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Post n°19 pubblicato il 29 Agosto 2010 da skarma64
Spesso ho condivido con altre persone luoghi della natura che reputo “posticini del cuore”; oppure ho condiviso momenti della natura, come i tramonti, la prima neve, la primavera che esplode, il ns caro Ticino in piena o in secca. Coinvolgo chi mi accompagna e lo trascino con entusiasmo nelle mie osservazioni. Sono una patita della natura, apprezzo l’effetto benefico del sole (lo sai che ha un’azione disinfettante, ci pensi che per anni nell’antichità si è adorato come un Dio?), adoro le sfumature dei tramonti, i giochi di colore fra le nuvole, le montagne sullo sfondo che diventano violette, i rumori che si attutiscono la sera, quando il silenzio scende come una coperta sugli ultimi cinguettii. Ricordo temporali estivi che mi hanno preso alla sprovvista in situazioni randagie e con affetto mi ricordo chi c’era. Ho provato una paura piena di ammirazione, spaventata e rapita dalla forza della natura, quando la bellezza e la maestosità di lampi e fulmini mi hanno fatto sentire più piccola di un atomo, una particella di vita felice di appartenere a questo straordinario miracolo universale. Ho respirato il mare e condiviso sulla riva riflessioni fra anime, mentre quel cuore liquido attraverso le sue onde si avvicinava per ascoltarci. Io mi entusiasmo nella natura, mi rassereno e mi ricarico. Mi sento accettata e amata come l’albero del bosco, come il passero e il corvo. Mi rassicuro in questo senso di appartenenza che mi avvolge e mi fa sentire inglobata in questo disegno divino… Ma una cosa mi fa sentire felice anche quando non vado nella natura: è quando qualcuno mi racconta di aver visto un tramonto bellissimo e dunque di avermi pensato; oppure una notte piena di stelle luminose e aver desiderato che ci fossi anch’io; oppure un luogo d’incanto che “ti ci devo portare” In questi momenti io mi sento come se ci fossi stata anch’io lì. Sento che una parte di me, evocata in quel momento di pura armonia, veramente c’era. Alla mente mi balzano le immagini vivide di quei panorami, come quadri magici dei quali trapassi la tela e le mie cellule provano vengono pervase di quello stesso benessere che avrei percepito se fossi stata presente. Grazie di cuore a tutte le belle anime che mi portano con sé…
“La Natura è un tempio dove pilastri vivi mormorano a tratti indistinte parole; l’uomo passa, tra foreste di simboli che l’osservano con sguardi familiari.” Charles Baudelaire
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