VOLANTINAGGIO

INTERPRETAZIONE

Adesso la “dignità” si è ripresa il suo ruolo.
Questo mi pare l’unico dato di fatto che esce dal referendum greco.
La “soluzione” di un problema, in atto da anni e che ha portato a questa consultazione, è tutt’altro paio di maniche.
Non c’era prima del referendum. Non c’è a scrutini effettuati.
Certo, al “terrorismo” esercitato, fin negli ultimi secondi prima dell’inizio-voto, da inqualificabili personaggi della politica europea e delle televisioni pilotate, nei confronti di una popolazione già intimidita e depressa dall’improvviso razionamento dell’erogazione di contante, quest’ultima ha fieramente risposto “picche” e non si è lasciata manipolare.
Chi si era messo in testa di far fuori Tsipras ed il suo governo (servendosi subdolamente dei greci stessi…) adesso mastica amaro.
Ma il problema è sempre lì.
Ed è un caso d’interpretazione.
Potrebbe essere una questione di culture diverse. Senz’altro trattasi di punti di vista contrapposti.
E’ lodevole un Tsipras che è consapevole dei limiti del suo paese ma sprona il popolo a non piegare la testa… Non è da biasimare una Merkel, che non fa altro che proteggere l’economia tedesca, anzi ne promuove continuamente lo sviluppo, al punto da interferire negli affari interni degli altri membri dell’unione.
E’ ovvio che le due posizioni siano inconciliabili e le frizioni impossibili da evitare.
Bisognava pensare prima a quale idea di “comunità” si voleva…
Si è creato una moneta unica con alcuni proponimenti ben precisi (che ho citato tante volte e non voglio ripetere), che in buona parte si sono tradotti in realtà. Ma non si è pensato ad un minimo comune denominatore in termini di “mentalità”. In sostanza, il greco (…o l’italiano) furbetto e trafficone non va d’accordo con il teutonico iperorganizzato, iperproduttivo ma serio ed affidabile.
Il cuore del problema sta in questa inconciliabilità.
Sposereste (oppure entrereste in società con) qualcuno i cui modi di pensare e le cui abitudini non condividete per niente?
Al vivere si possono dare più interpretazioni, e probabilmente non ce n’è una giusta ed una sbagliata.
Ma la convivenza non è un’opinione. Se non funziona…, non funziona.
Serviva un’Europa di “teste” comuni, prima ancora che di moneta unica.