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"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post N° 354

Post n°354 pubblicato il 28 Maggio 2007 da 72rosalux72

 

Ovviamente non so chi ha ucciso questa donna di marsciano, però ho notato una cosa. Il giorno dopo l’omicidio su la repubblica c’era un servizione di due pagine, titolo “l’eden spezzato”, tutto dedicato alle bande di stranieri che si aggirerebbero per la tranquilla umbria e alla rabbia di chi la abita, che è da un pezzo che sta organizzando ronde. Non lo sapevo, non sapevo che dove vivo la gente si mettesse a fare la guardia di notte. Tanto eden allora non era, questa umbria.
Da ieri si è saputo che non tutto quello che è stato detto quadra con i risultati delle indagini, e così molti si chiedono come mai non si sia visto in giro un solo posto di blocco, strano in effetti.
E’ di oggi la notizia che l’auto del marito è stata sequestrata, insieme ad altri particolari che ti fanno pensare: sarà mica stato il marito?
Come dicevo, non ne ho idea, però la repubblica e immagino anche altri quotidiani non sono più tanto sicuri che la tranquilla umbria sia preda di bande di stranieri. Sul numero di oggi, per esempio, non c’è traccia della gente inferocita, e sì che la rabbia dovrebbe montare col passare dei giorni. Un articolo a mezza pagina in attesa, come sono corretti, dei risultati dell’autopsia. Intanto nei giorni scorsi mi hanno informata che il bar del paese alle sei di mattina è pieno di stranieri che vanno a trincare, oh certo, ci sono pure quelli che alle sei vanno a bere il caffè prima del lavoro, ma sapesse signora mia quanti vengono a farsi un cicchetto…E quelli che c’hanno in famiglia i cacciatori e che minacciano di sparare alla prima ombra che si muove? Di loro da ieri nessuna traccia né sul giornale né al tgr.
Vedi com’è, se è stato il rumeno o l’albanese “basta che me stà a un tiro de schioppo”, diceva uno, “ a dondolà su un tronco de rosciole”, diceva  un altro ( traduco, le rosciole sono le formiche rosse fameliche). Se disgraziatamente è stato il marito, compaesano, brava persona e gran lavoratore, le doppiette e i cappi vengono subito riposti.
Cambia tutto, il delitto assume una forma privata, oggi le interviste al tgr mostravano compaesani infastiditi dai microfoni, toni bassi e prudenti, una ragazza ha saggiamente detto che le sembra tutto assurdo, perché queste cose le vedeva solo in televisione.

Vedi com’è, magari se è stato il marito leggerò su la repubblica un illuminato editoriale contro “il giornalismo di propaganda” e l’ennesimo mea culpa di categoria, che fa tanto bene alla coscienza.
In prima pagina mi inorridisco e moraleggio, nelle pagine interne lascio sfogare i cronisti.
Pare che uno compra il quotidiano solo per leggere le colonne dei sapienti giornalisti, invece ci sono tanti, me per esempio, che il giornale lo leggono quasi tutto.
E’ vero che il cronista deve ricostruire nell’articolo il luogo che la vittima abitava, ma ho idea che molto spesso si lasci prendere la mano dalla vena del romanziere.
” qui è tutta campagna ordinata, tenuta bene come solo chi l’ha riscattata col lavoro sa fare. generazioni sotto il mezzadro, poveri contadini, ma qui tutti sanno che è grazie ai nonni e ai bisnonni se adesso adiacente al campo rigoglioso c’è la villetta rosa con giardino”
Che bellezza, i contadini umbri dopo aver passato la giornata sui campi rincasano nella loro villetta rosa.
E si fanno un cicchetto, o magari un drink, in giardino.
E i fatti? Come dice travaglio, quante righe del tuo romanzetto hai dedicato ai fatti?
Non più di una decina, oltretutto smistate tra una sciocchezza e l’altra, così a me rimane l’impressione che a marsciano siano tutte specchiate persone e che ci deve essere per forza un mostro venuto da fuori.

Vedi com’è, la differenza. Il manifesto ha dedicato zero pagine alla faccenda, giusto un breve articolo il giorno successivo la notizia. Si dirà, non hanno manco i mezzi per coprire giorni e giorni di succulenta cronaca nera.
Meglio così, io penso che le ricostruzioni favolistiche o sull’onda di questo e di quello non siano informazione.
Mi fanno tanto pensare al popolo bue.
Già non mi era andata giù come la repubblica aveva riportato la cosa di quella scuola materna, sembrava pacifico che fossero tutti un branco di pedofili, con descrizioni dettagliate dei giochi che i bambini avrebbero subìto. Qualcosa non quadrava pure lì e via con gli editoriali salvacoscienza.
Che palle poi questi che dicono da anni come andrebbe fatto il giornalismo, tocca leggere il loro sottile schifo per come è ridotta l’informazione in italia dalla prima pagina dei quotidiani che fanno informazione da schifo.
Nessuno si nega, anche gente stimabile.
Io credo che per le prediche sia indispensabile un onesto pulpito.
 
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