GRANELLO DI PEPE

Gocce di memoria

“… Siamo gocce di memoria che non può più tornare …”

E’ così, non ci si può far nulla. Queste giornate sono colme di solitudine, quella solitudine che senti solo dentro, quando ti privi anche della compagnia di te stesso. Nel mondo non trovi alcuna consolazione, né la cerchi. I ricordi si risvegliano tutti insieme e ti stringono la gola in un nodo. Non riesci a parlare, solo lasci che le lacrime scendano, tanto nessuno ti vede, tanto non cerchi nessuno e fai in modo che nessuno cerchi te. Aspetti che questo sentire ti lasci libero, aspetti che riprenda la vita, inutile farsi violenza, tanto passa tutto, basta lasciar scorrere l’acqua. Chiara

S. Chiara

"... I just want to stay with you in this moment

forever ..."

Oggi è S. Chiara e mi piace ricordare che a ogni mio onomastico, la mia famiglia mi faceva trovare un piccolo dono. Questi ricordi sanno di estati trascorse al mare. Ora qualcuno si chiederà perché ho scelto questa canzone. Semplice: ho fatto un post trasversale :))))))))))

Gentiliaco

“… E ricoprir di terra una piantina verde
sperando possa
nascere un giorno una rosa rossa …”

Alle 18.30 del 5 agosto di parecchi anni fa lasciavo un mondo per entrare in questo. In ogni famiglia la nascita di qualcuno è legata a qualche aneddoto, la mia non fa eccezione: mio padre che da Ballabio, in Valsassina, con una mille e cento fiat e un fazzoletto bianco al finestrino, portava di corsa a Milano mia madre per partorire in ospedale, mio padre che durante il parto di mia madre dormiva e durante la nascita di mia sorella, sette anni prima della mia, si raccontava barzellette con mio nonno. Allora i padri erano tenuti rigorosamente lontano dai parti. Se ripenso agli anni vissuti fin qui mi sembra di aver vissuto almeno dieci vite in una. Tante stagioni in ogni stagione della mia vita. Una vita forse quasi sempre in salita, ma ricca di frutti di momenti intensi, di vitalità. Grazie per ogni giorno, per ogni ora, per ogni pena e per ogni gioia che, con fermezza e dolcezza, mi conduce a un nuovo inizio.

La bontà dei miei giorni

“… Questo tempo per noi e poco e prezioso
passerà prima o poi e non tornerà
Se ti stringo un po' di più
ballando al buio in silenzio
il tempo, il tempo sorriderà
ballando al buio in silenzio
Ti bacio piano piccola mia
bacio il respiro che porta via
Le paure che hai i sogni incerti …”

Capita sempre più spesso che mia figlia ed io passiamo del tempo insieme, cosa non scontata, anche se vivi nella stessa casa. Ci diamo consigli femminili a vicenda, parliamo di ricordi e di progetti futuri, ci scambiamo punti di vista sui massimi sistemi, guardiamo film e trasmissioni televisive insieme, commentiamo le notizie e poi oziamo ciondolando sdraiate sul letto, ridendo per stupidaggini. Protette dalla nostra nuova tana, in cui viviamo da tre anni, che ormai sta diventando ogni giorno più nostra, viviamo questo tempo insieme, lei ed io, questo tempo che, per certi versi, è simile al tempo passato insieme quando era piccola. Sono consapevole che questi giorni avranno una fine, però ora mi godo questo buon presente, buono e profumato come il pane appena sfornato.

Obama

Non ho mai sognato un viaggio negli State, né desiderato o invidiato nulla che appartenesse alla loro cultura. Li ho sempre sentiti distanti, ho amato il pensiero di Martin Luther King e la sua figura mi suscita ammirazione, stima, mi commuovo quando ascolto o leggo i suoi discorsi. Ho amato certi capi indiani e il loro modo d’interpretare la realtà. In ogni caso l’America a stelle e strisce non è mai stata parte del mondo in cui desiderassi recarmi e tantomeno viverci. Mal sopporto le basi Nato in Italia e l’atteggiamento di superiorità che spesso gli statunitensi assumono. Affascinata dal mondo classico e dalla cultura europea, le mete dei miei desideri non hanno mai previsto di dover attraversare l’Oceano. L’unica cosa che ho invidiato al popolo statunitense è stata Obama. Che sia stato o no un buon Presidente non lo so. E’ stato comunque una svolta, come lo sarebbe se venisse eletta la Clinton. Obama nel suo primo discorso ha detto cose che coinvolgevano anche chi non faceva parte del suo popolo. Ho sperato che un gran cambiamento avvenisse anche nel mondo, sulla scia della sua elezione. Purtroppo così non è stato. Non invidio la Clinton agli State, piuttosto invidio la possibilità per una donna di mirare a una alta carica di potere e di comando. In Italia abbiamo ancora strada da fare in tal senso. Per il resto i Presidenti americani sono tenuti sotto scacco dai poteri forti come ovunque. Guantanamo non è stato chiuso, la riforma sanitaria per i cittadini meno ambienti degli State è per il momento ancora deludente …

4 novembre 2008

Con molti altri io ci avevo creduto ... ma ai poteri forti o ti pieghi o sei vittima di un attentato ... in tutti i casi il primo presidente di colore eletto negli State è un evento di per se.

" 4 novembre 2008 Obama viene eletto Presidente degli stati Uniti d'America. Al telegiornale ne comunicano la notizia ed io sento le lacrime rigarmi le guance. Non ho la pelle nera, né parenti che l'abbiano, eppure questa notizia mi tocca profondamente. Solo quarantacinque anni fa sembrava impossibile che gli Stati Uniti eleggessero un Presidente afroamericano, era un sogno e niente più. Penso a tutte le cose orribili che i bianchi hanno fatto ai neri, portando via dai loro villaggi in Africa ragazzi giovani per ridurli in schiavitù e farli lavorare per loro nelle piantagioni in America. Penso a quanto dolore, a quanta amarezza, a quanta paura abbiano provato e ora io guardo alla televisione i visi dei loro discendenti con gli occhi lucidi di commozione. Mi stupisco nel sentirmi sollevata per loro, ma c'è qualcosa di più in me. Anche i sogni, se ci credi e lavori per essi, possono diventare realtà e questo mi riempie di speranza per ogni uomo e donna, me compresa. Forse, come i primi schiavi afroamericani, non vedrò mai realizzati i miei sogni, forse non sarò in grado di migliorare nell'immediato la realtà. Se continuo a sognare e credere in un mondo dove nessun essere umano muoia di fame, abbia paura, si senta solo e provi dolore, forse i nipoti dei miei nipoti vedranno questo sogno realizzarsi. Non so se Obama sarà un buon Presidente, il solo fatto che sia stato eletto mi fa, comunque, continuare a sognare." Da una pagina di diario.

Rileggendo un vecchio post

Stammi accanto

Non ho bisogno tu mi dica, ti amo o tiri fuori tutti gli artifizi poetici e un tantino barocchi perché io ne rimanga affascinata. Io voglio te, nient’altro che te, i fronzoli mi confondono le idee, mi rendono sospettosa. Fatti vivere per quello che sei e smetti di tentare di usare un linguaggio secondo te gradito al gentil sesso. Stammi accanto, girovaga con me che io possa sentire i nostri ululati intrecciarsi in un unico ululato, il resto verrà da se.

Oggi più che mai

"... I say, you say 
Ognuno nei suoi giorni 
Ma io e te ci incontriamo nella mente 
E nessuno ci sente ..." 

Quei rari momenti magici, quelli che ci hanno dato la forza di lottare e sostenere battaglie impari, sono i pilastri di quel tempio dove tutto è memoria e presenza . Il mio fiume scorre, nulla è lasciato al caso, tutto è frutto di una scelta antica.

Una carezza

"... E ci sarà
dentro te e al di là
dell'orizzonte 
una piccola
poesia ...

Perdona e dimenticherai
per quanto possa fare male in fondo sai
che sei ancora qui
e dare tutto 
e dare tanto quanto il tempo in cui 
il tuo segno rimarrà
questo nodo lo sciolga il sole 
come sa fare con la neve ..."

Ti leggo e a un tratto mi sento impacciata. Vorrei tanto poterti dare una carezza senza che tu te ne accorga, magari mentre dormi profondamente. Una carezza lieve, fresca, senza nulla chiedere in cambio se non vedere sollievo nei tuoi lineamenti che si distendono nel sonno. Una carezza, mentre dormi profondamente …