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Post N° 240

Post n°240 pubblicato il 23 Maggio 2008 da elly611

Corpi messi in "sicurezza" e repressione
Dopo gli immigrati è caccia alle prostitute

Pia Covre*
La "caccia al clandestino" inevitabilmente riapre (ma si era mai fermata?) anche la caccia alle prostitute donne e transessuali. Forse non ci sono le deportazioni, sappiamo la procedura per effettuare l'espulsione è costosa e macchinosa, ma la persecuzione sistematica fatta di retate, multe, denunce e reclusione nei Cpt è all'ordine del giorno. Non si contano più le irruzioni delle forze dell'ordine negli appartamenti per chiuderli e denunciare chi vi lavora. Anche i siti web che pubblicizzano il lavoro sessuale sono sotto tiro. La giustificazione è sempre la stessa la lotta allo sfruttamento e alla tratta. Salvo poi inviare le donne, tutte straniere, catturate nelle retate direttamente nei Cpt senza neppure informarle sui loro diritti nel caso siano sfruttate.
In realtà le retate e la repressione vengono ispirate dalla filosofia politica dello "sgombero", ovvero via i centri sociali, via i campi dei Rom, via i mendicanti, via le prostitute ecc. ecc... Alcuni sindaci (sia di destra che di cosiddetta sinistra) mostrano ormai un accanimento sproporzionato contro la prostituzione, spesso solo per intascare un facile consenso. Infatti sempre più spesso le retate sono la risposta alle lamentele di alcuni cittadini che plaudono all'arresto di qualche transessuale o qualche immigrata/o e scioccamente credono di avere un amministratore eccellente, senza rendersi conto che proprio questa soluzione ne dimostra i limiti di capacità di governo.
Ma molto inquietanti sono gli episodi di intolleranza e di odio che vengono enfatizzati da alcuni media. Non c'è da stupirsi se poi abbiamo reazioni di teste rasate ed esaltate, come abbiamo visto ad esempio al Tg1 della sera del 19 maggio, che si lanciano alla cattura delle trans sotto gli occhi di una pattuglia di Polizia che non interviene, anzi Polizia che evidentemente ringrazia del servizio e si carica le trans sulla volante. Questo è l'esito della propaganda sulla sicurezza e sulla necessità di fare le ronde, che vede i poliziotti dello Stato lasciare in mano a dei "giustizieri" l'ordine pubblico. La storia ce lo ha insegnato: si comincia coi Rom, i mendicanti, le prostitute, i diversi e i non "conformi". Si alza la tensione e si provvede poi a fare le leggi speciali, le leggi di emergenza.
Leggi che ad arte vengono fatte per mettere fuorilegge gli emarginati e magari chi protesta per difenderli. Criminalizzare pare l'obiettivo più urgente della nuova classe di governo, ce n'è per tutti: clandestini, Rom, romeni, abortisti e chissà quante altre categorie... forse anche le sex workers.
La prostituzione esiste perché c'è una precisa domanda da parte di molti uomini. Non si può eliminare la prostituzione, ne abbiamo esempi storici che lo dimostrano. Oggi sarebbe possibile eliminare dalle strade la prostituzione? No perché è la prostituzione a basso costo, nel contesto attuale di crisi economica e aumento della povertà non può essere eliminata, eventualmente potrebbe solo scomparire, diventare invisibile, maggiormente sfruttata e più pericolosa per chi la esercita. Ma soppravviverebbe perché è necessaria sia alle lavoratrici che ai clienti, sia italiani che stranieri.
Gli stessi che si oppongono ai ricongiungimenti familiari per i lavoratori stranieri (che sono spesso uomini giovani e soli) sono magari quelli che non vedono di buon occhio le sex workers. Ma qualcuno vuole tener conto del desiderio sessuale di tutte le persone? La soddisfazione sessuale è un bisogno primario a meno che non ci si voti alla castità (ma anche questa scelta non sembra essere definitivamente soddisfacente per tutti). Nel nostro paese i legislatori sono malati di sessuofobia, non garantiscono i diritti sessuali dei cittadini. Tutto il paese soffre di questo malanno e lo dimostra con l'intolleranza verso le prostitute, verso i gay, verso le lesbiche e i transgender. Tutte "categorie" non "conformi" dal punto di vista delle scelte sessuali, pertanto persone non ammesse ai diritti civili di cui godono gli altri cittadini.
Non c'è parità di diritti, gli altri, i "conformi" possono sposarsi, unirsi in famiglie riconosciute, fare i genitori. E se sono ricchi e/o famosi possono anche "fecondarsi" in cliniche all'estero o esibirsi in costumi succinti e atteggiamenti erotici sulle riviste di gossip, perfino fare carriera grazie allo scambio sessuo-economico. Poi la domenica tutti a S.Pietro a prendere l'indulgenza e gli ordini sulla difesa della religione cristiana e la morale. Chissà il loro Dio, se non è distratto, cosa ne pensa di quello che sta succedendo quaggiù?
*Comitato per i Diritti Civili
delle Prostitute Onlus
www.lucciole.org

 
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Commenti al Post:
giampi1966
giampi1966 il 19/06/08 alle 13:38 via WEB
Meno male che ogni tanto si legge qualche messaggio laico, comunqeu è inutile che la chiesa cerchi di deformare la figura di gesù che era un capellone, ricoluzionario, palestinese e comunista. Ciao
(Rispondi)
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