo, è prevista anche l’eliminazione dell’annuncio da tutti i canali in rete, se non è indicato il Cin. Airbnb, ad esempio, li oscura in automatico, rendendo impossibili le prenotazioni.

I sistemi di sicurezza

Le nuove regole prevedono anche alcuni requisiti fondamentali che gli immobili e le strutture devono rispettare poter avere il Cin: ogni abitazione funzionale all’attività di affitto breve deve disporre di specifici sistemi di sicurezza, quali dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e soprattutto del monossido di carbonio. Devono essere ovviamente controllati e verificati regolarmente e funzionanti in caso di controlli per garantire la sicurezza degli ospiti durante i soggiorni. Inoltre, è obbligatorio dotare le case di un estintore portatile a norma di legge. Oltre a tali dispositivi, la sicurezza all’interno degli immobili dovrà essere tutelata con il rispetto di specifiche norme nazionali, la cui applicazione prescinde da quelle locali.

corrieredellasera

 

 
 
 

GROTTE DEL GARGANO IN PERICOLO, L’ALLARME DEGLI SPELEOLOGI: “CAVITÀ CARSICHE RICETTACOLO DI RIFIUTI E AUTO RUBATE” 8 Gennaio 202

Post n°33094 pubblicato il 08 Gennaio 2025 da forddisseche

GROTTE DEL GARGANO IN PERICOLO, L’ALLARME DEGLI SPELEOLOGI: “CAVITÀ CARSICHE RICETTACOLO DI RIFIUTI E AUTO RUBATE”

Il responsabile dello Speleo Team Montenero, Gianpiero Villani: “A rischio la salute dei nostri siti e dell’acqua del futuro”.

“Le grotte del Gargano sono inquinate. Questa è una criticità che da tempo attanaglia il nostro territorio”. È quanto ha dichiarato ai nostri microfoni il responsabile dello Speleo Team Montenero, Gianpiero Villani, speleologo da una vita e grande conoscitore del carsismo garganico. “In tutto il Promontorio – aggiunge – abbiamo censito ben 900 grotte, molte delle quali purtroppo sono diventate nel tempo ricettacolo di rifiuti e, soprattutto, di carcasse di auto rubate”.

E aggiunge: “Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione promosse dai gruppi speleologici, poco è cambiato. Lo abbiamo ribadito anche nel corso di un convegno a Cagnano Varano. La salute dei nostri siti carsici è in pericolo, ed è un peccato considerando che in molte grotte c’è anche l’acqua che in futuro potremmo e dovremmo utilizzare. Ma se continuiamo a inquinare le cavità, anche l’acqua sarà inquinata”.

saverio serlenga

 

 
 
 

TRASPORTI/ DAL 15 AL 24 GENNAIO MODIFICHE ALLA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA SULLA LINEA ADRIATICA, PESCARA-FOGGIA, PER NUOVI INTERVE

Post n°33092 pubblicato il 07 Gennaio 2025 da forddisseche

TRASPORTI/ DAL 15 AL 24 GENNAIO MODIFICHE ALLA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA SULLA LINEA ADRIATICA, PESCARA-FOGGIA, PER NUOVI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI DI RFI

Dal 15 al 24 gennaio la circolazione ferroviaria sulla relazione Pescara-Termoli-Foggia subirà importanti modifiche a causa di nuovi interventi di manutenzione e potenziamento infrastrutturale e tecnologico condotti da RFI fra San Vito-Lanciano (Ch) e San Severo (Fg). I treni a lunga percorrenza e alcuni treni regionali potranno subire deviazioni di percorso, limitazioni e cancellazioni, modifiche già segnalate sui canali di vendita delle imprese ferroviarie. Da qui l’invito dell’assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Debora Ciliento, rivolto all’utenza a informarsi con attenzione prima di mettersi in viaggio e ad avere ancora pazienza.

“L’obiettivo comune è quello che alla fine dei numerosi interventi programmati da RFI si possa avere un’infrastruttura ferroviaria moderna, sicura, affidabile, in grado di garantire una maggiore regolarità del servizio ferroviario e una ottimizzazione dei tempi di viaggio, con benefici soprattutto in termini di puntualità – ha ribadito l’assessore Ciliento -. Ad esempio fra gli interventi infrastrutturali previsti su suolo pugliese ci sono i lavori idraulici propedeutici al raddoppio della tratta fraRipalta e Lesina.

In questi giorni manterremo un dialogo costante con le imprese di trasporto ferroviario per affrontare qualsiasi tipo di imprevisto dovesse verificarsi, ma confidiamo che i disagi siano ridotti al minimo, anche grazie ai servizi bus sostitutivi e a informazioni all’utenza quanto più capillari e ridondanti possibile.”

Per quel che riguarda la Puglia, i treni del Regionale di Trenitalia fra Termoli e Foggia subiranno cancellazioni e i collegamenti saranno effettuati con bus. I treni del Regionale di Trenitalia Bari-Foggia 4306, 4322 e 4324 saranno interessati da modifiche nell’orario di partenza. Modifiche di orario tra Brindisi e Taranto per il treno Regionale 19984 e tra Bari e Lecce per il treno Regionale 4423. Per le modifiche alla circolazione dei treni a lunga percorrenza si invita a consultare i canali informativi e di vendita ufficiali delle società di trasporto.

 

 
 
 

MATTINATA/VIESTE – Da domani a fine mese chiusura continuativa delle gallerie Il Gen 7, 2025 206 Condividi Ordinanza n. 3/202

Post n°33091 pubblicato il 07 Gennaio 2025 da forddisseche

MATTINATA/VIESTE – Da domani a fine mese chiusura continuativa delle gallerie

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Ordinanza n. 3/2025/BA

IL RESPONSABILE DELLA STRUTTURA TERRITORIALE ANAS

PREMESSO
– che l’Anas deve proseguire con i lavori di efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione della
Galleria Palombari sita sulla SS 688 “Variante di Mattinata” che prevedono la riqualificazione a LED dell’impianto di illuminazione all’interno della galleria con la realizzazione di nuove canalizzazioni porta cavi e porta proiettori.
(Omissis)
ORDINA
* chiusura al traffico su SS 688 DI MATTINATA dal km 3+000 al km 9+935 a partire dalle ore 09:00
dell’8/01/2025 fino alle ore 18:00 del 31/01/2025; interesserà tutti gli utenti.
La chiusura al traffico della SS 688 “di Mattinata” dal km 3+000 al km 9+935 per tutti gli autoveicoli, ad esclusione dei mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine, dalle ore 09:00 di mercoledì 08/01/2025 alle ore 18:00 di venerdì 31/01/2025 in modo continuativo con deviazione del traffico veicolare sulle SS 89 e SP 53, secondo gli allegati schemi segnaletici.
Tutta la segnaletica, inclusa quella di preavviso con l’indicazione dei percorsi alternativi ed obbligatori, dovrà essere conforme a quanto previsto dal Codice della Strada e dal Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 22 luglio 2002, e dovrà essere apposta e mantenuta costantemente in efficienza dalla società ALPIN SRL, che resta unico responsabile, sia in sede civile che penale per danni arrecati a terzi e cose in dipendenza di difetto o inefficienza della segnaletica sollevando l’ANAS S.p.A. ed il personale da essa dipendente da qualsiasi pretesa e molestia anche giudiziaria.
La suddetta impresa ha inoltre comunicato che il Responsabile del Cantiere e della segnaletica di cui alla presente ordinanza è il Sig. Giuseppe Salierno cell. 345 239 7977. La presente Ordinanza sarà resa nota al pubblico con l’installazione della prescritta segnaletica, con modalità e responsabilità di cui sopra. E’ fatto obbligo inoltre alla società ALPIN SRL della sorveglianza della suddetta segnaletica, di regolare il traffico con idoneo personale tecnico secondo le norme previste dal Nuovo Codice della Strada e dal relativo regolamento d’attuazione.
Con la presente si trasferisce all’impresa esecutrice ALPIN SRL il tratto di strada interessato dall’ordinanza, e restano a carico dell’appaltatore tutti gli obblighi di custodia e sorveglianza previsti dal contratto, dagli atti ad esso allegati e dalla vigente normativa. Sono incaricati di far osservare la presente Ordinanza gli Agenti di cui all’art. 12 del Nuovo Codice della Strada oltre ai preposti ai Lavori.
RESPONSABILE STRUTTURA TERRITORIALE
VINCENZO MARZI

 

 
 
 

IL MIRACOLO DEL GARGANO 7 Gennaio 2025 È ufficiale! Finalmente il GARGANO avrà un senso. Quel senso che in tanti anni ci ha vi

Post n°33090 pubblicato il 07 Gennaio 2025 da forddisseche

IL MIRACOLO DEL GARGANO

È ufficiale! Finalmente il GARGANO avrà un senso. Quel senso che in tanti anni ci ha visti attori unici o semplici comparse di un teatro incompreso, da oggi avrà un nobile proscenio.

RODI, PESCHICI, VICO DEL GARGANO, ISCHITELLA, CARPINO, SANNICANDRO GARGANICO, SAN MARCO IN LAMIS, RIGNANO GARGANICO, MONTE SANT’ANGELO, con l’ausilio di FERROVIE DEL GARGANO, MERIDIANA ORIENTALE PORTO TURISTICO DI RODI GARGANICO E MARINA DI PESCHICI, hanno unito le loro forze per la propria terra.

È imminente l’atto sottoscrittorio affinché il Gargano abbia una sola voce. Sarà un vero e proprio patto di sangue dove i firmatari sottoscriveranno il loro impegno per il raggiungimento di un unico obiettivo: il GARGANO, LA NOSTRA GENTE.

Carmine d’Anelli, Luigi d’Arenzo, Lello Sciscio, Alessandro Nobiletti, Rocco di Brina, Matteo Vocale, Michele Merla, Luigi di Fiore, Pier Paolo Darienzo, Michele Bisceglia, Dottor Giuseppe Scarcia Germano (FERROVIE del Gargano) Dottor Marino Masiero (PORTO Turistico di Rodi Garganico)

Buon lavoro a tutti noi.

Carmine D’Anelli

 

 
 
 

CAGNANO VARANO, IL SINDACO MICHELE DI PUMPO REPLICA AL SINDACO DI RODI GARGANICO CARMINE D’ANELLI: “IL MIRACOLO DEL GARGANO SONO

Post n°33089 pubblicato il 07 Gennaio 2025 da forddisseche

CAGNANO VARANO, IL SINDACO MICHELE DI PUMPO REPLICA AL SINDACO DI RODI GARGANICO CARMINE D’ANELLI: “IL MIRACOLO DEL GARGANO SONO LE PERSONE SERIE!!! (2)

L’alba di un nuovo giorno. “Abbi fede”

Nessuno si aspettava, nel giorno dell’Epifania, una partenza carica di novità in un territorio dove le novità sono rare più delle pepite del fiume Sacramento. Eppure le dichiarazioni di alcuni sindaci hanno avuto il merito di vivacizzare la partenza di questo nuovo 2025, anno giubilare. Ma procediamo con ordine: esce nel pomeriggio una nota del sindaco di Rodi Garganico Carmine d’Anelli “IL MIRACOLO DEL GARGANO È ufficiale!

Finalmente il GARGANO avrà un senso. Quel senso che in tanti anni ci ha visti attori unici o semplici comparse di un teatro incompreso, da oggi avrà un nobile proscenio. RODI, PESCHICI, VICO DEL GARGANO, ISCHITELLA, CARPINO, SANNICANDRO GARGANICO, SAN MARCO IN LAMIS, RIGNANO GARGANICO, MONTE SANT’ANGELO con l’ausilio di FERROVIE DEL GARGANO, MERIDIANA ORIENTALE PORTO TURISTICO DI RODI GARGANICO E MARINA DI PESCHICI, hanno unito le loro forze per la propria terra. È imminente l’atto sottoscrittorio affinché il Gargano abbia una sola voce.

Sarà un vero e proprio patto di sangue dove i firmatari sottosciveranno il loro impegno per il raggiungimento di un unico obiettivo: il GARGANO, LA NOSTRA GENTE. Carmine d’Anelli, Luigi d’Arenzo, Lello Sciscio, Alessandro Nobiletti, Rocco di Brina, Matteo Vocale, Michele Merla, Luigi di Fiore, Pier Paolo Darienzo, Michele Bisceglia, Dottor Giuseppe Scarcia Germano ( FERROVIE del Gargano) Dottor Marino Masiero ( PORTO Turistico di Rodi Garganico) Buon lavoro a tutti noi.

Nello stesso momento segue una nota del sindaco di Vico del Gargano Raffaele Sciscio:”Da tempo si attendeva una presa di posizione in tal senso. Grazie ai colleghi Sindaci che hanno inteso aderire e a quelli che aderiranno a questo progetto, che consentirà finalmente di unire sotto un’unica voce la parola Gargano. Da oggi il brocardo “L’unione fa la forza” non è solo una frase di circostanza, ma si riempie di contenuti con un unico obbiettivo: la valorizzazione del nostro promontorio.”

Non passa neanche un’ora ed il sindaco di Cagnano Varano Michele Di Pumpo pubblica una infuocatissima nota: “Il miracolo del Gargano sono le persone serie!!! “In merito alla pubblicazione del post di d’Anelli dal titolo “Il miracolo del Gargano” si precisa che il contenuto dello stesso non è stato concordato né tantomeno al momento esiste alcun atto sottoscritto né tantomeno TUTTI I COMUNI DEL GARGANO sono stati interpellati sulle finalità di tale “accordo” frutto di logiche propagandistiche e personalistiche di “qualcuno”.

La comunità che rappresento merita e il GARGANO TUTTO merita rispetto istituzionale e territoriale che non si può esaurire con fantomatici post del tutto fuori luogo e tesi a potersi fregiare di iniziative del tutto vuote di contenuto. CAGNANO attende spiegazioni , l’intera comunità Cagnanese da me rappresentata non starà ferma di fronte a queste menzogne mediatiche.” A me testimone non resta che accettare il consiglio di uno dei sindaci:”ABBI FEDE”.

Cosa che abbiamo fatto sino ad oggi.

michele angelicchio

 

 
 
 

DROGHE, ALCOL E MEDICINALI. TUTTE LE FAKE NEWS SUL CODICE 6 Gennaio 2025 I limiti di sostanze alcoliche nel sangue sono rimast

Post n°33088 pubblicato il 06 Gennaio 2025 da forddisseche

DROGHE, ALCOL E MEDICINALI. TUTTE LE FAKE NEWS SUL CODICE

I limiti di sostanze alcoliche nel sangue sono rimasti identici, cambiano solo le sanzioni. Smentita la bufala della medicina che fa ritirare la patente.

«Basta fake news sul nuovo Codice della Strada». L’avvertimento del ministro dei Trasporti Matteo Salvini non riguarda solo lo scontro sui numeri degli incidenti stradali ma sulla propaganda anti Codice che impera sui giornali e (naturalmente) sui social network, da Facebook a Tik Tok, grazie a meme, storielle saltate fuori dal web e riprese da sedicenti esperti dalla facile indignazione. In queste due settimane si sono moltiplicate le bufale sul Codice e sulle più genuine interpretazioni delle nuove norme, con l’effetto di demonizzare una riforma che ha il merito di aver messo al centro la sicurezza stradale, con l’obiettivo di ridurre i numeri spaventosi dei morti sulle strade, arrivati a 3mila l’anno, vale a dire 10 al giorno.

Alcol e Alcol-lock.

La bufala più grande è la paventata diminuzione dei limiti di alcol nel sangue. Ci sono stati ristoratori preoccupati per il possibile calo delle vendite di vino. Non è vero. «Non sono stati modificati i livelli alcolemici per la guida in stato di ebbrezza», ricorda la Polizia stradale nel suo bilancio 2024, ma solo le sanzioni sono state ritoccate al rialzo. L’articolo 186 del Codice della strada stabilisce tre principali soglie di alcolemia: da 0,5 a 0,8 grammi per litro (g/l), da 0,8 a 1,5 g/l e oltre 1,5 g/l, con sanzioni crescenti per guida in stato di ebbrezza, come la sospensione della patente per due o tre anni se si è sotto o sola 1,5 grammi per litro.

La prima novità è l’alcol zero per i neo patentati, la seconda novità è l’alcol-lock, una sorta di etilometro che blocca l’accensione dell’auto in caso di superamento dei tassi alcolemici, obbligatorio per chi venisse condannato dal 14 dicembre in poi. Ma per renderlo operativo serve un decreto, atteso entro giugno, che prevede anche sanzioni in caso di manomissione dei dispositivi.

Stato di ebbrezza.

«Il nuovo Codice ha reso punibile lo stato di ebbrezza anche se non si guida». Ma è solo una delle altre fake news. Alla vigilia dell’anno nuovo è uscita la notizia di un ragazzo multato dai carabinieri perché, da ubriaco, aveva preferito tornare a casa a piedi e non riprendere la vettura. Una fattispecie, quella della multa per «ubriachezza in luogo pubblico», che non ha nulla a che vedere con il nuovo Codice della strada ma con un articolo del Codice penale, il 688 che punisce questa infrazione con una sanzione da 51 a 309 euro e che all’articolo 168 del Codice che sanziona la guida in stato di ebbrezza non è neppure menzionato.

Farmaci, merendine alcoliche e test tossicologici

Un’altra bufala circolata sui social network riguarda un famosissimo medicinale tristemente noto durante il Covid. Una delle tante fake news circolate a fine anno è che a un automobilista avrebbero ritirato la patente perché a un test tossicologico sarebbero risultate tracce di un principio attivo considerato psicotropo per un farmaco assunto due giorni prima.

La stessa bufala ha riguardato un altro famoso sciroppo per la tosse, su Facebook è diventato virale il post di una nonna che su whatsapp invita il nipote perché neopatentato a vomitare una merendina con tracce di alcol prima di andare a prenderla. È vero che alcuni cibi e alcuni farmaci da banco e no possono far scattare dei falsi positivi, in realtà il nostro corpo smaltisce il 90% dei farmaci con le urine nelle 24 ore e comunque è sempre possibile richiedere la conferma della presenza di sostanze proibite nella saliva o nel sangue entro 10 giorni prima di incorrere nella sanzione della sospensione della patente.

Droghe leggere e pesanti

Il consumo di sostanze stupefacenti, pesanti o leggere, viene equiparato. Ma è del tutto infondata la notizia del divieto assoluto di guida per i pazienti che assumono farmaci con derivati dei cannabinoidi.

Come spiegato più volte da fonti del ministero dei Trasporti, la situazione viene valutata caso per caso in base allo stato di salute e alle terapie del soggetto fermato, identificato e sottoposto al test tossicologico.

Il giornale

 

 
 
 
 
 

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