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"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post N° 450

Post n°450 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da 72rosalux72


Maxim è un compagno di scuola di mio figlio ed è ormai un perugino coi fiocchi. Ancora qualche inflessione russeggiante gli scappa, ma mi diceva sua mamma… parla italiano anche nel sonno!
A vederlo è un perfetto slavo, ha i capelli quasi bianchi, gli occhi celestissimi, e svetta sui compagni di dieci centimetri buoni. Quando parla con l’accento perugino mi fa morire.
E’ arrivato in prima elementare che giusto sapeva dire ciao, però era capace di scrivere in cirillico.
Da appena un mese era a casa, quella dei suoi genitori adottivi, perugini e quindi italiani. Pure lui era italiano, da subito, ma non sapeva la lingua e da poco aveva scoperto la pasta e la pizza.
Sembrerà una stupidaggine, ma all’orfanotrofio – ho visto le foto e garantisco che nessuno vorrebbe far trascorrere al proprio figlio dieci minuti là dentro - mangiavano solo pesce, tanto pesce, qualche volta carne e montagne di patate.
Sua mamma non smette di raccontare quando in prima elementare per tre mesi di fila ha voluto la pizza per merenda, di tutti i tipi, tranne quella con le patate.

Mi domando. I maxim che arriveranno in italia il prossimo anno, andranno nelle classi di inserimento pur essendo italiani?!…
In prima c’era anche un bambino giapponese, figlio di un ingegnere spedito da tokyo a perugia per dirigere la filiale di una ditta di macchine agricole e naturalmente, il bambino, non sapeva una parola d’italiano; c’erano e ci sono due bimbe ecuadoregne e anche loro, adesso, sono due perugine sputate.
Ci tengo a dire che nessuna maestra ha dovuto rallentare nel fare le cose, che poi è lo spauracchio dei genitori italiani: più che il fastidio di avere nella classe del figlio i bambini stranieri, temono il ritardo nei programmi.

… a me pare che la maestra di matematica corra troppo! … domenica mattina abbiamo fatto una sfida: ognuno faceva i compiti di matematica e chi finiva dopo preparava il gelato.
Ehm… non mi ricordavo assolutamente come si fa la prova dell’addizione e della sottrazione ( moltiplicazione sì!) e ho sbagliato due divisioni perché sono anni che non faccio a mano le operazioni con la virgola.
”ma come cacchio fai a contare così in fretta?!”
Ride. Che soddisfazione, il gelato prima di pranzo.
Minaccio che la prossima sfida sarà in grammatica, e chi perde mette a posto la cameretta.
A questo punto ha smesso di ridere.


Ps: le classi di inserimento mi ricordano molto le classi speciali. cosa si voglia dimostrare mettendo un bambino lì perché italiano e un altro là perché straniero, lo so. che lì è il posto degli aventi diritto, dei fortunati, invece là vanno quelli che è dura la vita, anche a scuola, anche a sei anni. pur essendo bambini uguali agli altri.

 
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Commenti al Post:
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 15/10/08 alle 22:48 via WEB
Se non ti è d'incomodo, potresti spiegare cosa c'è nella "merdata fascista" che ti disturba..forse insegnare la lingua a chi, non conoscendola, è escluso dalla società è una forma di razzismo o di fascismo? Capisco che ti sia difficile rispondere senza inserire nella risposta un po' di merda/fascismo/paraculate/ecc,ecc..ma almeno provaci a motivare quel che sostieni con tanta escatologica fermezza..
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lupopezzato
lupopezzato il 16/10/08 alle 00:00 via WEB
Nel mio commento c’è una premessa virgolettata e quindi non smentibile, una riflessione sul Made in Italy, una domanda esplicita su una volgarissima discriminazione fatta dalla premessa ed una conclusione in due lingue una in chiaro ed una per i puristi italioti.
Quel “capisco blablabla” sono tue considerazioni sulle mie capacità di gestire un dialogo in un modo piuttosto che in un altro ovvero considerazioni tue sulla mia persona che ritengo gratuite ed ingiuriose quindi mi vedo costretto a scendere al tuo livello e risponderti mio malgrado e con profondo dispiacere di ficcartele su per il culo.
(Rispondi)
 
 
 
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 16/10/08 alle 00:47 via WEB
Quel "capisco blablabla" sono dati di fatto inerenti al tuo stile nel rispondere, ergo non smentibili. Prendo per altro atto che non sei in grado di motivare la tua escatologica crociata contro l'insegnamento della lingua italiana ai bambini stranieri.. Sorry lupetto, ma è troppo facile aggirare le domande scomode fingendosi offesi dal proprio stesso linguaggio..bye bye
(Rispondi)
 
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 16/10/08 alle 09:38 via WEB
E’ vero, tante cose non le so proprio fare. Tipo applaudire alle classi per soli stranieri argomentandone la sporca discriminazione con l’ipocrita scusa dell’avviamento alla lingua italiana oppure prendere le impronte ai bambini rom argomentando la sporca schedatura con l’ipocrita scusa della necessità d’individuarli e proteggerli oppure riconoscere un’aggravante di pena al clandestino che delinque argomentando questo sporco abuso con l’ipocrita scusa della difesa del territorio. Questo dotto modo di argomentare lo lascio ben volentieri alla pochezza morale ed intellettuale di destra. Guten tag kameraten.
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ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 16/10/08 alle 11:50 via WEB
Il post di rosa riguarda le classi di inserimento, ergo restiamo in argomento..così, giusto per non arrivare a divagare sul sesso degli angeli. "Discriminazione"? "Ipocrita scusa"? Di discriminazione si potrebbe parlare in presenza di classi/scuole per italiani e classi/scuole per stranieri: in tal caso mi assocerei alla tua definizione di sporca discriminazione. Peccato che la proposta riguardi la creazione di "classi" propedeutiche all'inserimento nelle classi normali..vale a dire che le classi che indignano non sono altro che "corsi" di apprendimento della lingua. Mi piacerebbe pure sapere le motivazioni che stanno alla base della tua accusa di "sporca ipocrisia"..è forse ipocrisia voler mettere i bambini stranieri allo stesso livello di comprensione dei loro coetanei italiani? E' vero che la lingua italiana è in continua evoluzione..però pensavo sinceramente che quest'opera si chiamasse "integrazione"..e che "ipocrisia" stesse ad indicare l'accoglienza tout court per poi lasciare l'ospite a se stesso.. Non mi risulta che sia un modo di argomentare molto dotto: forse ha ai tuoi occhi la gravissima colpa d'essere un argomentare chiaro, sintetico e concreto. Il che non è un concetto di destra bensì anche di sinistra..laddove la sinistra cerchi soluzioni reali e non demagogiche.. Bye, compagno.
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