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« La codardia del tempoSapori »

...alla fine ci rimisero i pesci

Post n°529 pubblicato il 18 Marzo 2018 da roby.floyd

Nel 1971 i Pink Floyd si  dividevano tra musicisti e architetti, almeno secondo la defiizione di Roger Waters: lui e Nick Mason erano gli architetti delle invenzioni sceniche, gli inventori di quei trucchi teatrali  che fecero la fortuna della band al pari delle invenzioni sonore.
David Gilmour e Richard Wright erano invece i più snob, quelli che si occupavano solo di suoni e che mal tolleravano la fantasmagoria di certe idee.
Il risultato del concerto dei Pink Floyd del 15 maggio 1971  al Crystal Palace Bowl di Londra sembrava dare ragione agli architetti, perchè nel laghetto che separava il palco dal pubblico, verso la fine dello spettacolo  era emerso maestoso un polpo gonfiabile di 15 metri di diametro, salutato da fuochi d'artificio e bombe di fumo.
Alla fine del concerto i musicisti ebbero la loro piccola vendetta sugli architetti, perchè tutti i pesci del lago erano morti durante l'esibizione, almeno per 2 ragioni: le pompe d'aria che erano state utilizzate per gonfiare il polpo avevano fatte registrare delle perdite fatali per i pesci, e poi il volume traumatico...gli animali non erano abituati alle sonorità dei Pink Floyd.

 

 
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