IL MIO TEMPO

INTERVALLO

All'inizio di queste cinquantennali amicizie tutto era molto più semplice....
A quell'epoca non esistevano i pc,i telefonini erano ancora di là da venire,ed il modo più semplice ed efficace per comunicare in tempo reale era...L'intervallo!.
Senza bisogno di account e password,men che meno di ID, iscrizioni  cc.ecc....
Funzionava così:Ad un certo punto della mattina sentivi l'inconfondibile suono di una campanella.Il sofisticatissimo strumento,veniva agitato nemmeno troppo vorticosamente dalle sapienti mani della bidella,e tutti sapevano che era arrivato l'intervallo,cioè di gran lunga,il momento più piacevole ed utile della mattinata scolastica...
Dal punto di vista didattico,perchè posso garantire che in quei 20 minuti,tutto lo scibile umano,specie quello riguardante il compito in classe dell'ora successiva veniva estrapolato,e volentieri,ci si scambiava foglietti di appunti da nascondere nei posti più improbabili;Dal punto di vista comunicativo perchè nel giro di 2 minuti potevi incontrare tutta la tua compagnia di amici/e,morosine/i,conoscenti,debitori(figurine,caramelle,biro fumetti,elastici da fionda ecc.ecc.)e creditori(idem come sopra)...Il tutto tra fette di pane con la mortadella e focacce farcite alla disperata.
Quindi per organizzare un bel raduno bastava mettere in giro la voce e il più era fatto...
Nel giro di pochi minuti,la giornata era organizzata nei minimi dettagli:"Ci troviamo tutti li alle due!"
Al limite uno dava forfait... perchè aveva una sua cugina,che tu non conoscevi,che proprio quel giorno andava a trovare,che poi era la stessa "cugina"con le trecce e gli occhiali che tu conoscevi benissimo e che ti faceva andare di matto ogni volta che ti sorrideva,che magari ti era costato un paio di gelati,solo per avere il privilegio di poterle stare seduto a fianco al cinema,e che non ti avrebbe mai e poi mai detto che le piacevi....Altrimenti bastava un motivo di tipo religioso,del tipo"Alle tre giochiamo a pallone in piazza",oppure "Mia madre ha detto che se esco mi ammazza e mi fa un male boia"...Insomma roba seria...
Una trentottina di anni dopo le cose si sono fatte molto,ma molto più difficili...
Intanto esistono i pc e i telefonini,quindi si può mandare mail a profusione,sms a dismisura e telefonare senza ritegno...
Però sembra che non ci sia più l'intervallo!
Allora succede che usando tutta la mercanzia di cui vi ho appena accennato,nel giro di una settimana o giù di lì,si riescano ad avere i primi riscontri,tempo un'altra settimana ed un ancor più logorante giro di messaggi,e le conferme si cominciano a delineare...Se tutto va bene nel giro di un mese è fatta:Si può organizzare una cena!
Fin qui va tutto abbastanza bene...Ma se poi vi viene in mente di riorganizzarne una a breve,diciamo un paio di mesi,potreste incontrare seri problemi,del tipo:A L.si è rotto il pc,a M.è venuta la febbre,ed essendo T.Colei che noi ormai conosciamo come "la cugina",l'unica nonna a disposizione,non se ne parla per almeno una settimana,a V.è soggiunta una banale sciatalgia,così come a G.la cervicale e a M.il mal di schiena.A C.la moglie ha opposto il più netto dei rifiuti,cosa per altro che è successa a S.al cui gelosissimo marito avevamo promesso che l'avremmo riportata a casa sana salva e se possibile ancor più illibata di quando la conobbe lui!!
Qualcuno all'opposto ha detto che sarebbe venuto "sempre e comunque,purchè si esca di casa"...

Jean Beraud «La Patisserie Gloppe, Champs Elysees, Paris» 1889

C'ho pensato su...Mi pare d'aver capito che la comunicazione non dipenda dal mezzo a disposizione,che la differenza tra gionvani ed ex giovani sia solo ed esclusivamente dal tipo di impegni che ti sei preso,che la volontà ed il tempo di reazione siano strettamente correlati.Ma la cosa che più mi ha rattristato è inequivocabilmente questa:

A 50 anni non hai più l'intervallo!!!
Buone cose....