Creato da: 72rosalux72 il 04/06/2004
"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post N° 391

Post n°391 pubblicato il 01 Marzo 2008 da 72rosalux72

Leggo che da decenni la fiom non conduceva un’inchiesta di massa tra i metalmeccanici, operai e impiegati.
Sono stati coinvolti 400.000 lavoratori e più di 100.000 hanno riempito un questionario di ben 118 domande “ per raccontarsi, e per raccontare a chi li rappresenta o li vorrebbe rappresentare – poco meno della metà degli intervistati ha una tessera sindacale in tasca- chi sono, come lavorano e come vivono”.
Persone vere.
Assolutamente da sottolineare, come riporta il manifesto, il molto significativo fatto che alla presentazione dei risultati dell’inchiesta a torino non si sia visto un solo dirigente nazionale della sinistra. C’era invece il sindaco di torino chiamparino che ha pure portato un suo contributo.

Il metalmeccanico italiano guadagna tra i 1000 e i 1200 euro al mese, se ha più di 45 anni può sperare di pigliare la considerevole cifra di 1225 euro al mese. Le donne prendono meno, e tra gli specializzati non sono manco il 5percento; però denunciano più dei loro compagni i danni alla salute e la nocività del lavoro che svolgono, un po’ perché sono collocate più in basso e quindi subiscono più danni, e un po’ perché hanno una migliore percezione del proprio corpo e se ti fa male un braccio a forza del lavoro ripetitivo te ne accorgi meglio a casa, quando non riesci a passare lo straccio sul pavimento o a sollevare un bambino di tre anni dal suo letto.

Nei centomila che hanno risposto ci sono uomini e donne, precari e stabili, migranti e indigeni, settentrionali e meridionali, operai e impiegati che lavorano in fabbriche piccole, medie e grandi.
Dall’inchiesta a viso aperto emergono verità pessime: intimidazioni sul posto di lavoro ( specialmente al sud) e discriminazioni nei confronti delle donne, dei giovanissimi e dei migranti.
Più della metà degli intervistati vorrebbe lavorare meno ore e il 60percento denuncia la ripetitività del lavoro svolto. I precari sono un terzo degli intervistati, ed è un gran risultato se si tiene conto che è più difficile farsi rispondere dai precari così come dai migranti.
Ben il 58percento denuncia “la mancanza delle protezioni necessarie per lavorare in sicurezza” e il 25percento “ non può fare pause quando ne ha bisogno”.
Ma che interessanti questi ultimi dati, paiono arrivare proprio a fagiolo.

E a proposito di quelli che dicono “ non posso fare una pausa quando ne ho bisogno”…
Che ridere eh. Pare impossibile che non si possa andare a fare pipì sul lavoro, assentarsi per un paio di minuti. Ci hanno scherzato parecchio su, “le piscione” le hanno chiamate.
Poi succede che una pisciona di cassiera finisce all’ospedale, malmenata e umiliata al bagno di un esselunga. Le ha anche messo la faccia dentro il water, il superuomo, e le diceva: adesso piscia, dai.
Non ho difficoltà ad immaginarmi la situazione, e non ne ho lo stesso nessuna ad augurare al superuomo lo STESSO IDENTICO TRATTAMENTO, ma eseguito da due o più energumeni precari che hanno il dente avvelenato con quelli che menano le donne.

E a proposito di quelli che dicono “mancano le protezioni necessarie per lavorare in sicurezza”.
Ieri è morto un “camallo” nel porto di genova, precipitando dal ponte di una nave dove stava lavorando. Un volo di dieci metri, non ti salvi. Quella che si suol dire “una tragica fatalità”. Come dissero del padre, morto d’infarto nello stesso porto dopo ore che trasportava carichi con le braccia e la schiena.
Certo che è una famiglia davvero sfigata, addirittura due “tragiche fatalità”!
Mi piacerebbe tanto che tutte le famiglie che hanno perso sul lavoro la loro fonte di sostentamento, ricevessero EGUALI RISARCIMENTI.
Desidero che tutte le donne con figli e compagni di vita morti sul lavoro abbiano lo STESSO IDENTICO TRATTAMENTO. Mica vorremo fare distinzioni tra chi lavorava lì e chi lavorava là…
Anche perché il dolore è uguale per tutti.

 
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Commenti al Post:
MacRaiser
MacRaiser il 02/03/08 alle 08:16 via WEB
Ho letto l'articolo, Rosa. Esselunga non e' nuova a queste storie. Personalmente ho assistito ad una scena di questo tipo e francamente sono stufo marcio. Da oggi in poi i signori di Esselunga faranno a meno dei miei soldi e usufruiranno invece di una bella campagna pubblicitaria negativa. Finche' le cose non cambiano. Ciao :)
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72rosalux72
72rosalux72 il 02/03/08 alle 15:00 via WEB
al lidl è anche peggio. cassiere obbligate a sistemare gli scaffali prima dell'orario d'apertura e avvertite il giorno prima che si devono rpesentare alle sei di mattina. il capetto che ti dice davanti ai clienti: tre anni che stai qui e pare che sei arrivata ieri...so quel che dico, conosco bene una che ci lavora. di andare dal sindacato non se ne parla, mica vuole restare senza lavoro. io vorrei sapere quando le cose cambieranno, però. e naturalmente, ti vengono a dire che la donna malmenata è un episodio, che la mia amica è un episodio, che i morti sul lavoro sono tragiche fatalità. sì, sono stufa marcia anche io.
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lakonikos
lakonikos il 03/03/08 alle 12:33 via WEB
le cose che dici nel tuo commento, manola, accadono anche alle Coop. Lo so perché vi ho lavorato. Che l'esselunga e il suo titolare Caprotti, siano il peggio, si sa da anni. Molti, il boicottaggio, lo fanno da parecchio, ma si è sempre in pochi.
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sonofortunata
sonofortunata il 02/03/08 alle 12:23 via WEB
...eppure, se senti parlare certi "datori di lavoro" pare che gli operai siano tutti fannulloni pronti a mettersi in mutua alla prima occasione e andare in pausa in continuazione.Conosco imprenditori attenti alle esigenze dei propri lavoratori, inprenditori che vogliono costruire con i lavoratori la propria azienda, ma si tratta di piccole imprese con un centinaio di operai. Così come conosco, tramite l'esperienza di una cara amica, la realtà della famosa Alpitour. Azienda di prestigio, fino a qualche anno fa, che ha messo in cassa integrazione per 2 anni, senza alcuna certezza di riassunzione dal momento che gli uffici grafici erano stati spostati tutti su agenzie esterne, personale che lavorava da 15 anni. Dalla sera alla mattina sono andati a ritirare le loro cose dagli uffici e sono rimasti a casa con 400 euro al mese. Alcuni erano padri di famiglia con mutui sulle spalle che per mesi non hanno avuto il coraggio di dire ai loro figli che non lavoravano più. E non è facile trovare un altro posto di lavoro quando hai 50 anni. Nessuna considerazione, nessun rispetto per il lavoro svolto con attenzione, per gli straordinari fatti per fare in modo che l'azienda funzionasse sempre. La mia amica si svegliava la mattina e diceva:"che faccio? Perchè non vado a lavorare?" Immagina la depressione e la vergogna per doversi cercare un nuovo lavoro da grafica pubblicitaria, a 50 anni.E lei era tra le fortunate perchè aveva comunque un marito che lavorava. Molte altre no. Dopo un anno si è licenziata, ha fatto un corso e ha aperto un negozio di fiori. :-)
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inesistentiaccessi
inesistentiaccessi il 02/03/08 alle 15:08 via WEB
come dire che al peggio non c'e' mai fine
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ventodamare
ventodamare il 03/03/08 alle 22:42 via WEB
Ovunque ci sia precariato e' cosi'. Nessun diritto, accettare per soravvivere, senno' via alla ricerca di un posto piu' umano. Basta con questi finti contratti per professionisti a progetto che vengono usati per il personale delle pulizie.
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ecogipa
ecogipa il 04/03/08 alle 15:56 via WEB
che anche alla coop non si stia tanto bene lo sapevo, nella maggioranza delle cooperative ti sfruttano.loro vincono gli appalti con il prezzo al miglior ribasso, tanto pagano gli operatori poco e quindi si possono permettere di fare ottimi prezzi.ho sempre affermato che c'è una concorenza sleale con le coop, i dirigenti guadagnano bene come gli industriali, gli operai molto meno e le coop hanno sgravi fiscali.Con la esselunga oggi nel corriere della sera è uscita una pagina a pagamento che dice perso siamo noi lavoratori. la sinistra non ha tutelato i lavoratori, anzi come sempre a parole parlano di operai, precariato....quando c'era da votare però ....tutti allineati alla poltrona.qualcuno mi dice" si ma piuttosto di regalare il governo alla destra".puttanate megagalattiche. meglio che il governo cada per delle battaglie giuste che per mastella e sua moglie. e poi ora con che coraggio si può dire io sto con i lavoratori....ma avete letto il nuovo decreto sulle pensioni?un raggiro, è talmente simile a quello di maroni, anzi per me è ancor peggio,e tutti a dire adesso abbiamo un decreto in favore dei giovani....sti cazzi......ma dove vivono al'isola dei famosi.la sinistra ha fallito le sue poche battaglie.la sinistra ma inche il centro sinistra ha fallito, e non è la prima volta.ora ascolto bertinotti che parla di precariato, di lavoro...ma quando era presidente alla camera si è dimenticato di avvisare rifondazione di votare contro certi decreti contro i lavoratori.si parla di stipendi bassi e cosa fa la sinistra..alza le tasse..si per stare in europa...sti cazzi e sempre dal basso bisogna prelevare!!!!le tassazioni sui grossi redditi dove sono, le tassazione sui grossi investimenti dove sono......bla bla bla.E' più coerente il centro destra che promette detassazione per gli industriali, detassazione sugli straordinari e tredicesima che chi si gonfia la bocca di operai solo per il loro voto e poi non ha il coraggio di cambiare ma solo di manifestare. a proposito come può il pd candidare l'operaio della fabbrica di torino assieme al presidente di federmeccanica o a collanino......la solita zuppa...il solito minestrone per dimostrare tutto e il contrario di tutto...solo per illudere...come sempre, solo pura illusione.veltroni copia dall'america, quell'america che tutta la sinistra contesta in piazza.incoerenti come sempre.ciao
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/03/08 alle 23:42 via WEB
I diritti di una cassiera valgono meno dei quattrini che deposita in cassa. Meno della fretta dei clienti, quelli che hanno sempre ragione. Valgono così poco che se ti scappa, per farla devi aspettare di finire il turno. Talmente poco da essere considerati indifendibili. E se li difendi, uno zelante collega potrebbe cercare di dissuaderti in nome della politica aziendale. Qualcosa di simile è accaduto ad una donna di quarantaquattro anni, cassiera in un supermercato Esselunga a Milano. Anni fa mi servivo in quel supermercato! Nella Repubblica fondata sul lavoro lo sfruttamento dei dipendenti viene ancora considerato uno strumento di profitto. Non si spiegherebbe, altrimenti, il cosiddetto mobbing. Né i tanti soprusi denunciati all’interno di grandi catene commerciali. Questo ignobile aspetto di talune ‘politiche aziendali’ trova terreno fertile nel precariato. Al lavoratore precario si può chiedere di più. Più flessibilità nei turni, più disponibilità di trasferimento, più obbedienza. Se non ti puoi permettere il lusso di rischiare il posto, ti adegui. Niente a che vedere con la tutela del lavoratore di cui si riempie la bocca anche questa campagna elettorale. I sindacati denunciano la difficoltà crescente nel penetrare certe realtà, la paura di esporsi da parte dei dipendenti. Al Consiglio Comunale di Milano, la maggioranza di centro destra, legata da decennale amicizia e prodiga contribuzione al proprietario di Esselunga, Bernardo Caprotti, non sembra scandalizzarsi più di tanto. Caprotti ora parla di “complotto”, denuncia l’ “intimidazione” sindacale e minaccia di querelare i giornalisti che, a suo dire, hanno esposto l’azienda a una “bieca luce”. L’arroganza di posizioni così spavaldamente inamovibili la dice lunga sull’attuale condizione di molti lavoratori e sul grado di tutela dei loro contratti. Franz Post scriptum Per l’otto e il nove marzo è stato indetto uno sciopero della spesa presso i centri commerciali dell’Esselunga come forma di protesta per le condizioni dei lavoratori.
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lupopezzato
lupopezzato il 06/03/08 alle 01:32 via WEB
... e intanto il n'uovo ha detto che l'imprenditore e l'operaio sono tutti e due lavoratori e quando l'operaio gli ha chiesto "ma siamo anche tutti e due imprenditori?" il n'uovo già se n'era andato. Perchè lui fa così. La butta là. Qualcuno la raccoglie e ci crede...
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vita1954c
vita1954c il 08/03/08 alle 20:38 via WEB
Chiedo scusa......Con la seguente motivazione: "In ognuna di voi mi sono rivista più volte, la vostra determinazione, le vostre paure, le gioie, i vostri dolori mi hanno aiutato ad andare avanti. Ho imparato molto da ognuna di voi e quindi.... Guardare post n.N°2958 8 Marzo 2008 - Carla...AUGURI CARI!
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