Creato da kalikaam il 17/06/2010

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La Legge è dura ma è pur sempre Legge

 

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Campagna choc: la Barbie è in sedia a rotelle

Tutti noi possiamo diventare disabili. Anche Barbie, simbolo femminile della perfezione.

E potrebbe diventarlo, lei come gli altri, tutti i giorni della sua vita.

A Fucecchio il concetto l’hanno messo in piazza. Perché tutti lo osservino e ci riflettano. Magari mentre passano di fretta, tra una commissione e l’altra. O mentre discutono di calcio o di politica. Dei piccoli problemi di tutti i giorni.

Sensibilizzare. È l’obiettivo della campagna choc che vede protagonista la bambola più amata e più venduta al mondo. Un personaggio utilizzato per promuovere l’uguaglianza dei sessi e che proprio per questo nel corso degli anni ha intrapreso molti lavori: dalla pediatra all’infermiera, dalla giornalista alla poliziotta, fino all’ambasciatrice. Ma nessuno l’aveva mai messa sulla sedia a rotelle. Ci ha pensato la Fondazione I Care, “me ne importa”appunto. Di come funziona il pianeta e la vita degli uomini. Una realtà che persegue finalità di solidarietà sociale e svolge la propria attività nel settore dei diritti civili.

E allora ecco spuntare in piazza Montanelli, cuore di Fucecchio, quattro grandi pannelli, legati tra loro a formare una sorta di recinto. Su ogni lato c’è una Barbie: seduta mentre si fa pettinare i capelli, nelle vesti di ballerina, in quelle di tennista; in tutti i tre casi è accompagnata dalla scritta “Un giorno della mia vita. Yes I Care”. Poi si arriva al pannello choc. Barbie è su una sedia a rotelle. E lo slogan cambia: “Tutti i giorni della mia vita”. E poi “Tutti possiamo diventare disabili. Ma ognuno di noi può aiutare. Disabili, non diversi. Yes I Care”.

«Vogliamo far riflettere i cittadini e ricordare loro che “disabile” è solo una parola - spiega il presidente della Fondazione, Lorenzo Calucci - ma nasconde dentro di sé significati grandi e, per molte persone, sconosciuti».

Per farlo, la Fondazione ha scelto un personaggio forte, conosciuto dalla massa, idealmente immune dai problemi della vita di tutti i giorni. Figuriamoci da quelli di salute. Ed è proprio per questo che finisce inevitabilmente per colpire i passanti:«Abbiamo scelto un’icona della perfezione per attirare l’a ttenzione. Siamo partiti dal centro della città, ma poi i pannelli saranno spostati anche nelle frazioni».

fonte: il Tirreno

 
 
 
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