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« 25.12.2018Ciao a tutti »

Come le onde del mare

Post n°537 pubblicato il 22 Gennaio 2019 da roby.floyd

Come un'onda e poi come tante altre la vita travolge tutto, a volte con dolcezza e quasi con beffarda indifferenza bagna tutto quello che trova e poi si ritrae con in un passo di danza dando la sensazione di non invadere e non esistere, altre volte accarezza con amore e altre ancora scava violentemente, lentamente e inesorabilmente, scolpisce e plasma, crea buchi e immagini, cambia i colori, tutto questo complice del Tempo, senza risparmiare nulla e niente; la nostra esistenza cambia forma, paradossalmente come una roccia.
Nulla è per sempre e della stessa forma, a volte spezza, altre volte le stesse onde supera i nostri limiti senza rispettare nessun confine, nessun margine, copre tutto senza preavviso e porta con sè tutto quello che trova fin giù, fino a toccare il fondo buio, freddo, dove non arriva nessun suono, nessuna luce e nessuna emozione.
Nel fondo, tra i sassi e i tesori nascosti, rimangono i ricordi e la gioia di quello che ha accompagnato il ritmo delle onde in superficie, testimoni di un tempo passato che porta con sè la memoria indelebile di un ritmo antico perso tra i magici mulinelli di un vento ancestrale.
Negli abissi non c'è più alcun spazio per il movimento: tutto è cristallizzato, non arriva nessuna voce nè suono, tutto appare in un realtà di calma, ma apparente, tutto assume un colore lunare e una forma piatta, omogenea quasi gelatinosa, insapore, assenza totale di profumi e odore di vita, paesaggio di altri pianeti o forse mondi sconosciuti e inesplorati che agli occhi estranei non racconta nulla, ma racconta per loro solo il nulla...e io resto in superficie a guardare le stesse onde che bagnano la riva di una mare ora gelido e crudele che danza davanti a me, ora che la musica della sua voce è muta.

 

Con imperdonabile ritardo desidero ringraziare voi tutti, nessuno escluso, dei vostri attestati di vicinanza che  mi avete inviato in ogni dove, e anche di preoccupazione, soprattutto a Roberta, ma anche alla sconosciuta Hokay, ma ho la sensazione (più di una) che si tratti di una cara persona come voi altri/e tutt'altro che sconosciuta...lo so...bastava un semplice cenno, almeno per non farvi stare in pensiero per non farvi stare in pena e, per questo recito il mea culpa.
Sappiate che tutti voi siete e sarete sempre nel mio cuore come la resistenza.

 

 
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