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"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post N° 466

Post n°466 pubblicato il 01 Gennaio 2009 da 72rosalux72

Siccome l’anno scorso ci siamo fatti fregare a un cenone in piedi, quest’anno abbiamo scelto di farci fregare almeno da seduti e serviti. E senza piatti di carta.
Qui finiscono i pregi della serata, per dire.
Non capisco perché sia diventato un obbligo andare a spendere cento euro per una cena…”si fa per i bambini”… quando i bambini mangiano l’antipasto e mezzo primo per poi scatenarsi perché è già un’ora che sono a tavola, mentre gli adulti si strafogano di cibo e bevande. Volevo prendere un solo menù, settanta euro, e mangiarci in due, e avrei fatto benissimo, tanto il filetto con la crema di castagne l’ho appena assaggiato –faceva schifo- e il pescespada era affogato in una brodola di olio e peperoni che l’ho dovuto scolare su un altro piatto per riuscire a mangiarne un po’.
Ma a quanto pare facevo la figura della micragnosa e allora vai, regaliamogli trenta euro e buttiamo il cibo nella spazzatura.
”per fortuna che c’è stata musica per tutta la sera”… eh sì, una fortuna. Dalle nove alle due di notte a martellare con i pooh, i nomadi, battisti, i trenini… ah, c’era il karaoke, meno male!… per parlare con una persona due posti più in là toccava alzarsi e avvicinarsi alle sue orecchie, sempre tentando di sganciarsi dal microfono che ti arrivava in mano.
Che poi si sapeva che la compagnia era spaccata in due, chi adora questo genere di festeggiamento e chi sarebbe andato in centro dopo una bella cenetta. Per la cronaca avevo proposto di stare da me, va beh, casa è piccola ma in qualche modo ci si arrangiava, e tanto prima di mezzanotte saremmo usciti. La maggioranza non era d’accordo, anche se c’è da dire che i genitori di margherita e quelli di mattia – i miei preferiti- stavano in minoranza con me e abbiamo anche pensato di strafottercene della maggioranza. Poi ti bombardano di telefonate, ma che brutto andare un po’ di qua e un po’ di là ( ma perché brutto?!), e l’importante è stare insieme ( no, l’importante è fare quello che ti piace se no finisce che passi per antipatica se non canti al karaoke).
Confesso di aver ballato gioca jouer con ettore perché me l’ha chiesto e si è divertito molto a farlo, come me da bambina, ma il ballo del quaqua si è rifiutato pure lui.

L’anno prossimo, caro mario, si va in centro. Una volta per uno, giusto?
Dice oggi elisabetta che non gli è piaciuta per niente la mia battuta, ma mica era una battuta. Oltretutto non può manco dire che potevo andare dove mi pareva, visto che mi ha stressata due giorni finchè non dicevo di sì. Ecco, così sono sicura di essermi resa antipatica, probabilmente il prezzo da pagare per poter fare quel che mi pare l’anno prossimo.

 
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