Col dossier mitrokhin ci hanno fatto una testa tanta per settimane, ci manca poco che sospettassi la mia vicina di casa di collegamenti col kgb.
Naturalmente è stata istituita bell’apposta una commissione parlamentare, col compito di dire quali tra i nostri politici hanno fatto le marchette per il kgb.
Presidente della suddetta commissione, attivata coi soldi pubblici, è il senatore di forza italia guzzanti.
Uno si aspetta che spenda il suo tempo e i nostri soldi alla ricerca della verità, invece lui ha la fissa di far passare prodi e qualche altro nome dell’allora opposizione come “ coltivati” dal kgb.
Chissà se i liberaldemocratici di casa nostra hanno letto le telefonate tra guzzanti e scaramella, o si son limitati a fassino che proclama di avere una banca.
Ah… gli scrupoli sul diritto alla riservatezza sono tardivi, cari onorevoli di destra.
Lo potevate dire prima, che si fa più bella figura.
Il presidente della commissione mitrokhin, nel febbraio scorso e quindi in piena campagna elettorale, ha cercato di far passare prodi come un “coltivato” del kgb. Senza prove, ma il problema non era quello, come si evince da una telefonata con scaramella: le prove si possono produrre, falsificando tutta una serie di passaggi e documenti. Il problema se mai era rendere credibile la faccenda, se no, come dice guzzanti, si finisce in tribunale.
Era consapevole di star facendo una porcata.
In sostanza, il presidente della commissione parlamentare mitrokhin, che doveva chiarire se i nostri rappresentanti passati e presenti avessero venduto il culo al kgb, ha finito per usare gli stessi metodi del kgb.
Metodi stalinisti, precisiamo. Guzzanti, sei uno stalinista.
Lui, da povero perseguitato al telefono si difende così:
” col mio telefono privato parlo con chi voglio e dico quel che voglio”
Ma se dici che come presidente di una commissione parlamentare cerchi di incastrare i tuoi avversari politici creando prove fasulle, beh, sarà anche il tuo telefono privato ma la conversazione mi interessa.
Ovvio, il berlusca è all’oscuro di tutto, è tutta un’iniziativa di guzzanti. Però io sono maliziosa, e la curiosità del “capo” che vaglia i documenti che il presidente della commissione mitrokhin gli sottopone, li sottolinea, li paragrafa addirittura, mi rimane.
Chi è “il capo” di cui parla nelle telefonate?
”Viva l’italia, viva la libertà!” ha gridato oggi il berlusca in diretta.
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