Un blog creato da genovablog il 03/02/2009

GENOVA LIGURIA

LIGURIA LE IMMAGINI LE RICETTE E CHI PIù NE HA PIù NE METTA. Lasciate i vostri contenuti: FOTO, NOTIZIE, PENSIERI e RICETTE

 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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FOCACCIA ALLA GENOVESE

Post n°16 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da penelope.arianna


FOCACCIA: Ricetta della FOCACCIA ALLA GENOVESE ( fugassa )

Anche un visitatore distratto non potrà fare a meno di accorgersi dell'importanza che la focaccia riveste nelle abitudini di chi vive a Genova ed in Liguria: camminando per le strade della città incontrerà sul suo cammino persone di tutte le età che mangiano con gusto una striscia di focaccia, seduti o camminando, nei mercati, in macchina o sull'autobus.


Focaccia alla genovese



INGREDIENTI


20 gr. di lievito di birra, un bicchiere abbondante d'olio di oliva extravergine ligure, 400 g di farina, sale. (una variante può essere l'aggiunta all'impasto di 2 patate medie, bollite e passate in purea per rendere la focaccia 1 po' più soffice e pastosa).



 



 



PREPARAZIONE



Disponete la farina a fontana sul piano di lavoro, incorporate il lievito di birra sciolto


in poco latte tiepido, 2 cucchiaini di sale fino, (la purea di patate se volete),  un terzo dell'olio.


Lavorate bene l'impasto,se necessario aggiungendo un po' d'acqua tiepida, fino a ottenere un impasto soffice e liscio; lasciatelo riposare in luogo tiepido per tre quarti


d'ora. Quindi stendetelo in una teglia da forno piuttosto grande, ben unta d'olio


e fate lievitare per altri tre quarti d'ora. Pre-riscaldate il forno a 200 °C, con le dita


formate delle profonde fossette nella focaccia, quindi ungete e salate la superficie


e fate cuocere fino a che non sarà ben dorata.


 




 
 
 

Dal presidente di Federvita Liguria

Post n°15 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da genovablog
 
Foto di genovablog

Dal presidente di Federvita Liguria ricevo e pubblico:
Federvita Liguria ha deciso di inviare al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, l'acqua che è stata forzatamente negata ad Eluana Englaro. Nove litri di acqua verranno infatti consegnati al Quirinale domani, 11 febbraio 2009, a mezzo di corriere espresso." Con queste parole il Presidente di Federvita Liguria, Dott. Eraldo Ciangherotti, interviene sul Caso Englaro."Al supremo garante della Costituzione- prosegue Ciangherotti- al primo cittadino della nostra Nazione, abbiamo deciso di inviare quell'acqua che ad Eluana è stata negata in questi giorni di stop all'alimentazione e idratazione. Perché con questa acqua Giorgio Napoletano possa lavarsi bene le mani".
"Acqua per lavarsi le mani, - continua Ciangherotti - acqua per aver consegnato la "risoluzione del caso Englaro " ad altri, non firmando il Decreto sul divieto di sospensione di alimentazione ed idratazione.
Condannando a morte di fatto, per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana, una cittadina italiana, una paziente gravemente disabile. Proprio come Ponzio Pilato."
"E non si scandalizzino – conclude Ciangherotti- i benpensanti moderni per l'arroganza delle nostre parole. In fin dei conti, se a Marco Pannella è stato concesso di citare strumentalmente Giovanni Paolo II, offendendo il sentimento religioso di molti cattolici, allora sia concesso pure noi di rifiutare la "logica perversa" che ha voluto giustificare un omicidio premeditato. Dopo aver invocato il silenzio, il Presidente Napolitano ha chiesto a tutti una riflessione e noi abbiamo fatto la nostra riflessione. Ci batteremo strenuamente affinchè non ci possano essere altre Eluana nella storia del nostro Paese".
Articolo suggerito da milionidiero

 
 
 

Castagnaccio

Post n°14 pubblicato il 08 Febbraio 2009 da genovablog
 
Foto di genovablog

Ingredienti:

 

 

-farina di castagne gr. 500
-uvetta sultanina gr. 100
-pinoli gr. 50
-olio d'oliva
-semi di finocchio
-sale

Preparazione:

Lavare l'uvetta e metterla ad ammorbidire in acqua tiepida, massimo un quarto d'ora, setacciare la farina affinchè non rimangano grumi, metterla in una terrina, unire mezzo cucchiaino di sale e, sempre mescolando con una piccola frusta o con un cucchiaio di legno, aggiungere tanta acqua quanto basta per avere una pastella molto morbida, aggiungere con un poco di olio una tortiera dai bordi bassi e versare in essa la pastella, poi spolverizzarla con una cucchiaiata di semi di finocchio, i pinoli e l'uvetta ben scolata e asciugata in un telo sottile. Irrorare la superficie del castagnaccio con poco olio d'oliva. Mettere il recipiente in forno già caldo (190c°) lasciandovelo sino a quando sulla superficie si sarà  formata una crosticina. Si serve sia caldo che freddo.

 
 
 

non può piovere per sempre

Post n°13 pubblicato il 07 Febbraio 2009 da genovablog
 
Tag: notizie

DESCRIZIONE (finestra temporale, intensità ed eventuale localizzazione)

OGGI, sabato 7 febbraio 2009: fino alla serata avremo possibili precipitazioni caratterizzate da quantitativi anche significativi (in particolare su BCE localmente AD), con intensità tra debole e moderata. Non si escludono temporali o rovesci generalmente moderati nel corso della giornata (in attenuazione dalla serata). Mare ancora molto mosso da WSW.

DOMANI, domenica 8 febbraio 2009: Domenica nulla da segnalare, salvo qualche debole precipitazione nel Levante. Deciso miglioramento su Centro Ponente.

DOPODOMANI, lunedì 9 febbraio 2009: dalla nottata tra Lunedì e martedì si potranno avere nuove precipitazioni che al momento non sono significative. Venti in rinforzo da SSW fino 50-60 km/h in particolare a Levante e moto ondoso in deciso aumento.

TENDENZA: martedì si potranno avere possibili residue precipitazioni a Levante; probabile rapido miglioramento, associato ad un rinforzo dei venti dai quadranti occidentali.

 

ore 12:00 la situazione in Liguria

Chiusa la A7 Chiusa al traffico la A7 Genova-Serravalle nel tratto compreso tra Bolzaneto e Vignole, in direzione di Milano, per verifiche tecniche a seguito di uno smottamento del terreno dovuto alle abbondanti piogge che interessano la zona. Sul posto, dove non si registrano disagi al traffico, sono all’opera i tecnici di Autostrade per l’Italia e la polizia stradale. Per chi è diretto a Milano è obbligatoria l’uscita Bolzaneto con rientro a Vignole dopo aver percorso la viabilità ordinaria, mentre per i veicoli pesanti è obbligatorio percorrere la A26 Genova Voltri-Gravellona Toce.

Chiuso il valico con la Francia La vecchia statale Aurelia che collega l’Italia alla Francia attraverso il valico di Ponte San Luigi è stata chiusa la scorsa notte, a scopo precauzionale, all’altezza della Mortola, a causa di un masso di alcune tonnellate che minaccia di abbattersi sulla strada. Oggi saranno effettuati alcuni sopralluoghi per verificare la consistenza del macigno, in un luogo dove, tra l’altro, sono cadute numerose pietre per via delle abbondanti piogge degli ultimi giorni. La Francia è comunque raggiungibile attraverso il valico di Ponte San Ludovico, che costeggia il mare e l’Autostrada. Diversi, nel corso della notte, gli interventi dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Ventimiglia e Sanremo per altri piccoli smottamenti, sopralluoghi per frane, caduta pietre e rocce pericolanti. Nella città di confine, oltre che a Mortola, sono intervenuti anche in frazione Latte per un movimento franoso in corso. A Sanremo, intorno alle 2, i pompieri hanno effettuato un sopralluogo statico a Bussana e questa mattina alle 7, lungo la strada consorziale, tra valle Armea e Poggio, sono intervenuti per il crollo di un muro.

Isolato il porto di Sestri Levante Un ampio fronte di costone si è staccato dal promontorio dei Castelli a Sestri Levante (Genova) ed ha ostruito completamente la strada che conduce al porto cittadino. La frana, fortunatamente, non ha coinvolto nè persone nè mezzi ma ha invaso via Pilade Queriolo. Sul posto stanno lavorando i tecnici del comune ligure per la rimozione di fango, terra e pietre: al momento non è preventivabile la riapertura della strada e i tecnici stanno attendendo anche di poter analizzare il movimento franoso e verificare la stabilità del pendio dove si è staccata la frana. Lo stato di allerta meteo della Protezione civile prosegue fino alla mezzanotte di oggi.

 
 
 

buon fine settimana

Post n°12 pubblicato il 07 Febbraio 2009 da precicchio
 

 
 
 

Contro la crisi del lavoro la Regione stanzia 50 milioni di euro

Post n°11 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da genovablog
 
Tag: notizie
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Contro la crisi del lavoro la Regione stanzia 50 milioni di euro Contro la crisi economica e l’aumento della disoccupazione, la Regione Liguria ha deciso di stanziare 50 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo a sostegno del mondo del lavoro e delle imprese, promuovendo una serie di interventi volti a favorire il reinserimento delle persone espulse dal mercato e la stabilizzazione dei lavoratori precari. Lo ha deciso la giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche attive del lavoro e dell’occupazione Enrico Vesco e del vicepresidente Massimiliano Costa, approvando un “Piano straordinario di interventi a sostegno dell’occupazione a seguito della crisi in atto”. In dettaglio, si tratta di azioni specifiche che comprendono formazione e riqualificazione di disoccupati, incentivi alle imprese per stabilizzare i lavoratori precari e contributi per la promozione dell’occupazione giovanile. “Vogliamo intervenire immediatamente per fronteggiare questa crisi – ha spiegato il vicepresidente Costa - che in Liguria troverà i suoi momenti più difficili nei prossimi mesi" Sono 4 le linee di intervento: la prima, già impostata e denominata "Coniugare al futuro", è rivolta alla stabilizzazione dei lavoratori precari e al superamento del lavoro nero. La seconda sono le "Borse formative per il lavoro", per cui sono stati stanziati 15 milioni, per promuovere il reinserimento lavorativo delle persone in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e consistono nell’assegnazione di borse di formazione per esperienze lavorative presso datori di lavoro disponibili ad assumere il lavoratore. La terza linea di intervento riguarda gli interventi formativi per una nuova occupazione che intendono sostenere l’inserimento di lavoratori che hanno perso l'occupazione attraverso percorsi integrati di formazione. Infine, l’ultima misura è definita in 5 milioni di euro e orientata a promuovere una stabile occupazione giovanile: verranno riconosciuti sgravi contributivi per ogni assunzione a tempo indeterminato a favore di aziende, società di capitali, società di persone, ditte individuali, cooperative, imprese sociali, Onlus, liberi professionisti.

 
 
 

NUOVA ALLERTA METEO IN LIGURIA

Post n°7 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da genovablog
 
Foto di genovablog

Torna la pioggia in tutta la Liguria.
Il Centro Funzionale della Protezione Civile della Regione Liguria ha emesso un nuovo messaggio di allerta meteo a partire dalla mezzanotte di oggi Sino alla mezzanotte di domani 7 febbraio.
Neve anche in collina sui nersanti padani
Allarme anche per eventuali fenomeni franosi.
Probabile miglioramento meteo da domenica.

 
 
 

COSI' GENOVA SPRECA I SOLDI

Post n°6 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da genovablog
 
Foto di genovablog

Se si mettono insieme i 250 mila euro di un primo finanziamento (2001) e il milione e centomila del secondo (2004), la cifra finale si avvicina al milione e mezzo. Per arrivare a dotare la città di Genova di un sistema di tassametri intelligenti, proiettati all’espansione del taxi collettivo: passeggeri che compiono lo stesso percorso e salgono sullo stesso taxi potrebbero suddividere le spese.
Ma gli scatoloni che contengono i tassametri sono impilati sulle scaffalature di un depostito. Non solo: anche hardware e software della centrale (altrettanto intelligente) che avrebbe dovuto coordinare tutto il viavai delle auto pubbliche sono stati impacchettati e diligentemente accatastati sui ripiani. «C’è già quasi un dito di polvere sopra - spiega l’ingegner Carlo Gargiulo della Softeco Sismat, azienda genovese che ha curato l’informatizzazione del sistema - perché sono qui da quasi un anno. Nessuno è più venuto a richiederli».
È una storia che fa il paio con quella raccontata dal Secolo XIX lo scorso 31 gennaio: i furgoncini elettrici comprati con un finanziamento del ministero dell’Ambiente, anche questo di un milione e mezzo di euro e poi abbandonati da mesi in una rimessa di periferia. E i fondi del ministero c’entrano anche in questa seconda storia di spreco pubblico.
Anche in questo caso il finanziamento è arrivato per metà dal ministero dell’Ambiente, per metà dal Comune ed è finito nelle casse di Ami, l’azienda mobilità e trasporti ormai sciolta. I tassametri sono stati acquistati dalla Acme. Una seconda azienda, la Digitax, ha provveduto a dotarli di display su cui scorrono gli indirizzi da raggiungere. La Softeco ha poi completato tutto il sistema. Non solo con un rilevatore gps e un sistema di allarme che permette la localizzazione immediata della macchina. Ma anche con un programma che mette direttamente in contatto telefonico chi chiama con il conducente del taxi più vicino. E, infine, con un sensore in grado di segnalare se lungo il tragitto qualche altro utente deve percorrere un tratto in comune, in maniera da ripartire la spesa.
Negli uffici della Softeco, al Wtc di Genova, viene anche allestita e sperimentata una centrale. Una simulazione, ma perfettamente funzionante. Il test va alla perfezione. Poi tutto il materiale finisce negli scatoloni. «E - sorride l’ingegner Gargiulo - speriamo che presto si decida cosa farne, perché abbiamo i magazzini pieni». Si era anche temuto che Ami, ormai sulla via dello scioglimento, non pagasse il conto. Invece, seppur a rate, questo è avvenuto. Bene per la Softeco, che ha realizzato un sistema all’avanguardia. Meno bene per le casse pubbliche, visto che tutto è rimasto, fino a oggi, inutilizzato. «Sarebbe stata - commenta l’ex assessore al traffico Arcangelo Merella - una straordinaria innovazione, che avrebbe posto Genova al primo posto in Italia nella gestione dei taxi. Invece poi è morto tutto».
L’idea era nata da un tassista, Giorgio Riva, massimo propugnatore del taxi collettivo. «Speriamo di poter riprendere il discorso - spiega oggi - anche se molte diffidenze, lo ammetto, vengono proprio da alcuni colleghi». La sua proposta fu finanziata già nel 2001 e 35 tassametri sperimentali vennero installati sui taxi genovesi. Poi la decisione di ampliare la rete, con altri 200 apparecchi. «Noi - commenta Walter Centanaro, presidente della Cooperativa dei radiotaxi e consigliere comunale della Lista Biasotti - non siamo mai stati convinti dell’idea del taxi collettivo. Ma non ci siamo messi di traverso. Abbiamo sempre detto: ok, partiamo con una sperimentazione avanzata. E abbiamo anche individuato i nomi dei colleghi disponibili». Ma partirà il taxi collettivo? I pacchi saranno aperti? «Dovevamo partire già nei mesi scorsi - è la spiegazione dell’assessore Francesco Scidone - poi sono nati problemi logistici e burocratici ». Ora il nuovo scoglio è su dove installare la centrale. Nella sede dei radiotaxi o, come vorrebbero gli amministratori, all’Amt? «Il problema - conclude Gargiulo - è che la tecnologia viaggia velocissima». Morale: quando la decisione sarà presa, il sistema potrebbe essere già superato.

(da il Secolo XIX)

 
 
 

FARINATA DI CECI

Post n°5 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da genovablog
 
Foto di genovablog

Ingredienti per 4 persone :

300 g di farina di ceci

100 cl di acqua

Sale

Pepe

1 bicchiere di olio d'oliva extravergine ligure


Preparazione :
Diluire la farina con l'acqua, l'olio e il sale in una scodella; per evitare che si formino dei grumi, mettere prima la farina e aggiungerci l'acqua, a poco a poco, mescolando con una frusta.
Poi  aggiungere l'olio sempre mescolando.
Fare riposare il composto per circa 4-5 ore, mescolando ogni tanto per far amalgamare bene la farina e fare fermentare un po' la pastella che così che lievita.

Versare la pastella per uno spessore di 2-3 mm in una padella larga unta d'olio e cuocere qualche minuto in forno, possibilmente a legna.
Servire calda.

 
 
 

GENOVA - PORTO ANTICO

Post n°4 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da genovablog
 

 
 
 

PANORAMA SESTRI PONENTE

Post n°3 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da genovablog
 

 
 
 

Il pesto genovese

Post n°2 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da genovablog
 
Foto di genovablog

Il pesto genovese è uno dei condimenti per la pasta più conosciuti in Italia e nel mondo. Nasce in Liguria, una regione unica la cui cucina è molto diversa da quella del resto del nord, influenzata dalla presenza del mare che crea un microclima del tutto particolare.
Proprio questo microclima ha permesso la coltivazione di un basilico del tutto speciale, con il quale i liguri da sempre producono il pesto genovese.

Il basilico è coltivato in Liguria fin dai tempi dei romani, ne parlano infatti Plinio, Teofrasto, Avicenna, Alessandro Petronio e Galeno. Il pesto però nasce recentemente, ne parlano per primi nel corso del XVII secolo i gastronomi Giovanni Battista Ratto e Emanuele Rossi. Nel 1910 Amarico Romano Calvetti esegue una sintesi delle due ricette, e descrive il pesto alla genovese come "battuto o sapore all'aglio": uno spicchio d'aglio, basilico (baxaicò), formaggio sardo e parmigiano, grattuggiati e mescolati insieme; pestare il tutto con poco burro fino a ridurlo in pasta, sciogliere quindi il tutto con olio fino in abbondanza. Il pesto deriverebbe quindi dall'aggiadda (agliata); una salsa a base d'aglio pestato con aceto, olio d'oliva e sale, risalente al 1200, che serviva per conservare meglio i cibi cotti e per coprire gli aromi e sapori di carni troppo frollate o già con inizio di putrefazione.

Non tutta la Liguria è valida per la coltivazione del basilico per produrre il pesto genovese. La zona considerata ideale per coltivare la qualita' di basilico migliore in assoluto, e' quella che va da Genova Pra a Pegli e che si estende a Ponente sino a Palmaro e, a Levante, sino a Coronata. Il basilico ideale per produrre il pesto genovese non deve avere la nota di menta che caratterizza invece altre varietà di basilico.

Secondo i puristi, anche il modo di preparare il pesto ne condiziona il sapore: il basilico va amalgamato al resto degli ingredienti pestandolo in un mortaio in marmo con un pestello di legno, e non frullandolo con un mixer, per sfibrare le foglie che in questo modo sprigionerebbero un aroma più intenso, inoltre le lame del cutter ossiderebbero il ferro contenuto nel basilico peggiorandone le caratteristiche.



La ricetta del pesto alla genovese

Ingredienti per 4 persone:

- 30 foglie di basilico appena colto;
- 120 g di fiore sardo DOP grattuggiato;
- 100 g di parmigiano reggiano DOP grattuggiato;
- 2 spicchi d'aglio;
- 1/2 bicchiere di olio extra-vergine d'oliva ligure;
- 50 g. di pinoli

- sale
Preparazione: lavare accuratamente in acqua fredda corrente le foglie di basilico e farle asciugare all'aria, stese su una salvietta. Metterle nel mortaio con gli spicchi d'aglio e i pinoli e iniziare a pestare con il pestello di legno. Schiacciare con forza, senza dare colpi nel mortaio. Unire quindi poco formaggio per volta alternando i due tipi e, quando il composto sarà omogeneo, far scendere l'olio d'oliva a filo mescolando con una spatola di legno fino ad otte
nere un composto omogeneo e cremoso. E' un errore togliere il pesto dal mortaio per aggiungere l'olio, infatti parte della fragranza del basilico rimane sulle pareti del mortaio; aggiungendo quindi l'olio nello stesso recipiente, questo ne assorbe tutto l'aroma.
Il pesto si conserva per qualche giorno in frigorifero, ricoprendo la superficie con olio d'oliva. Al momento dell'utilizzo deve essere stemperato con l'acqua di cottura della pasta e volendo un po' di burro.
  

 
 
 

si stava meglio quando si stava peggio...

Post n°1 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da genovablog
 

 
 
 
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