Creato da: 72rosalux72 il 04/06/2004
"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Ultime visite al Blog

ossimoramerizeta21liberantealmatalPrimosirevenere_privata.xtirripitirrimattonelladgIlilith_0404dominjusehellahansa007bon.pierriktoyouje_est_un_autreleopardi9
 

 

 
« Messaggio #378Messaggio #380 »

Post N° 379

Post n°379 pubblicato il 28 Ottobre 2007 da 72rosalux72


Giovedì sera accendo sul due intorno alle nove meno dieci, pronta per vedere santoro.
Al tg2 stavano mandando un dibattito al senato e penso subito che sia accaduto l’irreparabile dopo l’ennesimo tonfo. Ma uno sta dicendo che sotto nessuno zar si erano avuti tanti morti in così poco tempo.
Lo zar???
Per dieci minuti, sul tg2, ho assistito agli interventi di svariati senatori che dicevano la loro sulla rivoluzione d’ottobre – tutti storici, al senato - solo perché il direttore del tg mazza si era risentito per le critiche fatte da “liberazione” ( giornale che vende trentamila copie in tutt’italia) a un servizio del giorno prima sull’argomento. Mazza ha voluto far vedere che lui può dedicare mezzo tg nazionale alla rivoluzione d’ottobre, se gli gira. Bravo. Bis.
Che il servizio sia pubblico non gli è passato per la testa, ovviamente; che non sia informazione il penoso dibattito col quale si finiva per difendere lo zarismo, men che meno.
Ad essere sincera ci ho anche sorriso su, tanto mi è sembrata idiota la pensata.

Quel che non comprendo è come si possa accusare poi santoro di killeraggio mediatico. Perché se si usa un’espressione così per santoro, mi domando quale si possa scovare per un direttore di un telegiornale rai che usa uno spazio pubblico per le sue piccole personali ripicche.
Giovedì scorso non ho visto tutto il programma di santoro, ma buona parte. Intanto il servizio sull’incontro che il fratello di borsellino ha avuto con i giovani calabresi non ce l’aveva fatto vedere nessuno, forse perché si dicevano chiaramente troppe cose. Finchè lo dice grillo che i politici fanno schifo, va beh, ma il fratello di un giudice ammazzato dalla mafia ha tutta un’altra autorità quando dice che sì, al sud, in calabria, i politici fanno schifo. Meglio mettere il silenziatore, meglio che la “gente” segua grillo, che si diverte pure quando fa le battute.
Poi hanno parlato de magistris e la forleo. Entrambi hanno difeso il loro diritto di esporsi nonostante i ripetuti inviti a non andare in tv. In sintesi, tutti e due hanno detto che la misura è colma e che anche loro hanno il diritto di dire le loro cose, senza entrare nel merito di indagini e processi in corso.
A me pare lapalissiano.
Non così, invece, a un professore di procedura penale ed editorialista del corriere che era anch’egli ospite.
Ha detto che un magistrato deve esporsi solo attraverso le sue indagini e che non può fare l’ospite nei programmi televisivi. Santoro ha obiettato che c’è un ministro della giustizia che gira come una trottola in televisione, qualche sera fa era pure ubiquo: su la sette e da vespa in contemporanea. E che lui parla delle indagini in corso, da indagato.
Il professore si è un po’ intrecciato, sostenendo che un politico non deve sottostare a un codice deontologico, ed è libero di difendersi anche in tv. Un politico magari, che poi se vale per i politici allora dovrebbe valere per tutti, poveracci compresi. Ma qui parliamo del ministro di grazia e giustizia del governo della repubblica italiana, di uno che prima che un politico è il rappresentante di un’istituzione.
E l’immagine e le parole del ministro della giustizia che dichiara da vespa che le indagini di un giudice sono “sciocchezze”, visto che lui è indagato, non sono all’altezza del ruolo che ricopre.

Ricordo che nel 1999, ricordo benissimo l’anno eprchè ero incinta, andammo a cena alla festa dei comunisti italiani perché invitati dalla sorellastra del mio ex, che faceva e fa l’assessore in un piccolo comune umbro. Alla cena ci sarebbe stata anche katia belillo, allora ministro del governo d’alema. Tutto sommato mi piaceva l’idea, insomma, non capita sempre di cenare con un ministro.
E’ vero che il clima era assolutamente conviviale, nessuno badava alla forma e lei stessa mi disse di darle del tu. Va benissimo, io adoro dare del tu.
Però durante la cena lei fece la parte del deus ex machina, con battute faceva capire come manovrava l’esile consenso dei comunisti italiani in umbria, diceva parolacce, rideva sguaiata.
Io ero allibita, da sotto il tavolo io e il mio ex ci saremo dati un centinaio di calcetti a mò di conforto.
In macchina ricordo che eravamo tutti e due dello stesso parere. Ovvero, che un ministro della repubblica ha il dovere di darsi un contegno sempre, vista la rappresentanza che ha l’onore di ricoprire.

Quindi mastella ci faccia il piacere di dimettersi da ministro della giustizia, che già non va bene che un ministro della giustizia sia indagato. Che poi vada a difendersi in tv un giorno sì e l’altro pure, beh, un ministro dovrebbe lavorare di pomeriggio, e non andare a registrare le puntate televisive.
Cadrebbe il governo, se mastella venisse invitato a dimettersi. A parte che potrebbe cadere anche adesso, vista l’aria. E forse ha ragione valentino parlato, nell’editoriale sul manifesto di oggi.
Questo spettacolo non può più continuare, anche per rispetto ai milioni di elettori che in tutta coscienza hanno votato per questo governo. Sapere che una votazione in senato potrebbe andar male perché a dini gli girano, a me non va; sapere che quello della rosa nel pugno non digerisce quell’articolo ed è determinante per la sconfitta della maggioranza, a me non va; sapere che di pietro quel giorno c’ha le sue cose e manda sotto la maggioranza sull’abolizione della società che avrebbe dovuto costruire IL PONTE SULLO STRETTO, perché se no lo stato paga una penale astronomica, a me non va.  Se ne buttano tanti di soldi, e poi qui c’è l’ottima ragione di dire che il fantasioso progetto era stato partorito dal berlusca, che già si vedeva in canottiera gettare la prima pietra come “fulgido esempio dei lavoratori italiani”.

Leggendo l’articolo di parlato, stamattina, mi sono sentita in sintonia. E’ vero, abbiamo paura che torni il berlusca con la sua banda, tipo l’ex ministro della sanità storace che guarda il naso della montalcini di profilo ( ma ci rendiamo conto? Uno che ha rappresentato il ministero della sanità ciancia di nasi semiti e stampelle da regalare), però dobbiamo avere anche il coraggio di guardare la realtà. E’ uno stillicidio, comprensibile fino a un certo punto per la risicata maggioranza di voti. Inaccettabile per i continui ricatti di senatori rappresentanti solo di sé stessi. Vorrei vedere dini quanti voti piglierebbe da solo! Di mastella si sa, ha appena il duepercento, però fa il ministro della giustizia e il bello e il cattivo tempo. Di pietro non credo raccolga più consenso, ma leggevo su la repubblica che l’altro ieri l’ansa ha lanciato in un giorno, IN UN GIORNO, una sessantina di sue dichiarazioni. Dire una cosa una volta per tutte no eh? Bisogna sottolineare, col numero di dichiarazioni, quanto uno conti.
Non è detto che vinca la destra, dice parlato. L’ho presa come una carezza, come quando la mamma ti dice che va tutto bene ma tu sei già grandicello per capire che sta barando.
Però lo dice per il tuo bene.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963