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LUI E L'ALTRO ROME

Post n°896 pubblicato il 19 Marzo 2012 da garden8

RT

LUI E L’ALTRO è stato
presentato il 7 aprile 2011
al prestigioso Museo Macro
di Roma dall’ Americano
Stuart Milk, nipote del
famoso Harvey Milk,
e Consigliere di Barack
Obama in materia di
Diritti ed Uguaglianza.
Durante la conferenza,
Milk ha sottolineato
l’importanza del messaggio
del film per sensibilizzare
i giovani alla lotta contro l'omofobia.
Milk ha evidenziato che
la delicata tematica del
pregiudizio viene
affrontata nel corto in
maniera pulita e diretta,
arrivando a tutti grazie
ad un linguaggio immediato
e divertente.


L'ex ministro Mara Carfagna ,
dopo aver visionato il film,
ha scritto una lettera personale
al regista che è stata letta
all'anteprima, presso il Cinema
Aquila a Roma, il 18 marzo 2011.


Il corto ha ricevuto
l’appoggio di vari personaggi
dello spettacolo come
il presentatore FABIO
CANINO, ALESSANDRO
CECCHI PAONE e
VLADIMIR LUXURIA.
In particolare GIANCARLO
MAGALLI a marzo 2011
ha premiato gli autori
Max Nardari e Alba Calicchio
per LUI & L’ALTRO come MIGLIOR SCENEGGIATURA 2011
al noto Festival Internazionale
sulla Diversità:
TULIPANI DI SETA NERA.

RY



Lo stilista milanese Francesco Coveri ,

nipote di Enrico Coveri deceduto 

ha sposato il progetto fornendo tutti gli abiti e organizzando

una grande prima a Milano all'apertura dell'anno della

moda a gennaio 2011 in cui gli attori Alessandro Borghi,

Giorgia Wurth e Ivan Bacchi hanno sfilato insieme ai

modelli e alle modelle sulla passerella milanese.


La data del 17 marzo si annovera nel calendario come

un inno alla comprensione di un tema come l'omofobia

che gradualmente viene recepito .

La partecipazione di Daniele Grifoni attore della fiction di

Raiuno "IL RESTAURATORE" interpretando Jacopo come

ruolo , l'attrice Floriana Rignanese che ha lavorato con MIchele

Placido ,Mariangela Petruzzelli consulente per rai e giornalista

di spicco ,Christian Pinna in veste di  opinionista dal format

L'ARENA di Massimo Giletti e molti molti altri accorsi alla serata

messa a punto dal proprietario del ristorante Estrobar ,Max Nardari

regista e Fabrizio Pecci organizzazione eventi vip .









 
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SEX CRIMES

la visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Personalmente sono molto soddisfatto, il programma è stato equilibrato, non ha avuto paura di mostrare i casi scabrosi di pedofilia che riguardano il clero, non ha evitato di mostrare integralmente Sex Crimes and Vatican, ha usato la giusta sensibilità e prudenza nel mandare in onda il filmato solo dopo la prima interruzione pubblicitaria avvertendo più volte che si trattava di argomenti che potevano urtare la sensibilità dei minori lasciando ai genitori la scelta di far vedere o meno ai loro figli questo documento.

Sono reduce dalla visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Gli interventi di Don Di Noto e Monsignor Fisichella sono stati garantiti nel pieno rispetto di un equo contradditorio. La presenza in studio di Colm O'Gorman, autore dell'inchiesta è stata preziosa, soprattutto per chiarire il punto più controverso e meno sostanziale della vicenda, quello riguardante il famoso documento segreto, il Crimen Sollicitationis. Non sta certo a me dire chi è risultato più credibile fra i contendenti, ma certamente il fatto che il confronto non si sia svolto essenzialmente su un'interpretazione giuridica, formale degli articoli del documento redatti in latino, bensì sul problema delle vittime, delle mancanze della Chiesa nella collaborazione con la giustizia ordinaria, sulla prassi di trasferire in altre parrocchie preti già accusati dalla polizia di abusi su minori, è innegabilmente positivo.

Credo, e resto convinto, che la bagarre politica generata prima della trasmissione di questa puntata, il fatto che politici si siano addirittura sbilanciati sostenendo in diretta tv che "il documentario non andrà in onda", che il consiglio d'amministrazione abbia tentato in ogni modo di limitare la libertà d'espressione e di censurare preventivamente Santoro e la sua redazione, resti un fatto grave. Un precedente pericoloso ed inquietante che lascia un interrogativo piuttosto deprimente: quanti giornalisti, in Rai come in Mediaset, che non hanno la "forza" e il seguito di Santoro, si sentiranno liberi di trattare argomenti tanto delicati in futuro?

Questa è la mia opinione, la parola va ora ai lettori, ovviamente sperando che coloro che votano siano anche stati spettatori della trasmissione e che il risultato - seppur dal valore relativo- non venga inquinato da quanti possono votare guidati da un semplice pregiudizio ideologico.
Cosa ne pensate?

 

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