STELLA BLU

Il mio cielo

"Capisco come si possa guardare la terra ed essere atei,

ma non capisco come si possa guardare il cielo di notte e non credere in Dio."

(B. Franklin)

Sì, anche io, come pochi ormai, mi perdo nell'immenso blu stellato...rimango per lunghi minuti con gli occhi puntati in alto, senza ricordare il passato e senza nemmeno dipingere nuovi desideri terreni, ma semplicemente rapita dalla bellezza dell'infinito e dalla voglia di rinascere un entità diversa, non più umana e perdermi su una stella sconosciuta della Via Lattea.

Lentamente, i miei pensieri si trasformano in una piccola barca di carta che sale piano, piano verso la luna...non sento più il freddo e ne il rumore delle macchine che passano  sotto la mia finestra...è semplicemente una sorte di tranquillità mai provata prima.

Mi "toccano" pensieri felici, sorrisi mai visti prima, suoni leggeri di vento, note mai sentite laggiù e colori dolci che riscaldano quella parte invisibile di me, chiusa per troppo tempo, nascosta per paura di essere amata, paura di non essere compresa, paura di essere ferita...

Al diavolo tutto! 

...se solo potessi restare qui, qui, più vicino a dio...qui dove la semplicità è pura meraviglia...qui dove le nuvole non fanno male...qui dove la mano umana non è riuscita a toccare e  sporcare nulla....qui dove non mi sento così sola..

Riscendo piano....il mio corpo lamenta il freddo che arriva fino alle ossa e mi sta chiamando anche mia figlia che non ha capito cos'è "intabarrarsi"...(ah, è ciò che farò io adesso!!!)

Chiudo la finestra e abbassando la serranda, mi tornano in mente i versi di Donato di Poce:

"Me ne vado in giro

con il cielo in tasca

(e una manciata di stelle - aggiungo io),