Creato da merendero77 il 25/08/2007

Kit&MÜrt - UGàL

Ho guardato dentro un bugia ed ho capito che è una malattia dalla quale non si può guarire mai...

 

« PoEsIA Nostalgia »

Corso Como

Post n°155 pubblicato il 15 Dicembre 2008 da merendero77
 



Corso Como

La notte era scivolata lenta sulla città di Milano in questo sabato pre-natalizio e le luci delle luminarie avevano preso a brillare ad intermittenze tutte diverse per addobbare le vie, i palazzi, le piazze. Libero sbucò dalla metro a Garibaldi, infilò ben dentro le tasche del giaccone le sue mani infreddolite, e sbuffando vapore come una vecchia locomotiva si diresse verso Corso Como.
Indugiò davanti ad una vetrina all’inizio del corso, attratto dal rosso Alfa della fiammante 8C, bella e desiderabile come una bella donna, con curve sinuose, meravigliosamente illuminata da abili faretti, sgranò gli occhi e andò osservandone ogni più piccolo particolare. Desiderava comprarsi un auto e aveva sempre avuto un debole per le Alfa. Dietro la 8C era posizionata la Mito, rossa come la sua sorella maggiore, bella. Pensò che volentieri avrebbe ceduto alla tentazione di possederne una uguale. In fondo però non sapeva che farsene, non sapeva dove metterla, gli sarebbe costata altre rate e altre spese e sicuramente avrebbe avuto altri, troppi fastidi. E poi la sua ultima auto se l’era venduta a posta una volta che aveva deciso di abitare dentro la città, perché ricommettere lo stesso errore?
Passò oltre per andare a dare a fare un giro in quell’oasi di pace, tra piante e candele, di IO.CORSO.COMO. Nella giungla di puttanelle e aspiranti modelle, di fighetti tirati di cocaina, di spacconi in Suv enormi, Libero spesso si rifugiava in quel posto e si immergeva nei libri di design e architettura, e in quel silenzio passava le sue ore a sfogliare pagine, sognando e fantasticando su quello che sarebbe potuto diventare se invece di studiare informatica avesse seguito il suo cuore e avesse fatto il designer. Sognava di essere artista, sognava le mostre, sognava le città piene delle sue opere, l’ammirazione della gente, la sua soddisfazione nello sfogare nell’arte le sue angosce e i sui turbamenti interiori, e lo stupore di vedere quanta gente si riconoscesse nella sua arte.
Invece poi tornava alla realtà e vedeva gli occhietti da squalo di James, il suo capo, e sentiva le sue sonore lavate di testa, le sue richieste assurde, la fretta che gli metteva.
Che tristezza infinita! Allora prendeva un altro pensate volume finemente rilegato e ricominciava a volare con la fantasia, per rifugiarsi in essa.
Entrato che fu nell’atrio, notò i recenti addobbi di Natale. Al centro avevo allestito un albero di Natale scheletrico d’argento con appese tante finte palle di cartoncino colonato ritagliato, dietro le quali era possibile scriverci pensieri, buoni propositi, o qualsiasi altra cosa.
Libero vi si avvicinò e cominciò a leggere.
“Carò Babbonatale, ho fatto il bravo come mi hai detto tu. Quest’anno voglio un regalo grande grande. Voglio un babbo e una mamma tutti per me che giocano con me e non lavorano sempre. Consuelo non mi piace non mi vuole bene.”
Impietrito, Liberò lasciò penzolare nel vuoto il cartoncino colorato. Un bambino chiedeva un padre e una madre, chiedeva il loro tempo, le loro attenzioni e non una balia straniera che non vede l’ora di finire il turno e si preoccupa solo di non avere rogne. Il tempo, il regalo più prezioso, non oggetti, giochi, playstation, tempo, un grido ingenuo, delicato di un bambino che chiede tempo, che chiede ai suoi genitori una pausa dal lavoro.
Libero soffocò la commozione che gli salì improvvisa come una febbre, soffocò i ricordi, soffocò il suo bisogno di dare e ricevere tempo e andò a sfuggire se stesso nei libri di architettura…

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

SARANNO FAMOSI




___________________________



 

AREA PERSONALE

 

FANGO



Cin Cin Vale
!







 
un mondo vecchio
che sta insieme

solo grazie a quelli
che hanno

ancora il coraggio
di innamorarsi!!

 

 

CHE


________________________

Ricordiamoci che anche oggi è
la festa
delle donne, anche
domani, anche
dopodomani,
anche....sempre....


___________________________


 

GUCCINI

E un giorno ti svegli stupita
e di colpo ti accorgi
che non sono più quei
fantastici giorni all'asilo
di giochi, di amici e se ti guardi
attorno non scorgi le cose consuete,
ma un vago e indistinto profilo...
E un giorno cammini per strada
e ad un tratto comprendi che
non sei la stessa che andava
al mattino alla scuola,
che il mondo là fuori t'aspetta
e tu quasi ti arrendi capendo
che a battito a battito
è l'età che s'invola...




 

EMERGENCY




 

CIAO

 

CANTINE BOTROMAGNO


 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 15
 

ULTIME VISITE AL BLOG

miro470gregorio.piccinpsicologiaforenseixtlannlacey_munrocall.me.Ishmaelmylovedglo5swann1000Pinktreecarloreomeo0stallalpinanikka47belladigiorno_macida.acidoMarquisDeLaPhoenix
 
 

CHI C'è

visitor stats
 

COMANDANTE CHE GUEVARA....

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

INTER

 

INTRAMONTABILI....


 

QUOQUE TU BLASCO!

 

MASTELLA PRENDE L'AUTOBUS PER ANDARE...

 

SI VEDE?


 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963