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"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post N° 470

Post n°470 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da 72rosalux72

Volevo vedere anno zero, ma appena dopo due secondi di filmato, appena dopo che ci hanno mostrato i bambini avvolti nel lenzuolo, mio figlio mi ha ordinato di cambiare canale. Per i bambini è ancora più incredibile sapere che si può morire anche da piccoli e non ho provato a spiegargli niente, della guerra, degli israeliani e dei palestinesi. Tanto quelle immagini non possono essere spiegate, e nemmeno il lampo di spavento misto a meraviglia che gli ha fatto sbarrare gli occhi. L’ho visto bene, miscelato esattamente come ho detto.

E ho visto come tutti la litigata tra santoro e l’annunziata, rimbalzata sui tg come fosse LA notizia. Certo, santoro ha alimentato una gazzarra da cortile, il personaggio non è capace di trattenersi e direi che in questo caso ha utilizzato il suo programma per avere ragione, per zittire la critica e quindi, tutto sommato, per censurare. Se uno invece di ribattere alla critica risponde che son tutte fesserie, è come se invitasse l’interlocutore ad andare a quel paese. Non mi è piaciuto.

Peccato però, a sentire la rangeri, che ha visto il programma, pare che anno zero abbia rotto lo schema fin qui diligentemente seguito dall’informazione italiana. In fondo, l’onu e le associazioni umanitarie lo stanno dicendo da un pezzo che è un massacro, termine usato anche da d’alema nel silenzio assoluto del pd. E siccome su più di mille morti quasi metà sono bambini, il giornalista che titola il suo programma “la guerra dei bambini” non si sta inventando niente, ma sta solo facendo il suo mestiere.
Ma santoro è fazioso, ha fatto vedere solo i bambini di gaza mentre si è scordato dei bambini israeliani morti negli attentati terroristici. Così ha detto l’ambasciatore di israele in italia, ha detto proprio così. E vorrei domandargli se bastano quasi cinquecento bambini come risarcimento.
Lo sappiamo che i bambini israeliani sono morti dilaniati dalle bombe, nei bar, nei ristoranti, per strada; ho migliaia di immagini in testa accumulate nel corso degli anni, delle ambulanze a tel aviv, del fuoco, dei pianti disperati, dei feriti soccorsi.
Però io voglio sapere anche di gaza, e non mi possono dire che mostrare i bambini morti dell’altra parte sia un’operazione faziosa.
Qui il presidente della camera si sente legittimato ad esprimere tutto il suo disprezzo per una trasmissione televisiva. Diritto di critica, dicono a destra.
Bene, e diritto di cronaca dall’altra parte.
Poi si sa, le cose possono piacere o anche no, basta che tutte queste manovre non siano il preludio di qualcos’altro.
Anche perché se vogliamo far fuori tutti quelli che non fanno bene il mestiere di giornalista in rai, ehm…
Non mi dispiace per l’annunziata, verso la quale non ho mai nutrito una simpatia particolare. Non la dimentico su “viva zapatero”: minacciava la guzzanti che le chiedeva perché non l’avesse difesa quando hanno chiuso il suo programma. … perché non le era piaciuta l’imitazione di sabina ai suoi danni. più o meno l’annunziata disse… “mi hai fatta napoletana e con la faccia da cazzo. tu sabina hai chiuso”. E tanto di cappello a una che due giorni fa si è immolata in tv in nome del pluralismo.
Adesso per la destra è diventata un termine di paragone. “se persino l’annunziata ha ritenuto doveroso prendere e alzarsi dal programma di santoro, beh..”
Lo dicono per via della scaramuccia col berlusca, che ha abbandonato la trasmissione dell’annunziata perché infastidito dalle domande di lei.
Al tempo, ovviamente, fu criticata manco avesse la rogna, ma oggi - vedi come va il mondo- è sostenuta ed additata come esempio.
Chissà se le è venuto un dubbio circa la solidarietà pelosa dalla quale è stata avvolta.

D’alema ha detto un’altra cosa importante: la destra si sente in dovere di difendere gli israeliani a tutti i costi, per togliersi di dosso le scorie della cultura antisemita da cui proviene. Non è vero che la destra italiana è sempre stata dalla parte di israele, il movimento sociale non era filoisraeliano, e gasparri ha detto l’ennesima cazzata.
Quando arafat venne a perugia in piazza c’erano gli studenti del fuan, avevamo anche preso contatti per una partecipazione unita, una volta tanto, in nome del popolo palestinese. Forse si pensa che in questo paese le persone non abbiano memoria delle cose, si crede forse che le persone non hanno fatto niente e non si sono mai interessate a niente – la qual cosa farebbe molto comodo-, invece io mi ricordo. E a giudicare dai tempi, circa venti anni fa, magari lo stesso gasparri non era esattamente filoisraeliano.

Oggi difendono una guerra che ha trasformato gaza in un campo di concentramento, per dirla con la chiesa cattolica. “massacro”, “campo di concentramento”, ma allora dalla storia non si impara proprio niente.

 
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