Blog
Un blog creato da hommelibre10 il 23/03/2013

Liberi e giusti

Politica, cultura e attualità

 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 21
 

Klimt, il bacio

 

 

« 800 euro alle famiglie c...Have You Ever Seen The Rain »

A.I. Intelligenza Artificiale: una finestra sul futuro

Post n°115 pubblicato il 18 Maggio 2017 da hommelibre10

 

Ogni film di Spielberg è una finestra sull'utopia, sull'idea di un uomo nuovo con livelli di consapevolezza superiore che combatte ancora con l'uomo vecchio attanagliato dalla paura e dall'avidità. Forse A.I. è il film più melanconico, il più sensibile, il più esistenzialista di tutti gli altri. Esistenzialista perché prova e gettare l'uomo nuovo in un mondo a lui estraneo in cui non si riconosce e da cui non è riconosciuto.
Il film, uscito nel 2001, 19 anni dopo l'indimenticabile E.T., ripropone ancora l'immagine
del diverso positivo che in E.T. era un extraterrestre bambino abbandonato sulla terra e ora è un cyber-bambino capace di amare per riempire il vuoto della famiglia moderna.
La storia è ambientata fra circa cento anni, quando catastrofici cambiamenti climatici avranno sommerso le città costiere e ucciso miliardi di persone e altri ancora saranno sradicati dalle loro case e dalle loro città per rifugiarsi in territori più sicuri, allora l'uomo sentirà di nuovo la drammaticità della sua solitudine e la fragilità della sua esperienza sulla terra.
Qui una donna si dispera per il figlio in coma che la scienza non riesce a risvegliare, ma la cibernetica ha fatto grandi passi in avanti e suo marito le compra un nuovo bambino, diverso da tutti gli altri robot, un bambino capace di emozioni, affezionarsi per sempre ai suoi "genitori adottivi", destinato a riempire il vuoto delle coppie senza figli.
Lei, Monica, all'inizio lo rifiuta, è troppo umano, nessuno può sostituire un bambino nato da lei, poi si affeziona e gli dà l'imprinting, da quel momento David la chiamerà mamma e non potrà più fare a meno di lei.
Ma, colpo di scena, Martin, il figlio vero si sveglia dal coma, presto gli farà capire che lui è diverso, che non è un bambino vero e non sarà mai amato come un bambino nato da una donna, David, il piccolo robot dai sentimenti umani, scopre la favola di Pinocchio e si attacca all'idea che esista una Fata Turchina che possa trasformare anche lui in un bambino vero.
Due piccoli incidenti allarmano la coppia che comincia a temere che David possa essere pericoloso, decidono di restituirlo al costruttore per la distruzione ma Monica non ha il coraggio di vederne la fine e lo abbandona in un bosco dove farà l'amara esperienza del mondo vero, della gente normale che odia i robot che la società costruisce ritenendoli un odioso sostituto dell'essere umano, qui si aggirano terribili circensi a caccia di robot quasi umani da distruggere nelle fiere della carne per divertire il pubblico.
David viene preso insieme allo gigolò Joe, altro "mecca", cioè meccanico non organico, costruito per soddisfare le voglie di donne insoddisfatte della loro vita sentimentale, e portato al macello.
Alla festa della carne il pubblico si ribella all'idea della distruzione del bambino, David e Joe vengono liberati e comincia il loro viaggio alla ricerca della fata Turchina perché David ormai si riconosce come moderno Pinocchio alla ricerca di una fata che lo faccia diventare bambino ed essere amato dalla sua mamma come un figlio vero.
David e Joe giungono così a Rouge City, il paese dei balocchi del ventiduesimo secolo, qui viene loro rivelato dove trovare qualcuno che faccia di un robot un bambino, giungono così alla fabbrica che lo ha creato ma le cose non vanno come David pensava, si tuffa in mare invocando la mamma, viene salvato da Joe che poi è costretto a lasciarlo in un elicottero anfibio e rimandarlo sul fondo del mare, qui David, come Pinocchio nel ventre della balena, entra in un vecchio luna park del diciannovesimo secolo, trova ricostruita la favola di Pinocchio con Mastro Geppetto nella sua bottega e la fata Turchina ma è solo una statua e certo non può rispondere al suo disperato appello di diventare in bambino vero, l'anfibio si incaglia e Davis e Teddy, il supergiocattolo parlante e pensante di Martin, rimangono imprigionati per duemila anni, intanto tutto il pianeta vive una nuova era gliaciale e l'umanità si è estinta.


Giungono gli extraterrestri a risvegliarlo, leggono la sua mente, sentono il suo dolore, comprendono il suo sogno di diventare un vero bambino ma questo miracolo non posso farlo, possono invece, da una ciocca di capelli di Monica conservata da Teddy far rivivere la mamma anche se per un solo giorno, David e Monica vivono il più bel giorno della loro vita, poi Monica muore mentre David, preparato a quell'evento contempla stupito e felice il sonno della mamma ed infine si addormenta a sua volta e, per la prima volta, va in quel luogo dove nascono i sogni, cioè fa l'esperienza di un bambino vero perché il sogno e l'immaginazione era l'unica cosa che separava i mecca dall'essere umano.
A.I. come tutti i film di Spielberg è un film bellissimo, Spielberg è il nuovo Fellini capace ancora di accendere la fantasia e parlare alle emozioni e a tutto ciò che rende sublime la razza umana; è un film sull'amore e sulla compassione come ultima tappa dell'evoluzione dell'uomo sulla terra.

Il messaggio viene affidato a un cyber bambino perché lui non ha fame, non ha sete, non si ammala e non muore e perciò non ha paura mentre la nostra libertà, prigioniera di un corpo che muore, è condizionata dal dolore, dalla paura di soffrire e di morire mentre l'amore, che nel suo significato etimologico significa a-mors (cioè non morte) per gli esseri umani è solo un attimo fuggente, un'illusione del cuore che per un breve periodo ferma il tempo e li fa sentire come se fossero immortali, rimane poi la nostalgia e la ricerca di quel tempo perduto. David rappresenta ciò che l'uomo vorrebbe essere, un dio puro e compassionevole, immortale e incorruttibile, la nostalgia di una perfezione che non ci è data ma di cui abbiamo una vaga idea che spesso filosofi e teologi hanno riconosciuto come eredità del Dio vero data all'uomo.
L'essere umano, invece, è rappresentato come diviso da una coscienza superiore che pensa l'amore e la spiritualità unite alla conoscenza e ad una visione superiore del destino dell'uomo, e una realtà che lo imprigiona e lo spinge verso la paura e la crudeltà.
Toccante è la scena della distruzione dei mecca, sanno quello che sta per succedere ma non hanno paura, non soffrono, non conoscono né ira, né odio, né sofferenza, una cyber tata programmata per allevare i bambini sorride a David radiosa mentre il nuovo mangiafuoco la condanna a morte come una strega del Trecento sciolta nell'acido che le cola addosso come un tempo i guerrieri medievali gettavano olio bollente sugli assalitori dalle torri dei castelli assediati. Lei sorride e rassicura David perché non soffrisse.
Perciò l'umana aspirazione a migliorarsi è affidata ad un robot bambino proiezione dei sentimenti umani e agli extraterrestri, proiezioni moderne di divinità compassionevoli capaci di ridare la vita ad una persona vissuta 2.000 anni prima pur di donare un giorno di felicità al piccolo David perché lui è importante per loro, rappresenta la migliore incarnazione del meglio che l'umanità estinta sia stata capace di creare e tramandare.
Forse il messaggio profondo del film é in questo: un invito a immaginare che non solo la vita umana è breve di fronte alla storia ma anche la vita dell'intera umanità può essere fuggevole di fronte alla vita dell'universo. Che resterà dell'umanità quando tutto sarà compiuto?
Anche in questo il film è esistenzialista, cioè intriso di religiosità laica, il tempo è il dio degli atei poiché ogni essere umano sa che il tempo era prima di lui e sarà dopo la sua fine ma qualcosa di lui rimane negli altri e questa è la sua responsabilità, la sua pena o sua gloria.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

hommelibre10Arianna1921lascrivanaMalinconieSublimiamici.futuroierilegrin2cielostellepianetidoreroberta_2011cassetta2ditantestelleormaliberabal_zacRomanticPearldaunfiore
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963