Creato da le_bateaux il 22/08/2008
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Pomeriggio anni '80

Post n°1 pubblicato il 22 Agosto 2008 da le_bateaux

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Paco si affacciò al muretto bianco della terrazza sulla scogliera.

Le ombre s'erano allungate su quasi tutta la spiaggia, lasciando in piena luce solo lo scoglio piatto e il pantanello  che lo circondava, verso la punta ovest della piccola baia.

Istintivamente cercò la figura familiare di Edna, l’unica che popolava quei pomeriggi freschi di fine settembre, coi suoi bikini coloratissimi, vezzosi giù, troppo piccoli su.

Quello di oggi aveva una prevalenza d’azzurro “Positano”, che s’intravedeva appena nella traccia tra le natiche e dal laccetto che sbordava arricciato sotto il seno destro compresso contro la roccia.

Forse una riedizione di luglio, o forse ancora nuovo.

Quanti costumi aveva Edna? Trenta, quaranta, sessanta?

Tra due o tre minuti si sarebbe mossa dal lastrone muschiato, con cautela e cura avrebbe riallacciato il reggiseno, avrebbe raccolto i capelli corvini dentro la cuffia di lattice e sarebbe entrata in acqua per l’ultimo bagno.

Da lì a mezz’ora avrebbe risalito la scaletta, paludata nel suo pareo celeste, ondeggiando la sua grande borsa di paglia.

Quante borse da spiaggia aveva Edna? Una, grande, dipinta a mano con colori all’anilina, ma una.

Sessanta costumi e una borsa.

Quella donna era il grande mistero di quella spiaggia.

“Anche l’unico, in verità!” pensò Paco, mentre finiva di sfregarsi i capelli con il telo di spugna giallo.

Era nudo, dopo la doccia.

Amava quel rituale solitario di primo autunno, dopo sei ore di studio per preparare “Scienza delle costruzioni” all’appello d’ottobre.

I suoi erano rientrati in città da un pezzo, come tutti gli altri villeggianti di quella piccola comunità discreta che si riuniva ogni estate intorno alla Paja verde.

Su quella spiaggia solo lui e Edna, che abitava la grande villa color sabbia insieme alla governante e al vecchio giardiniere-autista-tuttofare.

Il marito chirurgo s’era visto tre o quattro volte in tutta l’estate.

Aveva pescato, aveva “drinkato” sotto il porticato, aveva telefonato a lungo dalla spiaggia con uno di quei nuovi marchingegni senza fili collegati via radio alla centralina interna.

Lei non l’aveva seguito al rientro in città.

Non aveva figli, non aveva un lavoro.

Viveva placidamente la sua esistenza agiata, immune dalle ansie del tempo e, pure, così regolare e ordinata: in fondo i costumi erano l’unico elemento di diversità che faceva distinguere un giorno di Edna da un altro giorno di Edna.

Quante frasi aveva scambiato con Lei, tutta l’estate?

Dieci, quindici?

“Buon giorno! – E’ calda l’acqua, oggi? – Ha visto che bella barca ha ormeggiato al moletto. … ah … è di suo cognato?”

Alle seconde piogge, quelle che ingrigiscono il cielo d’ottobre del Tirreno del sud, sarebbe andata a riportare i suoi mitici trentott’anni dentro le stanze damascate della sua residenza urbana.

Lui avrebbe rimesso i suoi insoddisfatti ventuno nella trebbiatrice sconquassata della “Facoltà”.

Da dietro il muretto, che nascondeva ad Edna e al mare le sue nudità essenziali, Paco la guardò entrare in acqua e dare le prime bracciate, mentre i glutei poco affioranti dall’acqua prendevano il ritmo alternato del suo perfetto stile libero.

Continuò il suo rituale. Allargò sulla sdraio il telo giallo, regalo dell’anno di Marcella, e vi si stese sopra.

Prese una Chesterfield dal pacchetto sopra il tavolinetto di ferro battuto, l’accese, tirò la prima boccata.

Inforcò i rayban, si distese a guardare il tramonto, in asse con la scaletta che dalla terrazza scendeva alla spiaggia.

Pensò a quello che avrebbe fatto da lì a poco.

I “roy rogers” e la camicia bianca erano pronti sul letto, i mocassini di cuoio ben puliti, il portafogli rifornito di fresco con quindicimila lire, la cinquecento benzinaia accortamente lasciata all’ombra del fico grande, Marcella alle sette al Bar della Villa, un paio di birre, la pizza da Aldo.

Seguito con Marcella?. Forse. Eventualmente, dove?

Comunque all’una tutti a nanna, salvo spaghettata!

Era proprio mentre pensava agli spaghetti fumanti immergersi nello scodellone già mezzo pieno d’olio d’oliva all’aglio e peperoncino che avvertì lo strappo di completamento di una superba erezione.

Hermann se ne stava lì, stagliato contro il tramonto, più duro della roccia della scogliera, più dritto di un palo di telegrafo, più grande di quanto non avesse mai sperato nelle sue ancora fresche fantasie adolescenziali.

Chiuse gli occhi per un momento abbastanza lungo da consentirgli di riassaporare al meglio quell’estemporaneo, irrituale trionfo di virilità.

“Gli spaghetti? E’ mai possibile?”

Riaprì gli occhi.

Hermann era ancora lì, come l’aveva spento dieci secondi prima.

Edna era lì, dietro Hermann all’imbocco della scaletta, con il suo due pezzettini azzurro Positano, le cosce e il seno scintillanti di rugiada salmastra. 

Paco ercò d’istinto un lembo del telo giallo (regalo di Marcella) per arrivare, di strappo, ad un improponibile seppellimento a vivo di Hermann, mentre con la sola altra mano d’appoggio guadagnava con fatica e poca dignità motoria una posizione eretta che gli consentì, finalmente, di avvolgere il telo intorno ai fianchi.

“Scusi, signora, non pensavo …. Ho appena fatto la doccia! …  Mi dica …!”

“Mi hanno rubato la borsa, mentre facevo il bagno!. Hai visto qualcuno, qui intorno?”

“No, mi dispiace. L’ho vista entrare in acqua, poi mi sono ritirato. Ma quanto tempo è passato? Aveva denaro, cose di valore?”

“Denaro? No! Cose di valore? Solo un piccolo orologio, e … un pareo di seta. Per fortuna il bracciale lo tengo alla caviglia.”

Alzò il piede all’indietro, ruotando un po’ su se stessa per offrirgli la caviglia scavata, bronzata, nervosa ad una constatazione più diretta dell’effettiva presenza del bracciale d’oro e zaffiri.

“Guardi, mi dia il tempo di vestirmi e facciamo un giro nei dintorni. Magari hanno lasciato la borsa in qualche cespuglio! Le trovo un paio di scarpe?”

“No, meglio di no!”

“Non vuole le scarpe, … non vuole cercare … non vuole sapere se … ?”

“Non voglio che ti rivesti!”

Solo allora Paco notò che Edna teneva con l’indice e medio della sinistra un paio di sandaletti rossi con il tacco a spillo.

Continuò a guardarli mentre li indossava e si avvicinava a lui fino al contatto del suo regisenso bagnato contro il suo petto.

“Torna com’eri, poco fa!” 

Era stordito, tardò a capire.

Fu lei a cingerlo, a slacciargli il telo giallo (regalo di Marcella), ad allargarlo di nuovo sulla sdraio.

Paco si ridiscese a gambe larghe, tenendosi il pacco con la destra. Ma non era un gesto di pudore.

Con due movimenti rapidi lei si slacciò il reggiseno e gli slip le caddero ai piedi come se si fossero improvvisamente arresi.

Scavalcò con una gamba la sdraio, si accosciò, tirò via quella mano di uomo che proteggeva il suo obiettivo, glielo prese con una presa da rovescio e lo ritorse verso il pube completamente rasato.

“Come ti chiami?” Paco, mi pare!”

“Si, Paco, e tu … Edna, mi pare”

Il colpo di reni che le fece scivolare il pene in tutta la sua profondità fu simultaneo alla pronuncia del suo nome.

Poi fu una cavalcata selvaggia e combattuta, di glutei che schiaffeggiavano gonadi, di mani che strizzavano seni, di lingue che sciabolavano di punta e taglio.

L’eruzione, trattenuta a lungo, fu di tipo effusivo, tracimata dagli stantuffi random che Edna volle concedersi dopo un orgasmo lungo quanto una sinfonia.

Si ritrasse, prese un lembo del telo giallo (regalo di Marcella), lo strinse tra le cosce, versandovi sopra gli umori di pesca settembrina che sgorgavano dal suo ventre.

Poi si alzò, come presa da un’improvvisa felicità, gettò all’aria prima uno, poi l’altro sandaletto.

Con una corsetta che le fece sobbalzare tre o quattro volte i seni grandi e, tuttavia, turgidi, si gettò sotto la doccia che stava sulla piazzola più protetta della terrazza, sotto la roccia rossa, e girò la maniglia dell’acqua.

Il telefono del soggiorno squillò.

Ancora nudo e bagnato di Lei Paco si alzò per rispondere.

“Scusami amore, non posso venire! E’ arrivata la Zia Teresa da Verona! Ci vediamo domani!”

Mentre cercava di apparire dispiaciuto e, tuttavia, rassegnato, dalla grande vetrata guardava Edna, nuda, ancora sotto la doccia.

La raggiunse, pronto per un secondo assalto.

In un’attimo il Sole sparò l’ultimo raggio sul muretto bianco e Lei, d’improvviso, si ritrasse, lasciandolo solo sotto l’acqua ormai gelata.

Andò a raccogliere il suo bikini azzurro Positano, lo indossò in un mondo diverso e distante, saturo di silenzi e di oblii.

Nel suo, Paco tornò ad avvolgersi nel telo giallo (regalo di Marcella) e, da un tempo e da un luogo molto lontani, gli sembrò di vedere una donna estranea e mezzo nuda con un paio di sandaletti rossi in mano, rivolgergli un sorriso ed accennare un saluto a mano aperta.

Rispose al saluto quando lei già gli voltava le spalle.

Indossò un paio di bermuda che aveva negligentemente lasciato su una sedia il giorno prima.

Il vento della sera si alzava, spiumandogli sulla pelle afrori di alghe fermentate muschi.

Si accese un'altra Chesterfield, tornò ad affacciarsi al muretto.

Edna era lì, tra le luci di cortesia dell’ultima rampa di scaletta verso la grande villa color sabbia, il suo top azzurro Positano, i suoi sandali rossi in mano, il suo pareo celeste.

Saliva gli ultimi gradini ondeggiando la sua grande borsa di paglia dipinta all’anilina.        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
cicciottellamorbida
cicciottellamorbida il 22/08/08 alle 20:11 via WEB
Ciao, grazie per essere passato nel mio blog...buona serata. :))
 
esterinaeisuoianni
esterinaeisuoianni il 22/08/08 alle 22:50 via WEB
avevo un costume azzuro positano che andato perduto insieme a tutti gli altri costumi che avevo durante l'ultimo trasloco avvenuto nel mese di marzo. I parei si sono salvati perchè stavano in un 'altra borsa. Ho comprato un costume d'emergenza prima di ferragosto ma non l'ho ancora usato. Credo che dovrò aspettare ancora fino alla prossima estate. ti auguro una buona notte. CRI
 
notteinoltrata
notteinoltrata il 23/08/08 alle 00:18 via WEB
Benvenuto! E grazie.
 
gioia58_r
gioia58_r il 23/08/08 alle 00:30 via WEB
ben venuto....
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 23/08/08 alle 09:35 via WEB
Primo, complimenti. Proprio un bel racconto. Secondo, si, come dice il tuo profilo, tu es eterosexuel. Terzo, povera Marcella....;-)))
 
SoBBona
SoBBona il 23/08/08 alle 12:46 via WEB
Allora..posso? A parte il benvenuto di prassi ed i complimenti per lo scritto che mi ricorda uno scrittore degli anni 40...ci sono due o tre cadute:-) Se non ci fossero state sarebbe stato la perfezione assoluta eheheehe Beh la perfezione assoluta non è umana quindi...Bellissimo racconto:-) ciao Marina
 
 
esterinaeisuoianni
esterinaeisuoianni il 23/08/08 alle 12:50 via WEB
MI...Mary, come sei pignola!! :)
 
esterinaeisuoianni
esterinaeisuoianni il 23/08/08 alle 13:23 via WEB
uè Mary, ma lui mica ci citato però tra i blog amici!! io quasi quasi lo SCANCELLO...! ;)))
 
 
SoBBona
SoBBona il 23/08/08 alle 13:36 via WEB
si ho notato crissola ahahaha cmq il commento l'ho inserito prima di notarlo..fortuna va..ahahaahah
 
notteinoltrata
notteinoltrata il 24/08/08 alle 01:49 via WEB
Una dolce domenica.
 
SoBBona
SoBBona il 24/08/08 alle 04:12 via WEB
21 amiche in 2 gg ammappa rimorchi più tu che un rimorchiatore del Titanic ahahah:-)
 
 
esterinaeisuoianni
esterinaeisuoianni il 24/08/08 alle 14:15 via WEB
e tutta roba fresca nè Mary, hai visto. misca scemo il jean gabin
 
   
SoBBona
SoBBona il 24/08/08 alle 21:43 via WEB
ahahahhaha crissolina mi spaventa un pò:-D
 
belle_gambe78
belle_gambe78 il 25/08/08 alle 07:35 via WEB
buonì sono splendidi i tuoi racconti, ,clicca
 
le_bateaux
le_bateaux il 25/08/08 alle 09:43 via WEB
Cara Sobbona, accetto le tue sagge e competenti criche circa qualche "caduta" del racconto: sono daccordo con te mi scuso, ma devo dire che, in parte, la colpa è della mia musa frettolosa che non mi consente di "sedimentare" il testo. Forse lo "ripulirò" e prometto che i prossimi racconti saranno più "stabili" (cioè con meno cadute!).
 
 
SoBBona
SoBBona il 25/08/08 alle 15:35 via WEB
bateaux:-) la musa è sempre frettolosa..è la regola:-))
 
Alba_in_una_foto
Alba_in_una_foto il 25/08/08 alle 10:10 via WEB
Ostrega è un pò lunghino e adesso devo sistemare un paio di geans rosa per un culetto da principessa, ma ti prometto che appena mi libero da questa inconguenza, passo da qui e leggo tutto..Per ora ti auguro una magnifica giornata, Ross
 
le_bateaux
le_bateaux il 25/08/08 alle 10:22 via WEB
cara Sob, qualcosa ho limato ...
 
esterinaeisuoianni
esterinaeisuoianni il 25/08/08 alle 11:22 via WEB
oh mamma, sempre peggio. sono quasi certa che diventerà un pollaio anche questo.
 
 
SoBBona
SoBBona il 25/08/08 alle 15:37 via WEB
ahahahaahahahahahahahahahaahhah crissola la smetti di leggermi nel pensiero???!!! ahahahahha scusa bateaux eh:-)) ma siamo due scemotte che non riusciamo a tenere la lingua tra i denti!!
 
lasicilianadoc
lasicilianadoc il 25/08/08 alle 17:31 via WEB
Bravo! Davvero! Il tuo primo post...quindi un grande in bocca al lupo al tuo blog. Grazie per avermi invitata nel tuo spazio-amici. A presto
 
lasicilianadoc
lasicilianadoc il 25/08/08 alle 17:32 via WEB
PS: bellissima ed azzeccatissima foto!
 
 
le_bateaux
le_bateaux il 25/08/08 alle 17:34 via WEB
mica ci potevo metter la mia!!!!!!
 
   
great.star
great.star il 31/08/08 alle 23:37 via WEB
Ti riconosci nel giovane Jean Gabin?... ottima scelta!. Buon inizio di settimana.
 
SoBBona
SoBBona il 26/08/08 alle 07:27 via WEB
Anzichè andare al lavoro posso entrare nella foto?? Sigh bgiornata a tutti:-)
 
 
esterinaeisuoianni
esterinaeisuoianni il 26/08/08 alle 08:50 via WEB
ahahah!!! Mary, sei una sagoma!!
 
   
SoBBona
SoBBona il 26/08/08 alle 16:14 via WEB
hihihi crissola lo so!! smuack
 
ghisa53
ghisa53 il 26/08/08 alle 09:53 via WEB
ciao ,sono in ufficio passo nel pomeriggio a leggere il post lunghissimo ,grazie per l'invito,
 
Milk.and.Silk
Milk.and.Silk il 27/08/08 alle 14:10 via WEB
Oh madonna! Se il primo post è così lungo....ho paura dei successivi! :D
 
SoBBona
SoBBona il 27/08/08 alle 17:28 via WEB
Uhm..bat hai perso la musa???:-)))
 
Alba_in_una_foto
Alba_in_una_foto il 27/08/08 alle 18:32 via WEB
Bene. L'ho riletto due volte, giusto per non dare una valutazione frettolosa..e sono gunta a questa conclusione: lo scritto è molto tenero, delicato, nonostante la breve scena d'amore rubato al tempo che fugge..Di solito da un racconto erotico mi aspetto qualcosa di vissuto davvero, qualcosa che leggendo eccita i sensi..Mi dispiace di non aver provato quella stupenda sensazione di dolore appena sopra l'inguine e guarda che sono in astinenza da un bel pezzo ormai. Credo, se mi permetti, che tu sappia scrivere, quello che manca è il fuoco...Ho scritto anche io un paio di racconti erotici e se ci ripenso, mi eccito di nuovo..Datti da fare e non scrivere di fantasia, scrivi solo ciò che hai vissuto...Un abbraccio, Ross
 
esterinaeisuoianni
esterinaeisuoianni il 27/08/08 alle 19:58 via WEB
ahahaha!!! AHAHAHA!! scusa ma mi sto piegando in due dal ridere. TI AMO !!!
 
esterinaeisuoianni
esterinaeisuoianni il 27/08/08 alle 19:59 via WEB
ah dimenticavo, ALBA vieni da me a leggere i post erotici. ahahahahah!
 
 
SoBBona
SoBBona il 27/08/08 alle 20:54 via WEB
ahahahaha crissola..cmq io non devo leggere l'erotismo in web..solo in cartaceo..qui mi viene sempre troppo da ridere..e non va bene!! hihiihih smack a tutti:-)
 
   
esterinaeisuoianni
esterinaeisuoianni il 27/08/08 alle 22:56 via WEB
va là, mary va là che ti piace...;))
 
     
SoBBona
SoBBona il 28/08/08 alle 17:07 via WEB
Preferisco farlo:-D ehehhe
 
le_bateaux
le_bateaux il 28/08/08 alle 00:31 via WEB
1:in letteratura nulla è esattamente autobiografico, ma nel racconto c'è molto vissuto. quanto, dove e come rimane nella mente dell'autore. 2.la valutazione deve essere letteraria, non riguardare l'aderenza ad un genere (nel caso "erotico") che non ho, peraltro, dichiarato. 3. quale fucoco avrei dovuto mettere? (attenzione a non confondere erotismo con ginecologia!) 4: Chi sei tu, Alba, per consigliarmi come devo scrivere, la nipotina di Contini o la pronipote di Benedetto Croce?
 
 
Alba_in_una_foto
Alba_in_una_foto il 28/08/08 alle 07:25 via WEB
Non mi permetterei mai di giudicare, ci sono i Critici per quello, ho semplicemente espreso il mio pensiero. Ho avuto la fortuna di pubblicare qualcosa che sembra sia piaciuta, ma questo non fà di me una scrittrice. Mi dispiace di averti offeso/a, non era nelle mie intenzione credimi...Ti auguro una buona giornata, Ross
 
   
le_bateaux
le_bateaux il 28/08/08 alle 09:50 via WEB
scuse accettate!
 
 
SoBBona
SoBBona il 28/08/08 alle 07:44 via WEB
Ehm..sono passata solo per augurare bgiorno a tutti:-)) smack
 
esterinaeisuoianni
esterinaeisuoianni il 28/08/08 alle 11:40 via WEB
curiosona!! ...giorno Mary...SMUACK!
 
centopassiversote
centopassiversote il 28/08/08 alle 15:00 via WEB
Non regalerò mai un telo giallo a un uomo , piuttosto compro una borsa di paglia all'anilina :*
 
 
centopassiversote
centopassiversote il 28/08/08 alle 15:01 via WEB
Dipinta all'anilina volevo dire
 
   
SoBBona
SoBBona il 28/08/08 alle 17:09 via WEB
a me piace moltissimo "borsa di paglia dipinta all'anilina" I vestiti dei cinesi sono tutti all'anilina..:-( bacione
 
     
esterinaeisuoianni
esterinaeisuoianni il 28/08/08 alle 21:02 via WEB
e allora!!! dove siamo qui, in piazza? ciciarune!!
 
     
SoBBona
SoBBona il 28/08/08 alle 21:53 via WEB
ma ciao crissolina che fai qui??:-) Spetta..ti passo a prendere ed andiamo al mare..ehehehe:-)
 
encounters
encounters il 31/08/08 alle 20:09 via WEB
Scrive non ce l'ha ordinato il medico, pertanto se si può evitare è meglio, specie quando un post pseudo-erotico, ci si accorge che è solo una orribile pagina di comicità (e non c'è biosgno di essere un letterato o un critico per capire quando una cosa è una vera cagata)...
 
 
le_bateaux
le_bateaux il 01/09/08 alle 00:03 via WEB
l'elegante gentiluomo che ha scritto il commento precedente, ovviamente è stato messo in lista nera!
 
   
SoBBona
SoBBona il 01/09/08 alle 17:11 via WEB
potevi ucciderlo direttamente tanto..non sarebbe mancato alla societa' eheheh:-)
 
VOLVER7
VOLVER7 il 01/09/08 alle 18:12 via WEB
"attenzione a non confondere erotismo con ginecologia!" hai scritto in risposta ad un commento, e credo che tu ci sia riuscito molto bene. Innanzi tutto hai saputo creare l'attesa, anche se l'evento era prevedibile, e l'erezione improvvisa, è stata improvvisa anche per me che leggevo. L'atto sessuale, senza scendere in dettagli ginecologici come detto, lo hai descritto in maniera efficace e, ti confesso, personalmente coinvolgente. Scusami il linguaggio, ma è necessario, è un bel racconto estivo, con la realistica descrizione della classica scopata estiva con signora vogliosa in vacanza. Sono anch'io dell'idea di qualche limatura all'inizio, nella descrizione dei dettagli, per rendere il racconto più immediato e asciutto. Ciao!
 
 
le_bateaux
le_bateaux il 01/09/08 alle 19:25 via WEB
anche se non mi piace commentare i commentoi, mi riservo di dare a quest'ultimo di volver una risposta ampia, attraverso un post specifico, di tipo "saggistico" e non narrativo. Anticipo il fulcro dell'intervento: "Malizia" di Salvatore Samperi.
 
   
VOLVER7
VOLVER7 il 01/09/08 alle 20:39 via WEB
Addiruttura una risposta ampia...di tipo saggistico!!! Sinceramente lo considero eccessivo, non mi sembra sia il caso e da parte mia mi sarei accontentato di un breve commento, come si usa fare nei blog. Comunque se hai l'esigenza di proporre il saggio "Malizia", fai pure, lo spazio è tuo ed io mi ritengo comunque soddisfatto della non risposta.
 
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