Se proprio si doveva morire, sarebbe stato più onorevole farlo sui diritti civili e non sulle beghe personali di un ministro della giustizia che ha portato in dote manco mezzo milione di voti.
Per la seconda volta si è scelto di non toccare il conflitto di interessi, il che mi fa supporre che non ci sia mai stata la volontà di farlo; se davvero la legge elettorale è una porcata non si capisce perché non l’abbiano cambiata subito: anzi, si capisce, non erano d’accordo e poi ci si è messo veltroni a fare il superdemocratico perché senza il consenso di forza italia non si può cambiare la legge elettorale. Uno scambio di cortesie, immagino, visto che il berlusca si era tanto premurato per trovare un accordo con l’opposizione.
Tra l’altro, quando il governo che sostieni non gode di buona salute, non dovresti metterti a fare proclami su come si presenterà il tuo partito alle prossime elezioni, come se si fosse già in campagna elettorale.
Che atroce dilemma eh: votare il pd che si presenterà da solo mentre la destra, ovvio, sarà compatta come sempre, o votare a sinistra, qualsiasi cosa rimanga della sinistra?
Mi dicono che veltroni non pensa certo di ottenere la maggioranza assoluta – meno male, per un attimo avevo temuto che ci credesse- ma che il suo scopo è quello di far pesare il consenso del pd in un’eventuale coalizione con i partiti di sinistra. Ah ecco, e io che pensavo che il governo è caduto per colpa di un minuscolo partito a conduzione familiare e per il cambio di carro di quei tre, i diniani. I diniani, solo a dirlo mi viene da pensare a degli extraterrestri mandati dai poteri forti per salvare i loro soldi sulla terra.
Sì, a prodi va reso l’onore delle armi, ha affrontato la sconfitta a viso aperto, ha tentato di tenere in piedi una maggioranza che non credo sia mai stata unita. Gli unici momenti di quasi compattezza li ha raggiunti per difendere il papa da quei cattivoni che gli hanno impedito di parlare, e per prendere le parti di mastella quando si è messo a piangere in parlamento. Mi consolo pensando che ho già due ottimi motivi per non votare pd.
Avrei voluto, però, che prodi difendesse le istituzioni e non l’uomo che si è dimostrato indegno di rappresentarle, perché sarà anche vero che nelle intercettazioni di mastella e della moglie non si parla di soldi e probabilmente non c’è reato penale, ma io uno che parla in quel modo delle persone, che le tratta come se fossero cosa sua, che crede che gli incarichi debbano avere il suo beneplacito, non lo voglio come ministro.
E sarà anche vero che lo fanno tutti, come si è affrettato a dire mastella, ma pensando a quanti potrebbero essere validi primari, ottimi funzionari, competenti assessori, ma non hanno le referenze politiche necessarie, posso dire che questo così fan tutti mi fa schifo?
Tanto, non si è smosso un filo d’erba nemmeno di fronte alle vergognose intercettazioni tra il berlusca e saccà. E’ normale dunque che il capo dell’opposizione ordini a un alto dirigente rai di trovare una particina per questa e quell’altra attrice, perché c’è un senatore della maggioranza che ci tiene molto e in cambio sarebbe disposto a votare contro il governo. Ci dicano chi è questo gentiluomo, in modo da sapere per chi non si dovrà assolutamente votare in futuro. Possibile che veltroni, così precisino, così convinto che la politica debba essere gentile, non abbia detto una parola su tutta la faccenda?
Dice che dobbiamo smetterla con le polemiche, con gli attacchi distruttivi. Bene, un altro motivo per non votare pd: a me al solo ricordare la telefonata tra il berlusca e zerbino saccà ribolle il sangue.
Non mi piace la politica delle buone maniere, specie considerando con chi hai a che fare dall’altra parte. La politica è passione, è tensione ideale, anche quando devi decidere se mettere una rotonda o i semafori. Mi verrebbe da dire che la politica non è un pranzo di gala, parafrasando una vecchia canzone di lotta francese. Ma l’ha già detto mastella, che ultimamente sta citando a vanvera una cultura che non gli appartiene.
Gli eredi di neruda dovrebbero chiedergli i diritti d’autore.
Mi torna in mente una vignetta di ellekappa:
”dice mastella che la politica non è un pranzo di gala”
”già, qui da noi è solo una grande abbuffata”
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