Qui da noi va così.
Il ministro delle attività culturali annuncia che non andrà al festival di cannes per ripicca, perchè non gli piace draquila la terra che trema. Qualsiasi paese sarebbe orgoglioso di avere un film fuori concorso a cannes, l'italia no- veramente noi ne abbiamo pure uno in concorso, ma è di luchetti, un altro di sinistra e come se non bastasse il suo film parla di proletariato.
Quindi bondi non va, annunciando la sua assenza con la grancassa.
E figuriamoci quanto frega a quelli di cannes se bondi c'è o non c'è. Uno che come capo del ministero ha fatto dare soldi pubblici a “natale a beverly hills”, a cannes è meglio non ci vada.
Né bondi né la brambilla hanno visto draquila e probabilmente mai lo vedranno. Gli basta però sapere il nome della regista, autrice, intervistatrice per decidere che il film non gli piace, che è pura propaganda e che addirittura offende il popolo italiano.
Strano, a guardare il film a me non è per niente parso che il popolo si senta offeso. Anzi! Davanti alla possibilità di parlare, finalmente, gli aquilani ne hanno dette tante che non si contano. Io ho pure pensato che sono orgogliosa di essere italiana come quelle persone che sfidano i capi della protezione civile, gli addetti alla sicurezza delle tendopoli, la polizia – “ooohhh, lei mi può strappare di mano lo striscione e io non lo posso fare a lei? Invece sì!!” e glielo strappa (applausi in sala).
Draquila da fastidio perchè denuncia la trasformazione di un ente pensato per gestire le emergenze in una società economica che organizza grandi eventi, e che quindi non ha più niente a che fare con la protezione civile.
Da fastidio perchè parlano uomini e donne che hanno scelto di metterci il nome e la faccia, e uno pensa che se lo fanno sanno quel che dicono.
La brambilla potrebbe cominciare con le denunce ai funzionari ed ex funzionari della protezione civile che raccontano la loro verità nel film, invece di blaterare querele contro la guzzanti.
Da fastidio perchè è un documentario serio, che riporta l'entusiasmo per il berlusca di alcuni e il dissenso di altri.
Oh sì, è di parte. Come sarebbe stato di parte un filmato agiografico del lavoro fatto in abruzzo. Capisco che bondi e la brambilla avrebbero preferito così', per loro sarebbe stato obiettivo.
Gli giro la domanda che una giovane donna aquilana urla in faccia ai signori addetti all'ordine che non la lasciano entrare, insieme a un bel gruppo, nel tendone dove sta parlando il berlusca.
“perchè chi applaude può entrare e chi vuole fischiare no? Ditemi perchè? PERCHE'?
Già, perchè?