Creato da: 72rosalux72 il 04/06/2004
"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post N° 373

Post n°373 pubblicato il 09 Settembre 2007 da 72rosalux72


Leggevo quanto ha detto michele serra su questo vaffa-day e del suo indiscutibile successo. Ho letto subito dopo il commento di gabriele polo, il direttore del manifesto, che dice sostanzialmente le stesse cose di serra.
Innanzitutto che un simile riempimento di piazza è un evento di cui tener conto, da qualsiasi parte lo si guardi: liquidarlo come qualunquismo o come un’improvvisa sfuriata di vento, potrebbe essere comodo, ma significa chiudere gli occhi di fronte alle cose.
I due concordano anche nel dire che il modo scelto da grillo per fare cose serie – come una legge di iniziativa popolare- è sbagliato. Concordo, finchè sono io a mandare ‘affanculo i politici sul blog o nelle conversazioni tra amici, credo ci possa stare, si sa che un vaffanculo detto col cuore ha un sapore liberatorio. E poi io non ho intenzione di fare proseliti. Ma imbonire la piazza con gli insulti a destra e a manca proprio non mi riesce a piacere, sempre per quel discorso, forse un po’ snob, che la politica come occupazione è cosa per pochi e degna di tutt’altro linguaggio. Sono stata sempre contraria ai cosiddetti “prestati alla politica”: si può essere bravi professionisti dentro la società civile, poi si è pessimi amministratori e governanti una volta che ti trovi davanti le più disparate esigenze da gestire e da accontentare. Ti manca la visione generale, tu che eri abituato a fare il tuo bel lavoro senza che nessuno rompesse le balle. Naturalmente, non credo nemmeno che un comico ( o sociocomico, come lo chiamano) sia in grado di fare il politico, pure se riesce a raccogliere intorno a sé una folla che molti partiti gli invidiano.

Sia serra che polo riconoscono il valore di almeno due delle proposte di grillo: fuori i condannati in via definitiva dal parlamento e elezione diretta di tutti parlamentari. Sulla prima il consenso dovrebbe essere unanime. Sulla seconda: con la possibilità di esprimere una preferenza, magari oggi in parlamento ci sarebbe gente più presentabile. Magari.
Qualche perplessità sul vincolo dei due mandati, perché, sintetizzando quel che dice serra, se ci capita sul serio uno bravo, faremmo meglio a tenercelo.
Però è difficile smontare la cosa che l’elezione al parlamento non sia un privilegio, con tutto quel che è stato detto da “la casta” e con tutto quanto i parlamentari stessi, in questa estate, ci hanno fatto la cortesia di dimostrare.
Sarà qualunquista, però ho voglia di dire che le immagini del ministro della giustizia in vacanza sulla barca del riccone, con moglie al seguito esausta dallo shopping, mi hanno dato fastidio. Insomma, in vacanza con uno di quelli che, per dirla con montezemolo, non “pagheranno un euro in più di tasse!!”, che vista la foga con cui l’ha detto per un secondo mi sono pure preoccupata delle loro condizioni economiche. Poi ho saputo che la loro difficoltà maggiore sta nel trovare equipaggi qualificati per le loro barche, e allora, a proposito, vaffanculo.
In francia hanno montato una polemica grossa così per le vacanze di lusso del loro presidente, perché non sta bene nei confronti di tutti i francesi che le vacanze le passano a casa. Il classico schiaffo alla miseria.
Dare il buon esempio, ecco un’altra cosa che dovrebbe fare un politico. In francia ci tengono, noi siamo disposti a giustificare pure quello che ciancia di famiglia sacra, cristiana, inviolabile e tante altre belle cose, e poi scopa una puttana in un hotel di lusso mentre sua moglie è a casa e incinta.
Che ti dici: di questo lo so perché è andata storta la sua serata, ma chissà quanti fanno lo stesso e gli va sempre bene.

Scrive gabriele polo:
”ciò che è successo ieri va preso sul serio, è un evento tutto politico, che concerne cioè l’agire pubblico: e non per liquidarlo come qualunquismo passeggero, ma per riprendere in mano il senso di quell’agire e affrontare alla radice la crisi della democrazia. per risolverla non basta fondare un partito che la evoca nominalmente. Bisogna, certo, porre dei limiti al potere del ceto politico ( elemento base di forza della giornata di ieri), ma soprattutto far emergere le differenze dentro la politica, fare ciò che si dice ( o promette) e non viceversa, ricostruire un tessuto di partecipazione diretta e una rete di verifica dei mandati a disposizione delle persone
(D’ACCORDISSIMO!!)che, invece, ora vengono semplicemente chiamate a votare su spot televisivi ogni tot anni. E, a sinistra, segnare una differenza con ciò che è – nel metodo e nel merito -  di destra. Prendere l’autobus o la bicicletta invece dell’auto blu, considerare i poteri forti un avversario da combattere. Essere “altro”, a partire dai nodi fondanti delle relazioni economiche e sociali.Quelle che rinsaldano i poteri “né di destra, né di sinistra”, cui – cortesemente ricambiati – il vaffa-day non dà alcun fastidio”

Niente vacanze con quelli che… i lavoratori dipendenti sono fannulloni; niente mobilitazione di polizia alla festa de l’unità solo perchè ci sono veltroni e franceschini, con addirittura il controllo delle borse a piacimento. Sabato scorso era così, poliziotti ovunque, e io che ero uscita con mio figlio e un suo amichetto per cenare al ristorante indiano della festa. Se mi chiedevano di aprire lo zainetto ero già pronta a protestare.
Quando passa il segretario comunale dei ds per fare due chiacchiere con tutti i presenti ( pareva lo sposo al ristorante), gli ho detto che di tutta questa polizia intorno non ce n’era bisogno. Allo stand del ristorante indiano due stavano fissi ai lati, e non sapendo cosa fare guardavano quelli che stavano cenando, cosa insopportabile. Mi risponde che quella è una sera particolare, che gli altri giorni è tranquillissimo.
Ma siccome per me è comodo uscire il sabato sera, come più o meno fanno tutti quelli che durante la settimana lavorano, e siccome la festa de l’unità è uno spazio pubblico e quindi aperto a tutti, mi rompe i coglioni sentirmi controllata solo perchè ci sono veltroni e franceschini che fanno una chiacchierata.
L’anno prossimo, per la prima e gloriosa festa dei democratici e basta, mandate gli inviti a casa, così vi sentite più sicuri.
Amen.

 
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Commenti al Post:
ventodamare
ventodamare il 10/09/07 alle 13:07 via WEB
Non sono d'accordo sulle perplessita' ai soli due mandati, per me e' proprio la proposta migliore. Meglio perdere ogni tanto uno bravo che subirne 1000 dannosi. Io non credo alla politica come professione, perlomeno ai deputati e senatori professionisti. Siamo in queste condizioni proprio perche' si da' troppo peso alla politica e poco ai bisogni veri. Scardinando la professione di deputato a vita, si tornerebbe a pensare per il paese e non piu' per se stessi. Un abbraccio.
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72rosalux72
72rosalux72 il 11/09/07 alle 21:45 via WEB
fare politica è un lavoro, io rimpiango le scuole di partito, quelle serie, mica i buffet negli hotel di lusso che organizza forza italia. un motivo fondamentale della sinistra è stato sempre la preparazione dei suoi amministratori, e a frattocchie si studiava e si veniva pure bocciati.certo, capisco, ho detto pure io che adesso è dura credere che non tutti siano interessati alla posizione e ai privilegi, infatti i politici si sono incazzati con "la casta" e con grillo. paventano davanti l'antipolitica, che si sa essere terreno fertile per soluzioni sbrigative. eppure l'antipolitica sono proprio loro, sono loro a non essere adatti al alvoro che fanno. duemila euro al mese, niente privilegi su cose accessorie, ma i giusti sconti e rimborsi spese. sono convinta che la flotta dei pretendenti si assottiglierebbe a vista d'occhio, perchè così sarebbe davvero un lavoro. poi c'è tutto il discorso sulla gente che ci ha rappresentato solo per salvarsi il culo, e qui grillo ha pienamente ragione.
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carlofedele
carlofedele il 12/09/07 alle 14:25 via WEB
sottoscrivo
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carlofedele
carlofedele il 10/09/07 alle 13:55 via WEB
premetto che anch'io non credo ai comici politici... ben venga la satira ma ad ognuno il suo mestiere. Sulle proposte di Grillo posso pur essere d'accordo, anche se basterebbe dar fondo alla propria dignità per levarsi dalle scatole quando si è condannati in maniera definitiva. Certo, fa piacere che l'opinione pubblica di tanto in tanto si svegli e si fa sentire, ma ahimè credo che, come i girotondini ed altri movimenti del genere, ci sarà alla fine chi cavalcherà anche questa tigre. E' il sistema che non ammette deroghe, è il sistema, con le sue leggi ad hoc, che non dà spazio se non nelle stessa logica trasversale. Certo questo ci fa capire che effettivamente la classe politica è oramai quasi una lobby, una casta e da qui la giusta protesta. Ma le "rivoluzioni", quelle democratiche, partono da capacità e uomini che conoscono bene il loro mestiere. Qui prevedo il rapido eclissarsi di queste ed altre istanze, perchè il punto centrale è avere il coraggio di chiedere un riammodernamento della Costituzione, pur difendendola a denti stretti nei suoi tratti essenziali, anzi è proprio da questa che andrebbero rivendicati diritti oggi negati. E sarebbe un'azione politica degna del massimo rispetto... Speriamo solo che "alla prima e gloriosa festa dei democratici (?) e basta" molti tra i presenti di ieri non ci saranno...
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72rosalux72
72rosalux72 il 11/09/07 alle 22:27 via WEB
dici... "anche se basterebbe dar fondo alla propria dignità per levarsi dalle scatole quando si è condannati in maniera definitiva". volevo scrivere anche io una cosa così, ma poi mi sono detta che è troppo idealista. troppo fiduciosa. figurati, appena di un parlamentare si vocifera qualcosa si scatenano una banda di avvocati e portavoce, comunicati stampa ed editoriali indignati sulla fine della democrazia. solo loro, ripeto, l'antipolitica. loro e il codazzo di giornalisti che offrono una pagina intera di intervista per fargli dire.." non sapevo che quella signorina fosse una puttana"..e nella pagina successiva trovi l'intervista alla signorina di sopra. ... ps: sulle modifiche alla costituzione non ho capito.
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carlofedele
carlofedele il 12/09/07 alle 14:24 via WEB
solo nel senso che i molti giusti principi costituzionali non vengono ormai più applicati (ed in essi spesso c'è la soluzione al problema), che nelle istanze di lotta va ripetutamente ricordata questa Carta dei diritti e dei doveri che dovrebbe ispirare sempre il programma di ogni partito, che questa Costituzione data circa 60 di anni e che, fatti salvi i punti nevralgici di essa, andrebbe arricchita di nuovi contenuti nel tempo manifestatisi e snelliti dei contenuti ormai anacronistici. Tutto qua. Comunque come al solito i tuoi post sono "belli" per i contenuti su cui discutere, onore al merito... ^__^
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ossimora
ossimora il 11/09/07 alle 23:25 via WEB
Sono in attesa ,volevo scrivere standby ma nel mio essere in attesa c'è anche un avversione per tutta una serie di questioni che ineriscono il linguaggio.Sono in attesa che si ricominci (se riusciremo)a parlare di cose vere e non di spot pubblicitari più o meno riusciti,di questioni che non vanno a toccare la vita quella vera ,di un idea di società,di strutture ,di priorità.Gli inquisiti dovevavno essere fuori da sempre perchè i prtiti stessi non dovevano candidarli ma come poteva il partito che ha il maggior numero di inquisiti (Il movimento del circoli di dell'utri)escludere se stesso.???Belath.Sono schifita abbastanza .(si mangia bene al ristorante indiano della festa)
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Geizyutuka
Geizyutuka il 14/09/07 alle 13:02 via WEB
E così il problema dell'Italia sarebbero i politici inquisiti, o mastella sulla barca del riccone... e pensare che io pensavo che ci fosse un problema del "Sistema Italia", per dirla alla Pannella. A me dei politici non interessa niente, anche perchè siamo noi a mandarceli in Parlamento. Se ci sono milioni di italiani che votano per Berlusconi (piduista) e Dell'Utri (mafioso), di chi la colpa? Il problema nel nostro paese è di chi dice che "tiene famiglia" ed in ossequio a questo, ingoia tutto; abbiamo un quarto potere (giornalisti) che si vende al miglior offerente, e che dire dei sindacati e confindustria e le categorie profesionali? E i giudici? Gli evasori fiscali? I concorsi truccati? I palinsesti televisivi? Credimi, i politici non sono degli alieni catapultati qui da chissà quale pianeta. I politici sono uno specchio fedele della società. La nostra. Purtroppo.
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giampi1966
giampi1966 il 19/09/07 alle 14:02 via WEB
E' sconfortante che proprio la più alta carica dello stato ha definito tale evento, come qualunquistico, evidentemenet le poltrone spappolano il cervello. Ciao
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