Creato da daianasara il 22/05/2009

IN CERCA DI ME

semplicemente cosi..

 

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Post n°124 pubblicato il 11 Luglio 2010 da daianasara

Il ricordo di una donna è custodito su una tela,immortalato in colori di vita che sanno di eterno,sui tasti di un pianoforte,nel cuore di un bambino,tra i profumi di un fiore e nella memoria di un uomo.

Pino Daeni ,nato a Bari il 1939, è un pittore impressionista italiano.

Una donna che si rivela in tutto il suo splendore..quel "si vede non si vede" crea un po' di mistero e fascino tra le sfumature di colori morbidi e avvolgenti

           

     

     

Vladimir Volegov,un grande artista russo.

Tratti malinconici della donna nei toni delicati del viso, nella raffinatezza degli abiti e delle espressioni

         

        

   

Richard Johnson  è nato a Chicago da una famiglia di artisti
Mentre era ancora a scuola, ha vinto una borsa di studio per il prestigioso Art Institute di Chicago. Successivamente ha frequentato l'American Academy of Art e dopo il diploma ha iniziato una carriera di grande successo come illustratore prima di diventare un artista premiato.
 

Meravigliosi e bellissimi dipinti...caldi e vellutati toni di colore che creano seducenti volti femminili scriveva:"Quando dipingo, mi auguro di andare oltre la tela e coinvolgere lo spettatore...cerco di creare momenti condivisi"

       

     

     

     

 

 
 
 

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Post n°123 pubblicato il 07 Luglio 2010 da daianasara

 "I Greci hanno capito che la Sfinge che pone delle domande è più piena di speranza.Perché non ci è concesso di passare indifferenti attraverso la propria sabbia delle nostre clessidre.E forse è questa la cosa più importante.Quel sorriso assurdo (della Sfinge),truccato dalla sabbia ci ricordera di più che ogni passo è irreversibile, dietro di noi non ci sono altre tracce,solamente quelle che abbiamo lasciato passando. La Sfinge greca ci lascia tutta la speranza che, una volta andati via ,sopravviverà la nostra risposta. E 'l'unica possibilità. Dipende da come lo si utilizza .
Non è necessariamente un merito amare, ma piuttosto una fortuna. Ma arriva sempre un momento in cui ogni labirinto ci stanca e l'unica cosa che brilla davanti a noi è l'amore. In breve, dobbiamo
scegliere tra l'amore e smarrirsi. E chi avrebbe il coraggio di scommettere tutto ciò che ha sulla mancanza di amore?"

-Octavian Paler-"Mitologie soggettiva"

traduzione alina b.(daianasara)

 

Il tempo scorre e i sogni si dissipano in una clessidra,disegnando sulla sabbia il volto ancorato sulla riva della solitudine...li,siamo naufraghi della nostra stessa vita,e solo il sapore del sale e il profumo delle alghe ci ricorda da dove siamo venuti.Stiamo sempre cercando una sabbia che ci riscalda il cuore,una battigia dove le onde sono leggere carezze e baciano teneramente i nostri piedi nudi e dove il volo dei gabbiani raggiungono altezze inimmaginabili...Costruiamo con comprensione castelli dal nulla,nello spazio e nel tempo ,li dove i passi fatti insieme restano anche dopo l'onda di una tempesta,come tracce che non si cancelleranno col vento...Sappiamo anche che i castelli di sabbia fatti di attese crollano sempre,perché seppelliscono tra le proprie mura le ali di un sogno....

 
 
 

Corfù

Post n°122 pubblicato il 06 Luglio 2010 da daianasara

Le mie foto da questo posto meraviglioso-Corfù-Grecia

              

             

                  

                   

                     

 
 
 

Corfù-Grecia

Post n°121 pubblicato il 27 Giugno 2010 da daianasara

"Vicino al mare, mentre il sole regna da solo al di sopra della spiaggia, lì non c’è bisogno di nessuna retorica, per dare un senso alla vita. Il corpo da solo riempie le lacune della filosofia . Esso trova conforto in quella verità che non soddisfa i filosofi :quella di essere"

-Octavian Paler-dal libro "Il bazar della vita"(edizioni Thyrus)

traduzione alina b.(daianasara)

Parto verso un incantevole angolo di paradiso...dove la pace,la bellezza e la tranquillità si possono percepire e quasi toccare...

 
 
 

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Post n°120 pubblicato il 22 Giugno 2010 da daianasara

Marin Sorescu (1936-1997)è stato un poeta, drammaturgo, romanziere, saggista e traduttore è anche il fondatore della drammaturgia del parossismo nella letteratura romena. Le sue opere sono state tradotte in oltre 20 paesi, per un totale di oltre 60 libri pubblicati all'estero. È stato notato anche per la sua pittura, aprendo numerose mostre in Romania e all'estero.

"Ho visto la luce"


"Ho visto la luce sulla terra
E sono nato anch'io
Per vedere che cosa fatte.
Sani? Vigorosi?
Come va con la felicità?
Grazie, non rispondete.
Non ho tempo per le risposte
Appena ho il tempo di fare domande
Ma a me piace qui.
Fa caldo, è bello,
E così tanta luce che
Cresce l'erba.
E quella ragazza, ecco,
Guarda la mia anima ...
No, cara, non ti disturbare di amarmi.
Un caffè nero servirò, comunque
Dalla tua mano.
Mi piace che tu sappia farlo
Amaro".


Don Juan

"Quando l 'amore
Su quale in precedenza ha lavorato
E' riuscito,
Allora l'ho passato sul pulito,
Sul cuore di un'altra donna.

La natura è stata saggia
Creando più donne
Rispetto agli uomini,
Perché ci possiamo perfezionare
Il sentimento,
Utilizzo un gran numero
Di bozze."

 "Ceramica"

"Gli archeologi hanno scoperto

sul territorio del mio corpo

un secollo di argilla.

Il vaso ha forma di cuore.

su di lui un artigiano sconosciuto

ha dipinto,anche prima della nostra era,

qualche raggio di sole".

"Il ritratto dell'artista "

"Ho calzato con le mie scarpe

La strada

Con i miei pantaloni ho vestito gli alberi

Fino alle foglie

Il mio vestito l'ho messo al vento

Sulle spalle.

Alla prima nuvole che mi è uscita davanti

gli ho messo sulla testa

il mio vecchio capello".

 

"Ci conosciamo"

"Ci siamo incontrati un giorno
Sulla terra,
Io andavo su un lato
Tu dall'altro.

Io mi sono emozionato
E ti ho detto qualcosa con la mano sul cuore,
Ma non mi hai visto.

Perchè passavano le auto tra di noi
E soprattutto le acqua e montagne
E tutto il mondo.

Mi hai guardato negli occhi
Ma cosa potevi vedere?
Nel mio emisfero
Si era appena fatto notte.

Hai teso la mano: hai toccato una nuvola.
Io ho abbracciato dalle spale una foglia".

traduzione alina b.(daianasara)

 
 
 

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Post n°119 pubblicato il 17 Giugno 2010 da daianasara

 "Antichi mosaicisti, maestri di Ravenna, hanno applicato sulle pareti pezzi di pietra e frammenti colorati, cosi in modo di avere tra essi una differenza di livello .Per questo motivo che i ritratti si muovono,sono in un eterno tremolio,da qui la sensazione formidabile di qualcosa di vivo,che respira sui muri"

-Marin Sorescu-

traduzione alina b.(daianasara)

Andando oltre con lo sguardo sul percorso per vedere dal particolare fino all'insieme,per riconoscere il disegno nuovo che mano a mano si è composto ...guardando i dettagli perché a volte ci sfugge qualcosa alla completezza,quel piccolo frammento che passa inosservato,quello che anche gli altri generalmente non vedono.Intarsi perfetti che si fondono e si saldano di un mosaico della vita sempre nuovo da comporre,dove ogni singolo tassello colorato non ha senso se preso da solo e non nel suo insieme.

 
 
 

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Post n°118 pubblicato il 14 Giugno 2010 da daianasara


 

" Immaginate che un giorno sarebbe arrivato un treno e non abbiamo avuto la forza di salire su di esso. L'ho abbiamo desiderato e aspettato troppo a lungo. Ci siamo stremati nell'attesa e non ci è rimasta neanchè una goccia di energia per gioire dell'arrivo della cosa attesa. Solo che ci siamo sentiti schiacciati da una grande tristezza, ricordando come abbiamo sognato quel treno che ora parte senza di noi. E cosa potevamo fare dopo la partenza del treno?La nostra unica possibilità era quella di dimenticarlo, dimenticare ogni cosa ,di dormire, e quando ci siamo svegliati con le nostre ultime forze, attendere un altro treno".

"Decalogo"


"Il primo comandamento: Aspetta non importa quanto.
Il secondo comandamento: Aspetta qualsiasi cosa.
Terzo comandamento: Non ricordare invece tutto.Vanno bene solo i ricordi che ti aiutano a vivere oggi.
Quarto comandamento: Non contare i giorni.
Quinto comandamento: Non dimenticare che ogni attesa è temporanea, anche se dura una vita.
Sesto comandamento: Ripeti che non c'è un deserto. C'è solo la nostra incapacità di riempire il vuoto in cui viviamo.
Settimo comandamento:Non mettere nella stessa pentola la preghiera e il Dio. La preghiera è spesso una forma di speranza per colui che non osa credere da solo.
Ottavo comandamento: Se pensi che questo pensiero ti aiuta, non esitare di riconoscere che credi perché non hai nient'altro meglio da fare o proprio per evitare le conseguenze del fatto che non fai niente.
Nono comandamento: Benedici la possibilità di appartenerti completamente. La solitudine è una sgualdrina che non ti dà la colpa perché sei egoista.
Decimo comandamento: Ricorda che il paradiso era quasi certamente in una caverna".

-OCTAVIAN  PALER-

traduzione alina b.(daianasara)

 
 
 

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Post n°117 pubblicato il 11 Giugno 2010 da daianasara

“L'acqua è piena di esche, tutti i tipi di esche belle e colorate. Noi pesci, nuotiamo tra di loro così veloce che sembriamo rumorosi.  Il nostro sogno è quello di ingoiarne una, naturalmente, la più grande.Ci portiamo nella mente una felicità, una speranza, finalmente qualcosa di bello, ma dopo pochi istanti osserviamo sorpresi che è finita la nostra acqua.Oh,tu pescatore che ti siedi sulla riva,magari lasciaci limpida la strada fino a lei ,non intorbidirla con l'ombra delle gambe”.

-Marin Sorescu-

"Il destino significa combattere sopra o accanto alla vita,competere con lei nella passione,ribellione e sofferenza"-Emil Cioran

traduzione alina b.(daianasara)

 

Prendere coscienza di una nostra condizione di vita è un atto di lucidità.Ogni essere è un giocattolo nelle mani del destino è il destino stesso. A volte ci sediamo sulla riva dell'acqua riflettendo su ciò che sta accadendo,con un sentimento distaccato di contemplazione assoluta e con un adattamento passivo ad ogni situazione che arriva, guardando da lontano l'orizzonte della vita che rinnova il suo tempo.A volte ci impediamo ad un sogno di essere e lo lasciamo scorrere come acqua turbulente.L'esigenza di una stabilità tra le cose concreti,sicure e indispensabili ci fa vivere a volte un'esistenza priva di lucentezza senza una vera manifestazione del nostro essere. La nostra libertà di azione è l'opportunità che abbiamo di cambiare un destino ci separa da altre specie biologiche.

 
 
 

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Post n°116 pubblicato il 08 Giugno 2010 da daianasara

"Non saprò mai
quando ho vissuto,
e perché ho vissuto lo dimenticherò
come l’occhio spaccato dimentica la luce.
Ho ancora in mano un coccio d’anfora
del cui vino ho bevuto proprio io
la cui argilla è proprio la mia mano.
Vedo un’aquila marina,
ma forse
sono io a essere veduto da lei,
forse è lei a vedere un’aquila marina"

-Nichita Stanescu-

Una persona cara mi ha scritto queste parole,molto vere:"tu riesci a volare sempre più in alto di tutti...e sai restarci più tempo di tutti...a volte penso che sei in una dimensione che nessuno può salirci..." 

Il mio è un volo di un'incurabile sognatrice dove le braccia si aprono distese diventando ali sulla brezza dell’alba .Una dimensione dove sono protetta dall'ombra dei miei pensieri che diventano nuvole sul panorama che scorre accanto...un planare solitario verso il nulla e verso ovunque. Non conosco la fonte ignota che ha fatto nascere in me questa sete di volare ,quella che  mi porta verso il luogo in cui sorge l'azzurro.Anche se a volte manca l'equilibrio e vedo solo immagini illusorie ,dove le certezze vacillano con facilità e dove combatto con la pioggia e il vento ,so che fermarmi mi avrebbe fatto solo imprigionare nelle mie paure  .Forse dovrei solo imparare a sentire a volte la terra sotto i piedi,per riprendere il contatto con la realtà,per vedere dove sto andando, cercando solo ciò di cui ho davvero bisogno.

 
 
 

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Post n°115 pubblicato il 06 Giugno 2010 da daianasara

 

 

"I tuoi capelli sono più scoloriti dal sole,
mia regina di nero e di sale.
La sponda si è rotta dal mare e ti ha seguito
come un’ ombra, come un serpente disarmato.
Passano i fantasmi dell’estate in declino,
le navi della mia anima marina.
E la mia vita s’illumina,
sotto il tuo occhio verde al meriggio,
cenerino al crepuscolo.
Oho, corro e salto e scorro.
Lasciami ancora un minuto.
Lasciami ancora un secondo.
Lasciami ancora una foglia, un granello di sabbia.
Lasciami ancora una brezza, un’onda.
Lasciami una stagione, un anno, un tempo".

-Nichita Stanescu-

 

un video con i versi della poesia di Nichita

 
 
 

 

 

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