Qui c’è l’abitudine di mettere sempre la sveglia alle sette anche d’estate, perché mio figlio si vuole alzare. Poi se è domenica io ridormo, chiaro. Si alza perché ci sono i cartoni, perché gli piace prepararsi la colazione da solo ( così mangia quanto gli pare se no io lo stresso) e perché gli piace proprio iniziare presto la giornata.
Tutto i suoi nonni, come si usa dire, perché io e il padre non siamo davvero così.
Stamattina al primo titititi del cellulare è già in piedi – e come farà a sentirlo dalla sua camera…- e mi alzo anche io automaticamente. E’ venerdì, devo anche passare alle poste, portarlo al centro estivo che sarà anche un sacco bulo, come dice lui, ma è tanto scomodo, e poi al lavoro. Quindi gli metto subito fretta appena su dal letto.
Si avvicina e mi dice nell’orecchio: mamma, stamattina puoi dormire di più, SEI IN FERIE!
E’ vero, ieri sera mi sono addormentata con questo pensiero, gli avevo anche detto di spegnere la sveglia senza svegliarmi e di metterla alle otto. Stamattina avevo resettato tutto, non mi era mai successo.
Non mi rimetto a dormire perché la notizia mi ha dato una scarica di adrenalina e lo porto a fare colazione al bar. Che è un avvenimento, devo sforzarmi per ricordare l’ultima volta che ci siamo fatti cappuccino e cornetto con tutta calma. Va beh, calma per modo di dire, perché anche se so che c’è tempo per portarlo al suo ultimo giorno di centro estivo, io guardo ogni due minuti l’orologio. E’ un gesto che disturba tanto ettore, anche quando lo porto a scuola e sarebbe giustificabile, perché siamo sempre appena puntuali/leggermente in ritardo.
”mamma, tu devi evadere”
Evadere?! E dove l’hai sentita questa?
”in un tg, dicevano che chi lavora tanto ha bisogno di evadere”
Sto quasi per spiegargli che significa, altra cosa che lo disturba molto, perché mi ha detto che se è lui a chiedermi spiegazioni bene, altrimenti non lo devo stressare.
Dico:”ci facciamo un cono gelato?”
Mi guarda come se fossi un’aliena, alle otto di mattina una proposta del genere. Ma il mio bambino mi conosce bene e ha capito dopo un secondo che non stavo scherzando.
Lo guardo mentre lecca e ogni tanto mi stringe un braccio per la contentezza… amore mio quanto basta poco per stare bene insieme.
Pacifico che mi è bastata un’oretta per entrare nel clima vacanziero. Sì, l’ho portato al centro estivo, sono andata alle poste e ho fatto un pochino di spesa, faccende non rimandabili, ma per esempio, adesso non dovrei stare al pc a scrivere di stamattina. Casa è abbastanza un casino, la polvere sulla libreria comincia ad essere visibile anche da un metro di distanza, devo stirare un consistente mucchio di vestiti per andare al mare domenica, dovrei pure dare una passata a tutto il pavimento e rinfrescare il frigorifero.
Ha prevalso il piacere di godermi una mezza mattina a casa da sola, in un giorno feriale, in mutande e con la maschera sul viso. Ho fatto il caffè e ho preso pure il piattino per la tazzina e l’ho portato accanto al pc.
Proprio adesso ho acceso una sigaretta e non c’è nessun bambino che rompe le balle per ricordarmi che il fumo uccide. Qualche minuto fa ha suonato al citofono un incaricato di sky gioendo di avermi trovata in casa, chissà quante volte sarà passato… dice che ha un’offerta straordinaria apposta per me, e io gli ho risposto che non posso farlo salire perché sono nuda.
Sì, mi sta venendo il buonumor…
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