La recita di Bolzano

che amore assoluto sia!

Creato da fugadaipiombi il 24/11/2013

 

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Le lettere

Post n°53 pubblicato il 18 Dicembre 2015 da fugadaipiombi

Ho appena ricevuto una lettera da mio marito. Siamo sposati da oltre dieci anni, eppure, ancora oggi, il modo migliore che conosciamo per comunicare ciò che intimamente viviamo, soffriamo, godiamo è scrivere lettere. Come se avessimo stipulato un tacito accordo, abbiamo proseguito a riempire fogli di parole, di pensieri, di turbamenti, di tumulti, di furore, di palpabile passione. Al tempo in cui ero una ragazzina che cominciava a prendere coscienza di ciò che la vita offriva, ho anche immediatamente preso coscienza che ogni sentimento andava coltivato, con costanza, perseveranza, senza mai dimenticarsi o far cadere nell'incuria ogni cosa che si sceglieva di cominciare. Qualcosa che veramente avevo voluto, desiderato, sognato di conseguire. Ho imparato che se volevo che i miei giorni, la mia vita, non conoscessero mai la noia che porta inesorabilmente alla morte di ogni rapporto, dovevo intessere dentro di me una stoffa indistruttibile, pregiata, perchè nella memoria rimanesse indelebile ogni ricordo ricamato sopra, qualsiasi ricordo, anche quelli dolorosi perchè fanno parte della mia vita. Anzi forse proprio loro ne hanno disegnato i ricami di cui risaltano colori più vividi. Colori non meno importanti degli altri. Quando ci si sofferma a scrivere, davanti a un foglio bianco, cominciano a spiegarsi quei tessuti ricamati, si imprimono sulla carta sotto forma di parole, parole che ne costituiscono il manto e la mano fluisce allora, forma lettere, frasi, intrise di noi, soltanto di noi. La nostra anima vi si riversa sopra, senza remore, senza pudore, senza menzogne, v'è purezza, lindore, in quelle parole, perchè non si può mentire a se stessi, forse potremmo davanti ad altri, ma non al cospetto di noi stessi. Trovarsi davanti a quel foglio bianco equivale a esplorarne l'intimità, scavando, cercando pensieri per comprenderli e scoprirne la profondità e il valore. E quei pensieri fluiscono in modo meraviglioso, non incontrano ostacoli, parlare d'amore dunque diventa più facile, perchè è come confessare a se stessi ciò che si vede, ciò che si tocca, ciò che si sente. Le emozioni, la passionalità che si esprimono in piena libertà sono esaltanti e l'ebbrezza ne gode, il pudore nel descriverle dettagliatamente davanti a due occhi che mi guardano a volte mi blocca e confessare all'uomo che amo ogni mio recondito pensiero diventa una gioia, non una sofferenza, perchè lui conosca il mio universo interiore. Trovarsi davanti a una lettera da riempire vale ogni parola d'amore che poi riceverò, ogni parola d'amore che sognerò di leggere, da cui farmi avvolgere, varrà una più profonda e tacita conoscenza dell'altro, conoscenza che ci spingerà a donarsi ancora di più e più liberamente. Ogni volta che ricevo una sua lettera, non serve che gliene parli, ma sente, percepisce che lo amo ancora di più e più appassionatamente e se una sola lettera, delle parole scritte su un foglio, mi susciteranno sempre questo furore, mano mia, fa in modo di mantenerti sempre ferma, decisa, per continuare a scrivere d'amore, sempre d'amore. E questa sua ultima lettera è meravigliosamente intrisa d'amore, un amore quasi disperato, un amore che lo potrebbe lacerare se si estinguesse, e io non lo sopporterei. Appena varcherà la soglia di quella porta, ogni parola risulterà vana, egli si avvicinerà e troverà il mio seno pronto ad accoglierlo, ad appassionarlo, egli cosi saprà che l'abbandono, il non amore non faranno mai parte della nostra vita, poichè ne abbiamo intessuto le trame con ricami preziosi, i ricordi dell'amore che ora ci scopre uno dentro l'altra, splendidamente avvolti da sussurri e gemiti, come richieste d'amore, sempre d'amore. 

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