A PIEDI NUDINEL PRATO DEI NOSTRI MONDI |
BLG
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IMMAGINA.....
APIEDI NUDI
Ho deciso di pubblicare questo blog pensando alla fantastica sensazione di percorrere a piedi nudi i filamenti erbosi che ricoprono il mondo che ognuno si è creato e che esiste e inizio pensando a quanti come me nella vita hanno incontrato sia percorsi di gioia che faticosi labirinti. Ho voluto inserire questa canzone che ho conosciuto da ragazzo in un periodo trascorso oltre occeano. Una canzone che mi suscitava emozione e tanti ricordi di affetti che in quel periodo erano distanti.
Ho pensato a tanti che hanno dovuto allontanarsi dalla propria terra o dalla famiglia per lungo tempo sino a raggiungere la nostalgia. Quel sentimento che lascia nell'anima un sottile solco , ma pronto ad essere ricolmato da colori, odori, sapori , e soprattutto, dalle voci e dall'affetto della propria gente e dai propri cari ritrovati al momento del rientro. Son quelli i felici momenti che riequilibrano lo spirito e rasserenano l'anima e che fanno capire quanto sia veramente verde l'erba del proprio luogo, ovvero, quella cresciuta grazie alla virtù immensa del proprio "focolare".
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NOTTE D'AGOSTO
Notti de austu
Notti..
notti de austu,
trapundada de steddas
bistidas a galla
Luxentis....
Liggeras....
Che farfallas a festa
in sa'ia 'è sa palla.
Beriradis pintadas,
disigius de animas
chi creint ancora.
Una.......
Una feti po mei,
po calentai su coru
de chi sperat ancora.
Tratto da "boxis" Di Dino Maccioni.
Notte, notte d'agosto trapunta di stelle in serata di gala. Lucenti...Leggere... Come farfalle a festa nella via lattea. Verità dipinte, desideri di anime che credono ancora. Una... Una solo per me, per riscaldare il cuore di chi ancora spera.
R I F L E S S I S U L L ' A C Q U A
RIFLESSI
Lente , timide,
sottili onde
carezzano la luna
che gioca sull'acqua ,
e luminose pupille
scambiano dal cielo
sorrisi ai giochi riflessi.
Lucenti onde , leggere, perpetue,
riflettono sorrisi alla luna
che si culla guardando le stelle.
Rifletto nel buio,
e cullando i pensieri
ritrovo il tuo viso
riflesso in questo
mare lucente.
Kp.
UNA ROSA ......
La mia rosa
Ho placato la sete
alle tue tenere radici,
ti ho protetta
da venti e da tormente,
ho aspettato,
non ti coglierò,
attendo sino a quando
un soffio di vento
t' inclinerà dolcemente.
Allora giungerò a te,
sentirò il tuo profumo ,
sfiorandoti con le labbra
senza sciuparti .
kip.
UNA NENIA CAMPIDANESE
Canto di nanna
Il ritmo del canto era accompagnato da un suono cadenzato che si otteneva dal movimento oscillante della culla, o della sedia se seduti con in braccio il bambino , oppure, se in piedi, battendo ritmicamente un piede sul pavimento. Ma queste nenie si sentivano anche quando le donne operando con nobile maestria il settaccio tendevano a ritmarne il tempo .
Anninnìa, anninnìa,
dromi e fai su sonnu!
Manna fatzast in domu,
trigu meda e dinai,
dinai e trigu meda
e cortinagius de seda;
de seda cortinagius…
Su sposu at essi stràngiu
at essi de Baroi,
de Baroi su sposu,
à cappotu de ariosu.
Ariosu e a cappottu,
e serbidoras ottu,
e ottu serbidoris.
Giardinu prenu de froris,
mi parint is ogus tuus
e dexiottu iùs,
e domu palatzina sùsu
e còxinas terrenas.
Po biri is ògus tuus
em’a segai càdenas.
kp.
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DURU DURU TZIA PIPIOLLA
.......spesso la mia mente ricongiunse lontani e riecheggianti suoni provenienti dalla mia isola, regalandomi musiche tra offuscate immagini di contadini seduti a cerchio sull’aia, sotto il sole di luglio, intenti a battere faticosamente con inesorabili ed efficaci mortai il biondo e prezioso cereale: Per alleviare la fatica del lavoro cantavano seguendo ritmo e suoni forniti dagli stessi attrezzi che adoperavano. : Duru duru zia pipiolla Ita seis fendi in gui solla solla Sola in sa mesitta trista e lacrimosa Pappada si dd’eis callincuna cosa? No hapu pappau nienti niente Feti un’ampudda de acquatrenti Unu carradeddu de binu biancu Po no mi beni s’anima de mancu, s’anima de mancu in su dromidroxiu e m’hapu pappau u’ bellu azzidroxiu, un’azzidroxiu beni spinniau e unu burricchedu beni domau, e m’hapu fattu una bella cibuddada una cibuddada cun trexentus cibuddas, e m’hapu mottu cinquanta puddas middas hapu fattas tottus a cassolla, duru duru zia pipiolla. kip.
DURU DURU DURU ISTAI ISTAI..
Duru duru duru e istai-istai
Duru duru duru genti c’è passada, cojada a nòu genti c’è passada
duru duru duru cojada à sèis.. e su bèhi tèngianta a punta de pèis
e su bèhi tèngianta a sa furriàda e Is domus' ìanta de pedra piccada e su pottabi sìada di argentu; bràbeis tèngiara pastori a centu; e su Rei puru tèngiara hùa filla, apposta po mèi po da cojai …
Duru duru duru e istai istai.
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Immagini di Aprile 2019
INFO
MYPET
...... L O D E ......
TU, LE MIE EMOZIONI
Sei tu l’ emozione
quando respiro
l’aria nuova del mattino
e dalla fonte bevo
l’ erompente acqua
per dissetare il desiderio
che ho delle tue labbra.
Sei tu dal sorriso di bimba
dagli occhi color foglia
che si bagnano
quando ti si stringe il respiro
intenso della vita.
Sei tu quando un canto gregoriano
trascende l’infinito azzurro
e raggiunge
il sacro silenzio dell’anima.
Sei tu il sole che riscalda il cuore
quando incerto trema
e lo fa battere al calare della sera.
Sei solo tu
che rinnovi le mie emozioni
sottraendole all’oblio.
kipi.
ONIRICA PASSIONE
Se, un bagliore di luna
avvolgesse il silenzio
del mio castello,
e baciasse
i suoi gradini
levigati dal tempo,
raggiungerei
a soffici passi
la soglia di un sogno,
per ritrovare,
tra i fiocchi di luce,
le stoffe dei colori che amo.
E , se abbracciassi
quei tesori raccolti
nello scrigno del tempo,
con l’armonico mare
colorerei un cielo;
e unirei,
al bianco del suo sale,
veli di sabbia
e di smeraldo,
e aggiungerei
fibre di rosa
all’ocra della sera.
Veli e scampoli di vita
che
carezzano soffice la pelle
e stringono
l’ardente rosso
disegnando vortici di passione che sino a chiudersi
intridendosi d'amore
kp.
MUSICA
JUST SEVENTY
Since 1940
Avrai infiniti compleanni !
Immagina sopra di noi soltanto il Cielo, nessun inferno sotto i piedi , che non ci siano confini e nessuna religione ; niente per cui uccidere e morire ! ..Puoi dire che sono unsognatore ma non sono il solo e spero che ti unirai anche tu un giorno e che il mondo diventi uno (parole del testo imagine di Lennon).
Per i tuoi settant' anni - 09.10.2010.
-----PICCOLO PENSIERO-----
Ho adottato un piccolo pensiero
davanti ai vetri di una finestra morta.
Assente da me, e dal mio intorno
l’ ho tenuto sulle mie tiepide mani;
vezzeggiato , coccolato , accarezzato ,
e in cambio mi ha scaldato il cuore.
Non lo chiamo ma ritorna.
Ritornerà quel tenero pensiero ,
per posarsi silenzioso
sulle mie mani che aspettano.
Per portarmi lontano,
per ridarmi la luce,
per sentire l' amore.
(kip.)
EMOZIONANTE VISIONE
ALBA
ALBA
Attendo
per vederti
vestita di luce
quando apri
dolcemente le tenebre,
e sorgi piano all’orizzonte
e m' incanto
quando accarezzi il mare,
e quando colori il cielo.
Ma prima che tu svanisca
per regalarmi il giorno,
vorrei fermar questo attimo
che nutre
di poesia all'anima,
perchè forse
anche questo giorno,
resterò ad aspettar
la luce di domani .
Kp.
MESSAGGIO ULTRAFANICO
ANIME E PAROLE
Cerco nel silenzio parole
che vorrei dire,
guardandoti negli occhi,
mentre aspetti
ciò che dalla vita hai mai avuto .
E trovo, vagando nella mente,
una sintonia vibrante,
e, perdendomi tra i fili del passato,
mi fermo al suono che il cuore trasmette,
e che la mente incontra .
Ora che il cuore mi fa parlare,
ascoltami: farò dell ’ anima tua la mia,
con le parole giuste che cercavo.
kp.
ERA LA FELICITA' ..
Perché è così che ti frega.. la vita.
Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te li togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva.
( frammento di castelli di rabbia di Alessandro Baricco)
IMMAGGINA UN MONDO......
Immagina che non esistano frontiere e nessuna religione per cui uccidere o.. morire. (Lennon)
Oggi ho provato ad immaginare un mondo diverso affacciato su una delle antiche terrazze della mia città. Capitò anche da ragazzo , quando la scuola decise, un’ escursione culturale nel “castello” (la vecchia Karalis dentro le mura) in una splendida giornata di primavera . L’insegnante, che faceva di tutto per illuminarci la storia dei luoghi , era quasi interamente ignorato così che le nostre distrazioni vanificarono persino il componimento previsto per l’indomani ! E oggi nella stessa terrazza contemplo questo azzurro cielo immaginando un mondo dove vivere senza guerre e senza conflitti , ne di razza o religioni, senza uccisioni e ne prevaricazioni e senza prepotenze ed usurpazioni. (Kip)
DURU DURU DURU, ISTAI ISTAI..
Queste sono le parole di uno dei tanti canti che sentivo spesso da mia nonna mentre settacciava semola e farina seduta non lontano dal forno sul loggiato di casa sua. Nonostante non ne avessi mai dimenticato la musicalità e il ritmo, ho dovuto ricorrere a mia mamma per riavere le parole che non ricordavo.
Duru duru duru e istai-istai
Duru duru duru genti c’è passada, cojada a nòu genti c’è passada
duru duru duru cojada a sèis.. e su bèi tèngianta , a punta de pèis
e su bèi tèngianta a sa furriàda e Is domus sìanta de pedra piccàda e su pottabi sìada di argentu; bràbeis tèngiara pastori a centu; e su Rei puru tèngiara ùha filla, apposta po mèi po da cojai …
Duru duru duru e istai istai. Kp.
Inviato da: channelfy
il 20/06/2023 alle 00:57
Inviato da: sadness456
il 02/05/2023 alle 07:16
Inviato da: gianor1
il 09/05/2021 alle 08:03
Inviato da: volami_nel_cuore33
il 28/04/2021 alle 13:28
Inviato da: gianor1
il 25/04/2021 alle 21:30